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Autore: _Brady98_    31/01/2014    1 recensioni
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Alice, una ragazza che ha appena terminato il liceo, dovrà trasferirsi in una grande città chiamata Londra. Durante il viaggio farà amicizia con un ragazzo e da lì diventeranno amici.
Amore o amicizia? Tutto da scoprire!
Ci saranno sorprese ed avvenimenti inaspettati.
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Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passate tre settimane da quel giorno in spiaggia. Tre settimane trascorse quasi sempre in casa. Nessuno mi veniva a trovarmi o meglio, non volevo che qualcuno venisse a trovarmi. Tranne ovviamente la mia migliore amica. Lei era l’unica che riusciva ad essermi vicina in silenzio. Lei riusciva a farmi sorridere e a farmi dimenticare per un po’ tutto quello accaduto non troppo tempo fa. Quando resto da sola infatti il dolore si fa sentire più forte della volta precedente. La mente è sempre pronta a ricordarmi tutte quelle parole. Quei ‘vattene’. Tutta quella rabbia nei miei confronti. Ma che poi, cos è che avevo fatto?
Ovviamente, anche se poi tanto ovvio non è, da quel giorno non ho più rivisto Zayn.
Ogni giorno, quando Giusy veniva a trovarmi, ero sempre pronta a chiedere di lui. Lei girava intorno alla questione ma alla fine una risposta precisa me la forniva sempre: ‘Ieri è andato da Perrie’ ‘Sta da Perrie’Doveva andare da Perrie’.
Non c’era una frase che non racchiudeva il nome ‘Perrie’.
Giusy dice che mi piace farmi male da sola. Forse è così, ma giuro che non ce la faccio, non ce la faccio a stare lontana da lui. Quando mi ritrovo a pensare a lui mi si presentano davanti le immagini di tutti quei momenti che abbiamo passato insieme. Siamo passati dall’ipotetico odio, poi abbiamo attraversato quel che io credevo fosse l’inizio di un amore e ora.. bè ora solo una totale indifferenza.
Sono più che sicura del fatto che lui si sia già dimenticato della mia esistenza e che a farlo l’abbia aiutato sia Perrie che il loro bambino.
Ah, ricorda. Se vuoi una cosa con tutta te stessa, imbroglia, fai ciò che puoi, ma la otterrai! Ma solo se la vuoi sul serio…
Imbroglia. Fai ciò che puoi. La otterrai. Cosa c’entrava questa frase? Di una cosa sono sicura: era un messaggio “in codice”; ed io vorrei tanto capirne il significato.
 
Driiin driin
«Arrivo!»urlo svogliatamente verso la porta e nel frattempo mi dirigo verso di essa con trascinando i piedi per terra.
«Era ora. Buongiorno splendore!» mi dice Giusy saltandomi addosso e stringendomi in un grosso ma breve abbraccio.
«Non so da dove prendi tutto questo buon umore. E poi è pomeriggio e soprattutto io non sono uno splendore!»preciso io per poi salire le scale ed andarmi a stendere sul mio morbido letto.
«Faccio finta di non aver sentito.»mi dice lei seguendomi «Dunque vediamo cosa abbiamo qui dentro…» continua poi iniziando a frugare nel mio armadio.
«Giusy, non vorrei disturbarti, ma potrei capire cosa stai cercando?» le chiedo perplessa.
«Invece di stare lì a guardarmi, vieni e aiutami a cercare che dovrai metterti questa sera in discoteca.» mi suggerisce lei rimproverandomi allo stesso tempo.
«Aspetta, aspetta, aspetta. Io dovrei andare dove? Mi sono persa qualcosa?»chiedo io stupita e confusa.
Giusy, voltando le spalle all’armadio e sbuffando, mi informa dicendo «Che tu lo voglia oppure no, verrai in discoteca con me ed Harry.» conclude lei decisa e non lasciandomi scelta.
«Oh bè, quante opzioni ho dunque?» chiedo in seguito io.
«Due.»
«E sarebbero?»
«Venire e.. mmh vediamo venire!» mi dice lei con un tantino di acidità.
«Ah bè, apposto. Mi ricredo sul tuo buon umore, sai?» le dico.
«Ora cerco di spiegarti. Dunque: vedere la tua migliore amica restare sempre a casa, in pigiama, che non pensa più a se stessa, che non si ama, non è affatto bello! Non voglio più vederti così. Sono passate tre settimane, ok? Tre. Ora basta, ti prego! Fallo per me. Non pensare più a lui, pensa a te ora. Divertiti, goditi la vita, esci, conosci gente nuova, ma ti prego non stare tutto il giorno chiusa in casa!» ammette Giusy con gli occhi lucidi ma con la voce forte e con tutta la sicurezza che la contraddistingue.
Annuisco leggermente, le sorrido e poi allargo le braccia cercando un suo abbraccio. Lei, prontamente, si avvicina e mi circonda con le sue braccia.
«Allora. Cosa metterai?» mi chiede lei sciogliendosi dal mio abbraccio e posizionandosi nuovamente di fronte all’armadio squadrandolo dal primo angolo all’ultimo.
«Mmm, jeans e maglietta?» propongo io per niente entusiasta di andare in discoteca.
«Hai capito male ragazza! Tu ora metti pantaloncini e top con i tacchi. E questa non è una proposta, questo è un ordine!» mi dice lei con un’espressione mista tra il serio e il minaccioso. Incuteva realmente terrore.
«Agli ordini capo!» ribatto io fingendo un sorriso e ciabattando verso il letto per poi buttarmici sopra.
«Che fai?» mi chiede perplessa lei.
«Che faccio?» chiedo di rimando io non capendo dove volesse arrivare.
«Non hai capito nulla tu. Ora alzi quel culo, ti fiondi in bagno, ti lavi, ti vesti e ti fai bella. Chiaro?»mi informa aumentando man mano la voce, tanto che l’ultima parola avrebbe fatto invidia ad un qualsiasi acuto.
«Si, ho capito ma sono le sei, cazzo!» dico io piagnucolando e massaggiandomi l’orecchio che aveva subito il maltrattamento dal suo tono di voce particolarmente basso.
«Conoscendoti non basterebbe un intero pomeriggio.» fa lei incrociando le braccia e fulminandomi con lo sguardo.
«Ma..» cerco di replicare io.
«Niente ma, Alice! Alzati e muoviti.» urla lei.
A malincuore mi alzo, obbligata dal suo tono di voce sempre più acuto che non mi aveva lasciato altra scelta. No, seriamente, sono preoccupata per il mio udito perché sta implorando pietà.
Il tragitto che mi porta al bagno sembra interminabile, soprattutto se sono impegnata a strisciare i piedi per terra per pulire il pavimento che sembra leggermente opaco. Io strisciando i piedi, ovviamente, lo pulisco.
Arrivando dopo circa dieci minuti al bagno, mi ci chiudo dentro e mi infilo nella doccia prestando attenzione a lavare ogni minuscolo millimetro quadro del mio corpo. Quando tutto mi sembra che sia perfettamente bianco e pieno di schiuma mi sciacquo ed esco. Devo dire che però non faccio sempre così: non sono del tutto rimbambita come sembra!
Dopo vari e lunghi minuti passati ad asciugarmi i capelli, mi dirigo verso la mia camera per indossare gli indumenti che la mia amica mi aveva ordinato di mettere.
Quando finalmente riesco a terminare tutte le operazioni di preparazione, vedo che anche Giusy è pronta. Indossa jeans stretti neri, canotta attillata bianca e nera e converse.
«Ora tu mi spieghi perché io non potevo vestirmi come te?» chiedo io leggermente irritata.
«Perché… ops, questo è il clacson di Harry! Su andiamo.»mi liquida lei senza fornirmi alcuna spiegazione.
«Certo, poi la risposta me la fai sapere domani eh!» dico io sarcastica.
«Mmm.. non fare l’acida e muoviti!» dice lei facendo roteare gli occhi e spingendomi verso la porta. Noto subito la macchina di Harry parcheggiata sul nostro vialetto.
Sorpasso velocemente piazzandomi davanti a lei. «Se questa è tutta una messinscena per farmi incontrare con Zayn, ti avviso che appena me lo ritrovo davanti, giro i tacchi e me ne torno a casa. Da sola. Non ti chiedere come farò perché in qualche modo faccio. Tranquilla che se lo dico, lo… lo faccio.» la minaccio io col dito alzato, ma tradendo un filo di paura nell’ultima parte.
«Tranquilla, non lo farei mai. So quello che stai passando e l’ultima cosa che voglio è farti stare male ancora di più.» dice lei tranquillizzandomi. Ma in realtà non mi sono per niente tranquillizzata, anzi tutt’altro. Perché non è vero che non lo voglio vedere o che il mio cuore non ritornerebbe a battere guardando i suoi occhi color nocciola. Io lo so che se solo me lo ritrovassi davanti andrei io stessa ad inginocchiarmi chiedendo un perdono di cui non riesco a capirne il motivo. Lo so che basterebbe un piccolo sorriso per farmi tornare a respirare. E il fatto che questa non sia tutta una finzione, forse, fa ancora più male.
Però anche se sono a conoscenza di tutto questo ho deciso di aprire un cassetto e buttarci dentro tutte le sensazioni, le emozioni, i momenti e sentimenti che hanno a che fare con un certo Zayn Jawaad Malik. Chiudere il cassetto (possibilmente sbattendolo e spaccandolo). Buttare la chiave in un posto indefinito e lasciare che il vento, la pioggia e il caldo la facciano scomparire del tutto.
«Ciao Aly! Come stai?» mi abbraccia Harry, sorridendomi visibilmente.
«Harry. Io.. Sto benone!» dico io sforzandomi di essere convincente e sfoderando il sorriso che più mi veniva meglio. Harry inclina il capo da un lato come a volerne sapere di più, ma io distolgo sguardo e faccio spallucce.
«Bè? Si parte?» chiedo io salendo in macchina. Giusy ed Harry si scambiano uno sguardo interrogativo per poi entrare nell’auto che non tarda a partire.
Durante il tragitto il mio sguardo è perso nel vuoto aldilà del finestrino. La testa è vuota, non riesco a pensare a qualcosa di preciso. Ma non mi meraviglio. Tutto ciò di cui la mia testa era piena è stato archiviato in un cassetto ed io, per fortuna, non ho il doppione della chiave. L’auto parcheggia e noi tre ci avviamo verso l’entrata della discoteca.
Sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto quando a svoltare l’angolo sono proprio le due persone che non avrei mai voluto vedere neppure a distanza di milioni di chilometri. Soprattutto insieme. Mano nella mano. Vicini. I miei occhi non possono sopportarlo, anche col cassetto chiuso a chiave.
Rivolgo a Giusy un’occhiata carica di rabbia a cui segue una sua naturale perplessità. Non metto in dubbio che la mia migliore amica non fosse a conoscenza della presenza di quei due, ma non potevo sopportare di vederlo. Non a stretta vicinanza con quella vipera.
Giusy riesce a visualizzare la coppia e rivolge poi a me uno sguardo di implorazione.
«Ascolta. Lo so che quello che sto per chiederti sembrerà assurdo, però ti prego resta. Non puoi rovinarti la serata per lui. Anzi, l’intera vita! Ti prego, Aly. Fallo per me.» mi chiede lei con gli occhi umidi.
«Se non me ne vado, lo faccio solo per te. Sappilo!» mi arrendo e ricomincio a camminare verso quella maledetta entrata.
Varcata la soglia la musica assordante mi aveva già fatto venire il mal di testa che però diminuisce quando vedo seduti su di un divanetto, la mia seconda famiglia. Ci sono proprio tutti. Niall, Liam, Louis, Eleanor e Danielle. Lacrime di felicità mi annebbiano leggermente la visuale mentre cerco di avvicinarmi a loro.
Appena mi vedono, mi vengono incontro e mi abbracciano forte tutti insieme e per un attimo tutta la tristezza e la rabbia svaniscono nel nulla.
L’abbraccio dura un bel po’ e non ha bisogno di sottotitoli: è evidente che siamo stati lontani per troppo tempo.
Passiamo tanto tempo a parlare del più e del meno e sono sempre più grata a Giusy per avermi fatto questa sorpresa.
Di Zayn e Perrie si sono perse le tracce, per fortuna. Di sicuro staranno ballando qui da qualche parte. Bevendo qualche alcolico e baciandosi appassionatamente.
Scaccio quei pensieri con una smorfia di disgusto e tristezza, cercando di concentrarmi su quello che i miei amici stavano dicendo.
Ovviamente non poteva procedere tutto per il meglio, infatti, dopo poco a sfilare davanti a me sono proprio Zayn e Perrie che si posizionano proprio al centro della pista.
«Ehi Aly, vuoi unirti a noi» mi chiede Niall che si apprestava a scendere in pista insieme agli altri. «No, grazie Horan. Andate voi, io resto qui» dico sfoderando il sorriso più finto del repertorio.
Devo dire che sto diventando un’esperta di finzione. Se continuo così riuscirò a mentire anche a me stessa; in fondo, è quello che sto cercando.
«Oh ciao, Aly! Come stai?» mi rivolge la parola proprio colei che sarebbe anche potuta sprofondare nel vuoto più profondo e oscuro ma che invece aveva avuto la faccia tosta di posizionarsi lì di fronte a me, trascinandosi dietro il suo attuale ragazzo. Non le rispondo subito. Prima rivolgo lo sguardo su Zayn che nel frattempo aveva abbassato il viso e si contemplava le scarpe: sembrava dispiaciuto. Ma considerando ciò che è accaduto non troppo tempo fa, mi aspetto di tutto da lui.
«Perrie, cara! Ma che piacere vederti.» imito la sua voce stridula e faccio una smorfia, senza nascondere il mio disgusto improvviso.
Lo so che questa scena può fare sorridere, infatti mi sembra che sulle labbra di Zayn si disegni un sorriso, ma non mi importa più.
«Io vado a ballare. Ci si vede!» dico io alzandomi dal divanetto e scendendo in pista.
Ora, lo sappiamo tutti che la mia voglia di ballare è pari a, praticamente, sotto zero. Ma l’orgoglio fa miracoli e ti fa venire anche la voglia di muoverti un po’ al ritmo di musica.
«Ciao, dolcezza!» mi soffia una voce altamente attraente, sul collo. Mi giro di scatto ritrovandomi davanti due grandi occhioni blu e delle labbra sottili ma non troppo. Capelli castano chiaro e una bellezza decisamente indescrivibile.
«Ci conosciamo?» chiedo io sorridendo leggermente ed aumentando di poco quella distanza che c’era tra di noi e che mi metteva in imbarazzo.
«No, ma vorrei farlo.» dice semplicemente lui. Cosa? Ma perché nessuno usa più soggetto e complemento oggetto? Si eviterebbero tutti questi doppi sensi.
«Ma che hai capito! Intendevo conoscerci.» mi dice lui dopo essere scoppiato in una fragorosa risata vedendo la mia faccia perplessa. Ecco. Figura di merda! Iniziamo bene..
«Oh.. ehm. Vabbè, io sono Alice!» dico io cercando di togliere di mezzo tutto l’imbarazzo che si era tramutato in rossore sulle mie guance e sorridendo. Il primo sorriso vero della serata.
«Mmh.. quindi non solo sei una bella ragazza, hai anche un bel nome!» fa lui dando nuovamente il permesso alle mie guance di colorarsi di rosso. «Comunque piacere, Josh!» 










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Eccooomi! Sono tornata *O* Devo dire che la promessa l'ho mantenuta.. Maa come sono brava io, eh?
No occhei, scherzi a parte, scusate per il ritardo. SORRAAAATEMI *occhioni da cucciolo*
Ma comunque ecco a voi l'ennesimo capitolo di questa faaanfic :33
Spero con tutto il cuore che vi piaccia <3
Ringrazio come sempre chi recensisce e chi, nonostante tutto è ancoraa interessato alla storia :D
Insomma, RINGRAZIO TOODOOOS *O*
Inoltre ringrazio, soprattutto quella capra della DrunkBunny, che mi tormenta ogni santo giorno! -se stai leggendo, ricordati che sei la mia vita <3-
Detto ciò, Buona Lettura.
Se non chiedo troppo, potreste lasciarmi una recensione? così potrò migliorare. Grazie mille ancora <3

Bacioni.
-R.


P.S: TRA POCO IL VIDEO DI MIDNIGHT MEMOOOORIEEEES *O* *Sclera*
  
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