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Autore: Gretomma    31/01/2014    6 recensioni
“Harold.” Lo chiamo accostandomi al suo petto.
Che bella sensazione.
Sospiro.
“Dimmi dolcezza.”
Ahhh...
“Ti voglio bene.”
Okay, non so da dove mi sia uscita.
Non glielo avevo mai detto.
Ma è vero.
Si ferma e mi abbraccia.
Mi stringe forte, in mezzo al marciapiede.
“Ti porto in un posto.” Mi sussurra all’orecchio.
Si stacca dall’abbraccio e mi afferra una mano, cominciando a correre.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MI AVEVI PROMESSO
LE CARAMELLE




“Giulia... Giulia...” una voce mi chiama.
“Mmmh...” mi rigiro nel letto, notando dalla sveglia che sono le 5:00 di mattina.
Qualcuno si infila nel mio letto e mi abbraccia da dietro.
“AHHHH!” mi giro di scatto, che siano i ladri? “Prendete tutto ciò che volete ma lasciatemi stare!” comincio a dare pugni a casaccio, colpendolo nel petto e facendolo ridere. “Harry! Merda di un fidanzato che non sei altro! Qua c’è un ladro che ride, sicuramente mi vuole stupr-
Mi tappa la bocca.
Perfetto, ora mi ucciderà, me lo sento, la notte prima del compleanno della mia amica.
Come farò a...
“Vuoi svegliare tutti?” mi rimprovera.
Apro gli occhi: è Harry.
“Styles vaffanculo, mi hai fatto prendere un infarto!” per tutta risposta ride di nuovo. Mi calmo. “Perché hai deciso di interrompere i miei sogni erotici su di noi?”
Alza le sopracciglia, spalancando gli occhi.
Solo ora mi rendo conto che ho detto ciò che pensavo.
“Cosa ho interrotto?”
“Nulla di importante!” gli do un colpetto sulla spalla, ridendo nervosamente.
Scrolla le spalle, non molto convinto. “Beh, perché sei qui?” ritento.
“Non riuscivo a dormire...”
“Okay.” Mi rigiro dall’altra parte, cercando di riprendere sonno.
“Oh, andiamo! Io ti dico che non riesco a dormire e tu mi dici ‘okay’?” annuisco e lui sbuffa.
“Che vuoi che ti dica? Mi dispiace. Contento.”
“No!” scrolla il capo.
“Prova a contare le pecore.”
“Ma tu sei la mia ragazza, io speravo in qualcosa di...” lascia la frase in sospeso.
Ah.
Ho capito tutto.
“Okay, okay...” sorride “Aspettami solo un attimo, mi serve una cosa che è in camera di Greta.” Annuisce con un sorriso a 656789 denti, sistemandosi meglio sotto le coperte.
Aw.
Che cupecake.
 
“E’ una bella notte di primavera e uno stormo di cicogne sta volando nel cielo. Una volta arrivate sopra il tendone del circo, le cicogne lasciano cadere tanti fagottini che lentamente si posano a terra. Che cosa conterranno? Ecco cosa: dei cuccioli! Infatti dalla stoffa spuntano i simpatici musini di un orsetto, di un canguro e di una giraffa. Solo un’elefantessa, la signora Jumbo-
“Ma no!” Harry apre bocca, si muove e respira per la prima volta dopo che sono rientrata nella mia camera.
Interrompo la lettura “Che c’è? ‘Dumbo’ non va bene? Ha anche altri libri, pensavo di prenderti gli Aristogatti, ma non ci sono. Comunque di là c’è anche la Spada nella Roccia, Biancaneve, Il Libro Della Giun-
“Non intendo questo, per l’amor del Cielo!” si passa una mano tra i capelli.
“Ah... tu intendevi...” continua a guardarmi mentre cerco di esprimermi “Insomma... volevi fare... bunga bunga?”
“Intendi sesso?”
“Sì, ma io l’ho detto con classe!”
Sbuffa “Sì, intendevo quello comunque. Ma lasciamo stare.” Fa per rimettersi a dormire.
“Oh... scusa. Ma mi sembri un po’ esagerato, stiamo insieme da dodici ore, ventisette minuti e- controllo l’orologio- trenta, trentuno, trentadue, trentatré secondi.”
Per un po’ regna il silenzio, sto per arrendermi e mettermi  a dormire anche io quando si gira e mi lascia un leggero bacio a stampo.
“Hai ragione, scusa.”
“Fa nulla.” Faccio un gesto vago con la mano “Vuoi che ti preparo il latte?” annuisce, felice.
 
“Era ormai notte quando i gatti arrivarono in città. La luna e le stelle illuminavano i tetti, e ogni cosa sembrava magica. Ma neppure Minou, che di solito era tanto romantica, aveva voglia di guardarsi attorno...”
Io ed Harry ci blocchiamo sulle scale, non appena sentiamo la voce di Louis proveniente dal salotto.
Mi do un pugno sull’altro palmo aperto “Ecco perché mancavano Gli Aristogatti all’appello!”
Harry mi tappa la bocca, e ci sporgiamo appena, per vedere Louis e Greta stesi sul divano, mentre Louis gli legge la storia.
“Dai, il latte me lo farai un’altra volta...” mi sussurra all’orecchio, prima di trascinarmi in camera, tenendomi per mano.
“Uff, ma ormai mi hai fatto perdere il sonno!” mi lamento buttandomi a peso morto sul materasso.
Lui gattona fino a me, schioccandomi un bacio per poi infilarsi sotto le coperte.
Lo imito, ancora imbronciata, lasciandomi abbracciare da dietro.
Dopo un po’ che conto i secondi che passano, fissando la sveglia sul comodino, Harry comincia a mordicchiarmi l’orecchio.
Inizialmente decido di non dargli corda, e di far finta di dormire.
Dopo quattordici leccatine non ce la faccio più.
Mi giro di scatto. “Sai, forse ho cambiato idea.” Gli confido maliziosa, per poi fiondarmi a capofitto sulle sue labbra.
 
“Sai, forse sarebbe meglio rimandarla la festa.” Si preoccupa Harry, accarezzandomi la schiena, mentre finisco di sciacquarmi la bocca dopo aver vomitato.
“Sciocchezze Styles, ci siamo fatti in quattro per non far sospettare nulla a Greta, Louis ha anche dovuto dormire qui! Non manderemo tutto all’aria per due stupide vomitate.”
“Ma se non ti senti bene...” lo interrompo con un gesto della mano.
“Sto da Dio.” Sentenzio ripassandomi il rossetto “Piuttosto, mettiti una maglia, non ti porto ad una festa a sorpresa mezzo nudo.” Annuisce ridacchiando, mi stampa un bacio sulla guancia prima di finirsi a preparare.
Dopo dieci minuti siamo pronti entrambi, i ragazzi ci staranno aspettando a casa loro e Greta ora dovrebbe essere in giro con Niall.
“Mamma noi andiamo al compleanno!” urla Harry mentre scendiamo le scale.
Anne esce velocemente dalla cucina, con in mano una torta.
“Ho preparato una torta al cioccolato, spero vada bene.”
Le annuisco riconoscente “Perfetta, grazie mille.” Meglio non dirglielo che a me non piace il cioccolato, potrebbe rimanerci male.
“Bene, divertitevi ragazzi.”
 
“Okay, dovrebbero arrivare a momenti.” Annuncia Liam.
“Che facciamo, ci nascondiamo e non appena entra gridiamo ‘sorpresa’?” chiede Zayn, sistemandosi la t-shirt nera.
“No, che schifo Zay, come nei film. Dobbiamo trovare qualcosa di originale!” si lamenta Harry.
“Vi ricordo che non abbiamo tutto questo tempo a disposizione...” non mi piace fare la pignola, ma quando ci vuole, ci vuole.
“Sdraiatevi tutti a terra.” Annuncia Louis con nonchalance.
“A terra? E perché mai Tommo?” domanda scettico PakyPaky.
“Ci fingiamo morti.” A volte non capisco come Louis trovi queste idee folli e come abbia il coraggio di dirle come se stesse dicendo le previsioni del tempo.
È una cosa incredibile quel ragazzo.
Tuttavia non è che abbiamo molta altra scelta visto che il riccio è allergico alla semplicità.
Annuiamo tutti, prima di prendere le nostre postazioni: Louis lungo sul tavolo, con una birra vuota in mano; Zayn steso davanti l’entrata; io sul divano, con la testa a penzoloni; Liam seduto su una sedia, con la testa reclinata in avanti ed Harry sul tappeto.
Dopo un po’ la serratura della porta scatta ed un urlo riempie la casa.
“Che è successo?” sento borbottare da Niall, che probabilmente si aspettava una messa in scena.
Greta rimane immobile all’entrata, con occhi e bocca spalancati, finchè il pakistano non scatta urlando “Buon compleanno!” e facendole prendere un secondo infarto.
Tutti scoppiamo a ridere, e dopo due minuti impiegati a realizzare la situazione, la mora si unisce a noi.
“Siete dei cretini! Mi avete fatto spaventare!” esclama con una mano sul cuore.
 Piano piano tutti ci alziamo a farle gli auguri, mentre lei continua ad insultarci blaterando che non potevamo farla morire lo stesso giorno del suo compleanno perché sulla lapide sarebbe stato antiestetico vedere due date uguali. E poi avrebbe preferito morire in un mese freddo.
Fatto sta che non è felice del regalo.
No, eh già.
È  felicissima.
Ha cominciato ad urlare, saltellare a ripetere ‘Grazie’ mentre baciava tutti sulle guance.
 
“Ragazzi...” borbottò, sdraiata sul divano.
Avevamo detto che ci saremo contenuti, ad inizio festa.
Invece Niall era così ubriaco che prima aveva tentato di baciare Zayn, il quale in questo momento russa sdraiato sul tappeto.
Liam credo che sia stanco morto anche lui per tutti i preparativi perché è da poco crollato dal sonno anche lui, sul pouff.
Louis un’oretta fa aveva portato Greta in camera, dicendo che doveva dirle una cosa.
Sono andata a cercarli dieci minuti fa e dormivano abbracciati sul suo letto.
Harry è l’unico sia sobrio che sveglio, lungo accanto a me, che fa zapping alla TV.
“Dimmi Demi. Sai, sei davvero carina... ma ti ricordavo... diversa” borbotta Niall, picchiettando la spalla di Liam “Forse un po’ più verde.”
Sbuffo liberandomi dall’abbraccio del riccio ed avvicinandomi all’irlandese.
“Nialler sei ubriaco, andiamo, ti accompagno a letto.”
“No! Papà sei un bugiardo! Mi avevi promesso le caramelle, invece mi hai comprato solo degli stupidi cioccolatini!” esclama ritraendosi, con gli occhi lucidi.
“Sì, hai ragione scusa. Le caramelle ce le ho di qua.” Lo assecondo indicandogli il corridoio.
“Davvero?” annuisco e riesco a coricarlo.
Sto per tornare in salotto quando mi coglie un altro conato di vomito e sono costretta a correre in bagno.
“Harry!” chiamo, dopo aver rimesso le patatine di prima.
Il mio fidanzato arriva poco dopo, e mi tira indietro i capelli mentre io rigetto anche l’anima in quel water.





 
************
Non sono morta.
Eccomi qui :)
Per farmi perdonare, di questi giorni d'attesa (nei quali voi avrete pregato che vi lasciassi stare, probailmente e.e) ho fatto il capitolo più luuuuuungo.
E gli Hulia si danno da fare he he he.
Poi, finalmente ho cambiato nickname.
Anche se non ne sono molto convinta, se avete suggerimenti fatevi avanti :)
Beh, Giulia vomita... chissàpperchè!
Vabè, mo vado sennò va a finire che la lunghezza del capitolo va a farsi fottere perchè lo spazio autrice è infinito come i rotoloni Regina.
Ciauuuu <3

W I GATTI
  
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