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Autore: Giallo4ver    31/01/2014    1 recensioni
Un Serpeverde sociopatico, il quale ha per miglior amico un Grifondoro che è una calamita per rapporti umani; una Corvonero che legge Tolkien ed ha l'hobby di appioppare strani soprannomi a tutti, e che abitualmente passa il tempo con una Tassorosso, la quale non perde occasione di inciampare negli stessi lacci delle proprie scarpe.
Sommate a tutto Maledizioni di Famiglia, Camera dei Segreti ed enigmi di vario tipo.
Hogwarts è piena di misteri e ce ne sono alcuni vecchi millenni.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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f Alla vigilia della partita Tassorosso/Grifondoro, Septimus non era ancora riuscito a parlare con Nerina di quanto scoperto.
La Corvonero era praticamente irreperibile, la vedeva solo ad Erbologia, e non è che potevano parlare di cose come la Camera dei Segreti in un posto tanto affollato come le serre della Sprite, dopo Erbologia, Nerina spariva, non si faceva viva neanche a pranzo e a cena.
Il giorno prima della partita di Quidditch, Septimus si era fatto coraggio, si era avvicinato a Roger Davies, che parlottava in corridoio con i battitori della squadra di Corvonero, e gli aveva chiesto di Nerina.
Il ragazzo, due anni più grande di lui, l’aveva squadrato dalla testa ai piedi un paio di volte, con un’espressione critica e di sufficienza adagiata sul bel volto.
- Ravy è piuttosto impegnata, in questo periodo.- aveva risposto Davies, sospirando infastidito.- Sta approfondendo non so che argomenti che le interessano e passa molto tempo in Sala Comune…puoi provare a raggiungerla lì, se ci riesci.-
A quelle ironiche parole, i due battitori erano scoppiati a ridere fragorosamente, poi Davies aveva voltato le spalle a Septimus ed i tre Corvonero si erano allontanati, bisbigliando e sghignazzando tra loro.
  
– Voglio dire, che cavolo significa ‘Puoi raggiungerla lì, se ci riesci’? Ovvio che non ci riesco! Neanche so dove sia il dormitorio dei Corvonero!- si era lamentato Septimus, a pomeriggio, mentre faceva i compiti di Pozioni con Roderich.
- Non ne ho idea…- aveva distrattamente risposto l’altro, che più che rivolgersi all’amico, si rivolgeva alla domanda ‘Che proprietà possiede il bezoar?’.     
- Tutti sanno dove si trova il dormitorio dei Corvonero.- aveva asserito Tara, alzano all’improvviso la testa dal suo libro di Incantesimi.
- Davvero?- fecero in coro i due ragazzi, fissandola scettici.
- Be’, sì…o meglio, tutti i Tassorosso lo sanno, ma non siamo mai riusciti ad entrarci, in realtà nessuno è mai riuscito ad entrarci, se non i Corvonero, ed alle volte, anche loro rimangono bloccati fuori…- raccontò calma.
- Perché? Hanno parole d’ordine così complicate?- volle sapere Roderich.
- No, scemo, loro non hanno parole d’ordine.- lo apostrofò Tara, accigliandosi.- Possibile che non sappiate neppure le curiosità più famose della scuola che frequentate? Il dormitorio dei Corvonero è situato nella torre più alta del castello, a guardia del dormitorio c’è un Batacchio Incantato a forma di testa d’aquila, quando lo si suona, il Batacchio pone una domanda, se si sa rispondere, si passa, se non si sa rispondere, bisogna aspettare che arrivi qualcuno che dia la risposta giusta…generazioni di studenti di Tassorosso, Grifondoro e Serpeverde sono rimasti fregati dal Batacchio. I Corvonero, certe volte, si radunano a ventine fuori dalla porta del loro dormitorio, cercando di trovare una soluzione…nei casi più sfortunati, devono andare a chiamare il professor. Vitious…-  
- Che razza di sistema complicato e snervante è?- borbottò Roderich, contrariato.- Non è più facile nascondere l’entrata e cambiare parola d’ordine ogni tanto?-
- No, Roderich, la loro fondatrice era Priscilla Corvonero, la strega più bella e brillante del suo tempo, credi davvero che una così avesse voglia di nascondere i suoi studenti da qualche parte? Al contrario, Priscilla, inventandosi quel sistema di sicurezza, dimostrò al resto della scuola che era il sapere l’unica vera barriera che separava i suoi studenti da quelli degli altri Fondatori. Riflettici un attimo, non bisogna forse sapere una parola d’ordine, per usarla? Allora non sarai mai veramente al sicuro nel tuo dormitorio, perché ci sono mille ed uno modi per venire a conoscenza della parola usata, invece il Batacchio pone domande di ogni tipo, e c’è una possibilità su un milione che tu sappia la risposta.- spiegò Tara, piccata.- Inoltre è anche un modo per stimolare gli alunni ad acquisire una conoscenza enciclopedica, questo dovrebbe farvi capire quanto eccezionale doveva essere Priscilla Corvonero come insegnate.-
- Continuo a preferire la parola d’ordine.- insistette Roderich.
- Soltanto perché hai il cervello pigro.- rimbrottò Tara.
Si guardarono in cagnesco per un po’, poi la ragazza, scuotendo il capo, tornò al capitolo del libro di Incantesimi.
- E quindi come potrei fare?- sbuffò stancamente Septimus, ponendo una mano  davanti alla bocca e sbadigliando.
- Vai lì e ti fai fare la domanda, se conosci la risposta è bene, altrimenti ti becchi le fatture dei Corvonero sopraggiunti nel mentre tenti di sbrogliare la faccenda.- ironizzò Roderich, chiudendo il libro di Pozioni con uno scatto nervoso.- Ma, a proposito, che devi farci con Nerina?- chiese curioso.
- Niente, è che domani c’è la partita di Quidditch e non volevo passarla con Malfoy e gli altri idioti, siccome preferirei non inoltrarmi tra i Grifondoro ed i Tassorosso che fanno il tifo per le rispettive squadre, volevo chiederle se le andava di ripetere insieme Incantesimi o Difesa contro le Arti Oscure, visto che lei è brava, non va alle partite di Quidditch e la scuola è semi-deserta.-  mentì Septimus, si era preparato già una o due scuse per chiunque gli chiedesse perché voleva parlare con Nerina.
- Ah, capisco, be’…buona fortuna col Batacchio, vado a chiedere a Ron Weasley se fa copiare anche a me l’esercizio di Pozioni che si è fatto correggere dalla Granger, a domani.- salutò il rosso, alzandosi e allontanandosi a grandi passi.
- Senti, Tara, non è che riesci tu a parlare con Nerina e a farle arrivare il messaggio?- le domandò il biondo.
La ragazza lo fissò sospettosa da sopra il libro, in silenzio.
- Non devi chiederle se vuole ripassare Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure, vero?- chiese poi, in tono duramente consapevole.
- No, io…che altro potrei volere da Nerina?- rilanciò Septimus, abbozzando un tono ironico.
- Ah, questa è bella davvero, Septimus! Sono io che lo chiedo a te, cos’altro vuoi da Ravy?- ribatté sospettosa la Tassorosso.
- Che cerchi di insinuare, Tara?- si acciglio il ragazzo.
- Niente, mi stavo semplicemente chiedendo, proprio come Roderich, perché Nerina sembra voler evitare ogni tipo di contatto umano…ho chiesto a Cho Chang, ed anche a Luna Lovegood e a Padma Patil…hanno tutte detto che è strana, passa ore da sola, e spesso dorme sui libri…- raccontò preoccupata.
- E sarebbe colpa mia? Neanche lo sapevo!- se la prese lui, incassando la testa nelle spalle.
- Io non credo che sia colpa tua, Septimus! E se vuoi saperlo, non credo che tu sia l’Erede di Serpeverde, come non credo che lo sia Harry Potter, ma credo che questo suo strano comportamento abbia a che fare, non so ancora in che modo, con te, forse tu non sei coinvolto direttamente, ma…non lo so, non so di cosa parlavate quando andavate in biblioteca, ma forse ha a che fare con quello…- ipotizzò tara, sempre più isterica.
- Allora fammici parlare, così le chiedo cosa cavolo sta combinando!- s'irritò Septimus.
- No, non posso, non riesco a parlarci neanch’io! La vedo solo a Pozioni!- quasi strapitò in risposta l'altra, guardandolo male.
- Io solo ad Erbologia…- sbuffò il Serpeverde, incrociando le braccia al petto e reggendo il suo sguardo.
- E Roderich solo durante Astronomia, come la mettiamo? Io sono preoccupata, Septimus…è capacissima di star male e di non dire niente a nessuno…- la voce della ragazzina s’incrinò all'improvviso ed i suoi occhi si velarono.
Septimus pregò con tutto se stesso che Tara non scoppiasse a piangere, perché lui non aveva mai consolato una ragazza in lacrime, ed era sicuro di non essere bravo in quel genere di cose.
Vedendo gli occhi della Tassorosso diventare sempre più lucidi, Septimus imprecò mentalmente.
- Dai, Tara, non preoccuparti…- tentò di rassicurarla in un estremo tentativo di evitare la catastrofe.-…domani la bloccherò a colazione, di norma ci viene in Sala Grande di mattina, no?-
La ragazza si asciugò una lacrima solitaria che le solcava una guancia arrossata.- Grazie, Septimus…- pigolò alzandosi.-…io vado…- disse, tirando su col naso e correndo via.

Il mattino seguente, dunque, Septimus bloccò Nerina prima che riuscisse a mettere anche solo la punta del piede in Sala Grande.
- Che stai facendo?!- tuonò il ragazzo, strattonandola in disparte per un braccio.
- No, che stai facendo tu!- ribatté lei, cercando di svincolarsi.
- Sei pallida più del Barone Sanguinario nei suoi momenti peggiori, ti confini nel Dormitorio e fai preoccupare tutti quanti, che cavolo ti prende?- sbottò il Serpeverde, stringendo la presa sul braccio di lei.- E non dire che studi! Perché Chang, Lovegood e Patil hanno detto a Tara che dormi sui libri! Quindi che stai combinando?-
- Mi stai facendo male!- ringhiò Nerina, guardandolo torvo, Septimus le lasciò il braccio e lei prese a massaggiarselo.
- Spiega pure con calma, ho tutto il tempo che vuoi,  non vado alla partita.- la informò il ragazzo, serio.
Nerina sospirò, aveva evidenti occhiaie scure ed era davvero di un bianco cadaverico.- Dormo sui libri, sì, perché studio di notte…- rivelò di malavoglia.-…mi hai detto del Basilisco, ricordi? Ebbene, un pomeriggio sono andata da Hagrid, gli ho chiesto dei galli…ha detto che erano stati uccisi…-
- Cosa?- fece lui, atterrito.
- Esatto, uccisi…così ho cercato informazioni sul Basilisco sui libri della biblioteca, ma poiché i miei compiti e gli approfondimenti che faccio occupano gran parte del pomeriggio, sono stata costretta a studiare le informazioni sul Basilisco di notte, ho cercato metodi alternativi per ucciderlo in qualcosa come una ventina di volumi trattanti le creature pericolose del mondo magico…- lo informò, in tono piatto.
- Ed hai trovato niente?- la incalzò lui.
- I suoi punti deboli sono l’interno della bocca e gli occhi, non ne ha altri.- scrollò le spalle stancamente.
- Bene…questo lo sapevo…- borbottò Septimus, sospirando.
- Sì, mi sono anche domandata come potesse passare inosservata una bestia come un serpente di dimensioni stratosferiche in una scuola che conta centinaia di alunni ed una decina di docenti…sapevi che Hogwarts ha un sistema idraulico eccezionalmente abnorme?- domandò Nerina, con una punta di sarcasmo nella voce.
- E cosa c’entra col Basilisco?- volle sapere il ragazzo, dubbioso.
- Le tubature, Septimus! Il serpente si sposta tramite le tubature della scuola! E se riesce a sgusciare fuori, nei corridoi del castello, e a pietrificare studenti e gatti, vuol dire che ci sono botole ed antichi passaggi segreti pre-esistenti alle tubature, che conducono dritto dritto alla Camera. Ora, i punti in cui si sono verificate le aggressioni sono probabilmente vicini ad una di quelle botole, perché, come ti dicevo prima, figurati se una bestia tanto grande passa inosservata se scorrazza libera per la scuola!- sbottò la ragazza, sventolandgli sotto il naso una cartina del sistema idraulico del castello.
- Quindi è nei luoghi delle aggressioni che dobbiamo cercare i passaggi!- concluse il Serpeverde.
- Esatto…- annuì lei.
- Nerina, hai presente Mirtilla Malcontenta?- cambiò argomento il ragazzo, ricordandosi improvvisamente della conversazione avuta col Barone.
- Sì?- lo invitò a continuare Nerina.
- Be’, è lei la coetanea di tuo nonno che morì la prima volta che la camera venne aperta.- rivelò d'un fiato lui.
- Lei? La Corvonero che morì quell’anno…? – mormorò tra sé la Corvonero, perplessa.
- Sì, lei…se le chiediamo com’è morta, forse riusciamo a capire dove si trova una delle entrate.- suggerì lui.
- Sì, sì credo che tu abbia ragione…ma come hai saputo che lei è morta l’anno che la Camera fu aperta?- chiese la ragazzina.
- Lascia stare, ho avuto una discussione col Barone Sanguinario…me l’ha detto lui.- tagliò corto l'altro.
- D’accordo, ma non possiamo entrare in quella Camera senza sapere come difenderci dal Basilisco…- puntualizzò Nerina, nervosa.
- Io sono rettilofono, magari riesco a calmarlo.- azzardò con poca convinzione Septimus.
- Sì, sarai rettilofono, ma non hai il sangue di Salazar nelle vene. Ed a proposito di sangue di Salazar, ricordi i Gaunt? Mio nonno diceva che erano discendenti di Serpeverde, quindi loro hanno sempre saputo della Camera! Quei figli di una Megera! E non l’hanno mai denunciata alle autorità! Erano rettilofoni, avrebbero facilmente trovato una delle botole semplicemente chiedendo al serpente di indicare loro la via! Comunque, spaccio di bestiacce clandestine a parte, di Salazar restavano soltanto i Gaunt, ma sono estinti! Allora chi è che aizza il Basilisco se la dinastia di Serpeverde è bella che terminata? Inoltre, durante una delle mie tante notti bianche, ho controllato alcuni elenchi scolastici dei Serpeverde, più precisamente quelli compresi tra gli anni 1938 e 1945, che sono gli anni in cui mio nonno frequentò Hogwarts, mia zia Corvina era un anno e mezzo più grande, quindi non sono andata più indietro…comunque, il cognome Gaunt non figura mai, quindi la famiglia era decaduta già da prima…il problema è lo stesso, chi aizzava il Basilisco, se i Gaunt erano tutti nella tomba, o comunque fuori da Hogwarts?- domandò bisbigliando, per paura che qualcuno la sentisse.
- Il nome di Tom Marvolo Riddle figurava, non è così?- chiese conferma Septimus.
- Be’, ovvio, fu Caposcuola…ma che c’entra Tom Marvolo Riddle?- rilanciò Nerina.
- Quello è il vero nome di Lord Voldermort, Nerina! Me l’ha detto il Barone Sanguinario! Tom Marvolo Riddle si diceva mezzosangue ed affermava che sua madre fosse una Gaunt! Lui era l’Erede di Serpeverde, anzi, lui è l’Erede di Serpeverde! Voldemort è a scuola, come l’anno scorso...e scommetto che cerca Potter!-  sibilò in risposta lui, preoccupato. 
- Non è possibile…- mormorò la ragazza, allarmata.
- Sì, invece! Me l’ha detto il Barone! Il Barone mi ha raccontato di aver detto lui stesso a Tom dove trovare la Camera! Il Barone gli credeva! E se gli credeva il Barone, vuol dire che Tom Marvolo Riddle era davvero chi diceva di essere, ovvero figlio di una Gaunt! E la prova sta nel fatto che Tom aizzò il Basilisco, ed il serpente uccise Mirtilla!-  spiegò concitato.
- Ma se Tom, voglio dire!, Voldemort, è a scuola, allora dobbiamo dirlo a Silente! E subito!- dichiarò la Corvonero, con una nota evidente di paura nella voce.
- Non ci crederebbe mai...- borbottò Septimus, sbuffando.
- Invece sì, dobbiamo dirglielo! Dirgli che Voldemort sta sguinzagliando, in qualche modo, il Basilisco!- insistette lei.
- D’accordo…ma adesso dobbiamo andare alla partita con tutti gli altri, tu devi rassicurare Tara e Roderich, trova un modo per rendere credibile la faccenda dello studio intensivo, non so…e poi è pericoloso restare a scuola quando è praticamente vuota
, se Voldemort aizza davvero il Basilisco… poi andremo dal preside, gli diremo l’intera faccenda e vedremo che succederà.- programmò lui, con voce calma e decisa.
- D’accordo, va bene…andiamo a fare colazione, come prima cosa.- modificò il piano Nerina, con voce altrettanto calma e decisa.
- Ah, già, certo…- concordò il Serpeverde, seguendola in Sala Grande.

Angolo Giallo:
Salve! Ho postato in tempo! Evviva, ci sono riuscita...
Comunque sia, eccoci qui, i nostri Sherlock e Watson hanno svelato l'ennesimo mistero...riusciranno a dire tutto al preside ed a salvare la situazione? Chi lo sa...
Passando oltre, è incredibile quanti di voi abbiano inserito la storia tra le 'seguite', 'preferite' e le 'da ricordare'...vi ringrazio infinitamente! Spero di non deludervi, che la storia sia sempre interessante!
Vi ringrazio per aver letto!
Alla prossima,
Giallo4ver.
  
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