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Autore: YourMyEverything    31/01/2014    1 recensioni
Ilaria è una ragazza piuttosto timida. Ed è un'inguaribile romantica. Crede nell'amore, quello vero. Nonostante le sue storie passate, vuote e senza senso, continua a sperare di incontrare il ragazzo perfetto. Un giorno scrive una lettera e la pubblica su twitter. La lettera è indirizzata ai One Direction. Non avrebbe mai pensato che da quella lettera sarebbe iniziato tutto.
*Dal capitolo 15*
[...] Non ho mai confessato i miei sentimenti a nessuno Harry, se l'ho fatto con te è perchè ho pensato che dovevo darci una possibilità, e non intendo sprecarla.
Spero di avervi incuriositi almeno un pò.. Premetto che è la mia prima ff e i primi capitoli lasciano molto a desiderare, ma vi invito comunque ad andare avanti e non fermarvi alle apparenze. Buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV. MONICA
 
Sono quasi entrata nel secondo mese di gravidanza. Mio padre a ricominciato a parlarmi qualche giorno fa e sembra felice del fatto che perlomeno sto insieme al padre del bambino. Il problema è che tra me e Giovanni le cose non vanno più. Nel corso di questo mese siamo diventati man mano degli estranei, non dialoghiamo quasi più. Le uniche conversazioni che abbiamo sono quando mi chiama la sera per chiedermi com’è andata la giornata e quelle rare volte che viene a trovarmi restiamo tutto il tempo in casa a guardare film. Non usciamo mai, nemmeno la sera.  Ci comportiamo come se non ci conoscessimo,, come se il fatto che io sia incinta e lui è il padre del nostro bambino non lo riguardi per nulla.
Credo che a questo punto ci lasceremo presto. Molto presto. Sono sicura che non dureremo un altro mese. E se devo essere del tutto sincera, il mio interesse nei suoi confronti è notevolmente calato. Non provo più nulla di lontanamente paragonabile all’amore nei suoi confronti. Rispetto, questo è quello che provo per lui. Rispetto perché, nonostante la nostra età lui ha comunque acconsentito a stare con me e crescere il bambino anziché scappare. E questo è da ammirare.
Suona la sveglia. Questo significa che sono le 9 del mattino e che come al solito mi sono svegliata prima della sveglia. Che io mi svegliassi prima del suono della sveglia non è mai successo, ma ultimamente sta capitando sempre più spesso. Sarà per colpa dell’ansia. Si, ansia. Tra qualche giorno ricomincerà la scuola e in paese si è già sparsa la voce della mia gravidanza con varie teorie su chi sia il padre. Nessuno vuole credere che Giovanni, il mio ragazzo, sia il padre del bambino. Le teorie sono di tutti i tipi. C’è addirittura chi dice che io sia andata a LA con qualche persona famosa che non voleva mettersi con me dopo una notte di sesso e quindi io abbia fatto di tutto per restare incinta di questa persona. Che io sia andata a LA e abbia conosciuto delle persone famose si sa, ma io ero incinta già prima di partire e questo nessuno lo sa. Per questo me ne dicono di tutti i colori. Come se io fossi davvero capace di certe cose. È per questo che sono in ansia. Ho paura a ritornare a scuola, avrò gli occhi di tutti puntati addosso, e ognuna di quelle persone si divertirà ad inventare una storia diversa sulla mia gravidanza e io diverrò in un nanosecondo lo zimbello di tutta la scuola.
Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Stare così non mi fa bene per niente.
Ho bisogno che mi venga detto che tutto andrà bene, solo che chi posso contattare a quest’ora?!
Ilaria oggi ha l’esame, e so per certo che se glielo dicessi, si armerebbe di mitra e fucile e verrebbe ad ammazzare tutti i “formula tori di teorie”. Infondo, chi in un modo e chi in un altro, stanno tutti dicendo che sono una puttana. E si sa, Ilaria è molto protettiva nei confronti dei suoi amici. Appena qualcuno maltratta uno dei suoi amici, parte in quarta a difenderli. E posso dire che non è molto bello vederla arrabbiata con qualcuno. Diventa una belva. Fa quasi paura.
La mia migliore amica, o meglio, quella che dovrebbe essere la mia migliore amica, ultimamente mi evita come se avessi la lebbra, quindi non posso contare nemmeno su di lei. Anzi, forse lei è la prima tra quelle che hanno messo in giro delle voci su di me e che si diverte a spettegolare alle mie spalle con quelle della scuola.
Giovanni ridimensionerebbe troppo il problema, mi direbbe solo “non preoccuparti, ci sono io”. Diciamo che non è proprio la persona migliore a cui chiedere consiglio. E sinceramente non me la sento nemmeno di parlarne con mia madre, sarebbe imbarazzante.
Le ragazze saranno sicuramente tutte impegnate e non è che ho tutta questa confidenza con loro. Si, sanno che sono incinta del mio ragazzo, ma niente di più. È Ilaria quella che ci ha legato di più.
Non mi resta che chiamare Niall, ormai è diventato il mio confidente personale da quando sono andata a LA. Spero di non disturbarlo a quest’ora. Alla fine decido di andare a fare prima colazione e poi chiamare Niall, ho un certo appetito.
 
Mentre faccio colazione mi arriva un messaggio da Ilaria che mi dice che ha passato l’esame. Le rispondo che sono super contenta per lei. D’altronde se non passava l’esame sarei come minimo andata a picchiare il prof, ha studiato davvero tanto per passarlo. Se lo meritava. Mi mordo la lingua più volte per non scriverle della sorpresa che le ha fatto Harry. Per non cedere alla tentazione mando un sms a Niall, così mi distraggo e non sono tentata a dirle tutto.
 
<< Ciao Nello! : ) Come stai? >>
 
La risposta arriva immediata.
 
<< Ciao Moni. Al solito, tu? >>
 
<< In crisi. Ho bisogno di sfogarmi…>>
 
<< Ti chiamo tra 5 min. finisco di fare colazione. >>
 
Esattamente 5 min dopo mi squilla il cellulare. Rispondo al secondo squillo. Parlo a lungo con Niall liberandomi di tutte le mie preoccupazioni. Il biondo, da buon confidente qual è, mi suggerisce di parlare con il mio ragazzo al più presto e chiarire la situazione, anche perché in fondo non ha senso stare insieme solo per il bambino. Tra l’altro non gli vieterei mai di vedere suo figlio, quindi anche se non staremo più insieme non ci saranno problemi di questo tipo. E poi in questo modo sarà più che libero di avere altre relazioni, sempre che non ne abbia già una, considerando quanto è cambiato il suo atteggiamento ultimamente.
Per quanto riguarda le voci che circolano su di me sarà difficile metterle a tacere e, soprattutto, sarà difficile ignorarle, ma dovrò per forza conviverci.
Quando attacco con Niall decido che è ora di prepararmi e scendere un po’. Devo andare in libreria a ritirare i libri che ho ordinato la settimana scorsa e in più devo prendere diario e cose varie. Mi riduco sempre all’ultimo secondo, lo so. Chissà se Giovanni mi accompagna, altrimenti devo portare tutto il peso da sola. Gli mando un messaggio e lui accetta senza ribattere. Meglio così, almeno dopo con la scusa dei libri lo faccio salire a casa e parliamo una volta per tutte.
 
Presi tutti i libri io e Giovanni ci avviamo verso casa mia, arrivati al postone mi faccio avanti.
“Vuoi salire? Vorrei parlarti di una cosa..”
“Dal tono sembra qualcosa di serio, mi devo preoccupare?”
“È  seria, ma non credo che dovrai preoccuparti.”
“Okay”
Sono super tesa e ho come la netta sensazione che lo sia anche lui. Mentre saliamo al mio appartamento siamo in silenzio, un silenzio di quelli tesi e orribili. Quelli in cui potresti tagliare la tensione con un coltello. Quelli in cui vorresti con tutta te stessa dire qualcosa ma non riesci nemmeno ad articolare una frase di senso compiuto.
Una volta a casa andiamo a posare le cose nella mia stanza.
“Non so te, ma io ho una sete pazzesca. Tutto questo camminare mi ha disidratata”
“Haha. La solita esagerata.”
Gli rispondo facendogli la linguaccia. Vado in cucina seguita da lui. Mi appoggio con la schiena al bordo della cucina mentre bevo una bella sorsata di acqua fresca. Siamo di nuovo in silenzio. Ma questa volta è un silenzio pieno di parole. Lui sa che io devo dirgli qualcosa di importante ma che non riesco a articolare una frase per paura di come possa prenderla. Io so che lui non mi sta dicendo qualcosa. Dopo un lungo scambio di sguardi, inizio a mordermi il labbro inferiore decidendo come intavolare il discorso, finchè non lo sento sbuffare. Rialzo lo sguardo.
“Ti prego parla. Ho capito che qualunque cosa devi dirmi non è facile da dire e ti stai torturando per trovare un modo per dirlo, ma ti prego parla. Non sopporto più questo silenzio.”
“Ecco.. è che.. ultimamente sembri sempre più distante da me, come se ti sentissi legato a me solo per via del bambino – fa per parlare ma lo blocco con un gesto della mano – forse mi sbaglio, forse mi sto solo facendo dei film, il che è molto probabile conoscendomi, ma sappi che non devi sentirti vincolato a me solo per via del bambino, se vuoi puoi avere altre ralzioni però ovviamente la nostra sarà più che finita. Sarai comunque parte della vita di nostro figlio, non potrei mai vietartelo, sei suo padre. Infondo siamo troppo giovani per costruire una famiglie felice. Ti capisco se non vuoi.”
Finito di parlare abbasso lo sguardo e oltre a mordermi il labbro inizio a torturare anche le dita delle mie mani. Il silenzio regna di nuovo sovrano nella cucina di casa mia. Alzo lo sguardo timorosa, ma in cerca di risposte, e rimango totalmente spiazzata. Giovanni sta piangendo. Oddio, e perché adesso sta piangendo? Faccio per parlare ma lui mi precede.
“Scusa Moni. Non saremmo mai dovuti arrivare a questo. Ma hai ragione, siamo troppo giovani per poter costruire una famiglia. Non sai quanto mi fa male dirti questo.. ma vedi, io in realtà sto con una ragazza da ormai quasi due anni. Mi sono messo con te solo perché lei era in vacanza e avevo bisogno di una distrazione in sua assenza. Non avevo alcuna intensione di farla diventare una cosa così seria. Scusami. È stata tutta colpa mia”
Sono pietrificata. Tutto mi aspettavo meno che questo. Sono stata usata. Usata come passatempo. Resto ad osservarlo, così, a bocca aperta, per non so quanto tempo.
Mi sento delusa dalla persone che mi aveva fatto promesse, ormai vuote.
Mi sento tradita dal ragazzo che diceva di voler fare le cose per bene e costruire una famiglia.
Mi sento sporca per aver lasciato che quello stesso ragazzo mi usasse a suo piacimento.
“Fuori da questa casa…”
“Ma..”
“Ho detto: fuori.da.questa.casa” scandisco ogni parola con rabbia.
Con la testa bassa si avvia verso la porta e poi esce di casa mia. Fa pure vedere che si dispiace, lo stronzo. Giuro di non aver mai odiato una persona come odio lui in questo momento. Mio padre lo ammazzerà, oh si che lo ammazzerà. E io sarò lì a godermi lo spettacolo.
 
Dopo un’oretta passata a rimuginare sulla su come mio padre avrebbe ucciso Giovanni mi rendo conto che tanto alla fine è tutto inutile. Sono a pezzi. Non mi sarei mai aspettata niente del genere. Che figlio di puttana! Vado in camera e mi chiudo a riccio sul letto dando libero sfogo a tutte le mie lacrime.
Quando mia madre torna per pranzo e mi trova in questo stato si allarma. Con non poche difficoltà le racconto tutto quello che è successo, e posso giurare di non averla mai vista così incazzata. Chi non lo sarebbe d’altronde. I singhiozzi non si fermano e mia madre disperata cerca di infondermi un po’ di coraggio standomi vicino. Si allontana solo per qualche minuto quando ormai capisce che solo la sua presenza non basta, e torna con una tazza di cioccolata calda. Si lo so, è ancora estate e fa un caldo assurdo ma non c’è niente che cura i tuoi mali come la cioccolata calda. Finita la cioccolata mi addormento, cadendo in un sogno senza sogni.
Vengo svegliata verso sera dallo squillare del cellulare. Rispondo senza nemmeno controllare chi è. È Niall, che vuole sapere se alla fine ho parlato con Giovanni. racconto ogni dettaglio della conversazione anche a lui. Ovviamente si arrabbia tantissimo. Dice che nessun uomo dovrebbe trattare così una donna. Cambiamo velocemente discorso, non ho voglia di continuare a piangermi addosso. Mi dice che è in Irlanda e che festeggerà il compleanno insieme alla famiglia prima di partire per l’Australia. Restiamo a parlare per molto tempo.
Quando attacco decido di andare ad aiutare mamma con la cena, ma quando arrivo vedo che sta già apparecchiando. Siamo solo io e lei, papà è partito per lavoro e tornerà solo tra qualche mese. Mi mancherà un casino il mio papone.
“Stavo giusto per chiamarti. È pronta la cena, dai siediti e mangia, che oggi hai già saltato il pranzo”
Mi siedo e in meno di un minuto mangio tutto quello che c’è. Ero affamata.
Dopo cena decidiamo di vedere un film insieme sul divano. Poi andiamo a dormire. Non mi va di restare sola questa sera quindi chiedo a mamma, in modo molto impacciato aggiungerei, se posso andare a dormire con lei per questa notte. Con un sorriso enorme dipinto sul volto mi avvolge in un abbraccio e insieme andiamo nella sua stanza.
Ci addormentiamo abbracciate una all’altra, nella speranza di riuscire a dimenticare al più presto questa brutta giornata.
 
 
 
 
 
 
 
*My space*
Hola pipol. Eccomi con un nuovo Pov. Monica. Il capitolo è un po’ corto, lo so, ma era necessario questo pov. Che ne pensate. Fatemelo sapere con una recensione #pleaseee!!
Ringrazio tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite e ovviamente un ringraziamento speciale a “shelovesireland” che recensisce ogni mio capitolo. È troppo dolce. Ovviamente ringrazio anche tutte le lettrici “silenziose” .
Btw, visto il nuovo video dei ragazzi?! Quanto è bello!! L’avrò già visto 500 volte. È troppo bello.
Vi lascio il mio twitter se volete followarmi o chiedermi qualunque altra cosa.. @_Magically_Me_
Okay vi lascio, ci si vede al prossimo capitolo!!
#PeaceAndLove <3
Ila  : )
   
 
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