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Autore: Nynev    31/01/2014    1 recensioni
Non sono mai stata una ragazza o una strega normale … lo so. Segreti, cose che non posso dire o fare … era questa la mia vita. Madre assente, padre inesistente … due migliori amici incasinati quanto me … ma ehi, cosa potevo farci? Ne ero felice dopotutto … fino a che tutto non mi è crollato addosso.
Ora?
Non faccio parte di questo mondo magico … loro non capiscono, non sanno da che razza di posto vengo … sembra che tutto vada bene qui, che i pregiudizi siano sconfitti definitivamente… tutti illusi …
Eppure cosa può fare una ragazzina? Niente.
Eccomi qui a raccogliere i cocci e rimetterli insieme … mi serviva la caduta per potermi sollevare … ed ora che ho visto il fondo e sono tornata in superficie, ho tutto ciò che nel profondo avrei sempre voluto, ma che non avevo mai chiesto … spero solo che il destino non decida di strapparmelo via. Perché quando si è creature segnate non si può sapere cosa è in agguato, proprio lì, dietro l’angolo.
Dietro la pace apparente si nasconde il caos … e il pericolo non è solo una possibilità.
Siamo solo ragazzi … ma la battaglia reclama anche i nostri nomi.
Per me è già cominciata da tempo …
( Perché dovevo vivere in questo mondo ...)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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Really good news… and photos

 

Osservo gli svariati libri appoggiati alla scrivania, assieme all’astuccio nuovo fiammante già pieno alla rinfusa di penne senza tappo, evidenziatori e dieci matite diverse … non so bene a cosa mi servano dieci diverse matite, ma nel mio astuccio ce ne sono sempre … ed anche di penne. Non bastano mai.
Osservo le due diverse pile di libri. Da una parte dei volumi di Storia della Magia, Pozioni e Incantesimi che ho già finito di ripassare … alla fine li ho solo dovuti sfogliare, per rivedere gli argomenti a grandi linee, dato che sono più avanti in tutti e tre i programmi … e di molto.
Dall’altra ho impilato Aritmanzia, Antiche Rune, Erbologia e Cura delle Creature Magiche, mentre il libro di Difesa contro le Arti Oscure e Trasfigurazione sono già stati rimessi nello scatolone in soffitta.
Per un attimo mi cade lo sguardo anche su quell’orrendo tomo, abbandonato poco lontano sulla scrivania ... Astronomia. Giuro che ho provato seriamente a studiarlo … a studiarne le prime venti pagine introduttive, in realtà. Ma davvero non c’è storia … è una materia totalmente inutile! Anche James non aveva scritto niente più del suo stesso nome su quel libro! Non che gli altri siano molto usati … giusto un pochino.
Sospirando prendo Aritmanzia e con un evidenziatore in tasca scendo le scale fino in cucina, dove Ginny ed Harry mi salutano ancora in pigiama, oggi che non devono andare al lavoro.
- Che fai oggi? – mi chiede il mago, pulendosi gli occhiali nella maglietta.
- Pensavo di ripassare Aritmanzia … so già quali paragrafi rivedere … non dovrei metterci più di un paio di giorni, oggi e domani … -
- Genny, mi sa che devi iniziare a scegliere la scopa … - Commenta Teddy entrando. Ieri sera è venuto a cena qui e poi è rimasto a dormire nella sua camera. Ron, appena entrato inizia a ridere. La storia della scommessa ha rallegrato tutti alla Tana e credo proprio che tutti abbiano iniziato a scommettere se riuscirò a prendere davvero un Troll o meno. Per questo tutti mi tartassano, chiedendomi in continuazione se sto studiando … non si parla d’altro …  se non del matrimonio, del quale mi hanno avvisato di non dire niente ai ragazzi. Io rido, addentando una fetta biscottata.
- Ehi amico …. Come mai qui? – chiede Harry al rosso.
- Come al solito Anacleto è venuto da noi anziché da voi … quel gufo secondo me è proprio idiota … - dice porgendo alla sorella una busta per poi salutare e tornare a casa sua per prepararsi ad andare dai suoi suoceri a pranzo. Nella busta ci sono due diversi fogli e appena Ginny finisce di leggerne uno lo passa a me con un sorriso.

Cari mamma e papà,
Qui va tutto bene. Come promesso evitiamo di mietere vittime tra i Serpeverde e così i pomeriggi passano noiosissimi ai servizi del custode, che ci fa lucidare i trofei fino a che non splendono …e questo ogni giorno da una settimana intera. Prima o poi li consumeremo quei cosi …
Domani, se non altro, pausa perché è sabato … comunque per la tua gioia mamma, sto studiando … non ci credo … anche perché io lunedì inizio gli esami di fine anno … Rose e Roxy sembrano impazzite da quanto studiano per i GUFO e sono già fuori di testa ora, anche se hanno un’altra settimana per prepararsi … Dominique come al solito invece non sembra toccata dalla cosa.
Molly è già fuori dall’infermeria, mentre Al ha smesso solo ieri di fingere di stare male, così ha continuato a studiare a tempo pieno con quei suoi amichetti serpenti. Madama Cips ci fulmina ogni volta che ci vede e ripete la ramanzina … secondo me sono tutti furbi come Albus e fingono solo di stare così male …
Rose riferisce che lui chiede di salutarvi, quindi ciao anche da parte sua.

Cara Sophia,
Spero tu stia studiando perché come avrai letto io e Al ci stiamo ammazzando di lavoro. Lui più di me, ma ehi, voi due avete i GUFO quindi … io ho già dato. Lunedì iniziamo con gli esami. Auguraci buon fortuna.
Qui ti salutano tutti e Fred ti fa sapere che le scommesse sulla tua riuscita, come sulla mia, sono aperte, nel caso in cui tu abbia intenzione di puntare qualcosa. Non so se solitamente sei una secchiona, ma spero tanto che tu riesca ad aggiudicarti quelle impossibili sette E … credo che mamma sti ammattendo perché sarebbe chiedere troppo anche per zia Hermione …. No, ok. Per zia Hermione forse no …
Comunque un abbraccio forte da Roxy, che non fa altro che parlare di te a tutti …
Buono studio,
Jamie.

Sorrido alla lettera, scoppiando quasi a ridere quando leggo delle scommesse e prendo subito foglio e penna per rispondere.

Caro Jamie,
Il mio nome si scrive SofiYa … ma comunque grazie di avermi scritto.
Anche io sto studiando … a proposito, grazie di non aver pasticciato i tuoi vecchi libri, mi rendi il lavoro molto più facile.
Spero che gli esami ti vadano bene e che tu non stia morendo sotto il peso dei libri …
Scusa, ma non ce l’hai un cellulare? Così ci sentiamo più velocemente che con il gufo … inoltre Anacleto non è esattamente un gufo sveglissimo … temo che si perda poverino … finisce sempre a casa dei tuoi zii!
Comunque, salutami tutti lì e di a Fred che ho già scommesso con suo padre George sulle materie nelle quali prenderò E, ma che punto dieci galeoni sul fatto che con la mia nuova scopa sarò in grado di battervi tutti in una gara di velocità.
Ieri ho visto Lucy e sono sicura che vorrebbe tanto salutarvi tutti, come sicuramente anche Teddy e Viky.
Ora torno a studiare, aspettando con ansia informazioni dalla preside su quando sosterrò gli esami …
Spero solo che Ginny scelga bene la mia scopa.
Un abbraccio, Sofiya.
Scribacchio il mio numero di telefono in un angolo del foglio e poi lo piego.

Mi giro verso Ginny.
- Dove si è cacciato Anacleto? -
- Credo che sia ancora di là da Ron ed Ermione … lascia a me, scrivo anche io la mia risposta e poi le mando insieme –
- Grazie – mi alzo e riprendo i miei libri.
- Comunque ti saluta anche Lily e ti augura un buono studio. Credo che anche lei abbia scommesso … - ridacchia sospirando – Ed anche Albus dice, ma lui non scrive mai, quindi … di solito preferisce chiamare, ma credo che sia preso dallo studio.
- Ok, grazie mille Ginny … salutami Lily, io vado a studiare –
Saluto anche Harry e Teddy con un sorriso e mi dirigo in veranda, dove mi siedo sul dondolo e incrociando le gambe inizio dal primo capitolo che ieri ho segnato tra quelli da ripassare. E così passo la mattinata.

Alzo lo sguardo dal libro e cerco tra i fogli di appunti sparsi intorno a me sul letto. L’introduzione di Boulevard of Broken Dreams risuona a tutto volume per la stanza, stordendomi quasi. Mi affretto a rispondere notando il numero sconosciuto.
- Pronto? –
- Ciao Sofiya! – urlano delle voci facendomi male all’orecchio. Sento un vociare confuso di sottofondo.
- Come va? –
- Fred non urlarmi nelle orecchie! –
- E tu non pestarmi i piedi! -
- Jamie ci ha dato il tuo numero! –
- Ragazzi smettetela di urlare! – mi lamento e sento qualcuno armeggiare con il telefono e disattivare il vivavoce.
- Ciao Sofiya, sono James! Scusa se ti chiamo solo ora! –
- Fa niente James, stavo studiando … -
- Cosa? – chiede interessato Fred, urlando per farsi sentire.
- Non dirglielo o saprà su cosa puntare! – urla anche Roxy. Io rido.
- Ma siete tutti lì? – chiedo.
- Sì, anche Domi e pure Albus … anche se fa finta di non esserci … e poi ci sono anche degli amici! Il Clan Potter-Weasley al gran completo! –
- Il … Clan? – ridacchio.
- Non ridere! Diventerai una di noi! –
- Wow … grazie Jamie … – gli dico sorridendo – Ma ho paura di non essere adatta a far parte di un Clan … -
- Non dire sciocchezze! – urla Fred e me lo immagino con l’orecchio schiacciato in una posa buffa contro il cellulare di James per sentire.
- Ok … però niente sacrifici di animali né riti satanici ok? – chiedo ridendo e sentendo anche i due sbellicarsi dalle risate.
- Ora dobbiamo andare … ciao! – sento un coro di voci salutarmi e rispondo urlando prima di chiudere la conversazione.
- Tutto bene? – mi chiede Ginny dalla soglia della stanza. Sorrido.
- Sì, James mi ha chiamato per sapere come andava … -
Lei sorride felice
- È magnifico che stiate legando … dopotutto vivremo insieme – io deglutisco.
- Già, speriamo solo che anche vivendo sotto lo stesso tetto andremo d’accordo … - sussurro
- Vedrai che sarà così – mi risponde sorridendo.


- Li hai già conosciuti tutti, di che ti preoccupi? – mi chiede Molly continuando a dirigere i vari utensili della cucina con la bacchetta.
- Infatti! E poi James, Fred e Roxy hanno continuato a chiamarti! - le dà man forte Ginny. Ho espresso i miei dubbi solo ora che siamo da sole in casa, con Arthur occupato nell’altra stanza. Non volevo che anche gli altri sapessero quanto il ritorno a casa dei ragazzi mi metta in ansia.
- Hanno continuato a farmi nomi su nomi di persone che non conosco che hanno scommesso sulle nostre pagelle … - seduta sul tavolo con le gambe a penzoloni le faccio dondolare avanti e indietro ininterrottamente in un moto di nervosismo – Non abbiamo parlato davvero … non so se andremo d’accordo … - biascico leggermente imbronciata.
- Stai calma … non c’è bisogno di preoccuparsi, ti stai fasciando la testa per niente – mi dice Ginny con un sorriso posandomi una mano sul ginocchio. E se invece non gli sarò simpatica? È facile andare d’accordo fino a che siamo alleati per riuscire a vincere la scommessa … ma dopo? Loro non mi conoscono, io non conosco loro … e non so nemmeno come comportarmi …
- Sei sicura? – le chiedo.
- Certo che sono sicura! È una settimana intera che messaggi spesso con Roxy e Rose per sapere come stanno andando gli esami! – da che ho dato il mio numero a James lui si è quasi appropriato del cellulare di Rose, che glielo ha lasciato senza problemi. Roxy ha chiesto a lei il mio numero ed ha iniziato a scrivermi per costringerci entrambe a studiare, dandoci degli orari … con Rose invece è partito tutto in modo più strano perché io non sapevo che il cellulare fosse il suo e non quello di James … ma comunque anche con lei ho parlato in modo amichevole, anche se prudente … non è aperta come la cugina, con la faccia tosta e senza remore … è molto più riservata e quasi timorosa di scoprirsi … molto più simile a me in fondo, se non fosse che il mio problema non c’entra niente con la timidezza … Scuoto la testa.
- Non intendo quello Ginny … sei sicura che sia sicuro tenermi in casa con i tuoi figli? – chiedo seria.
- Parli di te stessa come di un animale selvatico … - mi fa notare Molly.
- Non è tanto distante dalla realtà … voi non sembrate rendervi conto di ciò che sono capace di fare … - rabbrividisco – E poi io … io … - guardo a terra.
- Tu cosa? – mi chiede dolce Ginny alzandomi il viso.
- Io non lo so come ci si comporta con una famiglia … tutto ciò che avevo erano Greg e Hiro … - dico con un nodo in gola e le vedo scambiarsi un occhiata. Sanno benissimo che non amo parlare di loro - Ma anche loro sono cresciuti nel mondo che conoscevo io … - un mondo di violenza, strategia militare … dove è normale per una persona girare con la pistola nascosta in tasca da un incantesimo e dove le ragazzine vengono addestrate ad uccidere.
- Tesoro, tu sei in famiglia … ne fai parte da che sei arrivata qui e te la sei cavata bene con tutti noi, perché non anche con loro? Sono solo dei ragazzi, non dei Troll di Montagna! – mi dice Molly sorridendo e poi mi piazza in mano un pasticcino proveniente da un vassoio pieno lì vicino – Ed ora mangia! Fa sempre bene qualcosa di dolce quando si è stressati … - io la guardo scettica, ma lei si è già rigirata.

- Ginny pensi che tua madre mi abbia messo all’ingrasso perché vuole mangiarmi? – chiedo facendo ridere la donna al mio fianco, mentre la matrona di casa Weasley mi fulmina, puntandomi un cucchiaio di legno al viso.
- Mangia e basta! – ordina bonaria ed io le faccio una linguaccia, ma poi mi godo il mio pasticcino alla marmellata di fragole e faccio un verso soddisfatto.
- Però devi smetterla Molly … o diventerò una palla! –
- Non dire sciocchezze! Sei così magra! –
- No, non è vero … sono tornata come ero prima. Grazie … - sussurro. Da che ho incontrato Molly sono tornata in forma … il dolore mi aveva distrutto fisicamente ed avevo perso almeno dieci chili … ero uno scheletro sul quale erano rimasti solo fasci nervosi di muscoli. Ma Molly ha deciso che dovevo tornare come ero prima … anche se lei “prima” non mi aveva visto … ha iniziato a cucinarmi piatti su piatti di cibi ipercalorici e a costringermi a mangiarli ogni volta che ero qui alla Tana. Mi ha costretto a non ammazzarmi di allenamenti.
- Di niente tesoro … eri così magra, sembravi malata … - lo ero, faccio una smorfia – Ora però stai bene, è quello l’importante … e sei anche una bellissima ragazza. Un po’ troppo magra … -
- Non sono troppo magra! – le dico sorridendo e piantandomi le mani sui fianchi. Ed è vero. Sono tornata ad avere il mio peso, anzi, qualche chilo in più. Ho di nuovo le mie forme tondeggianti e piene, che ricoprono i fasci di muscoli e donano femminilità al mio corpo. Mi sento bene ed anche più sicura …. Non credo che con dieci chili di meno sarei riuscita a contrastare un uomo adulto, ma ora che sono tornata me stessa confido di essere tonata in grado di farlo come allora.
- Guarda che i ragazzi amano le belle ragazze prosperose ed in carne! – mi dice con il cipiglio della nonna perfetta. Dovrebbe brevettarlo …
- Non ho mai avuto problemi sotto quel punto di vista … - dico io sicura, ridacchiando leggermente. Le loro risate si sommano alla mia.
- Oh, lo credo bene … sei bellissima tesoro … - continua Molly e riprende a cucinare. Mi alzo lentamente e raggiungo il bagno.
Ho ripreso a guardarmi piano piano, un po’ alla volta … non fa più così male vedermi in viso, con i corti capelli biondi e gli occhi grigi quasi spiritati … Teddy mi sta aiutando a tenerli sotto controllo … non è esattamente come usare i poteri da Metamorfomagus, quelli sono ancora fuori uso, ma ci si avvicina abbastanza. Sistemo il trucco nero sbavato agli angoli degli occhi e mi osservo per bene. Sì, sono io … All Star slacciate, shorts di jeans e canottiera nera degli AC/DC. Scompiglio i capelli e nello specchio incontro il riflesso del braccialetto che ho al polso. Melo porto davanti al viso.
Sembra quasi che io mi stia preparando per raggiungere Greg e Hiro all’Accademia … mi sale un nodo alla gola che scaccio subito.
Prima o poi, quando sarà passato del tempo e quelli dell’Organizzazione si saranno dimenticati della mia esistenza, troverò il modo di contattarli, di far loro sapere che sto bene e che mi mancano. Ora però non posso fare niente … devo proteggere i miei ricordi e la vita che ho iniziato a costruirmi di nuovo. Sospiro. Devo proteggere anche queste persone fantastiche che mi hanno accolto nella loro famiglia … non sarò mai in grado di ringraziarli abbastanza.

Bussano leggermente alla porta ed al mio “avanti” Ginny la apre e ci si appoggia contro, osservando la mia espressione corrucciata. Si posiziona alle mie spalle e mi passa le mani nei capelli in carezze dolci e rilassanti.
- Sono arrivati … - mi dice sorridendo. Chiudo gli occhi appena un attimo, godendomi le carezze e quando li riapro distendo le labbra in un sorriso.
Torniamo in cucina da Molly e la troviamo abbracciata a Fred.
- Ciao! – ci saluta lasciando la nonna e venendo ad abbracciare anche noi. Io mi irrigidisco, ma spero che lui non se ne accorga e sorrido facendo un passo indietro.
- Come è andato il viaggio? - chiede Ginny.
- Bene … ma sto morendo di fame! – esclama tendendosi verso il vassoio dei pasticcini.
- Fred Weasley, non ci provare! – Molly gli colpisce la mano con la bacchetta e lui fa una faccia dolcissima e tenera, cercando di corrompere lo spirito di nonna di Molly, ma senza risultato – Ed ora, fuori dalla mia cucina! – lui si avvia con le spalle curve ed io non riesco a trattenere una risata che subito Molly zittisce con un’occhiataccia. Appena si gira però io prendo un pasticcino e corro dietro all’alto ragazzo moro.
- Ehi! – lo fermo e gli mostro la pasta. Lui sorride e mi guarda furbo.
- Sai, se inizi a sgraffignare le cose dalla cucina noi due andremo mooolto d’accordo! – prende il pasticcino e lo rompe in due metà porgendomene una, che rifiuto con un sorriso.
- Ne ho mangiato uno prima … - gli dico e lui se le caccia in bocca entrambe, sporcandosi il mento di marmellata e leccandosi le dita. È di almeno quindici centimetri più alto di me, ma sembra proprio un bambino. Scoppio a ridere al suo sorriso soddisfatto e proprio in quel momento una Roxy saltellante mi getta le braccia al collo sorprendendomi.
- Ciao! Buone vacanze estive!!!! - Non riesco a trattenermi e faccio un passo indietro per distanziarla, anche se mi costringo a sorriderle.
- Lei era già in vacanza Roxy … - sbuffa Dominique da dietro le sue spalle. Poi mi guarda e mi sorride ammaliante ma gelida, mentre mi scruta dalla testa ai piedi, analizzandomi con un sopracciglio alzato. Non devo starle molto a genio …  – Scusala … non sa mai contenersi – la critica acida.
- Mio Dio Domi! rilassati! Abbiamo finito i GUFO, siamo ufficialmente in vacanza! – le dice, ma quella alza le spalle e si allontana.
- Ma quanta gioia … - commento io a mezza voce e Roxy parte a ridere.
- Lasciala perdere … è solo gelosa perché ora c’è qualcuno più bello e biondo di lei … - fingo di guardarmi intorno smarrita.
- Dove? – chiedo e Fred sorride – Se è per colpa mia che si comporta così deve essere ceca … non sono certo più bella di una ragazza in parte Veela … - sbuffo alzando le spalle e sorridendo.
- Tu lascia perdere e basta … - commenta Roxy alzando al cielo gli occhi azzurri in contrasto con la pelle scura. Proprio in quel momento si sente una voce chiamarmi felice.
- Fiya! Fiya! – urla Lucy dall’altra parte della stanza, facendo ridere George, Angelina, Audrey e Percy. La ragazzina si cimenta nello slalom tra gli zii ed i suoi genitori e mi viene incontro trascinandosi dietro la sorella maggiore. Ora che la vedo in piedi noto quanto sia effettivamente simile ad Audrey. Come lei è bassa e minuta e con i capelli rossi cortissimi sembra un folletto.
- Fiya, lei è la mia Mol! – sorride tutta contenta Lucy uno volta ferma davanti a me.
- Ma Lulù, ci conosciamo già! – le fa notare Molly.
- Beh, allora salutatevi no? – dice quella facendo un sorriso.
- Ciao Rossa – tendo il pugno e Mol batte il suo contro il mio.
- Ciao Bionda – sorride.
- È ufficiale! Se Sofiya piace a Lulù allora è una a posto! – dichiara Hugo avvicinandosi a grandi passi con Louis e sorridendo alle risate provocate nei cugini.
- Beh, non hai tutti i torti Hug … - commenta Rose con un sorriso timido, intrufolandosi nel cerchio di ragazzi da dietro il fratello, stringendosi nelle spalle mentre si aggiusta la treccia nella quale ha legato i capelli rossi.
- Ciao Rose … scusa se io e James ti abbiamo prosciugato il credito sul cellulare … - le dico. Lei sorride ancora di più - non fa niente … e poi mi hai costretto a studiare … sono felice che tu abbia legato con James … dopotutto è con lui che dovrai vivere. E vivere con i fratelli Potter non deve essere facile … meglio avere James dalla propria, lui è più premuroso di Al, anche se a modo suo … -
- Perché è difficile vivere con loro? – chiedo confusa.
- Beh … - inizia Fred grattandosi la testa – Jamie ed Al non amano esattamente andare d’accordo … - dice sorridendo. Proprio in quel momento entra dalla porta un James con la faccia corrucciata seguito da Albus. Ora che lo vedo in piedi noto che è davvero più alto del fratello, forse il più alto dei presenti. Tiene le braccia incrociate al petto e pare vagamente scocciato.
- Non ci credo che mi hai fatto chiedere scusa a Zabini! – sibila James all’indirizzo del padre, entrato dopo di loro.
- Smettila James … era giusto –
- Giusto un corno! Non ho iniziato io, è stato quello sbruffone Serpeverde di Simon! –
- Come se tu non avessi mai fatto lo sbruffone! – soffia Albus alzando gli occhi al cielo. Sono inutili le occhiate esasperate ed arrabbiate che Harry lancia ai suoi due figli, quelli nemmeno lo guardano.
- Che succede? – chiede Ginny affacciandosi dalla cucina.
- Albus fa la spia! – gesticola furiosamente il maggiore.
- Ma quanti anni hai James, due? – chiede l’interpellato, che invece pare di pietra tanto è immobile. Vedo però i muscoli degli avambracci lasciati scoperti dalla maglietta bianca a maniche corte tendersi, come anche quelli della mascella.
- Sei tu che vai a lamentarti da papà se i tuoi amici non sanno difendersi da soli! – James è rosso di rabbia.
- Si può sapere che è successo? – chiede perentoria Ginny.
- James ha tirato un pugno a Simon, mamma, e gli ha fatto un occhio nero! Era giusto che andasse a scusarsi, altrimenti sarebbe venuto giù il finimondo! Lo sai com’è suo padre! – sbuffa Albus.
- Voi serpi correte sempre a rifugiarvi tra le sottane delle vostre mamme … - commenta James ghignando. Serpi? Mi riprometto di chiedere cosa significa in un secondo momento … Li osservo e noto come si sfidano con lo sguardo, ma senza cattiveria. È strano perché il linguaggio dei loro corpi fa pensare che siano sul punto di prendersi a pugni, ma credo che invece stiano solo dando spettacolo, che si stiano solo divertendo a litigare ed urlarsi contro. Entrambi sono arrabbiati, ma sono anche divertiti, esaltati dallo scontro.
- Ora basta! – ordina Harry ed i due si zittiscono, continuando a fissarsi con sfida in silenzio. – James, ci manca solo che Zabini dissotterri l’ascia di guerra … - sbuffa poi – Ora smettetela ed abbiate la decenza di comportarvi da persone civili … a salutare vostra madre! – dice serio, ma alla fine gli scappa un sorriso. Prima James e poi Albus si avvicinano a Ginny e le chiedono scusa, chinandosi a baciarle una guancia.
- Ecco quello che intendevo … sono sempre così – commenta Rose con un sorriso divertito, mentre gli altri cugini la guardano male per il suo divertimento. Anche io però ho trovato la scena esilarante.
- Ho visto di peggio … - dico ghignando – Ho fatto di peggio … - Io, Greg ed Hiro … noi, eravamo peggio. Non c’è niente di più divertente che punzecchiarsi e litigare …. Solo che noi litigavamo a pugni e calci e non solo a parole. Mi guardano tutti sconcertati.
- Peggio di che? – chiede la bellissima Lily avvicinandosi.
- Dei tuoi fratelli che si scannano … - commenta Hugo. Anche Lily mi guarda scettica, ma poi alza le spalle e sorride.
- Non litigano davvero … - dice solamente, confermando il mio presentimento.
- Sì, certo Lils … ed io sono il migliore amico di Thomas Zabini … - sbuffa Fred – È da una vita che lo dici, ma loro continuano e ti smentiscono sempre …. – lei fa per ribattere, ma decide all’ultimo di scrollare la testa.
- Comunque ciao – mi saluta sorridendo.
- Ciao – dico, prima di venire colta di sorpresa da due braccia forti che mi stringono da dietro in un abbraccio soffocante. Mi libero subito, ansimando per un secondo per lo spavento e mi giro a fronteggiare il mio assalitore, con già il braccio carico per tirare un forte pugno. Lo vedo in viso ed incontro un paio di occhi azzurrissimi. Mi do della stupida, rilasciando immediatamente le dita contratte. È solo James.
- Non farlo mai più! – dico glaciale.
- Volevo solo salutarti! – si difende.
- Beh, non mi arrivare alle spalle così mai più ok? – lui ride.
- Va bene … posso salutarti ora? –
- Ciao James – dico sbuffando. Lui mi cattura in un abbraccio tanto forte da sollevarmi da terra e togliermi il respiro.
- Ciao! – sento i cugini ridere.
- Ora puoi mettermi giù Jamie … – dico io e appena mi lascia faccio qualche passo indietro guardandolo male.
- E dai, non prendertela! – mi dice.
- Solo due persone possono fare così Jamie, e tu non sei fra quelle … - dico prima di pensare.
- E chi sono? – chiede invece un’altra voce. Mi giro verso la direzione da dove proviene e mi ritrovo a fissare due sconvolgenti iridi verde smeraldo, identiche a quelle che Harry nasconde dietro agli occhiali. Non avevo notato che Albus avesse gli occhi verdi ... deglutisco.
- I-i … i miei fratelli – deglutisco ancora – Greg e Hi … -
- Hi? Per cosa sta? – chiede Mol.
- Hiro, si chiama Hiro … - mi pento di aver parlato ma continuo a sorridere come prima.
- Scusa, ma che nome è? Sembra asiatico … da dov’è che vieni? - chiede Roxy.
- Oh, beh … io vengo da New York – recito la bugia che è diventata la mia vita – Ma loro non sono davvero miei fratelli … Hiro è giapponese, Gregory americano … - mi si stringe il cuore ed il cellulare nella tasca brucia. Lo tiro fuori e sblocco lo schermo mostrando la foto dei due che mi sorridono dallo sfondo della schermata.
- Carini … - commenta Roxy alzando un sopracciglio e facendomi ridere – E quand’è che vengono a farti visita? – scherza, ricevendo una gomitata nelle costole da Mol. Io mi rabbuio e mi mordo la lingua. Stupida, sono una stupida.
- Ehm … loro non verranno … mai – dico e rimetto via il cellulare. Cade il silenzio, ma subito James si schiarisce la gola e parla.
- Beh, dovrai aggiungermi alla lista! – esclama orgoglioso, facendo ridere i cugini e alzare gli occhi al cielo a me, sconsolata, mentre mi stringe di nuovo le braccia in vita e mi solleva di poco da terra.

Tutti chiacchierano a voce alta, ridono e scherzano.
- A tavola! – urla Molly dalla cucina.
Per raggiungere il giardino dove è stata predisposta la tavolata passo da lì e con un colpo di bacchetta aiuto Molly a far levitare le pietanze verso il tavolo.
- Non ti preoccupare cara, faccio io – mi dice bonaria, ma io non la ascolto. Tutti iniziano ad accomodarsi ed io non so proprio dove sedermi, tanto che rimango un attimo in piedi ad osservarli tutti ed allora decido di affiancare Ginny ed Hermione nell’arduo compito di servire i piatti, facendo in modo che Molly si segga a tavola a mangiare, anziché restare in piedi.
- E tu che fai qui? – chiede quando rientrando in cucina per far levitare altri piatti, mi trova lì a fare lo stesso.
- Ti do una mano, come sempre … - dico alzando le spalle ed uscendo per far posare i piatti.
- Oh, no signorina! Ora tu ti siedi e fai amicizia! - Ordina perentoria, cercando di spingermi verso la tavolata. Interviene Ginny a salvarmi.
- Ci penso io mamma … - mi prende per un braccio e mi accompagna fin dove James, Fred, Molly e Roxy si sono accomodati, le due ragazze di fronte ai due ragazzi.
- Mettiti qui vicino a Jamie … - dice la signora Potter sorridendo a me e agli altri – E voi fate in modo che non si alzi! – raccomanda. Io mi appoggio con i gomiti alla tavola e sbuffo, facendo sollevare dal viso una ciocca di capelli biondi.

- Ora basta, parlerai a quel coso dopo, Albus! Siediti a tavola … ecco guarda, c’è un posto vicino a Sofiya – si sente Molly sgridare il nipote, dietro alle spalle mie e di James e poco dopo Albus si siede sulla panca accanto a me, dall’altro lato del fratello. Mi sento piccola tra i due fratelli Potter.
- Va bene nonna …  - sbuffa poggiando lo smartphone sul tavolo e riprendendo a messaggiare appena Molly si allontana.
- Cosa c’è Al? Ti mancano i tuoi amichetti serpenti? – lo provoca James.
- Ah ah … molto divertente … Theo mi diceva delle ghignate che si sono fatti a vedere la tua faccia mentre chiedevi scusa … - James fa una faccia corrucciata, un po’ buffa ed io trattengo una risata. I due tornano alle loro occupazioni ed io mi guardo intorno. Vedo Teddy, appena arrivato, sedersi davanti ad Albus e sorridere a tutti.
- Ciao Fiya … ti hanno incastrato? – mi chiede.
- Eh già … Molly non vuole il mio aiuto … la sai l’ultima? – chiedo ironica – Ha detto a Ginny che se davvero mi regala una scopa da corsa smette di invitarci a pranzo la domenica … ha paura che io mi faccia male … - dico e lui scoppia a ridere mentre i suoi capelli diventano di un giallo canarino e poi tornano del suo castano che credo essere naturale.
- Fa bene a preoccuparsi! – io lo guardo male.
- Sono in grado di badare a me stessa Ted … -
- Oh, lo so … ma sei una testa calda! – mi riprende, mentre tutti ascoltano la nostra conversazione.
- Ma come faccio a farmi male! Non sono mica una bambola di ceramica! –
- Ti crede solo gracile … quando ti vede penzolare a testa in giù a venti metri d’altezza ha solo paura che tu cada e ti rompi una gamba … o peggio – mi fa notare, mentre Viky lo raggiunge e si siede accanto a lui, vicina.
- Non sarebbe la prima volta che mi rompo qualcosa … - dico sbuffando e sogghignando alle facce stupite dei ragazzi intorno a me.
- Giochi a Quidditch? – chiede Albus scettico.
- Cosa centra? – chiedo.
- Sembri troppo gracile … - mi fa notare. Io mi infervoro.
- Beh, non lo sono … ma comunque no, non gioco a Quitdditch, non regolarmente …-
- E come te le sei rotte le ossa? – mi chiede James dall’altro lato. Alzo le spalle.
- Allenandomi, cadendo … - proprio in quel momento vedo Rose cercare un posto a tavola ed evitare accuratamente con una smorfia quello di fianco a Dominique, dall’altro lato di Viky. Le indico il posto libero davanti a me e lei mi sorride riconoscente venendo ad accomodarsi con uno sguardo leggermente stupito di Roxy, che non so come interpretare.
- Allenandoti a cosa? – mi chiede interessata Molly.
- Arti Marziali Miste … e poi molti esercizi fisici. La prima volta mi sono rotta la gamba cadendo dalla cima della parete di corda … poi un polso durante una … ehm, competizione …. – mento, in realtà era un semplice allenamento con Monica - Tre anni fa mi sono rotta il braccio cadendo da un tetto … - dico ripensando con un po’ di malinconia alle mattinate con Greg.
- Come hai fatto a cadere da un tetto? – mi chiede Rose confusa.
- Oh, beh, mi sono buttata, ma sono atterrata male … stavo facendo Parcour –
- Parcour? Che è? – chiede Fred da dietro James.
- Significa corsa … - dice Viky – È uno sport in voga tra i babbani, si tratta di correre per i tetti, le strade ed i vicoli della città facendo acrobazie … - io annuisco – lo fanno molti miei amici babbani … - sorride la bionda.
- È una scarica di adrenalina … - dico mentre mi guardano stupiti. Teddy ride.
- Non fatevi ingannare dall’aspetto … è una tosta, questa ragazza! – commenta. Io sorrido leggermente sotto lo sguardo dei cugini Potter-Weasley e nella speranza di non arrossire cerco di focalizzare l’attenzione su qualcos’altro, come per esempio i piatti stracolmi che avanzano verso di noi e si posano davanti ad ognuno, alcuni più grandi, altri più piccoli. Subito Rose prende il suo piatto enorme e lo porge ad Albus con un sorriso facendosi consegnare quello capitato davanti a lui che è più piccolo.
- Ragazzi, buone vacanze e buon appetito! – dice Molly sedendosi alla destra di Arthur a capo tavola. Io osservo il mio piatto enorme e faccio per scambiarlo con quello di James ma non riesco a sollevarlo ed alzando lo sguardo vedo nonna Molly puntare la bacchetta contro di me.
- E dai Molly! – dico, ma lei scuote la testa.
- Voglio vederti mangiare signorina! – appena si gira però estraggo la bacchetta, scollo il piatto dal tavolo e lo scambio con quello più piccolo di James, facendogli un sorriso.
Ginny, poco lontano, si schiarisce la gola e mi osserva alzando un sopracciglio, ma non dice niente.
- Ma sei maggiorenne? – chiede Albus.
- No … ho diciassette anni – dico io. Lui mi osserva come se fossi idiota.
- E allora sei maggiorenne … mi chiedevo perché zia Ginny non ti avesse ritirato la bacchetta … - commenta Rose. Io mi acciglio. Maggiorenne?
- Oh, sì … mi ero dimenticata che per voi maghi Inglesi la maggiore età è ai diciassette … non diciotto come i babbani … -
- Non sembri maggiorenne sai? – mi fa notare Albus con un sorriso strafottente – ti facevo più giovane – io alzo le sopracciglia.
- Se vuoi controllare i documenti … - dico io con sfida – E poi scusa, da che pulpito parli … quanti anni hai? Quindici? – chiedo anche se lui potrebbe tranquillamente avere diciassette anni, sembra grande, maturo. Un uomo quasi, ma so che Ginny diceva che gli avrebbe ritirato la bacchetta appena sarebbe arrivato, come anche a Lily. Albus stringe le labbra mentre James ride.
- Oh, sì! Il povero piccolo Al! – commenta.
- Avrò sedici anni tra una settimana … - commenta freddo ed io penso con un po’ di divertimento che in realtà è più grande di me.
- Quando hai fatto gli anni? – mi chiede James. Non mi serve andare a pescare le informazioni sulla mia nuova identità nella memoria, perché come data mi hanno lasciato il mio vero giorno di nascita.
- Il 31 di ottobre, ad Halloween … -
- Caspita …. Sei più vicina ai diciotto che ai diciassette! –
- Ti ha battuto James … - gongola Albus.
- Tu quando li hai fatti? – gli chiedo girandomi verso sinistra.
- Il ventiquattro Maggio … come Rose, ma lei ne ha fatti sedici – la ragazza mi sorride e lancia un’occhiata quasi timida ad Albus.
- Anche io ti ho battuto Al … povero piccolino! – commenta facendomi ridere, vedo però lo shock sul viso degli altri e mi acciglio.
- Rosie, ma che ti succede? hai deciso di tirare fuori gli artigli? – le chiede Teddy passandole un braccio intorno alle spalle. Lei arrossisce.
- Mi sembrava carina la battuta … -
- E lo era – la rassicura, avventandomi poi sul piatto imitata dagli altri.

Osservo il mio piatto vuoto, sono pianissimo, Molly ha esagerato. Con la scusa di dare il bis del secondo ad Albus, James e Fred lo ha dato anche a me. Penso che ormai anche loro saranno sazi, ma quando vedo calare un altro piatto pieno in sostituzione del mio vuoto, devo ricredermi … hanno chiesto un altro bis.
- E no Molly! Ora basta! – dico perentoria, porgendole di nuovo il piatto. Lei non lo prende e si porta le mani sui fianchi.
- Mangia che ti fa bene … - dice alzando gli occhi al cielo.
- Ma non ce la faccio più! Sono piena … -
- Sciocchezze! Se Jamie ha ancora spazio ce l’hai anche tu … -
- Molly ma hai notato che Jamie è alto quindici centimetri più di me e molto più grosso? – sento le risate trattenute di chi ci osserva.
- E allora? Non dipende mica dall’altezza! E poi tu devi mangiare, sei troppo magra! – io sbuffo mollando il piatto sul tavolo sconsolata e lei posa i piatti davanti ai nipoti tutta gongolante.
- Pssss … ragazzi chi vuole il mio? – chiedo sussurrando appena si allontana per tornare al suo posto. Rose e Roxy stanno ridendo tanto da tenersi la pancia.
- Lo mangio io appena finisco il mio … - commenta Albus al mio fianco.
- Grazie –
- Comunque perché è così accanita? – chiede Rose – Cioè, ci fa sempre dei piatti enormi, a tutte, ma non ci ha mai costretto a mangiare come fa con te … -
- Oh … - deglutisco e bevo un sorso d’acqua prima di riprendere. Di nuovo tutti mi fissano – non sono stata molto bene un po’ di tempo fa … ho perso dieci chili, forse di più e appena sono stata meglio Molly ha iniziato a farmi mangiare tanto per recuperare … insomma, per due settimane mi ha invitata a pranzo ogni giorno e mi ha fatto seguire una dieta ipocalorica … ora sono come ero prima -  dico alzando le spalle – ma se continuo così inizierò ad assomigliare ad una palla … - commento per alleggerire l’aria.
- Ma per favore! – commenta James a mezza voce facendo ridere tutti più di prima.

Abbiamo finito di mangiare ormai da diverso tempo, ma continuiamo a stare seduti al tavolo, chiacchierando tra noi e spostandoci per parlare un po’ con tutti.
- Allora Jamie … come sono andati gli esami? – chiede ad un certo punto Teddy, con Viky seduta in braccio. So che non vedono l’ora di dare la lieta notizia e che trattenersi finora deve essere stato davvero difficile per loro. Ci giriamo tutti verso James, se non ha rispettato la sua parte dell’accordo allora perdiamo tutti, io, lui ed Albus. James sorride felice ed incrocia le braccia dietro la testa stiracchiandosi. Poi, molto lentamente, estrae un foglio piegato dalla tasca posteriore dei jeans e inizia a spiegarlo. Non sono l’unica ad osservare i suoi movimenti affamata di risposte, anche Albus è molto attento.
- Non lo ha detto neanche a te? – gli chiedo e lui scuote la testa.
- James, tu vuoi dare una mossa? – gli chiede.
- Calmo fratellino … - ride. Io però sono impaziente e gli strappo il foglio di mano. Due Accettabile, due Oltre Ogni Previsione in Incantesimi e Trasfigurazione e un Eccezionale in Difesa contro le Arti Oscure. Butto fuori l’aria felice e sento anche Al sogghignare, mentre sbircia da sopra la mia spalla.
- Wow, Jamie … dopo i voti che hai preso ai GUFO l’anno scorso e questi, mamma e papà pretenderanno cinque E l’anno prossimo … - commenta.
- Hm … in Pozioni me la sono cavata abbastanza bene, ma era noiosa … Storia della Magia invece è stato un inferno … ho studiato tutto la settimana prima … - commenta e io gli sorrido passando il foglio alle ragazze sedute davanti a me, curiose.
- Beh, complimenti! – gli dico e lui sorride soddisfatto – E tu? Come sono andati i GUFO? – chiedo ad Al.
- Non lo so … i risultati ce li manderanno tra una settimana quando li avranno esaminati … - dice alzando le spalle.
- Tu quando hai gli esami? – mi chiede Rose.
- Lunedì prossimo devo essere ad Hogwarts alle otto per cominciare … la Preside mi ha scritto dicendo che rimarrò lì il tempo necessario per dare tutti gli esami con altri tre ragazzi … -
- Già, Scorp, Ed e Derek … loro erano messi male, non ce l’avrebbero mai fatta a dare gli esami con noi … -
- Sono solo dei bravi attori … - sbuffa James mentre Fred annuisce convinto.
- Ragazzi … - chiama Teddy attirando l’attenzione della tavolata su di se, aiutato da tutti coloro che già sanno cosa deve annunciare e che, come me, si zittiscono all’istante.
- Che succede Ted? – chiede James confuso. Quello diventa rosso in viso ed i capelli diventano di un celeste molto chiaro e poi di un verde brillante mentre Viky, ancora seduta in braccio a lui ride felicemente, con gli occhi azzurri illuminati da una luce che la fa apparire ancora più bella.
- Oh … beh … sapete, noi … - inizia e sorride felice. Prende un respiro mentre i ragazzi li guardano confusi.
- Io e Viky ci sposiamo! – sgancia la bomba. Vedo Albus spalancare la bocca sorpreso, come anche Rose. Io parto a ridere con Viky e subito i cugini scattano in piedi e vanno a battere le mani sulle spalle dei due.

- Te l’avevo detto che sarebbero impazziti tutti! – urlo a Viky, perché anche se ora sono in piedi al suo fianco, i ragazzi stanno urlando tanto forte che non sento nemmeno i miei pensieri. Lei mi abbraccia di slancio e subito ci ritroviamo sommerse anche dall’abbraccio delle altre ragazze.
- Mio dio Viky! – urla Molly stringendoci.
- Quando? – chiede Rose.
- A fine estate … e vi voglio come damigelle! Lucy porterà le fedi … e poi voi ragazze: Rose, Roxy, Molly, Lily, Domi e Fiya! - La guardo stralunata.
- Anche io? – chiedo sorpresa mentre Domi mi lancia un occhiata glaciale. Viky annuisce.
- Certo! Se non fosse stato per te in queste due settimane mamma avrebbe preso il sopravvento e avrebbe invitato metà del mondo magico! – dice ridendo. In effetti Fleur è completamente andata fuori di testa … ha cercato di organizzare il matrimonio a modo suo e mi sono sacrificata diverse volte, distraendola e facendomi raccontare duecento volte i dettagli del suo matrimonio con Bill mentre Viky, Molly ed Audrey invece organizzavano le cose per bene e decidevano la lista degli invitati.
Le ragazze si stringono ancora in un abbraccio ed io con loro, sorridendo e riconoscendo che forse mi sono preoccupata per niente.
- Lasciatemela in vita! Viky? Dove sei? – urla Teddy facendosi largo tra di noi fino ad abbracciare Viky per la vita.
- Teddy! – urla ridendo Lily buttandosi poi sulla coppia e stringendoli in un abbraccio.
- All’attacco! – ordina James e vorrei riuscire ad allontanarmi ma in un secondo mi ritrovo circondata da tutti i cugini Weasley e con loro mi stringo intorno ai due fidanzatini, incitandoli ad un bacio e ridendo.
- Ragazzi, sorridete! – vedo Hermione con una macchina fotografica in mano e mi si gela il sangue nelle vene. Una delle regole più importanti che mia madre mi abbia mai insegnato. Niente prove, non devi esistere. Quindi, niente foto. Mai. Cerco di nascondermi dietro agli altri, non dovrebbe essere difficile alti come sono i ragazzi. Vorrei sgattaiolare via, ma James mi intercetta.
- Ehi, dove scappi? –
- Oh, beh … è una foto con tutti voi cugini … non mi sembra il caso di immischiarmi … - dico.
- Non se ne parla! Rimani qui con noi – mi invita Fred, ma io scuoto la testa. Loro però non mi ascoltano e mi prendono a braccetto bloccandomi e mettendosi in posa. Io guardo gli adulti osservarci e mi scambio un occhiata con Molly. Sono quasi nel panico.
- Fiya! – sento chiamare e mi giro verso Ginny che arriva da dentro la casa. – Fiya vieni! C’è Laura al telefono! – mi chiama. Laura? Oh, sì, è il nome della mia finta mamma. Ginny sta cercando di evitarmi la foto … con un sorriso di scuse la seguo di nuovo verso casa. Quando la raggiungo lei mi porge il cellulare ma naturalmente non c’è una chiamata in corso.
- Grazie – sussurro quasi tremando.
- Non sarebbe successo niente sai? Non devi nasconderti … - mi dice dolcemente per poi avviarsi di nuovo fuori.
Vado a nascondermi in salotto, seduta in una poltrona nell’angolo più remoto della stanza e rimango lì a fissare per un po’ il vuoto con il cellulare in mano. Sento le risate venire da fuori, ma non mi muovo. Non posso lasciare che mi fotografino … e se un giorno dovessi sparire? Non posso rischiare di lasciare una scia dietro di me …
Mi mordo il labbro inferiore. Mi sembra di essere mia madre ora … non si lasciava mai fotografare. Forse una delle pochissime foto che io abbia mai avuto di lei era quella del mio dodicesimo compleanno, per il quale mi aveva portato a visitare Montreal. L’ho persa … è rimasta là a Rio con la mia vecchia vita …
Ripenso a quella che ora tengo di fianco al letto … di mia madre e mio padre insieme, abbracciati e felici, in questa stessa casa che ora anche io conosco, con quelle stesse persone che mi hanno accolto.
Voglio davvero che tutto questo un giorno possa scivolarmi dalle dita? No, no di certo. Ma se fossi costretta a lasciarmi alle spalle anche questa nuova vita che mi sto pian piano ricostruendo? Come potrei farlo, se ora lascio che loro possano conservare qualcosa di me?
Ho sempre creduto che la fobia di mia madre per le fotografie fosse esagerata … eppure l’istinto mi ha portato a nascondermi, proprio ora che avrei potuto congelare un momento di felicità.
Cosa non va in me? Ogni tanto mi sento come se ogni mio singolo pensiero e movimento non mi appartenesse, come se io facessi solo ciò che mi è stato insegnato e ciò che è stato predisposto per me. Mamma sapeva che non sarebbe tornata, sapeva che sarebbe morta. E sapeva che io sarei scappata ed avrei trovato il suo nascondiglio … sapeva che mi sarei allontanata da Rio, che avrei ricominciato una nuova vita. Probabilmente sapeva anche che una volta che l’incantesimo sui miei poteri di Metamorfomagus sarebbe scaduto, io avrei anche assunto questa forma … possibile che sapesse anche che sarei capitata nella vita di Harry Potter?
E se lo sapeva, perché non dirmi niente, perché non svelarmi questo piano di fuga, che aveva ideato per me? E perché ancora prima cacciarsi in quella situazione con l’organizzazione, quando non era necessario?
Non ci capisco niente. Mi sembra di non conoscere la mia stessa madre, proprio come non conosco più me, come non ho mai conosciuto mio padre. Prendo un respiro molto profondo e mi alzo dalla poltrona, scacciando la malinconia e tornando dagli altri che ora si sono divisi in piccoli gruppi e chiacchierano. Mi dipingo un sorriso sul volto e mi mischio a loro, dimenticandomi che in realtà tutto ciò che mostro è una bugia, che dietro alla facciata non c’è niente se non un buco nero, che rischia di trascinare nel nulla tutto ciò che sono …

Ma buona sera genteee!
Ciao a tutti!
Alloora … non so quanto sia passato da che ho postato lo scorso capitolo … ma comunque ecco l’ottavo
Ringrazio tantissimo Crumb e balim_hnevz che mi hanno lasciato due recensioni *si inchina ai vostri piedi* davvero grazie.
Soprattutto la mia Balim che mi viene a cercare anche a scuola durante l’intervallo, solo per cercare di strapparmi qualche spoiler per sfinimento. Sei dolcissima, Greg ti ama!!! *-*

Mi è stato fatto notare che è difficile ora come ora capire i gradi di parentela tra i cugini Weasley ed informo che sto lavorando ad un capitolo composto da un grande albero genealogico, ma se proprio dovevo farlo dovevo farlo bene e quindi mettere anche informazioni aggiuntive che serviranno un po’ più avanti. Per questo non sarà decisamente il prossimo capitolo … magari il decimo o l’undicesimo. Inoltre come ho già detto a Balim, più avanti ne fornirò anche una per la famiglia Malfoy 

Un bacione a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto e vorrei tanto tanto sapere cosa ne pensate quindi vi prego di lasciarmi una recensione, anche se piccola piccola, anche se invece vi ha fatto schifo …
Grazie ed a presto,
la vostra
Nyn

 

  
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