Prologo
-Non è più
qui.-
-Dottore...-
L’infermiera guardava
preoccupata l’uomo in camice bianco di fronte a lei mentre scuoteva
impercettibilmente la testa leggendo la cartella del loro ultimo
paziente.
Portò lo sguardo alla porta
che portava alla stanza del paziente.
In tutta la sua carriera
non le era mai capitato di vedere un avvelenamento da mako così grave, chissà
cosa era successo a quel ragazzo.
Dai risultati delle analisi
sembrava quasi che il biondo avesse nuotato in un mare di mako per giorni
interni.
Fisicamente stava bene,
neanche un graffio, ma il veleno in circolo nel suo corpo gli impediva anche la
più semplice delle azioni.
Non camminava, non parlava,
non mangiava, era come un fantasma, solo il leggero respiro e l’affaticato
battito del suo cuore lo rendevano vivo.
Un movimento dell’uomo di
fronte a lei la riscosse dai suoi pensieri.
-L’avvelenamento è molto
più grave di quanto pensassi e nemmeno le medicine studiate su altri casi
possono aiutarci questa volta.- disse in tono grave l’uomo, sistemandosi meglio
gli occhiali.
-Ma dottore, possibile che
non c’è niente che possiamo fare per aiutarlo?-
-Lui non è più qui, hai
visto anche tu il suo sguardo.-
-...-
-Il mako in circolo nel suo
corpo gli impedisce di riprendersi, è arrivato fino al cervello
ormai.-
Non era più tra i vivi, ma
nemmeno era morto, eppure lei non riusciva ad arrendersi all’idea di non poter
fare niente per aiutarlo.
-Il mako è qualcosa di
veramente unico al mondo e io non posso sapere che reazione sta scatenando nella
mente di quel ragazzo, posso solo immaginarlo, anche se l’immaginazione degli
uomini non sarà mai abbastanza.-
Un rumore dall’altra stanza
mise fine ai loro discorsi.
Entrambi corsero verso
l’altra stanza dove il loro paziente era rilegato su una sedia a
rotelle.
Entrarono irruentemente
nella stanza dove trovarono il biondo dove lo avevano lasciato, ma in lui c’era
qualcosa di diverso.
Gli occhi blu ormai quasi
completamente verdi di mako erano spalancati e guardavano dritto davanti a lui,
mentra la mano destra era faticosamente tesa cercando di raggiungere quello che
probabilmente era solo un illusione creata dalla sua
mente.
-A...A....Ae....-
Gli occhi del medico e
dell’infermiera si spalancarono, stava parlando, difficilmente ma stava
parlando.
-..Ae...ri...Ae...rith-
Continua...
Salve a tutti
i coraggiosi che hanno letto questo piccolo prologo senza
senso...
Questa è la
prima storia su final fantasy 7 che scrivo nonostante ami questo gioco ogni
giorno di più...
Spero vi sia
sembrato interessante o almeno vi abbia incuriosito un po’ questo prologo senza
senso, l’idea mi è venuto in un momento di pura noia estiva mentre guardavo per
l’ennesima volta advent children e mi è sembrato carino
pubblicarla...
Una saluto a
tutti i coraggiosi lettori se ci saranno e commentate se vi è piaciuto e
soprattutto se nn vi è piaciuta accetto volentieri critiche e
consigli...
Ciau
^_^
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