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Autore: Alexina290913    31/01/2014    0 recensioni
Mi chiamo Alessia , ho 12 anni , e voglio parlarvi della mia storia.
La mia storia sembra quella di un film ma , vi assicuro , è una storia vera e ve la voglio raccontare.
La storia che vi voglio presentare inizia da quando avevo 11 anni , spero che siate curiosi :)
'' Se fossi stata una di quelle tante ragazze che già pensano di morire fin da quando le succede una cosa triste ora non sarei qua , e devo proprio dire che se lo avrei fatto me ne sarei pentita amaramente.
Tutto è cominciato da quando un’idiota mi ha ‘’maltrattata’’ e usata per far ingelosire una ragazza che manco o calcola … tutto è cominciato da là. Da un " Non ti amo più " ''
Questa storia è come se fosse un diario. Ok , non aspettatevi grandi cose ma , se lasciate un commento ve ne sarei grata , anche non bello. Grazie. :)
Tokiobillina483
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Chissà, era piena estate e dopo quello scontro, quel ragazzo era come comparso. Eppure la vita girava in modo diverso.
Uscivo e appena giravo un angolo, pensavo di trovare qualcuno che mi abbracciasse, cercavo la presenza di lui … Anche se  “lui” non capivo chi fosse.
Nell’ultimo periodo avevo come paura di stare sola a casa … loro, le ombre, mi perseguitavano … Ho sempre creduto che una visita dal psicologo non mi avrebbe fatto male, anche se solo ora ho capito che soffrivo di solitudine.
La vita dopo quel abbraccio scorreva in maniera diversa, aveva tutto un colore invece di essere bianco e nero.
Vomitavo, vomitavo parole, la voce non sembrava più la mia, era strana, come se suonasse, sentivo di potermi sentire libera, senza niente.
Alcune volte la gola bruciava, la voce diventava un accordo sbagliato ma, poi, ritornava la melodia, sentivo di poter buttare fuori tutto quello che avevo dentro.
Le lacrime sparivano, il sorriso prendeva forma, sentivo le braccia, le gambe, le mani, i piedi, la testa.. Tutto si muoveva da solo, non riuscivo a controllarlo, era come se fosse la parte di un film.
Potevo sentire tutto.
Il cuore batteva sempre più forte, i salti più frenetici e la voce prendeva il sopravvento, sempre più forte, sempre più viva.
Era come se ero in festa anche se non era così, gli occhi si accendevano, verdi, brillavano e il sorriso con la voce dominava mentre il cuore pulsava sempre di più.
La vita è bella.
Dopo quell’abbraccio ho visto che le cose più belle accadono quando meno te ne aspetti.
Non credo al caso, quell’incontro era già stato deciso … Chissà forse in una mia vecchia vita ce lo eravamo promessi.
Mi ha fatto di nuovo credere alla speranza, alla fiducia … Eppure è così strano … Uno sconosciuto ti fa riprendere a vivere ?
No, non è stato un colpo di fulmine ma, un vero e proprio tornado.
E’ come se qualcuno ti strappa il cuore e … e ti fa sorridere.
E io alla fine so che quando una persona sorride, ricomincia a credere.
In quel periodo, anche se mi abbracciavano, mi sentivo così sola.
Era come se cercassi la sua presenza ovunque.
Risognavo e risognavo quel momento per notti intere finché,  un giorno, senza sapere il perché smisi.
La cosa mi preoccupava, è solito mio smettere di sognare qualche minuto prima che succedesse qualche cosa, anche solo una chiacchierata e, infatti …
Il computer era acceso, face book era il mio unico conforto quando non mi sentivo e/o non uscivo con gli amici.
E in quel momento un messaggio.
Pensavo che fosse una mia amica che mi cercava per vederci e, invece, si, era lui.
Ho sentito , non so, come felicità istantanea senza capire il perché.
Mi aveva invitato al suo concerto.
La prima cosa che pensai era quella di accettare, non ero mai stata a un concerto, non riuscivo a capire che cosa si provasse. Ecco, volevo provare a gridare senza paura che qualcuno mi sgridasse e volevo smettere di stare in silenzio, volevo sentirmi libera per una volta.
Quel ragazzo mi dava segno di fiducia, me lo sentivo accanto e, ogni notte, nel letto era come se me lo sentissi vicino.
Era come se sentissi il suo calore sulla mia pelle e le sue braccia che mi stringevano, come in quel abbraccio.
Finalmente dormivo con un sorriso.
Non riuscivo a capire se mi stavo innamorando, eppure, era lui che mi passava perennemente in testa ma, allo stesso tempo, era come se non mi sentissi pronta.
Quando partì, insieme ai miei per un lungo viaggio in Spagna mi sentivo persa.
Volevo incontrarlo e non sentirlo solo su uno stupido cellulare per via messaggi … Sentivo di volerlo.
Il buio spariva, le luci si accendevano, era come se una via si spianasse, andavo con calma, ad agio, anche se il mio cuore mi diceva perennemente di andare avanti ma, le cose della vita non si sanno mai.
Aspettavo magari un pochino su una panchina, in penombra, il buio alla fine, era abbastanza lontano.
Chissà che cosa ci sarà alla fine ?
Certo, non credo proprio il buio o il bianco.
Sentivo che qualcuno che mi sosteneva ogni volta che sembra che non riuscissi più.
Si, lui mi ha fatto capire che esiste sempre un motivo per cui combattere.
E più salivo, più il cuore prendeva il sopravvento e la mente non faceva altro che seguirlo, anche se c’era freddo o caldo, non si potevano fermare, spianavano la via con una luce così calda che sembrava sempre di essere felice ogni passo in più.

 

  
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