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Autore: Chilemex    01/02/2014    3 recensioni
[Contesto: Fire Emblem Awakening]
Una raccolta di one-shot che avranno come protagonisti i componenti dei pairing che il sottoscritto ha creato nel suo file principale di Fire Emblem Awakening! In ciascun episodio, i due personaggi vivranno una situazione basata sul loro epilogo insieme, nella quale avranno la possibilità di far comprendere al loro partner i sentimenti che provano nei suoi confronti. Esattamente come una quinta conversazione di sostegno!
[Raccolta di one-shot ~ Spoiler ~ Probabile OOC]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Vaike (l'eroe sbadato) e Palne (la Taguel orgogliosa)

Vaike tornò nel paese in cui era nato e cresciuto, e fu accolto come un eroe ed un fratello. Ma gli abitanti apprezzarono ancora di più Palne, sua moglie, la quale a suo tempo imparò ad amare l'atmosfera selvaggia ed allegra del luogo.



«Quindi... In questo luogo si festeggia... Sempre?»
«Sempre sempre! Ed è proprio questo il bello!»
Vaike e Palne si trovavano nella piazza principale del paesino natale di lui, e stavano chiacchierando da qualche minuto; Vaike, infatti, le stava spiegando in che cosa consistesse la “natura” di quel posto e quali fossero le sue tradizioni. La Taguel era a dir poco perplessa, non in senso positivo ma neppure negativo.
«E voi ripetete questo rito di festeggiamento ogni certo numero di giorni?» chiese, sempre più incuriosita.
«Hai capito bene!» rispose lui, sempre entusiasta e col sorriso sulle labbra «Circa ogni sette giorni, organizziamo una fiera o una piccola competizione per... Festeggiare e basta! Non si tratta di un rito, come dici tu, ma più che altro di una semplice occasione per divertirsi insieme!»
Palne agrottò leggermente la fronte, ma non assunse nessuna espressione in particolare.
«Mi sembra così strano...» affermò, un po' confusa «Festeggiare senza un motivo preciso, soltanto per il gusto di farlo... Non ha molto senso!»
Vaike rise: «Mia cara, non tutte le cose devono avere un senso o una motivazione per esistere! Fidati di me, è divertentissimo!»
La Taguel sorrise debolmente, e guardò il marito negli occhi.
«Io mi fido di te, Vaike. Mi sono sempre fidata di te, e lo sai. Il punto è che... Non sono abituata a divertirmi, proprio perché non credo ci siano molti motivi per farlo... E non ne ho mai avuti molti, in vita mia. Mi piacerebbe molto potermi comportare come fai tu, spensieratamente ed allegramente, ma qualcosa mi blocca ancora...»
«Ehi ehi, non preoccuparti» la interruppe dolcemente Vaike, accarezzandole i capelli «Se non ti va di partecipare direttamente, non sei obbligata. Puoi sempre assistere e basta, magari potresti cambiare idea. Sai, dicono che sia importante essere di larghe vedute, e non limitarsi al proprio mondo... Anche se capisco il tuo dolore e quanto sia difficile per te superarlo»
Lei sorrise, felice di vedere che Vaike sembrava capirla davvero, e cercò di rompere il ghiaccio: «Sarò felice di osservare te e la tua gente, dunque! Che cosa avete organizzato stavolta?»
«Oh, un classico!» rispose lui, iniziando ad accompagnarla verso i confini del paese «Una semplicissima gara di corsa, duecento metri! C'è un ostacolo, però... La pista è completamente ricoperta di fango, quindi correre è davvero difficile!»
«Wow... Sembra davvero particolare» commentò Palne, non riuscendo a nascondere un minimo senso di stranezza.
«Già, ma ti assicuro che c'è sempre molto da ridere! E pensa che, molto tempo fa, hanno ideato una versione “alternativa” di questa competizione... In cui i corridori erano costretti a percorrere la pista completamente nudi! Solo che molti credevano fosse esagerato, troppo “olimpionico”, e così ora non si usa più...»
«Meglio così, direi» aggiunse lei, con un tono un po' freddo.
Dopo qualche minuto, i due coniugi raggiunsero la zona di periferia del paese in cui si sarebbe tenuta la gara. C'era già moltissima gente, tutta radunata intorno ad un percorso fangoso lungo più o meno un paio di centinaia di metri, esattamente come aveva detto Vaike. Alcuni erano già sistemati sulla linea di partenza (anch'essa tracciata sul fango), altri si stavano preparando a “bordo campo”, altri ancora iniziavano già a tifare per il loro concorrente preferito. L'atmosfera, insomma, era già molto allegra.
«Tu hai intenzione di partecipare, dunque?» chiese improvvisamente Palne, immaginando quanto fosse banale quella domanda.
«Era la mia idea, sì. Non ho mai evitato di partecipare a questo tipo di gara, da quando l'hanno ideata, eppure non sono mai riuscito a vincere...» le rispose Vaike, salutando nel frattempo qualche altro cittadino che l'aveva visto da lontano «A quanto pare il Maestro può specializzarsi soltanto in altre materie, ovviamente molto più importanti di questa!»
«Non ne dubito» sussurrò Palne, senza che Vaike la sentisse, con tono divertito. Quei suoi momenti di auto-celebrazione la facevano sempre sorridere.
«Allora... È meglio che vada a prepararmi! Sento che stavolta, grazie al sostegno della mia amata, riuscirò a vincere!» esclamò il berserker, voltandosi verso di lei.
Palne sorrise, dandogli un rapido bacio sulla guancia prima di lasciarlo correre via, verso la linea di partenza: «Ne sono sicura! Buona fortuna»
Il suo tono di voce era ancora un po' basso e freddo, ma dietro all'insicurezza si nascondeva pura sincerità.
Passò quasi un'altra decina di minuti, dopodiché tutto fu pronto per l'inizio della gara.
Palne era riuscita a trovare posto in “prima fila”, e poteva quindi vedere benissimo tutta la pista. Incrociò lo sguardo di Vaike, non molto lontano da lei; lui le sorrise e le fece “OK” con la mano, come un bambino che saluta la madre prima di iniziare la recita scolastica.
L'uomo che, presumibilmente, faceva la parte dell'arbitro alzò un braccio, e i corridori si misero in posizione di partenza.
«Pronti... Partenza... Via!»
All'inizio tutti gli “atleti” scattarono, ma dopo i primi cinque metri iniziarono già i problemi: quasi tutti cominciarono a rallentare ed arrancare, con il fango che arrivava a livello delle ginocchia, impedendo qualsiasi movimento rapido.
Tutto il pubblico scoppiò a ridere, tranne Palne, che aveva ancora gli occhi puntati su Vaike: i concorrenti erano circa dieci, e lui occupava una delle ultime posizioni. Si stava impegnando al massimo per uscire da quello strato di fango, ma tutti i suoi sforzi sembravano inutili.
Palne, che fino a poco prima provava pochissimo interesse nei confronti di quella competizione, si ritrovò improvvisamente a bisbigliare tra sé e sé.
«Avanti Vaike, forza... Puoi farcela, devi vincere... Sono sicura che puoi vincere!»
Era perfettamente consapevole del fatto che la vittoria di quella gara non prevedesse nessun premio o riconoscimento speciale... Ma sapeva che lui ci teneva moltissimo.
«Puoi sconfiggerli tutti... Il traguardo è vicino! Coraggio...» continuò a mormorare Palne, ma nessuno continuò a sentirla a causa del tumulto.
Poi, come se lui avesse potuto sentirla, accadde quello che pareva impossibile.
Vaike si liberò completamente del fango che lo teneva intrappolato, e partì subito alla rincorsa di quelli che l'avevano superato, sorpassandoli a sua volta uno per uno. La folla impazzì ancora di più, e la Taguel non potè fare a meno di emozionarsi.
Il momento di gloria del Maestro durò fino all'ultima decina di metri del percorso, quando tutti davano la sua vittoria già per scontata, ma ad un certo punto...
Un'altra pozza di fango era lì ad attenderlo, a pochi passi dalla fine, e lui ci cascò in pieno. Finì nella fanghiglia fin sopra i capelli, arrivando praticamente a nuotarci dentro. Inutili furono i suoi tentativi di liberarsene, e in pochi secondi venne nuovamente superato dagli altri corridori... E tutti tagliarono il traguardo, tranne lui.
A quel punto, Palne non potè più trattenersi. Irruppe nel bel mezzo della pista, ed iniziò a correre verso la zona in cui si trovava suo marito. Avendo un'agilità maggiore rispetto alla sua e a quella degli altri umani, non ebbe alcun problema ad evitare di rimanere bloccata nel fango. Tutta la folla la seguì con lo sguardo, ma nessuno disse nulla, finché non regnò il silenzio assoluto.
Finalmente la Taguel raggiunse Vaike, che si stava ancora divincolando per uscire dal fango.
«Fermo, fermo! Ti aiuto io» gli disse lei.
«Palne? Che diamine ci fai qui? Credevo non volessi partecipare...»
«Non ho partecipato, infatti»
Solo a quel punto, Palne si rese conto di non avere idea del perché fosse corsa da lui come se fosse stato in pericolo di vita. Ma non se ne andò, anzi lo aiutò ad uscire del tutto dalla pozza.
«Vaike, io...» iniziò a mormorare Palne a bassa voce, ma a causa del silenzio tutti potevano sentirla «Mi dispiace»
Vaike la guardò, confuso: «Ti dispiace? E per cosa dovresti dispiacerti?»
Lei rimase in silenzio per qualche secondo, poi lo guardò negli occhi: «Mi dispiace che tu abbia perso. Speravo davvero che vincessi»
Il ragazzo rise, sputacchiando per sbaglio un po' di fango: «Ah ah, ma figurati! È sempre andata a finire così, l'importante è che mi sia divertito! Andrà meglio la prossima volta!»
Inizialmente lei sorrise, ma poi cambiò lentamente espressione, finché non tornò seria e disse tutta la verità.
«A dire il vero... Mi dispiace di essere stata così fredda e rigida nei confronti di te e del tuo paese. Non te l'ho detto, ma prima di arrivare fin qui, credevo che festeggiare senza motivo fosse soltanto una cosa da stupidi ed ingenui... Ma mi sbagliavo. Dopo aver visto te e gli altri cittadini divertirsi durante questo evento, ridendo tutti insieme... Ho cambiato totalmente idea. Non siete voi gli sciocchi, lo sono io, perché non ho mai aperto molto la mia mentalità a ciò che si può considerare “divertente”... Sono stata molto antipatica, mi dispiace»
Vaike la ascoltava, con sguardo affascinato, mentre lei continuava a parlare.
«Ma ora ho capito, grazie a te ed a tutta questa gente... Caccerò tutti i pensieri negativi e farò spazio a quelli allegri. So di potercela fare, finché tu sarai con me»
Regnò ancora il silenzio, finché Vaike non le rispose, con un tono di voce dolce che Palne aveva sentito pochissime volte.
«Palne... Non credevo che questa cosa fosse così importante, per te. In ogni caso, non devi aver paura di nulla, perché io sarò sempre qui ad aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. E lo sai perché? Perché io sono il primo a volerti vedere felice, allegra e col sorriso sulle labbra. Voglio aiutarti a dimenticare le cose orribili che hai visto in passato, e portarti qui a vivere con me è il minimo che possa fare. Per quanto riguarda me... Beh, la mia felicità dipende da una sola cosa, che non è certamente la vittoria di questa gara»
«E cos'è, allora?» chiese Palne, come se non fosse riuscita a non fare quella domanda pur avendoci provato.
«È la tua felicità» rispose Vaike «Quanto tu sei felice, automaticamente lo sono anch'io. Non posso farci niente, è come una reazione incontrollabile! È difficile da spiegare... E al contempo molto facile. Il motivo per cui tengo così tanto alla tua felicità è perché... Ti amo. Fin dai primi momenti, in cui litigavamo per decidere chi dovesse stare in prima linea in battaglia... Ho provato qualcosa per te, e non è stato difficile capire di cosa si trattasse. Non mi pento di un solo momento passato insieme a te, Palne, e spero di poter rendere la tua vita ancora migliore... Stando al tuo fianco»
Una lacrima scivolò lungo la guancia della Taguel, prima che il suo viso venisse illuminato da un sorriso commosso.
«Provo esattamente la stessa cosa per te, Vaike... Sei l'umano migliore che abbia mai conosciuto, nonché la persona a cui tengo di più in assoluto... Ti amo anch'io!»
Lì, in mezzo alla pista su cui avrebbe semplicemente dovuto tenersi una gara, completamente sporchi di fango, i due si baciarono. Non appena le loro labbra si unirono, l'intera folla scoppiò in un'ovazione assordante, cosa che causò un lieve imbarazzo di Vaike e Palne, i quali sorrisero leggermente.
Quando si separarono, la Taguel girò la testa verso l'inizio del percorso ed urlò, inaspettatamente: «Hey, arbitro! Chiedo che venga fatto un secondo giro, il primo non era valido! Il Maestro non si era riscaldato abbastanza!»
Vaike la guardò, positivamente stupito, mentre i due si avviavano verso la linea di partenza.
«Beh, pare che dovrò faticare il doppio, eh?» esclamò il ragazzo, ridendo «Partecipi anche tu stavolta, vero?»
«Oh, no! Hai visto con che velocità ti ho raggiunto? Il vincitore sarebbe scontato!» rispose Palne, allegra «Ma potrei sempre optare perché venga rispolverata la versione “alternativa” della gara...»
«C-cosa? Dici sul serio...?»

«Ah ah, certo che no, stupidino!»






 


Finalmente sono riuscito a finirlo! Ecco a voi il quinto episodio, i cui protagonisti sono i componenti della mia coppia preferita del gioco, come previsto!
Eppure... Non sono molto soddisfatto di ciò che ho scritto, e sono convinto che questo sia il peggiore dei capitoli pubblicati finora. E la cosa mi dà molto fastidio, considerando appunto che si tratta della one-shot dedicata a Vaike e Palne! >_< Quindi vi prego, se notate dei difetti o dei problemi nella storia o nel testo, grandi o piccoli che siano, fatemeli notare. Voglio fare di tutto per migliorarla, anche se non so quanto sia possibile farlo una volta pubblicato tutto... Vabbè.
Parliamo brevemente di Vaike e Palne! Perché li adoro così tanto da considerarli i miei preferiti? Beh, non lo so! Sul serio, non c'è una motivazione specifica... Ma li amo alla follia. Per me sono fatti l'uno per l'altra, i loro sostegni sono semplici ma carinissimi, soprattutto quello S, e Vaike come padre di Yarne è... Fantastico!
Che altro posso dire su di loro? Mi piacciono entrambi anche come personaggi singoli, quindi la perfezione si perfeziona! Insomma, poche parole e poche spiegazioni, sono bellissimi e questo è il mio parere a riguardo ♥
Chiudo qui. Spero che, nonostante tutto, l'episodio vi sia piaciuto e vi ringrazio per averlo letto!

Alla prossima! :D



Vaike occupa il 10° posto nella mia classifica personale di gradimento dei personaggi di Fire Emblem Awakening.
Palne occupa il 7° posto nella mia classifica personale di gradimento dei personaggi di Fire Emblem Awakening.

  
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