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Autore: irishdance    01/02/2014    1 recensioni
"Solo un vampiro può amare per sempre"
It's Zarry bitches
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Entrai nella palestra già gremita di studenti intenti a ballare. Non avevo mai avuto così tanta fame come in quel momento.

Il sudore, le vene pulsanti, sangue. Gli occhi dovevano già essere diventati scuri, avevo bisogno di nutrirmi e in fretta prima che ‘Zayn’

‘Harry’ mi voltai sorridendogli, ero felice di vederlo. Il suo profumo e il battito frenetico del suo cuore però non aiutavano per niente.

‘Tutto bene?’ chiese visibilmente preoccupato.

‘S-sì, sì certo. Sei bellissimo’ lui arrossì nella sua camicia di lino bianca fin troppo sbottonata per i miei gusti, non volevo che altri mettessero gli occhi su di lui. Abbottonai per lui altri due bottoni ‘Meglio’ sorrisi ‘Harry, devo fare una cosa importante, torno da te però, aspettami qui’ non gli lasciai il tempo di ribattere e uscii il più in fretta possibile da una delle uscite di sicurezza.

Scavalcai l’inferriata che recintava il college e mi addentrai nella boscaglia.

Mi appoggiai al tronco di un albero per riprendere fiato, la fame mi stava indebolendo.

Non capivo più niente, tutto quello che volevo era qualcosa da mettere sotto i denti, forse per questo non mi accorsi subito che qualcuno mi stava seguendo.

Mi addentrai verso la fonte di alcuni rumori, un’altra alce. Mi acquattai dietro un  cespuglio, non appena fu abbastanza vicina mi avventai su di lei.

Una volta sazio lasciai cadere il corpo privo di vita dell’animale a terra.

In quel momento sentii un ramoscello spezzarsi, mi voltai, il suo odore. Una folata. Lo avrei riconosciuto anche tra altri mille.

‘Harry’ lui boccheggiava come un pesce, indietreggiando ‘Harry, aspetta’ lui si mise a correre nel tentativo di uscire dal fitto di arbusti e tornare a scuola.

Lo raggiunsi in un lampo, comparendogli davanti, non volevo che lui avesse paura di me. Non doveva essere così.

‘Harry ti prego’ riprovai, ma lui indietreggiò ancora prima di inciampare sui suoi stessi passi. Lo presi in tempo, prima che potesse rovinare a terra.

‘Harry non voglio farti del male’ lo liberai dalla mia presa, una volta fui sicuro riuscisse a reggersi in piedi da solo.

‘T-tu l’hai ucciso e … avevi le zanne’  iniziò deglutendo.

‘Sono un vampiro, sì’ finii aspettando una sua qualsiasi altra reazione.

‘E non mi farai del male?’ alzò un sopracciglio sospettoso.

‘No, non voglio fare del male alle persone e soprattutto, non voglio fare del male a te’ risposi sincero, accarezzandogli una guancia.

‘Oddio, è … assurdo’ si prese il viso tra le mani scuotendo la testa.

‘Non allontanarmi da te, ne morirei ti prego’ non potevo stare senza di lui, proprio ora che ci eravamo appena conosciuti, lui divise due dita per potermi guardare con un occhio solo.

‘Per favore’ lo pregai di nuovo.

‘Okay’ sussurrò lui incerto ‘da-da quanto sei’ mi indicò vagamente con una mano dalla testa ai piedi.

‘Risponderò a tutte le tue domande, ma non qui. Non è sicuro per te’ sussurrai fiutando l’aria, c’era qualcosa che non andava.

‘Bene, allora dov’ me lo caricai in spalla prima che potesse finire, spostandomi velocemente fino alla mia stanza.

‘C-come fai a-a spostarti così in fretta?’ balbettò guardandomi allibito e facendomi ridacchiare ‘Essere un vampiro ha i suoi vantaggi’

‘Tipo? Che altro sai fare?’ sinceramente? Non mi sarei mai aspettato una reazione del genere da parte sua. Pensavo si sarebbe spaventato, e invece era solo … curioso.

‘Beh, sono immortale, poi ehm vedo molto bene al buio, sensi molto sviluppati e … posso spostare oggetti pesanti’

‘Tipo una superforza vero?’ chiese lui ammaliato.

‘Sì, più o meno’ sorrisi.

‘Wow’ sussurrò lui senza fiato ‘E quanti anni hai?’

‘Ventuno’ sorrisi, vedendolo arrossire.

‘Nel senso, davvero, quanti anni hai?’ riprovò diventando ancora più rosso in viso.

‘Sono nato il 12 Gennaio del 1905’ lui spalancò gli occhi facendo qualche conto mentalmente.

‘Hai 109 anni cazzo!’ si tappò la bocca rendendosi conto di averlo letteralmente urlato ‘Cioè, volevo dire, hai ventuno anni da 109 anni … oddio’

‘Già … sono un po’ vecchio’ ridacchiai leggermente a disagio.

‘Wow … e ce ne sono altri come te?’ chiese sempre più curioso.

‘Molti in realtà, ma io non ho rapporti con nessuno di loro’ il riccio sembrò pensarci su, quando pensavo non avrebbe chiesto altro, mi dovetti ricredere ‘Come sei diventato un vampiro?’

 ‘Harry, credo che tu abbia scoperto anche troppo per sta sera non credi sia meglio riparlarne domani mh?’ cercai di farlo ragionare.

‘Ma ho così tante domande da farti’ si lamentò, imbronciandosi, sembrava ritornare a quando aveva cinque anni e sua madre non lo voleva lasciar uscire a giocare quando pioveva.  Il pensiero mi fece sorridere.

‘Risponderò ad ogni tua domanda, ma domani, quando ti sarai riposato, okay?’ gli alzai il mento con due dita.

Lui sbuffò, ma poi annuì.

‘E’ tardi, ti accompagno alla tua stanza’ camminammo nel corridoio vicini, ma nessuno dei due osava aprir bocca. Harry sembrava avere la testa da un’altra parte, probabilmente stava ripensando a tutto ciò che aveva scoperto quella sera.

Arrivati davanti alla porta della sua stanza, dalla quale si sentivano provenire un leggero russare e non serviva avere un udito come il mio per sentirlo, ci salutammo.

‘Beh, allora buona notte … sempre se, ecco, tu dorma, non lo so’ ridacchiò imbarazzato, abbassando lo sguardo e arrossendo leggermente.

‘Dormo come qualsiasi altra persona’ sorrisi divertito ‘niente bare’ aggiunsi poi, immaginando cosa stesse per chiedermi.

‘Oh okay’ intrappolò il labbro inferiore tra i denti ‘Mi dispiace per la festa, ci tenevo davvero molto a farti da accompagnatore’

‘Ah tranquillo, è che credevo volessi darmi buca’ scosse la testa, non potevo leggerlo nel pensiero, ma non ci voleva un genio per sapere che stesse pensando a lui, a Stan Evans.

‘Non l’avrei mai fatto’ lo dissi, guardandolo negli occhi, perché lui sapesse che ero sincero.

‘Allora … ci vediamo domani?’ chiese speranzoso, un tonfo sordo gli fece aprire la porta preoccupato: Louis era caduto dal letto nel sonno, l’odore forte di alcool mi arrivò alle narici, doveva aver bevuto molto. Harry richiuse la porta alle sue spalle tornando a guardarmi.

‘Comunque, sì, sicuro, abbiamo un bel po’ di cose di cui parlare’ lui annuì sorridendo ‘Allora a domani, notte’

‘Buona notte’ sorrisi prima di lasciargli un leggero bacio sulle labbra e tornarmene in camera in un lampo, tanto che, quando Harry riaprì gli occhi e si toccava le labbra sorridendo come un’ebete, io non c’ero già più.

 
Angolo dell'autrice

Buonsalve a tutte le mie sexyfaces!
Come alqune di voi sanno questa fanfiction avevo intenzione di continuare ad aggiornarla nel mio secondo account qui su efp, ma ho deciso di spostarla qui per comodità.
Come al solito vi chiedo di lasciarmi qualche recensione, mi farebbe davvero molto piacere leggerne alcune:))
Alla prossima, un bacione
Sam
  
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