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Autore: JoshPaperson    01/02/2014    1 recensioni
"Sto per iniziare la mia avventura.
Sto per iniziare il liceo. Non capita molte volte nella vita.
Sarà una parte essenziale della mia vita.
Ho paura. "
Il liceo, o scuola superiore, è una parte importante nella vita di ogni persona. É il periodo dei cambiamenti, é il periodo in cui si fanno esperienze positive o negative, il periodo in cui accadono tante e forse troppe cose.
Un vortice di emozioni che trascina.
Tutti prima o poi affrontiamo delle prove nella vita, e questa è la prima prova importante che Matteo incontra nella sua vita.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Il mio liceo.

 

Sono già passati diversi giorni dall'inizio della scuola. Mi sono ambientato e ammetto di trovarmi bene in questo nuovo posto.

I miei compagni di classe sono più che simpatici e ho già quasi stretto amicizia con ognuno di loro. Il problema però non è quanto siano simpatici i miei compagni. Al centro di una situazione preoccupante c'è la Professoressa Giovanna Verretti. Il nome può risultare delicato, ma la Verretti è la fine della mia vita sociale.

La prof.Verretti ha già iniziato a interrogare sui capitoli che ha spiegato in poco più di una settimana, il che crea in me uno stato d'animo furioso.

Il suo modo di interrogare è metodico e professionale. Ha una cartella ad anelli, e ogni alunno costituisce una pagina della sua cartellina. Le pagine vengono compilate durante l'interrogazione, per poi eseguire un calcolo(non ho idea su cosa si basi questo calcolo) per dare vita all'esito dell'interrogazione.

Non accetta volontari. Ok, questo in realtà non è un grosso problema, poiché nessuno si offrirebbe volontario per andare incontro ad un estenuante interrogatorio.

Noi alunni abbiamo diritto ad una sola giustificazione. Questo è un problema. Una sola giustificazione che ho già utilizzato quando la sentivo chiamare troppi cognomi che iniziano con F o G, lettere che si avvicinano all'iniziale del mio cognome.

Non ha un chiaro criterio per chiamare gli alunni. Prende l'elenco dei nomi e scorre, con il suo occhio di pietra, tutti i nomi dell'elenco finché il cognome non esce dalla sua bocca. L'attesa distrugge il mio corpo. Il silenzio che incombe durante la scelta è paragonabile al silenzio di un pescatore in barca. Il cuore pompa ad una velocità triplicata, l'adrenalina si scatena nel mio corpo in modo quasi euforico, la vista si appanna. Trovo ridicolo tutto ciò. Perché mai una professoressa dovrebbe trasmettermi tale ansia?

Con le altre materie va tutto molto meglio. Nessun tipo di ansia, nulla che si potrebbe vagamente avvicinare all'ansia creata dalla Verretti.

Per ognuna delle tre lingue che facciamo(francese, inglese e spagnolo) abbiamo una docente madrelingua che un giorno a settimana fa lezione.

Tutto è particolarmente interessante. Mi piace. A volte formulo pensieri piacevoli sulla scuola. Poi mi ricordo della Verretti, e mi sveglio da quella infatuazione.

La parte migliore di una giornata scolastica è inevitabilmente la ricreazione. Essa però non inizia alle dieci di mattina come sono abituato, ma inizia alle undici e termina alle undici e dieci. Il suono della campanella alle ore undici e dieci è cento volte più piacevole rispetto a quella del cambio dell'ora, ma mille volte meno piacevole rispetto alla campanella che determina l'uscita da scuola.

A ricreazione mi alzo per prendere la colazione dalla “busta”, così chiamata perché è una busta contenente tutte le colazioni precedentemente ordinate dalla rappresentante di classe durante il cambio dell'ora.

Dopo aver preso la merenda, generalmente un toast o una pizza bianca, mi dirigo verso le scale insieme ai miei compagni Luca ed Andrea. Grazie a loro sono riuscito ad allargare le mie conoscenze in quel liceo, estendendo la cerchia di amicizie ad un livello apprezzabile.

In genere andiamo fuori sul muretto all'entrata a respirare aria sana, oppure, in caso di mal tempo o forze maggiori, ci limitiamo a ciondolare nell'atrio della scuola. Spesso ci sediamo su un enorme tavolo posto un po' più sopra del centro dell'atrio. Non sono proprio sicuro che sia quella la funzione del tavolo, ma vedendo altre persone operare nel nostro stesso senso, ci sentiamo più sicuri e meno “vandali”.

In questi giorni ho conosciuto anche i bidelli. Roberto è molto simpatico, è alto e alquanto tonificato in materia di grasso. Isirido invece è il più simpatico, ha una barba folta nera, fisico slanciato. Poi c'è un'altra signora di cui non conosco il nome, ha i capelli biondi ed è più giovane di loro due.

Stanno tutto il giorno seduti sulla cattedra posta alla “fine” del corridoio alla destra della mia classe. Il termine “fine” non è proprio adatto per quel corridoio, poiché non ha una precisa fine dal momento in cui tutti i corridoi comunicano fra loro.

Conosco la maggior parte delle persone in quella scuola. Il quasi-rappresentante d'istituto è un caro amico di famiglia, e gli altri due quasi-rappresentanti li conosco grazie a mio fratello. Credo che questo sia uno dei rari casi in cui io possa ringraziare mio fratello. Mio fratello Stefano, e seppur per una minima parte, mio fratello Marco conoscono molte persone in quel liceo, e di conseguenza loro conoscono me.

La vita di un liceale infondo non è poi così male. Sì, è vero che sei costretto ad alzarti tutte le mattine ed andare a sopportare la terribile puzza presente nella classe, ma è anche vero che è un ambiente pieno di persone fantastiche... e persone meno fantastiche.

Il mio liceo è uno dei più frequentati della mia città, dunque non posso sfuggire alle occhiate che mi lanciano molti ex-amici.

La categoria degli ex-amici è molto vasta. Abbiamo gli ex-amici buoni, ovvero coloro con cui non parlo da secoli, ma che si limitano ad un saluto breve. Poi abbiamo gli ex-amici neutri, che ogni tanto ti salutano e ogni tanto ti ignorano. Infine, ma non per innocenza, abbiamo gli ex-amici perfidi, coloro che, a colpa di storie antecedenti a quel periodo, non hanno più il dovere(o la voglia) né il diritto di parlarti. Quest'ultima categoria mi spaventa, ed è la categoria degli ex-amici più ampia. Si girano quando passo, quasi trattenendosi dallo sputarmi in faccia, ma io limito a rigare dritto ignorando i loro malocchi. Il che alimenta la loro perfidia, ma do più di tanto peso a quelle inutili creature malefiche. “Chiuso 'nportone se n'apre n'artro” no?

Ora la mia vita da liceale è iniziata, i miei cinque anni di crescita più significativa sono cominciati. So già che si tratteranno di tristezza, gioia, amori, litigi e tutto ciò che fa parte dell'adolescenza. Il punto è che non so se sono pronto. Diciamocelo, sono ancora piccolo, no?... Forse non posso più usare questa scusa.

Questo è il momento decisivo, il momento di andare avanti. Mai tirarsi indietro. Il periodo migliore della mia vita è iniziato, e io mi sto per gettare in un profondo pozzo di emozioni.

Cosa mi aspetta? 







 

Salve saaaaalvino! 
Nuovo capitolo principalmente introspettivo della mia storia! Vi ricordo di lasciare una recensione! :)
PS: Questo capitolo servirà molto per ciò che accadrà dopo... :)
  
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