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Autore: Rayon_    02/02/2014    8 recensioni
Era una ragazza con i capelli scuri e pieni di riflessi, ed un paio di occhi stupendi. Non erano i classici azzurri. Al centro erano color miele, poi sfumavano con dei raggi verso l'esterno, diventando verdi, mille tonalità di verde, per poi tornare scuri sul perimetro. Una ragazza semplice, normale.
Bellissima ai miei occhi.
Lei è la protagonista della mia storia. Una storia che parte da zero, forse dall'odio. E che con il tempo, con i momenti, con le emozioni si trasforma. In un sentimento, in un amore.
Una storia, ma non una qualsiasi. La storia che dimostra che l'amore, quello vero, dura per sempre ed è infinito, proprio come quello che cantano i cantanti e che scrivono gli autori.
Se vi va di accompagnarmi in questo viaggio sarò qui, ogni sera, per raccontarvi una parte di questa storia.
Mi piacerebbe avere qualcuno che riesca a sognare con me.
-Harry.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Love is forever.





14 Aprile 2015.

Buona sera. 
So che è tardi ma sono appena tornato da una festa e proprio non riuscivo a dormire, dunque mi sono trasportato qui.




Flashback.

Pov Cloe.
Quando mi risvegliai sentivo sotto di me una superficie strana, troppo rigida per essere sia il letto dell'orfanotrofio che quello di casa. Sentivo diverse voci estranee all'esterno della camera che ancora non avevo visto.
Lentamente il mio cervello si svegliò mentre ancora non avevo aperto gli occhi, e l'unica sensazione che sentivo era un formicolio alla testa, come se qualcuno stesse giocando con una ciocca dei miei capelli.
Anche se ero confusa e disorientata dopo alcuni minuti avevo acquistato abbastanza lucidità da provare ad aprire gli occhi.
-Mmh.-
Fu l'unico verso che mi uscì quando la luce provocata dai muri bianchi mi aveva colpito le pupille. Strizzai gli occhi e provai ad aprirli con più calma, feci giusto in tempo a vedere Harry uscire dalla porta di quella che, focalizzai, era molto probabilmente una stanza d'ospedale.
Provai a chiedermi il motivo mettendomi a sedere ma subito mi colpì un forte mal di testa che mi costrinse a sdraiarmi.
-Buona sera signorina.-
Buona sera? Ma non era mattina?
Il probabilmente dottore trafficò con qualche scartoffia prima di guardarmi e sorridermi.
-Come stai?-
Emettei un verso prima di rispondere.
-Ho mal di testa.-
Lui annuì e annotò qualcosa su un foglio.
-Ti ricordi cos'è successo?-
Ci pensai un attimo ma era ancora tutto vuoto, così negai muovendo piano la testa.
-E' normale. Questa mattina sei svenuta mentre camminavi e un tuo amico ti ha portata qui.-
Corrugai la fronte per poi assistere a tutto l'accaduto che mi ripercorse la mente.
Mi ricordavo di essermi seduta sulla panchina a lato della strada per la testa che mi girava, poi alcune scene veloci. Una voce maschile che mi chiamava, il paesaggio che si muoveva dietro i finestrini dell'auto nera di Harry.
Mi ricomposi scuotendo la testa.
-C'è qualche motivo per cui è successo?-
Chiesi cercando di formare una frase di senso compiuto.
-Probabilmente un calo di pressione o di zuccheri, non lo sappiamo con certezza. Fra poco dovrebbero arrivare i risultati degli esami del sangue.-
Annuii debolmente mentre lui mi sorrideva e se ne andava da dov'era venuto.
Rotolai tra le lenzuola per girarmi dall'altra parte dove una finestra illuminava la stanza con la luce dorata delle sei di sera, dedussi che avevo dormito per un bel po' di tempo.
Notai che accanto al letto c'era una sedia all'altezza della mia testa e subito mi venne in mente un'immagine che speravo non fosse vera. Avevo sentito qualcuno toccarmi i capelli, e poi avevo visto Harry uscire.
E come se mi stesse leggendo nel pensiero dopo alcuni secondi la porta si riaprì e me lo ritrovai davanti, seduto con la gamba sinistra accavallata alla destra per la caviglia, e la testa china sulla mano, con il gomito appoggiato al bracciolo.
-Mmh.-
Emettei quel verso stanco come una specie di saluto perché non avevo voglia di parlare.
-Buona sera anche a te.-
Mi prese in giro lui, con un sorriso che sembrò un po' più sincero del solito.
-Dove sono gli altri?-
Chiesi dando sfogo alla lampadina che mi si era accesa.
-Figurati, è stato un piacere portarti di peso alla mia macchina e poi qui.-
Ironizzò ancora alludendo all'accaduto. Raccolsi le poche forze che avevo per girare gli occhi al cielo.
-Comunque Liam, Louis e Zayn sono andati a prendere qualcosa da mangiare, Niall era fuori al telefono con sua madre. Cioè, vostra madre.-
Si corresse con uno stupido movimento delle mani.
-Eri tu che prima mi toccavi i capelli?-
Chiesi cercando di essere gentile e addolcita. Pensai anche di dover intraprendere una carriera da attrice vista la mia bravura nel fingere.
-Si.- 
Rispose lui come mi aspettavo, con un sorriso.
Gli sorrisi anch'io di rimando.
-Non farlo mai più.-
Continuai a guardarlo con lo stesso sorriso finto mentre faceva cadere la testa in avanti per scuoterla.
-D'accordo.-
Ci girammo entrambi quando la porta si aprì di colpo.
-Cloe!-
Sorrisi, per davvero, mentre Niall si avvicinava e mi dava un rumoroso bacio sulla fronte.
-Stai bene?-
Chiese con le mani fredde sulle mie guance.
Annuii per non farlo preoccupare e lui sorrise.
-Però hai le mani fredde.-
-Oh, scusa.-
Tolse subito le mani facendomi ridere.
-Gli altri non sono ancora arrivati?-
Chiese poi prendendo in considerazione il terzo presente che scosse la testa.
-Mi ha mandato un messaggio Louis che sono bloccati dalla folla, hanno chiamato per un furgoncino blindato dieci minuti fa.-
Niall annuì e poi tornò a guardare me.
-Sei pallida.-
Constatò prima di girarsi verso la porta che si apriva.
-Eccomi!- Tutti gli sguardi si posarono interessati sullo stesso dottore che era entrato prima. -Ho i risultati degli esami, te li leggo io o preferisci che ti lasci il foglio?-
Ci pensai, guardai Niall, e capii che era meglio leggermeli con calma senza che sentissero anche loro due.
-Mi lasci pure il foglio, grazie.-
Mi porse un fascicoletto di due o tre fogli pinzati nell'angolo sinistro e si allontanò mentre io mi mettevo seduta.
-Torno fra una ventina di minuti.-
Iniziai a leggere le prime informazioni sotto gli occhi scrutanti dei due ragazzi. Era tutto a posto, nessuna carenza. Girai il secondo foglio, non ero incinta, il che era piuttosto ovvio vista la mia verginità. Poi mi concentrai sul terzo in cui c'erano scritti nomi strani su una tabella, nessuno dei quali era segnato, eccetto uno. Corrugai la fronte e ripercorsi la riga col dito per assicurarmi di aver letto bene. Spalancai gli occhi cercando di assimilare l'informazione che non arrivava al cervello.
Guardai di sfuggita Harry e poi Niall con uno sguardo preoccupato che non mi apparteneva.
-Eccoci!-
Sentii Louis urlare con gli altri dietro, che però si bloccò quando vide la situazione.
-U-uscite tutti.-
Chiesi debolmente, con la voce tanto bassa che dubitai mi avessero sentito.
-Per favore.-
Gli sguardi di tutti erano confusi, tutti eccetto quello di Niall in cui la preoccupazione si rifletteva ancora di più che nel mio.
Rannicchiai le gambe appoggiando il mento alle ginocchia e mi morsi il labbro inferiore tanto da far uscire sangue senza accorgermene. Poi lei, quella lacrima che cercavo di trattenere, scappò portandosi dietro tutte le sue amiche.

Le lacrime cessarono, continuai a guardare il muro bianco davanti a me per un tempo indefinito mentre quella parola rimbombava nella mia testa.
Sentii la voce di Liam parlare al di là del muro.
-Ma perché il dottore non è ancora arrivato?-
-Non so, magari doveva fare qualcosa.-
Rispose la voce squillante di Louis.
Nei restanti dieci minuti, prima che il dottore tornasse, impegnai tutta me stessa per trovare la soluzione più razionale.
C'era quella da ragazza brava e quasi santa, che vuole fare tutto ciò che è possibile per fare del bene. Trattare bene tutti, sorridere sempre. Ma non faceva per me.
C'era la possibilità del "lo faccio per il tuo bene". Allontanarmi da tutti per evitare di farli soffrire più avanti. Che era una buona possibilità.
Poi c'era quella da egoista. Non dire niente a nessuno, mantenere il segreto e vivere la mia vita. Da egoista perché sicuramente avrei creato nuovi rapporti con le persone e queste ne avrebbero poi sofferto. Ma decisi che avrebbero capito. Così scelsi di essere egoista e far finta di non essere mai stata lì dentro.

-Posso?-
-Si, entri pure.-
Risposi al dottore che aveva appena bussato, con gentilezza.
Sembrò quasi sorpreso di vedermi così serena e tranquilla, senza traccia di testate contro il muro e lacrime sul viso.
-I tuoi amici hanno mangiato qui fuori e ti stanno aspettando, tu sei ancora piuttosto debole e visto che non ingerisci nulla da questa mattina ti conviene mangiare quello che ti hanno portato. Hai bisogno di qualcosa?-
Gli sorrisi cordialmente prima di rispondere.
-Mi servirebbe sapere che ore sono, quando mi dimettete, e poi vorrei che entrasse un attimo mio fratello senza gli altri.-
Si tirò su la manica bianca dalla quale uscì un orologio col cinturino in pelle.
-Sono le otto e mezza, ti rilasceremo questa sera, e ora te lo chiamo.-
Mi sorrise e aprì la porta.
-Arrivederci!-
-Ciao!-
Lo sentii parlare senza capire le parole precise e sperai che non dicesse niente di troppo.
Poco dopo entrò Niall mentre ero ancora seduta con la schiena poggiata al muro.
Aveva un sorriso debole, non suo, e capii che moriva dalla preoccupazione.
-Vieni.-
Avvicinai la sedia al letto per farlo sedere vicino a me.
Non sapevo bene come glielo avrei detto, non ci avevo nemmeno pensato.
-Sai, noi due ci conosciamo davvero da poco tempo. Sei entrato nella mia vita così, senza che neanche me ne rendessi conto. E adesso siamo qui, e mi sto accorgendo della tua importanza. E' strano per me.-
Iniziai e giocherellare con i suoi capelli mentre parlavo, e lui sorrise, tra la confusione e la preoccupazione sorrise.
E improvvisamente, mentre quella frase stava sbattendo nella mia testa per uscire, mi riempii di paura. Paure di me stessa, paura del dolore che avrei inflitto. Paura di cancellare quel sorriso.
Strinsi forte i suoi capelli in una mano, chiusi gli occhi e il dolore cominciò ad uscire di nuovo in lacrime mentre mi stringevo le ginocchia al petto.
Subito la sua mano corse a cercare la mia che ancora stringeva i suoi capelli chiari, per prenderla e stringerla. Si sedette accanto a me e con l'altra mano cominciò ad accarezzarmi la testa mentre assumevo la classica espressione di chi non sa cosa fare, cosa pensare, e cosa dire. Quando piangi e sorridi allo stesso tempo, un sorriso tirato che commuove chiunque ti stia vicino per la sua tristezza.
Presi un grande respiro e lo realizzai, realizzai che stava succedendo davvero, realizzai quello che stavo per dire con la sua mano sul mio viso e la mia tra i suoi capelli.
-Ho la leucemia Niall.-


Fine flashback.


Eh già.
E' piuttosto triste.
Me lo ricordo benissimo quel momento, all'inizio, in cui giocherellavo con i suoi capelli. Stavo riflettendo, ed era come un antistress quel contatto. Pensai che fosse bello vederla dormire con la bocca schiusa, mentre tutta la sua cattiveria e le sue risposte pronte lasciavano il posto ad un viso finalmente sereno. E riflettei, tanto. Riflettei sul fatto che non sapevo ancora chi lei fosse e cosa significasse per me, ma sapevo che c'era qualcosa di profondo in lei che mi attirava.
Per l'ultima parte, avevo pensato di lasciare l'ultima frase per la prossima volta, così da creare un po' di suspense, ma così è più strappalacrime. Dunque spero di essere riuscito a trasmettervi le emozioni che i personaggi provano, perché sono veramente molto forti.
Bene, a domani.

-Harry.        













Uoooooh.
Due mesi.
DUE MESI.
D U E M E S I.

Okay proprio due non ma faccio comunque schifo.
Ciao Tesori. 
Come state?
Io piuttosto male, ma ormai mi ci sto abituando.
Mi dispiace un sacco per tutti questi ritardi, ma non so mai cosa scrivere. Ho raramente ispirazione e voglia. E la cosa strana è che voi direte 'beh ci vuole tempo per scrivere'. Eppure questo capitolo l'ho scritto tutto oggi, boh. Prima non ho mai avuto voglia e tempo.
Ho anche interrotto la seconda storia, Winter In Heart. La amavo, ma non era giusto per voi lettrici che io aggiornassi ogni tre o quattro mesi.
Dunque eccomi, cosa mi raccontate di nuovo? 
E che ne pensate del capitolo?
Diciamo che è piuttosto intenso, non trovate? C'è una parte, in cui si parla dell'egoismo, che mi rispecchia molto, mi piace mettere del mio nei capitoli e nella protagonista. 
Fatemi sapere qualcosa ;)
Passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio di cuore:
harryhugmeIlove
Lalluby
stillwritingaboutyou
Youhavesavedme_
JaymeR
Tomlinson Styles
s_ummerr09
_LenadAvena_
Streghetta33
Emotjon
_xonedssmile_
wandharryful
larrytheway
per le 13 bellissime recensioni. THAT'S AMORRE.
Ringrazio anche tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/da ricordare, ve amo.
Mi trovate su
twitter, su tumblr qui e anche qui, il secondo è praticamente un blog personale dove mi diverto a scrivere ciò che mi succede e tutte le mie emozioni, in stile Diario di una nerd superstar. E poi mi trovate anche su facebook, se mi chiedete l'amicizia ditemi prima come vi chiamate in una recensione o in un messaggio, sennò non l'accetto lol.
Ora mi dileguo. Spero di risentirvi molto presto, cieo.

 
►Ask.
Siete Larry Shippers o no? E cosa pensate dell'argomento? 



Baci, Flying_
  
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