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Autore: didismile94    02/02/2014    8 recensioni
Una storia triste ma piena di sentimento...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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MALE DI VIVERE
 

 

 

 

 

Un corpo malato è un corpo che non da più ascolto ai diversi impulsi del cervello,prende lui il sopravvento,decide lui quando e cosa fare.
É un corpo impazzito,che ascolta solo se stesso.

Io non riesco più a gestire il mio.
Nausea,capogiri,dolori continui nonostante le medicine,notti insonni,debolezza.

Mi sento come rinchiusa dentro una macchina lasciata in folle senza freno a mano che percorre una ripida discesa e che non riesco a controllare.
Il mio corpo è malato,la mia anima però no,e questo mi impedisce di capire davvero cosa mi sta succedendo,mi impedisce di capire molte cose e mi fa sentire completamente persa.

 

 

Oggi,dopo la prima settimana passata a Tokyo,più in ospedale a fare esami in preparazione alla chemio che a casa a disfare i bagagli e a parlare con mio nonno che non vedo da molto,è arrivato il momento di ricominciare la scuola,di conoscere i nuovi compagni di classe.
Wow,fantastico.

-Bene Signorina Higurashi,questo è il suo orario settimanale,mentre questa è la lista dei diversi club presenti nella scuola. É pregata di sceglierne uno in modo da ricevere crediti extra che le serviranno ad alzare la sua media,già molto alta da quello che potuto vedere,alla fine dell'anno-
Il preside dell'istituto Sengoku,un caro uomo sulla sessantina,mis ta sorridendo gentile mentre aspetta che io prenda i fogli che ha i mano.
Voti. Club.
Mi viene da vomitare,e non perchè odio queste cose purtroppo.
Quando mia madre mia portata qui questa mattina,ha subito informato chiunque del mio “problema”,bidelli,segretarie,insegnanti che non ha mi visto prima e soprattutto il preside,che subito dopo aver saputo la notizia mi ha guardata con dispiacere,come se io fossi uno di quei cani che vedi trasportati sui camioncini che li portano in “canile”,o come se fossi una povera mendicante a cui non dai un solo jen ma che guardi con tanta pena.
Ecco cosa prova la gente che mi guarda e che sa della mia malattia,pena,un sentimento umiliante,che nessuno vorrebbe vedere sulla faccia di chi lo guarda.
Ecco perchè ho deciso che solo i miei insegnati dovranno sapere delle mie condizioni,perchè purtroppo sarò assente molte volte,non potrò fare ginnastica,e probabilmente durante la chemio sarò costretta in bagno o in infermeria spesso e volentieri.
Mia madre al mio fianco mi da una leggere gomitata per svegliarmi dai miei pensieri,ed io mi accorgo di essermi persa a guardare un punto impreciso della stanza dove ci troviamo,completamente in trans.
-Grazie mille signore,sono certa che troverò qualcosa che scateni il mio interesse- dico sorridendo e prendendo i fogli.
-Lo spero cara,ora se vuoi seguirmi ti accompagno nella tua classe,per oggi il fatto che tu non abbia il materiale non è importante- mi risponde alzandosi dalla sua postazione e aprendomi la porta del suo ufficio. -Signora Higurashi lei mi aspetti qui,vorrei discutere ancora qualche attimo con lei,se intanto vuole bere qualcosa chieda pure alla mia segretaria.-
Mia madre annuisce e poi mi guarda dolce,mi manda un bacio con la mano e le rispondo allo stesso modo,non c'è nulla da dire,so già che mi verrà a prendere alla fine delle lezioni e che ogni giorno accompagnerà a scuola prima mio fratello,Sota,poi me,e che ogni giorno verrà a recuperarmi.
Purtroppo le mie condizioni mi impediscono di fare molte cose: camminare troppo a lungo,fare sport,stare seduta o in piedi troppo a lungo,mangiare in modo “sbagliato”,bere,fumare,drogarmi e altre decine di cose che col tempo imparerò.
Mentre seguo il preside do un'occhiata ai vari club dell'istituto... Kami,che orrore!
Club di nuoto,club di basket,di softball,di canto,di cucina,di lettura,di baseball,di calcio,di arte del ventaglio,di cucito e di danza... ecco il mio club preferito.
Ballo da sempre,mia madre dice che ho imparato prima a fare una piroetta che a camminare,assurdo.
Non ho mai avuto uno stile preferito,ho cominciato con la danza classica,poi ho integrato l'hip hop,i balli latini,il moderno.
Ero la leader nel club di ballo a Kioto,ero brava,leggera,aggraziata,ma soprattutto ogni volta che mi muovevo sulla pista mi sentivo libera,indomabile,ora mia sento rinchiusa,instabile,persa.
La danza era la mia vita prima della scoperta del cancro,ora è solo l'ennesimo segno sulla lista delle cose che non posso fare.
-Signorina mi sta ascoltando?- di nuovo il flusso dei miei pensieri viene interrotto,questa volta dalla voce del preside che si né fermato davanti a quella che credo diventerà la mia classe: 3°b.
-Certo,mi scusi,sono molto distratta ultimamente- rispondo facendo un piccolo inchino.
Lui per tutta risposta mi guarda dall'alto al basso,facendo una smorfia dopo aver visto la mia divisa al completo.
Ha ragione,queste divise sono fatte a posto per far notare l'immagine femminile e devono cadere in modo perfetto,in modo che quando una persona vede la divisa dell'istituto e l'alunna non possa fare altro che averne una buona impressione,questo con me non accadrà.
La camicia bianca e la giacca blu sono decisamente grandi per me,una o due taglie in più,la gonna è dello stesso colore della giacca è fin troppo lunga.
Ho raccolto i capelli,che ormai non sono più splendenti e neri come la notte,ma smorti e senza vita,in uno chignon alto,e il mio viso,poco truccato,non è per niente radioso o sorridente come lo era prima.
Sembro uno zombie,e sicuramente verrò etichettata come una sfigata ed emarginata da tutti.
Esattamente ciò che voglio,non voglio attirare l'attenzione,non voglio essere “la novità” del momento,voglio essere lasciata in pace,voglio stare sola.
-Pronta per entrare?- domando sorridendomi benevolo,come se io non avessi notato l'occhiata che mi ha lanciato.
Annuisco semplicemente,e lui spalanca la porta della classe entrando tutto sorridente,io lo seguo a testa bassa,tutti gli alunni si alzano al suo ingresso
-Buongiorno signora Hiro,mi scusi per aver interrotto la sua lezione,ma le ho portato una nuova alunna. - esclama mettendosi dietro di me e spingendomi delicatamente avanti. - Lei è Kagome Higurashi,e da oggi sarà una vostra compagna- dice poi rivolgendosi alla classe che mi guarda come se fossi un giocattolo nuovo.
L'insegnate,una donna alta,bionda e con seri problemi di acne giovanile mi guarda sorridendo,ha già capito tutto,poi rivolge lo sguardo al preside,e si scambiano un'occhiata d'intesa.
-Sono sicura che si troverà molto bene con noi signore- risponde con voce gracchiante che mi da parecchio fastidio -La tratteremo con le pinze- aggiunge poi a bassa voce in modo che solo noi tre possiamo sentire.
Con le pinze? Per chi ha presa? Non sono una bambola di porcellana che appena la tocchi si rompe,sono una persona fatta di carne,ossa e... cancro,giusto.
In mezzo minuto il preside lascia l'aula e io mi ritrovo in piedi davanti a venti persone che mi guardano fameliche pronte a sentire tutto ciò che ho da dire loro per presentarmi.
-Bene Kagome,che ne dici di raccontarci qualcosa di te?- dice la professoressa sedendosi al suo posto e guardando la classe.
Prendo respiro profondo e deglutisco,la gola improvvisamente secca,brividi lungo la schiena.
-Ehm... Ciao a tutti,sono Kagome e vengo da Kyoto,sono molto felice di poter fare la vostra conoscenza- dico sorridendo nervosa.
Semplice,coincisa,nessuna informazione specifica... Una presentazione molto insipida insomma,giusto per non farmi fare centinaia di domande... Evviva!
L'insegnante mi guarda storto e poi si volta verso la classe,con uno sguardo strano.
-Qualcuno vuole fare una domanda a Kagome? Lei è stata molto frettolosa nel presentarsi- afferma indicandomi.
La classe comincia a vociferare,poi vedo la mano di un ragazzo che si alza e la professoressa gli da il permesso di parlare.
-Come mai ti sei trasferita qui?-
Merda. Come mai? Pensa velocemente a qualcosa da dire Kagome,svelta.
-Ehm... - prendo un respiro profondo e stringo i pugni.- Perchè mio nonno abita in un tempio e mia madre ha deciso di venire a dargli una mano visto che ha qualche problema di salute-
Balle.
Mio nonno sta meglio di me,sveglio e arzillo come un giovanotto.
Per alcuni minuti sono costretta a rispondere alle domande dei miei nuovi compagni,poi finalmente l'acneoluta ( occhialuta più acne) mi manda a sedere vicino ad una ragazza,i nostri banchi sono dalla parte della finestra,fantastico!
-Ciao io sono Sango- dice la mia vicina allungando la mano verso di me per presentarsi,la stringo sorridendo.
-Piacere Sango- rispondo sinceramente contenta di sapere almeno il suo nome e di non doverla chiamare: “Hey tu o Scusami.”
Sembra una bella ragazza,capelli lunghi castani legati in una lunga coda,occhi del medesimo colore,viso pulito leggermente truccato.
Il tipo di ragazza che attira facilmente l'attenzione del sesso opposto.
Non parliamo molto durante la lezione,lei non fa altro che prendere appunti,io guardo fuori dalla finestra e tento di capire a club iscrivermi,anche se non ho realmente bisogno di crediti extra è sempre meglio essere preparati,non è detto che qui riuscirò ad avere gli stessi risultati che avevo a Kyoto,dopotutto so già che passerò più tempo in ospedale che a scuola.
Ospedale... chemioterapia.
Il cuore mi si ferma per un attimo.
Non mi ero mai fermata a pensare a cosa comporta la terapia,mi cadranno i capelli,sarò debole,starò malissimo,e non è detto che dopo tutto questo dolore rimarrò in vita,potrei soffrire per nulla,anche i medici lo hanno detto: “ Sei giovane,le tue cellule si riproducono in fretta,dobbiamo essere veloci e centrare il nucleo delle metastasi,per quanto riguarda te Kagome,segui le istruzioni che ti abbiamo dato,non dimenticare di prendere tutte le medicine e le vitamine,e perchè no,se credi negli Dei,pregali,male non fa”
L'ansia si fa spazio dentro di me.
Panico,non respiro.
-Kagome? Hey?- la voce di Sango mi riporta alla realtà,anche se il mio cuore va ancora troppo veloce.
-Si? - rispondo tentando di darmi una calmata.
-È suonata la campana,abbiamo mezz'ora di pausa pranzo,ti va di venire con me in giardino?- mi chiede gentile.
Pranzo? Uh certo,la giornata è quasi finita,ancora tre ore,e io non me ne sono nemmeno accorta.
Mi rendo conto di aver bisogno di camminare e stare in piedi quindi mi alzo prendendo il sacchetto contenente il mio pasto e fisso Sango.
-Certo!- esclamo sorridendo- fammi strada,io non ho idea di dove andare- aggiungo poi scoppiando a ridere.
Percorriamo i lunghi corridoi della scuola che sono piani di ragazzi e ragazze che consumano il pranzo e dopo poco arriviamo in guardino.
Il cielo è limpido,non c'è aria e il sole brilla,nonostante sia gennaio è una bellissima giornata.
Ci sediamo sotto un albero all'ombra e lei tira fuori il suo bento ricco di ogni delizia possibile,il mio invece è misero,riso bianco poco salato e qualche verdura al vapore,non fa venire voglia di essere mangiato.
-Tu mangi solo quello?- mi chiedo curiosa.
-Ehm si,sono a dieta- rispondo svelta con la scusa pronta.
Mi guarda stranita e prende un boccone dei suoi gamberetti.
-Sei a dieta? Tu? Si vede lontano un miglio che uno stecchino,quella divisa è decisamente larga,secondo me dovresti magiare di più,non di meno.- esclama puntandomi contro le bacchette che usa per mangiare.- Non mi dire che sei una di quelle che al ristornate mangiano un insalata con condimento a parte e che non si piacciono nonostante siano bellissime,come quelle oche che ci sono in classe,perchè vorrei esserti amica e se tu fossi così non potrei esserlo.-continua poi tutta agitata.
Ma che diavolo... ?
Rimango completamente basita dalle sua parole,cosa le passa per la testa?
Io mi piaccio,e molto,almeno mi piacevo,la vecchia Kagome si adorava e si prendeva cura di se stessa,la nuova trova a fatica una ragione di vita.
-Hey,ti ho offesa per caso?- chiede preoccupata scuotendomi per un braccio.
-Eh? No,non mi hai offesa... comunque no,non sono tipo da insalata al ristorante,ma sto attenta a ciò che mangio- replico sorridendo.
Pranziamo parlando del più e del meno,non l'avrei mai detto,ma Sango è una persona molto simpatica e alla mano,potremmo davvero diventare amiche al di fuori dell'ambito scolastico,anche se non sono sicura che sia la cosa migliore.
-Prima ho visto che avevi la lista dei club,ne devi scegliere uno?-
-Si,ma sono indecisa- rispondo tranquilla,non sapendo cosa stava per propormi.
-Io faccio parte di quello di danza,perchè non vieni a vedere un nostro allenamento? Magari ti piace.-
No Kagome! Dille di no!
-Si,perchè no,infondo devo solo guardare dico parlando più a me stessa che a lei.
Che cavolo ho fatto?
Voglio davvero vedere loro ballare senza scoppiare? Senza morire dalla voglia di muovermi a ritmo di musica? Sono davvero così stupida da credere di non poter cedere?
-Bene,allora oggi pomeriggio ci vedrai ballare,non siamo bravissime,ma ce la caviamo,peccato che il club di Kyoto ci batta sempre alle regionali,loro si che sono bravissime,una delle loro componenti balla con così tanta grazia da fare spavento,magari tu la conosci - afferma tutta sorridente sperando si ricevere informazioni,non sapendo che quella ballerina ero io.
-No,non la conosco purtroppo.-
Che brava attrice Kagome,davvero brava.
Un'improvvisa fitta alla schiena mi costringe ad alzarmi di colpo,fortunatamente non è molto forte,ma il dolore è comunque tanto da farmi tremare le ginocchia.
Sango fortunatamente non si accorge nulla e si alza pronta a tornare in classe per affrontare le ultime ore di lezione che sicuramente non seguirò.
Passo tutto il tempo a guardare fuori dalla finestra,e una volta che l'ultima campana suona,la mia nuova amica mi trascina verso la palestra,fortuna che mi sono ricordata di scrivere a mia madre di venirmi a prendere più tardi,altrimenti non avrei potuto seguire gli allenamenti.
Arrivate sul posto,troviamo la squadra di basket che si allena,mi giro verso Sango non riuscendo a capire perchè mi abbia portata li visto che ci sono loro che giocano.
-Finiscono tra mezz'ora,noi intanto possiamo stare sugli spalti ad aspettare le altre.
Ci accomodiamo e mi accorgo che non siamo le uniche ad ammirare i giocatori,ci sono un sacco di ragazzine starnazzanti pronte a saltare addosso ai giocatori.
Mah,chi le capisce è bravo.
Poi come un fulmine la mia attenzione viene attirata da un ragazzo alto,con i capelli scuri e un fisico da fare invidia a quelli di un Dio greco,che scattando in avanti spicc un balzo e fa un canestra,per poi ricadere sulle ginocchia.
-Chi è quello?- domando continuando a fissarlo.
-Quello è Inuyasha Taisho,il capitano della squadra,un play boy di prima categoria,frequenta il quinto anno,quello vicino a lui è Miroku Kazama,è bello da morire,ma anche lui ha la fama da latin lover e frequenta la stessa classe del suo compare,sono sempre assieme.-
Mentre parla non riesco a staccare gli occhi da quel ragazzo talmente è bello e magnetico.
Ma so già che dovrò stargli lontana.
Molto lontana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono già tornata XD

Allora che ve ne pare? Kagome arriva nella nuova scuola e incontra Sango e vede per la prima volta Inuyasha che per questa volta sarà umano,vi piace?

Fatemi sapere cosa ne pensate,per me la vostra opinione è molto importante ^^

Grazie a tutte quelle che hanno commentato,letto, e inserito tra le preferite/seguite ^^

Lasciate pure un commentino se vi va.

Un Beso

 

 

Didismile

 

  
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