Bolle
di sapone si levano nell'aria. Sembrano piccole sfere lisce,
levigate, ipnotizzanti, sulle quali si infrangono le sfumature
dell'arcobaleno. Di quelle bolle che tu provi ad afferrare e
svaniscono non appena le sfiori: impalpabili e irraggiungibili come
le illusioni della vita, quegli splendidi doni che non esitano a
sfuggirti tra le mani quando cerchi di coglierli.
Gellert
è stato una pura illusione. Gellert è la
più bella e la più
sfuggente delle bolle di sapone che gli danzano davanti agli
occhi.
Albus tende una mano. Gellert è ancora lì con
lui, vede i
suoi occhi azzurri che risplendono, sente la sua risata nell'aria e
la sua voce che gli mormora parole d'amore nell'orecchio; lo vede e
lo sente come se, a distanza di anni, Gellert fosse davvero
lì.
Le
sue dita si chiudono intorno ad bolla, la più bella e la
più
sfuggente di quelle che gli danzano davanti. E la bolla scompare,
semplicemente scompare per non tornare mai più, come se non
fosse
mai esistita; come se si fosse solo fatta beffe di lui prima di
lasciarlo così, a mani vuote.
Gellert si è fatto beffe di lui e
l'ha lasciato a mani vuote, Gellert l'ha distrutto, Gellert se ne
è
andato, Gellert è scomparso e non tornerà mai,
mai più.
E solo
allora Albus capisce.
E'
inutile continuare a rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Note.
Allora, è dal 6 giugno 2013 che non
posto una cosa nel fandom di Harry Potter. Guarda caso, anche quella
era una Grindeldore, ma era una storia che avevo scritto due anni fa e
avevo deciso di pubblicare dopo averla ritrovata, perciò non
vale. Diciamo che non scrivo qualcosa su Harry Potter da quasi un anno,
e per me è parecchio strano visto che ho iniziato scrivendo
solo e unicamente nel fandom di HP.
Spero che vi piaccia, è una doubledrabbel/flashfic
abbastanza insensata con un Albus Silente impegnato chissà
come a fissare delle bolle di sapone. Boh, licenza
scrittoria. Dovevo usare le bolle di sapone come prompt e ho
pensato di farne un paragone con Gellert.
Lasciate pure una recensione se volete. A presto.:3