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Autore: anotherstoryofme    03/02/2014    5 recensioni
Cosa hanno in comune Allison e Logan? Apparentemente niente. Lui popolare, lei una come tante, lui donnaiolo, lei riservata, lui gioca a basket, lei suona il pianoforte.
Ma entrambi amano le sfide una delle quali li porterà a conoscersi, a intrecciarsi e a legarsi.
Pultroppo, però, in una sfida ci sono sempre degli ostacoli...
-
Dal primo capitolo:
[...]
-Cosa vuoi da me?-
-Se mi conosci sai già cosa voglio, ma suppongo che non me la darai tanto facilmente. Considerala una sfida-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Faccio scorrere le mie dita sui tasti del pianoforte della scuola, devo esercitarmi per la manifestazione. 
Ho bisogno della massima concentrazione ma un rumore continuo fuori dall'aula mi distrae.
Bum, bum, bum. 
Cerco comunque di continuare a suonare, non è facile ora che si sono aggiunte anche delle voci. 
Esco per vedere cosa succede; quando vedo Logan Haynes, uno dei più popolari della scuola, con i suoi amici a giocare a palla, mi arrabbio subito: chi si credono di essere?
-Potete smettere? Sto cercando di esercitarmi-
-Anche noi, non lo vedi?-
-Esiste una palestra-
-facciamo così: se riesci a prendere il pallone ti lasciamo in pace.-
Uno dei suoi amici, il più alto, si intromette:-Logan, lasciala perdere-
Il ragazzo non lo ascolta, toglie la palla dal suo braccio muscoloso e comincia a palleggiare vicino a me. Tutti i miei tentativi sono inutili. 
Il gruppetto si mette a ridere per le mie incapacità e io approfitto del momento per rubargli la palla di mano. 
Faccio un sorrisino ma lui ricambia con uno sguardo di fuoco e si riprende subito quello che adesso sembra quasi una medaglia. 
In un batter d'occhio mi sbatte contro la parete, sono incastrata tra il suo ampio petto e non posso muovermi perchè mi ha bloccato il polso. La paura si impossessa di me, non so che intenzioni ha. 
Mi guarda negli occhi, e che occhi! Potrei immergermi dentro per quanto sono profondi e blu, come l'oceano. Non ti distrarre Allison!
Si avvicina all' orecchio -Nessuno può vincere contro di me e tu non sarai la prima-
Mi lascia andare di scatto. Non può passarla liscia.
-Illuso!- grido quando sta per svoltare l'angolo.
Lui mi guarda con un ghigno -Staremo a vedere-
Ma che intende dire!? 
Non mi interessa. Vado di nuovo dal mio pianoforte finalmente con un pò di pace.

Suono finchè non sento una scarica alla nuca, segno che forse qualcuno mi sta osservando. Nel girarmi vedo quel bel fusto di prima e a ricordarmi della sua scenata premo forte i tasti facendo uscire dal povero strumento un suono sgradevole. Sa essere veramente fastidioso (e maledettamente sexy) con quel ghigno, appoggiato con una spalla alla parete ostentando disinvoltura.
-Sei nervosa?-
-Ora che ci sei tu, si-
-Quindi è la mia presenza- dice avvicinandosi a me e poggiando le mani sulle mie spalle. Me le scrollo via subito.
-No, sono nervosa ancora se la polizia mi scopre per il tuo omicidio-
-Aggressiva la ragazza, mi piace- 
Fà un ghigno soddisfatto -Come ti chiami?-
-Non ci penso nemmeno a dirtelo-
-Se mi dici come ti chiami, ti lascio stare-
-Hai detto la stessa cosa prima, ma evidentemente non accetti la sconfitta-
-io non perdo mai, dolcezza- appellativo decisamente ironico visto cosa gli ho detto prima. Vuole una sfida, e sfida sia.
-Ti dico il mio nome se riesci a suonare uno strumento di questa stanza.-
-Qualsiasi?-
Faccio un cenno di assenso come risposta. Lui vaga per un pò di tempo per l'aula. Osservo i raggi del sole che filtrano dalla finestra attraversare i suoi capelli rendendoli quasi biondi. Senza rendermene conto rimango a fissare i suoi ricci, la maglia che gli fascia l'ampia schiena, le gambe lunghe e toniche, finchè non si gira e me lo fa notare:- Vuoi una radiografia, o che faccia uno spogliarello?-
Come può un tipo così bello essere così irritante?
-Voglio solo che te ne vai-
Trovato lo strumento adatto, Logan si mette di fronte a me e mi sventola davanti alla faccia un triangolo, poi lo suona. Bastardo.
-Allison Micolson- dico infine rassegnata.
-io sono...-
-So chi sei- lo interrompo, ma lui rimane fermo, non se ne va, il che mi fà irritare ancora di più.
-Si può sapere cosa vuoi?-
-Se mi conosci sai cosa voglio, ma tu non me la darai tanto facilmente, vero? Considerala una sfida.-
Mi ricordo solo dopo un pò che lui è uno che si porta a letto una ragazza, o meglio dire, oca a notte se non di più. 
E lui è convinto che gli darò quello che vuole? Troppo orgoglioso per capire che non accadrà mai.
-Hai perso in partenza-
-Sicura?- prima che potessi scostarmi, le sue dita tracciano dei ghirigori sulla mia schiena, provocandomi dei brividi. 
Sorride consapevole -Perchè io credo di no- sussurra infine con voce roca e suadente.

*ANGOLO AUTRICE*
Diciamo che questa storia è una prova, anche perchè lo stile di scrittura non è dei migliori: questa storia è fatta per una lettura leggera.
Ammetto che ho preso un pò di situazioni di questo capitolo da una puntata di  Teen Wolf, ma veramente non sapevo come iniziare. Spero che la storia vi piaccia, sarei felice se mi lasciaste una recensione per farmelo capire o per darmi dei consigli, per esempio: continuo ad usare il presente nei verbi o è meglio il passato? Si capisce sempre chi è la persona che parla?
Detto questo vi saluto; al prossimo capitolo dove voleranno scintille :)

 
  
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