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Autore: soontobebritish    03/02/2014    1 recensioni
La diciottenne Charlotte McDermott sta andando a Londra per frequentare l'università dei suoi sogni. Con la fortuna dalla sua parte, sull' aereo, si siede vicino ad un adorabile ragazzo inglese. Il suo nome? Liam Payne. E apparentemente è famoso...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 41

Charlotte’s POV

Seguii Marisa in cucina. Tenevo le dita incrociate per lei. Appena entrai nella stanza, mi diressi verso Liam che era occupato ad aiutare Harry a pulire la cucina.

Lo abbracciai da dietro, mentre si stava alzando, dopo aver messo il cibo nel frigorifero. Sfiorai il suo collo con le mie labbra, facendolo rabbrividire. La sua testa si voltò di lato, abbastanza per me per vedere il suo sorrisetto.

Sapevo di avere la sua attenzione, ma non voleva farmi sentire in potere.

“Lì fuori,” annuì verso la porta. Immaginai stesse parlando con Marisa. “Divertiti.”

Sentii la porta finestra, aprirsi.

All’improvviso, Liam si girò tra le mie braccia. Prese le mie mani, le tolse dai suoi fianchi e le mise dietro al suo collo. Posso giurare di averlo visto ammiccare, prima di prendere la mie labbra tra le sue. Le maniche della mia felpa furono alzate oltre ai miei gomiti. Approfittando di quel tratto di pelle nuda, Liam fece scorrere le sue mani sui miei avambracci facendomi rabbrividire. Si accorse dell’effetto che aveva su di me e scoppiò a ridere.

“Sei adorabile,” sorrise.

“Hai smesso di baciarmi,” mi lamentai.

I suoi occhi si soffermarono su di me, illuminati dal suo sorriso. Le sue braccia afferrarono il retro delle mie cosce e mi depositò sulla sua spalla- santo cielo, era forte. Mi lasciai scappare un grido, quando fece finta di farmi cadere.

“LIAM!”

“Oh andiamo, Char, non ti faccio cadere!” mi portò sul divano, facendomi cadere sui cuscini.

“Ugh,” mormorai cadendo.

“Mmm,” sussurrò,  posizionandosi sopra di me, a cavalcioni, sorridendo.

Spostai il mio sguardo fuori dalla finestra, “Cinque dollari che Zayn e Marisa stanno limonando proprio ora.”

“Cinque dollari che Louis, Harry e Lauren stanno facendo qualcosa di stupido, ora.”

Gli feci la linguaccia, “Cinque dollari che Niall e Amalia non sono andati veramente a trovare degli amici, ma stanno limonando, ora.”

“Cinque dollari che noi stiamo limonando, ora.”

“Oh, non fare lo sfacciato!” lo sgridai. “Comunque mi devi cinque dollari, perché non ci stiamo baciando ora.”

“Ah, no?” chiese, spostando la sua testa più vicina alla mia.

Il respiro mi si fermò in gola, quando iniziò a baciarmi il collo.

“Ma non dovevamo giocare ad attacca la coda su Harry?” provai a chiedere.

“Dopo,” sussurrò, prima di baciarmi.

 

Louis’POV

“Ti ammazzo,” sputò Lauren, chiaramente frustrata, passandosi un asciugamano sui capelli. Era seduta ai piedi del letto che io e Harry dividevamo, quando venivamo ad Holmes Chapel.

Aveva insistito per non farsi la doccia, quindi l’avevo aiutata a lavarsi i capelli nel lavandino. Si era dimostrato molto più difficile del previsto.

“Ora la mia maglietta è fradicia e ne ho portate a malapena abbastanza per il weekend,” si lamentò.

Camminai verso l’armadio dove avevo messo i miei vestiti. “Ecco,” le tirai una maglietta a righe bianche e blu.

“Grazie.” Posò l’asciugamano per terra. “Ha il tuo profumo,” sorrise.

“È una cosa brutta?”

“No. Profuma come te, e io ti voglio bene. Quindi mi piace anche il tuo odore.”

Risi, “Ti voglio bene anche io, Lo.”

Lo era il soprannome che le avevo dato molto tempo fa. Quando eravamo molto piccoli, creavamo degli spettacoli per i nostri genitori, dal titolo Lo-Lo show. Di solito andavamo nei guai perché escludevamo Amalia. Le dicevamo che era perché lei non aveva il nostro
stesso soprannome e quindi non poteva farli anche lei. Avevo chiamato Lauren, Lo, per quattordici anni e non avevo intenzione di
smettere.

 Si voltò di spalle, togliendosi la sua maglietta bagnata, rivelando il suo reggiseno nero. Era fin troppo a suo agio di fronte a me, ma non
mi importava. Spostai l’attenzione sul mio telefono, quando mi accorsi che la stavo fissando.

Poggiai la testa sui cuscini e salii su Twitter.

“Allora, quali sono i piani per il weekend?” chiese, salendo sul letto. si sdraio accanto a me.

“Sono sicuro che Harry abbia qualcosa di stupido in mente.”

Rise. “Non ce l’ ha forse  sempre?”

Avevo le mani incrociate dietro la mia testa. Lauren si avvicinò e prese il mio telefono da sopra il mio stomaco.

“Cosa dice il meraviglioso mondo di Twitter del fantastico  Louis Tomlinson, oggi?” mi prendeva sempre in giro, quando scorrevamo tra mie menzioni. La maggior parte erano offerte di matrimonio o proposte di appuntamento.

“Questa ragazza vuole sapere se la vuoi sposare in fondo al mare,” sorrise Lauren.

“No! Ti prego Lauren!” la pregai.

“Troppo tardi.” Sorrise, sventolandomi il cellulare davanti agli occhi. “Devi sposare @tiffanyosorio domani alle nove e diciassette. Spero
di essere invitata.”

“Tu piccola…” scossi la testa.

“Uh-uh-uh,” scosse la testa. “Hai appena detto che mi vuoi bene. Non dimenticartelo.”

“Lo rimangio. Ti odio.”


“Bugiardo,” disse.

“Lo so, lo so. Hai ragione.”

Aveva ragione. Non avrei mai potuto odiare Lauren. Lei era l’unica persona con cui non mi arrabbiavo mai. Era impossibile. Era proprio come me, almeno, questo è quello che dicevano tutti. Sorrideva sempre, rideva sempre, era sempre pronta per una battuta. Datele una bottiglia di Mountain Dew e sarebbe stata capace di sedersi per terra e ridere per niente per ore. La prendevamo in giro dicendole che non potevamo immaginare a cosa sarebbe successo quando avrebbe avuto l’età legale per bere, perché lei era quel tipo di persona che era capace di ubriacarsi sempre.

Il fatto che fosse così amica mia e di Harry, non giovava alla sua sanità. Noi tre facevamo sempre delle cose stupide. Il fatto che lei non si tirava mai indietro da una delle nostre sfide o da uno dei piani illegali di Harry, mi faceva volerle bene ancora di più. I quattro anni di differenza, sembravano quattro minuti. Lei è veramente la migliore amica che uno potrebbe mai desiderare.

“Louis?” interruppe i miei pensieri.

“Si, tesoro?”

“Domani dopo aver sposato Tiffany, hai un appuntamento.” Ammiccò.

“Un appuntamento con chi?” chiesi.

Mi avvicinò il telefono alla faccia. Lessi il tweet che appariva sullo schermo.

@leahfaceee tu + io domani da @Nandos vediamoci lì <3

“Sei morta,” la presi per il polso. Lei gridò e io mi sdraiai su di lei.

“LOUIS LEVATI!” gridò.

“Perché dovrei?” chiesi.

“Perché devo farti vedere un'altra cosa.” Le lasciai il polso e mi misi a cavalcioni su di lei.

Fece scorrere una pagina di Twitter sul cellulare.

“Dopo il tuo giorno pieni di impegni domani, vai allo zoo con questa ragazza…”

Per la terza volta lessi lo schermo di fronte a me.

@_bekascott vieni con me allo zoo, Domenica? Xx

“ASPETTA! Ce n’è un altro.” Mi porse di nuovo il telefono.

@_fettuccine ti amo di più!! ;)

“Non posso credere che tu abbia hackerato il mio Twitter… ANCORA!”

Afferrai il mio telefono dalle sue mani, prima di scrivere un nuovo Tweet.

Hey, @JustSorinLauren ha hackerato il mio Twitter!!! Andate a spammarla! <3

“Gli hai detto di spammarmi, vero?” chiese.

“Si,” le sorrisi.

“Puoi toglierti da sopra di me, ora?” scosse la testa.

“Perché? Non ti piace? Io penso che ti piaccia, proprio come ti piace che io non indossi una maglietta.”

Sorrise, “Penso che tu ti stia confondendo, mister.” Mi colpì lo stomaco. “Comunque, non  i sento più le gambe.”

“Oh,” mi tolsi da sopra di lei.

“Scherzavo,” sorrise e mi salì a cavalcioni. Velocemente le afferrai le mani che stavano per farmi il solletico.

“No,” la avvertii.

Le tolsi da sopra di me e mi sdraiai sopra di lei, facendole il solletico.

“Sai, Louis, per uno che ha quasi ventun’ anni, ti comporti come uno di dodici anni.” Voltai il capo per vedere Harry poggiato allo stipite della porta.

“È giovane dentro, Haz,” Lauren si tolse da sotto di me. “È questo che amo di lui.”  


 

Scusate per eventuali errori, anche se non è tanto tardi, sono stremata, vedrò di aggiustare meglio il capitolo!
  
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