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Autore: Debby_Gatta_The_Best    03/02/2014    1 recensioni
Nastasia, dopo gli avvenimenti di Super Paper Mario, è rimasta sola e chiusa in se stessa. Non ha idea di quale scopo ha la sua vita, adesso. Pugnazzo, che era molto affezionato alla giovane donna, decide di trovare un modo per tirarla su di morale: inizia, quindi, a cercare, con l'aiuto di Mimì (che si autodefinisce esperta in ragazzi), un possibile fidanzato per l'ex segretaria del Conte Cenere. I due si mettono in viaggio, ma la storia prende una svolta inaspettata...
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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taglia/modifica Erano tre ore ormai che rifletteva. Non che riflettere fosse stata da sempre la sua passione, sia chiaro, ma pur di trovare una soluzione alla tristezza di Nastasia, Pugnazzo si sforzava anche a spremere le meningi. Appoggiato con la schiena alla Colonna del Cuore, quella contenente lo spettro del primo Cuore Puro, quello rosso, e con un braccio dietro la schiena e l'altra mano intenta a grattare la cespugliosa barba, l'omone cercava e ricercava nella sua mente un qualsiasi indizio per far felice Nastasia. Cos'è che piaceva a Nastasia? Tempo prima l'aveva invitata più volte a mangiare un boccone al ristorante di Cipollina, ma sempre l'altra aveva declinato l'invito. Ma allora? Per Pugnazzo, le cose essenziali erano il cibo, una rissa di tanto in tanto e veder sorridere gli amici. Ma per Nastasia? Lei era sempre stata una persona complessa,  nel cuore della quale erano sempre in moto emozioni e sentimenti diversi ed intrecciati, intrigati tra loro. Come poteva, un tipo grosso e rude come Pugnazzo riuscire a tirar su il morale a quella donna così seria, rigida e solitaria? Iniziò a camminare, ancora pensieroso, per le strade della città. Svoltò varie volte, finché, senza preavviso, si ritrovò davanti alla casa di Merlocchio. Allora pensò di andar a chiedere a lui.
-Aò, vecchio! C'io qui un problema che me rompe da giorni!-
Merlocchio si voltò incuriosito nel vedere l'omone entrare e sbattere la testa contro il soffitto.
-Oh, Pugnazzo, qual buon vento...? Aspetta, un problema, hai detto?-
-Esatto-
Si limitò l'altro.
-Be', allora dimmi tutto! Vedrò cosa fare!-
Pugnazzo quindi gli spiegò la situazione, mentre l'Antico lo ascoltava spolverando nel frattempo i grossi libroni della sua libreria. I Pixl volteggiavano allegramente attorno alla sua testa, passandogli gli attrezzi per pulire, e Consitron giaceva adagiata sulla punta del cappuccio blu di lui.
Da quando Mario se n'era andato, diretto a nuove avventure, i Pixl erano rimasti con Merlocchio, e di tanto in tanto facevano una visita ad Occhiomerlo.
Quando Pugnazzo ebbe finito, Merlocchio rimase in silenzio, riflettendo.
-Be', è ovvio che a Nastasia manchi un po' di affetto... penso che il problema della tua amica sia trovare la persona giusta per lei. Forse altri giovani sono alla ricerca della loro dolce metà...
oggi è il 3 febbraio, nevvero? Tra non molto sarà San Valentino, la festa degli innamorati... sì, credo che...-
Ma Pugnazzo si era già dileguato, con un'idea che gli era entrata nel capo. Merlocchio sorrise e continuò a spolverare i tomi.
Corse velocemente attraverso l'intera Svoltadilà, con il terreno che rimbombava violentemente ad ogni suo passo. Alla fine giunse finalmente davanti al grande ascensore bianco in mezzo alla piazza. Lo prese senza indugiare ed in poco tempo si ritrovò sulla vasta torre bianca. La torre presentava sette porte aperte sull'aria, dei colori dell'arcobaleno, che andava dalla prima rossa all'ultima viola. Pugnazzo le guardò un attimo una per una, poi s'infilò deciso nella seconda, quella arancione. Quando aprì la porta, non vi trovò davanti il cielo azzurro visibile dalla torre, ben sì una vasta pianura baciata dai colori caldi del tramonto. Non rimase ad osservare il paesaggio, bensì si mise in marcia verso la sua meta.

Mimì si diede un'occhiata allo specchio, aggiustandosi i capelli ed il vestito. Un'elegante veste lunga che le arrivava fino ai piedi, color turchino, ricamata accuratamente.
-Sì...- si disse - sarà questo il vestito che indosserò a San Valentino! Sfilerò per le più belle città della Valle del Crepuscolo, così i ragazzi potranno ammirarmi in tutta la mia bellezza!-
Ridacchiò felice. Aveva ancora il sogno di trovare il ragazzo perfetto. E San Valentino le si presentava come una grande occasione per conoscere il suo vero amore. Canticchiò allegramente mentre scendeva a balzi le scale della villa. Trotterellò per gran parte del corridoio, intonando una canzoncina lì per lì. Un grosso sorriso le si era illumiato sul volto al solo pensiero di trovare un bellissimo e affascinante ragazzone. L'unica cosa che adorava quanto i ragazzi erano le gemme. Lei ne faceva collezione da tempo immemore. Rispecchiarsi, poi, nella loro superfice intagliata e perfetta la metteva sempre di buon umore. Ma adesso non c'era tempo per pensare alle gemme! No, quelle dovevano attendere. Era più che sicura che quell'anno sarebbe stato quello giusto. Sicurissima. Avrebbe trovato il suo "lui", e sarebbero vissuti per sempre felici e contenti, come adesso stavano sicuramente vivendo Lord Blumiere e Lady Farfalà. Anche a Mimì il conte mancava un po', ma da quando era stata ingaggiata da Merluna come sua ancella, e soprattutto da quando aveva preso il controllo quasi-totale della villa, il suo umore era alle stelle, lasciandosi indietro il passato, guardando adesso solo a cosa il futuro le avrebbe riservato. Molti erano i servi di casa Merluna (lei preferiva "Casa Mimì"), e tra di loro vi erano anche molti "belloni". Mimì era attratta da tutti, ma sentiva dentro che nessuno di quelli era quello giusto. No, il suo tipo perfetto doveva ancora farsi attendere. Ma per quanto, lei non lo sapeva. Mentre fantasticava a come doveva essere l'aspetto di un ragazzo per essere considerato "fico", arrivò in sala da pranzo, dove molti dei giovani che lavoravano lì stavano pranzando:
-Allora, che ne dite?-
Fece lei in tono accattivante facendo roteare l'elegante veste. Un "Ooooh!" meravigliato si levò dalla sala. Mimì sorrise beffarda nel vedere le facce stupite di quei ragazzi. Sapeva per certo che ognuno di loro le avrebbe fatto almeno un regalo, a San Valentino, e tanto valeva mostrare il suo "fascino" fin da subito, così da dare belle idee a quei ragazzoni da usare come regalo per la tanto attesa festa. E mentre avanzava pavoneggiandosi davanti agli applausi dei giovani, una voce femminile interruppe lo spettacolo:
-Mimì, siete richiesta nell'atrio!-
Era Miffy, una delle cameriere che lavoravano lì. Sempre formale ed educata, dava del "lei" anche ai "cagnolini" di Merluna, bestie assai fiere e fedeli che passeggiavano spesso per la villa.
-Che c'è?-
Chiese l'altra seccata per averle rovinato la scena.
-Be'... venga a controllare con i suoi occhi!-
E scomparve da dietro la porta.
-Uff... chi può essere a quest'ora?-
Marciò irritata nell'atrio dove con stupore riconobbe la sagoma di Pugnazzo:
-Pugnazzo! Che piacere rivederti! Cosa ci fai qui?-
-Emm... è 'na questione complicata...-
L'omone spiegò in fretta e furia i problemi di Nastasia, e poi l'idea che aveva avuto.
-Quindi... tu credi che con un fidanzato Nastasia sarebbe felice?-
L'altro annuì.
-Be', non so se sia la cosa giusta, ma... ho deciso, ti aiuterò! Insieme troveremo il patner ideale per Nastasia!-
Poi corse via, per riapparire poco dopo con un completo da boy-scout verde selva, sempre con un tocco di eleganza.
-Dobbiamo per prima cosa stabilire la nostra meta!-
Pugnazzo la guardò perplesso. Dove voleva andare conciata in quel modo?
-Non guardarmi così! Ascolta, ho un'idea... Nastasia si era innamorata del conte, un Oscuro galante ed educato... no?-
-Sì-
-Ed allora il tipo che serve a lei dovrà essere elegante e educato! Semplice, no? Inoltre... se fosse nuovamente un Oscuro?-
-Che stai a intendè?-
-Penso che dovremmo andare nella città dove abita la Tribù dell'Oscurità, cercare un ragazzo che corrisponda ai gusti di Nastasia e presentarglielo!-
L'altro rifletté, poi acconsentì.
"Bene. E ne approfitterò anche per cercare il mio, di ragazzo..."


Uff... scritto il secondo capitolo! Come avrete intuito, ho iniziato a scrivere questa storia in onore di San Valentino, che è alle porte. Ed anche per mettermi un po' alla prova con le storie di amore (anche se semplici). Fino ad adesso mi è venuta un po' male, noiosa, ma appena inizia il viaggio state sicuri che la farò migliore! Ah, e, emm... Pugnazzo non è un tipo di tante parole... ma soprattutto io non conosco il romano e quindi probabilmente risulterà più "italiano perfetto"(senza offesa ai dialetti, ci mancherebbe!), nonostante mi sforzi di aggiungere parole e espressioni romane. Inviatemi qualche consiglio su come perfezionare il parlare di Pugnazzo per renderlo ancor più... Pugnazzo, ecco. Ed ultima cosa: ho dato bene l'impressione di Mimì? Lasciate un commento ed al prossimo capitolo! PS, cercherò di terminare entro il 14 febbraio, ma potrebbe darsi che non ci riesca.
  
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