Violetta quella mattina si alza felice. Nemmeno lei sa per cosa. 
Forse perché dopo tre mesi di vacanze estive finalmente può rivedere i suoi migliori amici, Francesca, Camilla e Maxi.
Forse perché può ritornare nello stuodio On Beat,dove può fare quello che lei ama di più, cantare.
Sì, perché quella ragazzina dagli occhi dolci, dove dentro puoi leggerle ogni singola emozione, è una cantante spettacolare.
- E oggi si ricomincia! -
Violetta salta fuori dal letto e corre dritta in bagno per darsi una rinfrescata. 

Intanto, dopo vari isolati dalla casa della ragazza, due persone stanno discutendo animatamente.
- Non posso credere che mi fai andare lì! Io non ci voglio andare! -
- Oh, sì ragazzino. Tu ci vai eccome. Magari cambi atteggiamento e diventi più umano. -
Il proprietario della prima voce, è di Leon, che è disgustato dall' idea del padre di andare a frequentare lo studio On Beat. 
Lui, andare a cantare e ballare? 
Lui? 
Non diciamo cazzate. Lui è il ragazzo che va in moto, che va a fare stronzate con la sua compagnia. 
Non è uno che si mette in calzamaglia a fare qualche piroetta... ma stiamo scherzando?
Anzi... suo padre sta scherzando? Che cosa ha bevuto per far partorire nel suo cervello questa idea mansana?
Suo padre tira un sospiro, e delicatamente appoggia una mano sulla spalla del figlio. 
- Ti prego Leon, provaci almeno. Fallo per me. -
E non sa dire il motivo, ma Leon cedette. 
Cedette alla richiesta del padre.
"E così tra poco inizierò a studiare in questo studio", pensò non tanto contento.

Ma sia lui, che Violetta non potevano immaginare che incontrandosi la loro vita sarebbe migliorata... o peggiorata. 
Dipende dai punti di vista...