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Autore: Ino chan    03/02/2014    3 recensioni
**Seguito di Monster**
-Si dice che l'ora più buia sia quella che precede l'alba, bè signori, spero solo che non sia la solita puttanata che si trova nei cioccolatini.-
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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Naglfar

 
Sif reagisce alla mancanza d’aria ancora prima di permettere alla paura di serpeggiare appena dietro  i pensieri. Solleva le mani , le appoggia contro le spalle di Loki e spinge  con tutte le forze che ha in corpo mentre  con le ginocchia cerca di colpirlo ai fianchi. Affonda le dita nel tessuto verde e oro della sua blusa, strattonandolo   mentre una patina bianco lattiginosa cala ai lati del suo campo visivo.
Non è un medico, ma sa che significa.
Sta morendo. La mancanza d’aria le sta mandando in pappa il cervello.
La paura rompe gli argini dei pensieri, si infiltra come acqua, rendendo tutto più confuso e concitato. Sif apre la mano  e carica un ceffone al viso del dio sopra di lei nella speranza di svegliarlo, anche se non è certa che un suo risveglio possa migliorare la sua situazione. Sibila il suo nome, ma Loki sembra lontano dal suo corpo.
Le forze le vengono meno,   la patina ai bordi del sui occhi si allarga, mangiando tutto. Sif vorrebbe piangere perché non è la morte questa che si sarebbe augurata, ma non riesce.
Chiude gli occhi con un ultimo rantolo mentre  la mente vaga al passato.
I campi di battaglia, la gloria, non è questo che la dea vede in quel momento dove la morte e la vita si toccano. E’ un ricordo  che aveva totalmente rimosso quello che riempie gli ultimi attimi .
Loki le sta insegnando a ballare tenendola sui suoi piedi, e lei non fa che ringraziarlo.
Sif vorrebbe allunga la mano verso quei due bambini. Verso quella piccina con i capelli biondi che sembrano risplendere come oro agli ultimi raggi del sole che filtrano dalle alte finestre della stanza privata della Regina Frigga e quel Piccolo Principe che gli eventi degli ultimi anni le ha portato via.
Il ricordo passa senza che Sif possa trattenerlo, il buio ritorna a essere luce e  la dea  sente in bocca il sapore acido della bile. Lo sputa tirando su la testa di scatto mentre Loki si lascia cadere seduto sulle gambe ripiegate  .
-Sif.- sussurra.
Si fissano, ai due lati del letto, Sif schiacciata contro la testiera e Loki inginocchiato in mezzo al materasso.  Nessuno dei due sembra avere il coraggio di parlare. Loki si passa una mano lungo il viso, dalla fronte al mento mentre Sif  sente dolore ad ogni respiro che manda giù nei polmoni.
-Non volevo farti del male.-
Sif inarca un sopracciglio mentre Loki si solleva. Lo segue barcollare fino alla porta della cabina e prima che possa rendersene conto un sussurro le lascia le labbra -Non deve per forza finire così.-
Loki si ferma, la mano sulla maniglia.
-Non deve.-
Loki si volta a guardarla. Sembra ad un passo dal cadere a terra ridotto in mille pezzi con la pelle grigia a tirare sulle ossa del viso, gli occhi  avvolti da un reticolo di  capillari rotti e le gengive grigie sui danti guasti.
-Ferma questa follia finchè sei in tempo.-
Loki stira le labbra in quello che sembra un sorriso, ma potrebbe anche essere uno spasmo di dolore per quello che Sif ne sa - Perché?-
-Non puoi volere che tutto finisca così.-
-Perché no?-
Sif chiude gli occhi  mentre  Loki scrolla la testa - E’ quello che voglio Lady Sif.- sospira aprendo la porta della cabina - E’ quello che voglio.-

 

 

SHIELD

Naglfar è di nuovo in movimento e  il potere che essa sprigiona è così forte che Avram ha l’istinto di prendersi la testa con entrambe le mani e guaire per il dolore. 
Affonda le dita nei capelli, li tira mentre Tony si alza dalla sua postazione di lavoro e Bruce alza gli occhi dallo schermo del computer. I due umani si guardano confusi mentre lo stregone combatte per tornare a respirare normalmente.
-Lenus?- chiede Tony avvicinandosi.
-Mi ha tradito?-  E’ un sussurro costernato quello che lascia le labbra incurvate dal dolore di Lenus. Tony corruga la fronte mentre gli appoggia perplesso una mano sulla spalla - Chi ti ha tradito?- gli chiede e lo stregone lo fissa furioso.
In un secondo sparisce  e Tony si ritrova a  stringere aria .
-Lo odio quando fa così.- sbotta voltandosi e menando un calcio all’aria.
Bruce si massaggia il centro della fronte con la punta delle dita. Sta sorridendo anche se sembra avere un gran mal di testa - Ora sai come mi sento io.-
-Quando?- Tony incrocia le braccia al petto e assottiglia lo sguardo pericoloso.
-Quando ho a che fare con te.-

 

 

Piana di Vigrid
-Asgard-

Un vento innaturale piega l’erba ingiallita  e  fa correre le nuvole verso il palazzo d’oro che si vede in lontananza. Lenus si guarda attorno, costernato, le mani infilate nei capelli in mancanza di qualcos’altro da stringere. - Dei…-
-Sono i colpi di remi della nave a  creare questo vento.-
Lenus si volta, Nala sembra quasi reale accanto a lui.
-HEL MALEDETTA PUTTANA!-  urla lo stregone in preda alla rabbia. Vorrebbe avere a portata di mano tavoli da ribaltare e oggetti da spaccare, ma l’unica cosa che può fare per sfogarsi e cadere sulle ginocchia e strappare  pugni d’erba e lanciarli all’aria.
Nala lo osserva  a labbra premute una contro l’altra mentre il vento sembra smuovere anche i suoi capelli e gli abiti.
-Padre.-
Gi occhi di Lenus velati di lacrime nervose incontrano quelli della figlia.
-Cosa hai promesso alla regina dei Morti Ingloriosi per il suo aiuto?-
Lenus si lascia andare ad una risata sfrenata a metà fra frustrazione e la follia - La mia anima.-

 

 

Naglfar

 
Indebolito dall’attacco di Hel , Loki è appoggiato al timone della nave con entrambe le braccia. Il ponte è deserto, ha spedito tutti quegli avanzi di inferno  sottocoperta a darci dentro coi remi. Hanno una tabella di marcia da rispettare e sono già in ritardo.
Preme il pollice e l’indice di una mano contro le palpebre, sfrega nella speranza di tornare a vedere qualcosa e quando solleva lo sguardo incrocia un' ombra ferma sulla poppa della nave, intenta a guardare in basso.
Socchiude gli occhi, confuso, prima di realizzare cosa sta per accadere -SIF!-
Sif  appoggia entrambe le mani sul parapetto, e si solleva. In piedi, sul poco spazio della balaustra, cerca  il coraggio necessario per lanciarsi nel vuoto.
Ha fatto la prigioniera per fin troppo e visto che non può sperare di liberarsi, tanto vale morire.
Chiude gli occhi, allarga le braccia e  alza un piede.
La morte. L’onore. La pace. Sono questi gli unici pensieri.
Cerca il salto, si spinge in avanti, ma invece di cadere, si ritrova a venire afferrata e spinta all’indietro. Sgrana gli occhi e l’impatto con il ponte le spezza il fiato in gola. Rotola e Loki è su di lei come qualche ora prima, ma stavolta è completamente in sé e completamente…Spaventato?
-Cosa volevi fare Sif?-
-Secondo te?-
Sif non si da’tempo di pensare a quegli occhi sgranati e a quelle labbra tremanti, chiude il pugno destro, tira indietro il braccio e carica con tutta la sua forza verso il viso di Loki. Sotto le nocche sente l’osso del naso rompersi e uno spruzzo di sangue caldo  le bagna il viso. Loki cade all’indietro, tenendosi le mani al viso, mentre lei si tira a sedere inspirando ed espirando in maniera concitata.

-Non sei mai stato un buon incassatore.-

Loki digrigna i denti fra il sangue che scende a fiotti dal suo naso. Le si getta di nuovo addosso con la violenza di un animale che carica, l’afferra per il maglione all’altezza delle spalle e  come se non pesasse nulla, la solleva e la sbatte contro il  parapetto dal quale l’ha appena tirata giù.
Sif è convinta di aver detto addio ad almeno un paio di costole, ma  l’espressione che rivolge a Loki non è di dolore  -Che c’è mi hai salvato per buttarmi tu giù ?- gli chiede   sprezzante.

 

SHIELD
-alloggi-
Noelle inarca la schiena sotto le coperte stringendo i pugni e arricciando le dita dei piedi. Ogni muscolo del suo corpo è così teso che sembra sul punto di saltare come la corda di una chitarra. Bruce la scrolla ancora e quando la ragazza si sveglia con un urletto spaventato, non respinge il suo tentativo di appendersi a lui.  La stringe fra le braccia cullandola quasi .
L’ha sentita gridare dal corridoio. Suoni che hanno avuto un senso solo una volta aperta la porta. Il secondo crollo della Torre, avvenuto solo poche ore prima, deve essersi confuso col primo in cui la ragazza, per anni, ha creduto di aver perso il padre.
Bruce sedendosi sul bordo del suo letto l’ha sentita gemere il suo nome con lo stesso strazio con cui, anni prima, nel sonno chiamava Tony.
-Hai avuto un incubo.- mormora accarezzandole la testa.
Noelle inspira profondamente, il viso premuto contro il suo collo. Non deve essere la posizione più comoda del mondo per lei, ma la ragazza non sembra avere intenzione di spostarsi. Bruce la sostiene in posizione seduta come può, sfregandole il centro della schiena con il palmo della mano.
-Sì.- fa eco dopo qualche momento Noelle.
-Cosa?- le chiede Bruce.
-Ho avuto un  incubo.-
 Si tira un po’ indietro per guardare Bruce in viso, sotto i riccioli color sale e pepe –più sale che pepe ormai- la benda che gli circonda la fronte ha una macchia rossa verso la tempia sinistra. Noelle la sfiora con la punta delle dita, prima di scendere lungo la sua guancia.
-Fai schifo.- sorride.
-Nemmeno tu sei un fiore di campo.-
-Non sei carino a farmelo notare.-
Bruce ridacchia - Nemmeno tu a farlo notare a  me.-
Non è così difficile star bene infondo, basta solo il sorriso di qualcuno caro, la sua espressione finalmente serena. Bruce sente qualcosa sciogliersi da qualche parte dentro di lui. Un grosso nodo caldo che sciogliendosi  lo fa sospirare di piacere. Avvicina il viso a quello di Noelle, le sfiora le labbra …

-Junior dove sono i calcoli…E CHE CAZZO!-

Noelle  strizza gli occhi imprecando mentre Bruce si volta flemmatico verso la porta. A occhi chiusi Tony cerca di imboccare di nuovo la porta - Che calcoli?-  chiede tranquillo.
Noelle gonfia le guanciotte osservando il padre  tastare lo stipite destro della porta , dal basso verso l’alto - Che calcoli ti servono?-
-Quando avete in mente di darvi da fare mettete una cazzo di cravatta sul pomolo della porta, stronzi!-
-Non siamo al college.-
-Sì, ma almeno io capisco che non devo entrare. -
Noelle lascia cadere la testa all’indietro, sbuffando. Bruce continua a sostenerla seduta tenendole entrambe le braccia dietro la schiena - Tutti i calcoli di Rescue sono nel mio portatile.-
-E quelli di MRK 45?-
-Anche.-
Dopo una sonora testata Tony riesce ad imboccare la porta e Noelle torna a guardare Bruce che sbuffa divertito - Dove eravamo rimasti?- gli chiede.-
-Uhm…- Bruce solleva gli occhi al soffitto fintamente pensoso .
Noelle non sa descrivere  lo scorrere dei minuti. Sa solo che finalmente si sente pretesa, reclamata, come ha sognato negli ultimi anni. Sorride fra un bacio all’altro,  facendosi piccola contro il muro mentre Bruce cerca di non cadere giù dal materasso mentre si sistema accanto a lei.
-Che c’è ?- le chiede questo incontrando il suo sorriso.
-Niente, è che sono felice.-

 

SHIELD
-tetto-
Clint sa di aver fatto una cazzata nello stesso momento in cui riesce a schienare il suo avversario e a sedersi sul suo stomaco.  Stringe le dita nella giacca di Phil che lo fissa stralunato ed è  quasi sicuro di stare arrossendo come una ragazzina.
-Scusa.- bisbiglia.
Phil strizza un occhio e porta una mano dietro la testa - Chi pensavi che fossi?- gli chiede senza accennare a volerselo togliere di dosso. Clint  allenta la presa sulla sua giacca e  passandoci sopra le palme delle mani cerca di stirargliela alla meno peggio.
-Darcy.-
-Che ha fatto?-
-E’ stressante.-
Phil arriccia un angolo delle labbra in un sorriso, uno di quelli che secondo Clint non durano abbastanza perché non riesce mai goderseli appieno - Che ha fatto di diverso dal solito?-
-E’ più stressante del solito?-
Clint si lascia cadere a lato di Phil, voltandosi verso il profilo della città oltre il parapetto. Sopra di loro le scie luminose che  illuminano il cielo appaiono e scompaiono oltre le nuvole cariche di pioggia.
-Voglio spiegare.- Clint serra la mascella. -Perché non ti ho detto nulla della mia vita prima di conoscerti.-  
Clint incrocia le braccia sulle ginocchia e ci appoggia sopra il mento, Phil rimane sdraiato a fissare quel cielo surreale -Perché?- gli chiede.
-Perché avrebbe cambiato tutto.- Clint socchiude gli occhi - Avrebbe reso tutto più serio.- Si alza  poggiando entrambe le mani sulle ginocchia - E non sapevo se…-
-Se volessi continuare a fare il trombamico o no?-
Phil si passa una mano sul viso.
- Vaffanculo.-
-Clint.-
-Vaffanculo Phil.-
Phil si tira a  sedere con un colpo di reni e si volta verso la porta verso la quale Clint sta marciando - Non scappare come al solito.-  Clint si ferma -Per favore.-
-Per favore un cazzo! Ripensa a quando abbiamo affrontato  Loki in Messico.-  Phil aggrotta la fronte mentre Clint gli si avvicina -  Cosa cazzo sono stato capace di fare pur di non ucciderti?-
-Hai resistito al suo controllo mentale.-
-Secondo te perché stavolta ci sono riuscito e l’altra volta , no?-
Phil lo fissa perplesso.
-Perché mi sono innamorato di te stupido coglione, non avrei mai potuto farti del male.-  Phil si alza in piedi mentre Clint spalanca la porta -CRETINO.- e se la chiude alle spalle sbattendola con forza.
Phil si lascia cadere seduto con un sospiro mentre Gloria, accanto a lui, invisibile come al solito, si batte una manina cicciottella sulla fronte.

FINE CAPITOLO.

Sono tornata e più carogna che mai direbbe qualcuno. Capitolo più lungo del mio solito dove succedono parecchie cosette. Spero vi sia piaciuto :D



http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2435749&i=1 Missing moment della serie dedicato a Clint e Noelle, se vi va dateci uno sguardo.

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

Note e Dislamers:

Nel ricordo Sif si vede bionda perché, secondo la mitologia norrena, prima che Loki le tagliasse i capelli per dispetto aveva lunghi capelli biondi che erano suo vanto. Thor  costringe Loki a ridarle di nuovo una chioma e Loki le donò dei capelli altrettanto belli e lucenti, ma invece che biondi visto l’attrice che interpreta  Lady Sif, neri.

 

   
 
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