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Autore: Rebecca_Daniels    04/02/2014    3 recensioni
Che cosa può accadere in un anno?? In soli dodici mesi, la vita di una comune ragazza di provincia può trasformarsi in un sogno diventato realtà?? Ma soprattutto: in quattro stagioni si può imparare a sorridere nonostante le proprie insicurezze, ad amare benché comporti dei rischi e a seguire quell'unica direzione che porta alla felicità??
*Dalla storia* "La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto...."
Note: ci sono dialoghi in inglese; la storia è già stata scritta tutta; spero abbiate voglia di sognare un po' assieme a Kaylie =)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Forever Young

Erano a Los Angeles da due giorni. Il sole sembrava non aver intenzione di abbandonare quel lembo di terra che si affacciava sull'Oceano Pacifico, come volesse far risaltare l'oro di quelle spiagge il più a lungo possibile, di modo da lasciare un ricordo indelebile nella mente di Kaylie. Perrie aveva deciso di rimanere con loro ancora per qualche giorno, con immensa gioia di tutti, in maniera particolare di Zayn a cui sembrava di vivere in un sogno: era palese che, alla fine, sarebbe tornata in Inghilterra con loro. I ragazzi sembravano prendere tutto con molta più vivacità ed energia del solito, come se tutte quelle belle ragazze in bichini, i locali super affollati in cui festeggiare e le amicizie che stavano ritrovando dopo un anno di assenza, facessero provare loro delle emozioni sempre nuove e travolgenti. Logicamente questa cosa non valeva unicamente per i suoi cinque idioti preferiti, ma anche per gli altri quattro pazzi che aprivano i loro concerti, per la band che li accompagnava e per tutto lo staff che, dopo quasi sette mesi di tour, aveva quasi completamente perso il senso della realtà. Ogni giornata diventava un terno all'otto nel senso che nessuno di loro sapeva che cosa aspettarsi da quelle ore passate assieme: scherzi, prese in giro, imprevisti, stranezze, giochi infantili che si trasformavano in vere e proprie competizioni... Era come vivere in un circo. E Kaylie aveva sempre amato i circhi. Erano nomadi, senza fissa dimora, con la possibilità di conoscere ogni giorno un luogo nuovo, persone estranee con esperienze simili e diverse dalle proprie, nuove concezioni di vita... Ma soprattutto erano l'esempio perfetto dell'amore familiare. Non avendo radici fissate in un posto preciso del mondo, chi ne faceva parte creava i propri legami con chi condivideva quella sua stessa vita, in un intrico di affetti solidi ed indistruttibili come un diamante grezzo... E Kaylie, di legami forti come pietre preziose, ne aveva costruiti parecchi in quella sua nuova famiglia. Anche con i ragazzi che aveva conosciuto solo raggiungendo la band in tour. Era per quello che ora si trovava nascosta dietro un muro dello Staples Center, con in mano un enorme gavettone pieno d'acqua, Ashton, Michael, Luke, Calum dietro di lei, anch'essi armati, e Josh che gli diceva di tenersi pronti e fare silenzio, con gesti di dubbia utilità e chiarezza. L'entrata all'arena era a pochi metri da loro e di lì a qualche secondo sarebbe stata solcata dai piedi enormi di Mr Louis Tommo Tomlinson, completamente ignaro di quanto gli stesse per accadere. L'obbiettivo era uno solo: vendicarsi del signorino per tutte le volte in cui si era preso gioco di loro e fargli capire che, ormai, aveva perso il suo status di “Pranker della 1D family”. E, logicamente, bagnarlo come mai prima in vita sua.

L'unico a sapere del loro piano era Zayn, ovvero la sola persona all'interno di quella band che riuscisse a mentire senza essere scoperto subito, come invece accadeva ogni volta con Niall. Quel piccolo irlandese tinto non era capace di dire una bugia nemmeno con la promessa di fargli mangiare ininterrottamente a pranzo e a cena, per venti giorni, cibo proveniente dal quello che lui si ostinava a chiamare “ristorante”: Nando's.

La porta si aprì leggermente, facendo uscire uno Zayn piuttosto tranquillo che palleggiava con un pallone da calcio: meritava l'Oscar come migliore attore protagonista per la sua perfetta interpretazione del ragazzo rilassato. Si girò verso l'angolo dietro cui erano nascosti lei e i ragazzi, gli fece un cenno con la testa e si diresse vero la parte opposta dello spiazzo, facendo finta di rincorrere il pallone. In quel preciso istante, un paio di Vans nere comparvero sul cemento antistante lo Staples Center, seguite da un paio di gambe nascoste dentro delle bermuda informi nere e da un torace tutto tatuato, appena celato da una canottiera bianca, ma ciò che rese più felice Kaylie fu vedere che, nonostante ci fossero trenta gradi all'ombra, il piccolo Louis aveva indosso il suo adorato cappello di lana bordeaux.

Ci farà a cubetti come la mortadella appena l'acqua toccherà quel suo preziosissimo cappellino... No, aspetta: che Lou sappia che cosa sia la mortadella??”. I pensieri alquanto profondi di Kaylie furono interrotti dall'urlo di guerra di Josh che stava letteralmente andando alla carica seguito a ruota dagli altri, in perfetto stile “mandria di bisonti alla riscossa/invasione delle scimmie assassine di Odissea nello Spazio”. Kaylie li seguì in quell'impresa da valorosi giustizieri dell'orgoglio ferito, e quando si accorse che nessuno dei gavettoni, che gli altri avevano lanciato, era riuscito a centrare il bersaglio, che ormai sgambettava a velocità della luce per tutto lo spiazzo davanti l'arena, decise che quello era il suo momento.

Non aveva mai avuto una mira nemmeno vagamente decente, tanto che alle superiori veniva sempre scelta per ultima quando si formavano le squadre, qualsiasi fosse lo sport in questione, ma la cosa non l'aveva mai interessata particolarmente: nessuno dei suoi compagni era mai stato anche lontanamente capace di fare una spaccata, quindi erano sostanzialmente pari. Ora, però, si pentiva di non essersi impegnata di più durante le ore di basket: cercare di fare canestro avrebbe di certo migliorato la sua precisione nel lancio. Eppure doveva provarci a tutti i costi e non deludere i ragazzi che la stavano guardando con uno sguardo pieno di speranza: era la loro unica possibilità.

Si spostò verso Zayn che teneva fermo il pallone con un piede dalla parte opposta rispetto alla porta e ai ragazzi che avevano appena lanciato le munizioni. Si mise alle sue spalle, facendogli cenno di fare finta di nulla e, come se fossero legati da una connessione wireless, il ragazzo si rivolse a Louis e gli fece segno di avvicinarsi per stare al sicuro.

Nell'esatto istante in cui il soggetto dell'agguato fu abbastanza vicino, Kaylie sbucò da dietro la figura slanciata di Zayn e lanciò il suo gavettone arancione...

Nemmeno se avesse avuto un mirino avrebbe potuto fare di meglio: il palloncino era arrivato giusto sulla testa di Louis e si era sfracellato in tutta la sua maestosa liquidità sul cappello e sulla faccia del ragazzo. Le goccioline cadevano tranquille dalla sua barba incolta. Era semplicemente fradicio.

Ashton- Go girl!!! (Vai così, ragazza!!!)

Calum- Wow!!! That hurts!!! (Wow!!! Questo fa male!!!)

Josh- Go Kay!!! That's what I mean!! (Vai Kay!!! Questo è quello che intendevo!!)

Zayn rideva come un pazzo, tendendosi la pancia, mentre Kaylie faceva dei piccoli inchini di fronte alla folla che la stava osannando, fino a quando...

-Kaylie Bella you better start to run!!!! (Kaylie Bella ti conviene cominciare a correre!!!!!)

Louis la stava guardando con uno sguardo omicida ed un ghigno maligno dipinto sulle labbra sottili: doveva aspettarselo che la vendetta non sarebbe tardata ad arrivare.

Lo vide slanciarsi verso di lei e Kaylie ebbe appena il tempo di scansarsi prima che la mano grande del ragazzo afferrasse per un soffio la sua camicetta senza maniche, bianca.

Corse a per di fiato, ringraziando mentalmente Liam che l'aveva costretta a cominciare a fare un po' di palestra non solo in vista del suo tour ma anche per reggere i ritmi delle eventuali fughe da frotte di fan scatenate.

Nel frattempo erano usciti anche Eleanor, Perrie, Liam, Harry e Niall. Kaylie cercò di individuare con un'occhiata disperata chi potesse aiutarla in quella sua fuga ed una sola persona era quella giusta: Niall.

Si fiondò alle spalle del biondino che la coprì con il suo metro e settantatré di altezza e dolcezza.

Louis- Get out of my way, Nialler... It's between me and Mrs Kay!!! (Levati dalla mia strada, Nialler... E' tra me e Mrs Kay!!!)

Niall- I can't... She helped me with my style... (Non posso... Mi ha aiutato con il mio stile...)

Louis- C'mon man!!! I'll let you win the next dance battle on stage!! (Avanti amico!!! Ti lascio vincere la prossima sfida di ballo sul palco!!)

Niall- Mmm... Not enough... (Mmm... Non abbastanza...)

-Niall: you can't sell me this way!! (Niall: non puoi vendermi in questa maniera!!)

Louis- Okay... I'll give you all my sweeties and edible things fans are gonna give us!! (Okay... Ti darò tutte le mie caramelle e le cose commestibili che le fan ci daranno!!)

Niall- I'm in!... Tickling?? (Ci sto!... Solletico??)

Louis- Absolutely!! (Assolutamente!!)

Kaylie ci provò ad allontanarsi dalla schiena di quel traditore che si era appena fatto comprare con qualche banale caramella da Louis, ma le mani di Niall le strinsero i fianchi facendola finire tra lui ed il ragazzo tutto bagnato dal sua gavettone. Quattro mani cominciarono a farle il solletico facendola dimenare come un lombrico in agonia sul vetrino di uno scienziato pazzo. Le sue risate ed i suoi tentativi di ribellione non facevano che aumentare il divertimento di quei due e l'intensità di quella tortura.

Sì... Questi due idioti non hanno vent'anni, ne hanno quattro se tutto va bene!!” pensò Kaylie mentre finalmente riusciva a liberarsi dalla presa dei due bambini troppo cresciuti e a rifugiarsi tra le braccia di Liam, che rideva come un matto.

-Seriously: I can't understand why you get mad just with me and not with the others guys!! (Seriamente: non capisco perché tu ti sia arrabbiato solo con me e non con gli altri ragazzi!!)

Louis- Because to tickle on of them would be a little bit strange... (Perché fare il solletico a uno di loro sarebbe stato un po' strano...)

Ashton- I'm offended, Louis... (Mi sono offeso, Louis...)

Luke- Me too... (Anche io...)

Louis li guardò e prima che potessero accorgersene si ritrovarono sommersi in un abbraccio di quelli coccolosi, stile “Tommo in vena di carinerie verso il mondo”, cosa che non accadeva di certo di rado. Ormai persino Kaylie si era abituata a ricevere qualche abbraccio inaspettato dal ragazzo , così, come se nulla fosse: alle volte sembrava seriamente dimenticarsi di essere uno dei ragazzi più desiderati sulla faccia del pianeta.

Ma questa era una cosa che accomunava tutti e cinque i componenti della band, tanto che, il giorno seguente decisero di andare a fare un giro in yacht, lungo le coste della penisola Californiana. Fortunatamente erano agevolati dalla città in cui si trovavano: Los Angeles ed i suoi abitanti erano abituati ad avere a che fare con star internazionali, quindi il pericolo di assalti incontrollabili di fan era relativamente basso. Era come se stessero facendo una gita fuori porta in un giorno di festa: avevano cibo e da bere a volontà, il sole e il vento dalla loro parte, ma soprattutto potevano godere della propria reciproca compagnia. A Kaylie vennero in mente quelle innumerevoli feste di Ferragosto che aveva trascorso in spiaggia oppure in un campo soleggiato, attorno ad un falò, giocando a giochi idioti e guardando dei suggestivi fuochi d'artificio. Già: i suoi amici. Quelli che non si erano più fatti sentire dopo l'inizio della sua conoscenza con i ragazzi.

Ci sto pensando un po' troppo in questi gironi... E' solo che mi sembra assolutamente incomprensibile che qualcuno possa dirti cose come ti-voglio-bene, sei-importante-per-me, la-tua-opinione-conta-più-di-tutte e poi sparire nel nulla più assoluto, neanche fosse caduto nel Triangolo delle Bermuda...”.

-Ehi, Kay?? Are you okay?? (Ehi Kay?? Stai bene??)

Zayn le era affianco e la guardava con un punto interrogativo stampato sulla faccia: era rimasta l'unica in piedi, in mezzo alla barca, con ancora tutti i vestiti addosso. Kaylie si riscosse dalla miriade di pensieri che continuavano a ronzarle per la testa da dopo la chiacchierata con Harry e, dopo essersi messa in costume (cosa che solo l'estate precedente l'avrebbe messa in uno stato di panico ed agitazione da record considerati i cinque meravigliosi pezzi di uomini che le giravano attorno e le due fotomodelle mancate che li accompagnavano), si distese sull'asciugamano vicino a Liam, con Eleanor alla sua destra, e Perrie che faceva capolino oltre la sua spalla. Niall non era riuscito a resistere più di tre secondi sotto il sole cocente della California ed era già seduto sotto un piccolo ombrellone, con la crema protettiva spalmata su tutta la faccia: sembrava un enorme marshmallow umano.

Louis aveva già una birra in mano e stava tentando di convincere a tutti i costi Harry a fare un tuffo nel blu dell'oceano, ottenendo come risposta unicamente dei grugniti di diniego da parte di un sacco di patate disteso su un asciugamano a poca distanza da Liam, impegnato con il suo adorato Iphone.

Probabilmente se solo si fosse degnato di formulare una frase di senso compiuto non avrebbe dato il via libera alla mente vendicativa di Mr Louis che, tra le cose che più non sopportava in assoluto, c'era sicuramente il fatto di non essere al centro dell'attenzione. Dopo meno di cinque secondi, tanto che Kaylie si chiese come avesse fatto a pensare una cosa del genere in così poco tempo, Harry era sommerso da una cascata di birra che gli colava copiosamente sulla schiena. Si alzò di scatto imprecando contro qualsiasi cosa gli capitasse sott'occhio ed arretrò verso la balaustra dello yacht. Louis continuava a minacciarlo con la bottiglia, ormai mezza vuota, andandogli incontro con un ghigno minaccioso sul volto. Liam capì le intenzioni di Louis e si fece consegnare l'iphone da Harry, che lo guardò un attimo confuso. Quando anche gli altri si accorsero di che fine avrebbe fatto il signor ex riccioli d'oro e fossette da capogiro, cominciarono a sogghignare sotto i baffi.

-Three... Two... One... Wet Harry!!! (Tre... Due... Uno... Harri bagnato!!!)

Zayn aveva fatto coincidere il suo conto alla rovescia con la rovinosa, nonché spettacolare, caduta di Harry fuori dallo yacht nel bel mezzo delle profondità dell'Oceano Pacifico.

Louis non perse tempo e si lanciò a sua volta, facendo un tuffo da medaglia d'oro alle Olimpiadi, se mai qualcuno avesse deciso di inserire la categoria “Tuffo Più Sgraziato”, rischiando peraltro di finire giusto sopra un Harry ancora sconvolto e boccheggiante. In meno di due secondi netti Niall era uscito dal suo rifugio a prova di raggi ultravioletti e con ancora la maglia addosso aveva preso la rincorsa per lanciarsi di tutta fretta in acqua, sperando di dare un po' di sollievo alla sua pelle già arrossata dal sole, ma Liam lo aveva acchiappato per il bordo della maglia, rischiando di farlo cadere di faccia, per tirarsi su e batterlo sul tempo, buttandosi in acqua prima di lui.

Kaylie lo vide prendere lo slancio e tendere tutti muscoli per potersi inabissare nelle calde acque facendo meno schizzi possibile. Quella pelle leggermente abbronzata, così vicina al colore dell'ambra, i capelli sempre più lunghi che si scompigliavano leggermente con la fresca brezza che soffiava, quel sorriso furbo e genuinamente divertito che lo rendeva così simile ad uno di quei principi delle fiabe Disney.

Non mi abituerò mai a quanto bello sia... E se fosse tutto un sogno??? No... Decisamente no... Altrimenti non vedrei questo...”.

Kaylie stava assistendo ad una scena che le parole avrebbero difficilmente potuto descrivere: Zayn, dopo aver preso di peso un ancora shoccato Niall, si era gettato in mare con un urlo disumano, degno di Tarzan nei momenti più selvaggi, finendo poi per giocare a schizzarsi e a buttarsi sott'acqua con gli altri quattro esseri, che comunemente venivano definiti come “uomini”. In quel momento non sembravano altro che cinque bambini di quattro anni intrappolati nel corpo di cinque ventenni. Si stavano divertendo come dei pazzi e le loro risate risuonavano cristalline e spensierate nelle orecchie e nel cuore di Kaylie, ma sapeva che non era l'unica ad essere affascinata da quella scena di pura felicità: Eleanor e Perrie, in piedi accanto a lei, davanti la balaustra, avevano lo stesso sguardo sognante.

Non poteva farci nulla: Louis, Niall, Harry, Zayn e Liam erano la sua dose quotidiana di gioia. Poteva suonare piuttosto banale, ma era come se ognuno di loro avesse una caratteristica, un'attenzione, un sorriso, una parola capaci di trasformare anche la giornata più cupa in ventiquattr'ore da vivere al massimo delle proprie possibilità... Rimanendo per sempre giovani...

Louis- C'mon girls!! Come in!! (Forza ragazze!! Venite dentro!!)

Liam- Kay I know that you want!! Jump in!! (Kay so che lo vuoi!! Salta!!)

Niall- That was pretty ambiguous, Liam... (Questo era abbastanza ambiguo, Liam...)

Liam- Shut up Nialler!! I'm not you!!! (Ma taci Nialler!! Non sono mica te!!!)

Niall- What do you mean?! (Che intendi?!)

Liam- This!!! (Questo!!!)

Liam saltò sulle spalle del povero irlandese facendolo inabissare nelle profondità delle acque pacifiche, rischiando seriamente di rendere il mitico quintetto un quartetto mancante del biondino di ordinanza.

Kaylie si voltò verso le ragazze e, dopo uno sguardo complice con Perrie, a cui seguì uno di terrore di Eleanor, prese per mano le sue meraviglie che erano al suo fianco e con una breve rincorsa si ritrovarono sulla soglia della balaustra, pronte a sfidare l'aria.

Questa è la felicità!!!” pensò Kaylie mentre l'aria salmastra di Los Angeles le riempiva i polmoni e l'acqua salata le bagnava la pelle, facendole provare dei brividi incredibili...

Quando riemerse, due mani calde la presero per i fianchi e la condussero vicino a due labbra tutte da baciare, cosa che Kaylie stava tranquillamente per fare fino a quando...

Louis- Put her down!!! (Buttiamola giù!!!)

Due mani le schiacciarono le spalle, sobbarcandole con tutto il peso del corpo di uno dei ragazzi. No, non di uno dei ragazzi, il corpo era quello di Harry, il quale era tutto fuorché un fuscello, considerati i muscoli che si ritrovava. Gli occhi di Kaylie passarono dal vedere due labbra sottili e rosee che la aspettavano ad un intrico di capelli (suoi), mani (di Harry e Liam) e addominali (di non si sa chi) che si muovevano davanti a lei. Appena riuscì a tirare la testa fuori dall'acqua uno sguardo assassino colpì Harry in tutta la sua ricciolosità bagnata, cosa che lo fece fuggire a nascondersi dietro a Niall, il quale guardò Kaylie piuttosto preoccupato per poi scambiare con lei un'occhiata complice che voleva dire una sola cosa: Harry è finito.

Niall si girò e lo blocco, prendendolo per la schiena, mentre Kaylie, Liam e il resto dell'allegra brigata continuava a schizzarlo, finché non fu costretto a chiedere pietà.

-Zayn!! May I help you?? (Posso aiutarti??)

Zayn si voltò verso Kaylie: era appena entrata sotto coperta, dove lui si era rifugiato ufficialmente per prendere qualcosa da bere, ma sicuramente era lì per nascondersi da tutto il caos che c'era fuori. Kaylie non aveva mai capito molto di quel ragazzo, cosa alquanto strana considerato che solitamente le bastava uno sguardo per poter inquadrare le persone, eppure lui sembrava un muro contro cui nemmeno un paio di occhiali con i raggi x avrebbero potuto fare qualcosa, molto peggio di Harry. Certo era che le sue parole di due giorni prima, ma soprattutto, il suo aver capito prima di tutti che stava male e che l'unica cosa di cui avesse realmente bisogno fosse Liam, l'avevano lasciata con un domanda nella testa: chi era veramente Zayn Malik??

Zayn- Oh... Yes, thank you... (Oh... Sì, grazie...)

Si voltò nella sua direzione rivolgendole un sorriso splendido, per la sua semplicità e per il suo essere un vero e proprio regalo, che non veniva donato a chiunque. Non perché sorridesse poco, ma perché lo faceva solo con determinate categorie di persone: Perrie, gli amici che conosceva da una vita, quelli che conosceva da tre anni e mezzo e le fan. Già, le fan: non erano forse loro quelle che su ogni fanfiction scrivevano che lui non sapeva nuotare??

-Zayn... Can you swim?? I mean: before you plunged into the sea so easily... (Zayn... Sai nuotare?? Intendo: prima ti sei lanciato in mare così facilmente...)

Il ragazzo la guardò prima un po' stranito per la domanda con cui se ne era uscita, così all'improvviso, mentre stavano tentando di soddisfare tutte le richieste degli altri, poi rise, forse più tra sé e sé che con Kaylie, ma a lei non diede minimamente fastidio: era così raro vederlo a suo agio con qualcuno che non conoscesse.

Zayn- Yes, I can swim... Well I manage to tread water, but I think it's better than nothing... (Sì, so nuotare... Beh me la cavo a galleggiare, ma credo che sia meglio di nulla...)

-Absolutely... (Assolutamente...)

Devo trovare un modo per farlo parlare... O forse dovrei solo smetterla di volerlo far aprire con me a tutti i costi unicamente per soddisfare la mia curiosità morbosa verso il mondo...”.

Zayn- Kay?? Are you okay?? There's something you want to ask me?? (Kay?? Stai bene?? C'è qualcosa che vorresti chiedermi??)

Basta, è ufficiale: io sono un libro aperto... Anzi, un libro illustrato per bambini di tre anni, quelli gommosi... Più facili da capire di quelli non c'è nulla...!!”.

Kaylie abbassò lo sguardo verso il bicchiere di succo all'ananas che stava riempiendo e, cercando di non essere troppo brusca, diede libero sfogo alla sua curiosità.

-Zayn... How did you understand that I wasn't feeling fine, that day?? (Zayn... Come hai fatto a capire che non mi sentivo bene, quel giorno??)

Il ragazzo dal ciuffo fluente la guardò per un attimo poi, riprendendo a riempire i bicchieri, le rispose tranquillamente.

Zayn- You know: I didn't have the chance to talk a lot with you... Also because I'm not a very talkative guy... But I saw how do you take care of Liam and the boys, but also of Eleanor and Perrie... (Lo sai: non ho avuto la possibilità di parlare tanto con te... Anche perché non sono un ragazzo molto loquace... Ma ho visto come ti prendi cura di Liam e dei ragazzi, ma anche di Eleanor e di Perrie...)

Al solo pronunciare il suo nome, il volto di Zayn si illuminò: quei due erano esattamente l'uno l'opposto dell'altra (per lo meno ad un occhio esterno), ma per questo erano altrettanto perfetti assieme e l'amore che lui provava nei suoi confronti si leggeva in ogni minimo gesto che le dedicava.

Zayn- And that day your gaze was saying that you were the one who need someone to take care of you... And Liam was that someone... (E quel giorno il tuo sguardo stava dicendo che eri tu quella che aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di te... E Liam era quel qualcuno...)

Forse quel ragazzo non parlava molto, forse valutava sempre attentamente le persone prima di potersi fidare di loro, forse aveva tutto un mondo dentro che ci teneva a riservare solo per coloro a cui teneva veramente, ma ora Kaylie aveva capito perché Liam tenesse così tanto all'amicizia di quel bellissimo ragazzo di Bradford: ogni suo attimo di silenzio era un attimo usato per prestare attenzione agli altri.

Kaylie stava per ringraziarlo di nuovo per quanto aveva fatto, quando lo vide voltarsi verso di lei e guardarla con uno sguardo serio negli occhi.

Zayn- I think that Liam is a lucky guy... You're a special person, Kay... In a good way, of course!! Take care of him and if you need someone to talk to, I'm here... (Credo che Liam sia un ragazzo fortunato... Sei una persona speciale, Kay... In modo positivo, certo!! Prenditi cura di lui e se avessi bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono qui...)

-Thank you Zayn, I promise that I will... And you love as nobody before that lovely bunch of energy out there... (Grazie Zayn, prometto di farlo... E tu ama come nessuno prima quell'adorabile accumulo di energia là fuori...)

Zayn le sorrise in quel suo modo tutto speciale, con la lingua che spuntava dai denti candidi, per poi abbassare la testa sulla birra che aveva appena stappato. Appoggiò entrambe le mani sul bordo del pianale di marmo e prese un profondo respiro: sembrava stesse meditando su qualcosa di importante, come se dovesse prendere una decisione radicale.

Zayn- I'm gonna propose to her... (Le chiederò di sposarmi...)

L'inglese non sarà stata la lingua madre di Kay, ma quella frase era assolutamente impossibile da travisare: Zayn le aveva appena detto che avrebbe proposto a Perrie di sposarlo.

Kaylie si perse ad osservare quegli occhi profondi e pieni di sentimenti, che la stavano scrutando alla ricerca di una qualche reazione.

Zayn- I've alredy told it to the guys... (L'ho già detto ai ragazzi....)

Si accorse di come quel ragazzo non avesse bisogno di alcun tipo di raccomandazione o di rassicurazione, perché Zayn era fieramente e profondamente convinto di quello che stava facendo perché era altrettanto sicuro dell'amore che provava per Perrie. E Kaylie non poté che dire:

-Do you know that you're all going to wear pink and violet ties, right?? (Lo sai che indosserete tutti delle cravatte rosa e violetto, vero??)

Entrambi si misero a ridere, incuranti dei bicchieri pronti sul bancone, fino a che uno stranamente impaziente Niall non venne a reclamare il suo spuntino.

Quando si ridistese vicino a Liam, sentì una mano intrecciarsi con la sua, così girò il volto verso quella statua greca che stava risplendendo vicino a lei sotto il sole californiano, sorrise vedendolo strofinare i loro nasi dolcemente, per poi lasciarsi andare al sonno, sentendosi amata come mai prima in vita sua.

Mancavano due giorni per tornare a Londra, così Liam e Kaylie decisero di trascorrere assieme più tempo possibile in quella città che lei aveva sempre sognato ma che mai avrebbe immaginato di poter visitare, soprattutto mano nella mano con un ragazzo come lui. Ed era esattamente quello che stavano facendo quel pomeriggio: Liam aveva appena finito un'intervista ad una radio con gli altri quattro, ma alla mattina aveva promesso a Kaylie che sarebbero andati a fare una passeggiata lungo la Walk Of Fame, e poi a cena “in un posto speciale”. Si vedeva lontano anni luce che il ragazzo voleva a tutti i costi farle ricordare ogni singolo attimo della loro relazione come un momento indimenticabile ed irripetibile, dato che una volta, parlando, Kaylie gli aveva confessato che una delle sue più grandi paure era quella che, quando fosse arrivato il momento di guardarsi indietro e di fare un resoconto della propria vita, non avesse visto altro che rimpianti per parole non dette ed esperienze non fatte... “Un po come i miei primi diciannove anni di vita...”.

Si erano aggiunti anche Eleanor, Louis e Niall, dato che Harry sarebbe andato a trovare degli amici che non vedeva da troppo tempo e Zayn aveva deciso di far compagnia a Perrie, che finalmente era riuscita a decidere di che colore tingersi i capelli, consigliata da una felicissima Lou, che finalmente poteva usare qualche tinta che non fosse il biondo dell'irlandese.

Erano scesi da pochi minuti dalla macchina che li aveva accompagnati lì, con Mark, Alberto e Mr Bread, ovvero altri due ragazzoni della sicurezza, a fargli compagnia, quando degli scatti incessanti di macchine fotografiche, a pochi passi da loro, li fece voltare tutti nella stessa direzione. Mark lanciò un'occhiata ai ragazzi per capire se gli desse fastidio, ma Niall fece cenno di no con la testa, esprimendo il pensiero di tutti: in fin dei conti, quello faceva parte della loro vita, del loro potersi esibire su un palco ogni sera in una città diversa, davanti a migliaia di persone nuove che adoravano la loro musica e gli volevano bene.

Cominciarono a fare qualche foto con alcune delle stelle che Kaylie aveva sempre sperato di poter toccare con mano: Michael Jackson, Etta James, Christina Aguilera... Le sembrava di essere in paradiso. C'erano delle bancarelle ai lati di Hollywood Boulevard su cui era esposta la merce più varia e stravagante che avesse mai visto, così, quando Niall comparve con degli strepitosi occhiali da sole verde mela a forma di stella, decisero ognuno di comprarne un paio. La gente si fermava a guardarli incuriosita, ma non perché fossero i tre quarti degli One Direction, bensì perché stavano facendo delle foto assurde e strampalate, con degli occhiali adatti ai clown del circo, in mezzo ad una strada gremita di persone. Se fossero stati i protagonisti di una tela di un pittore del Cinquecento, probabilmente il quadro si sarebbe intitolato “La Felicità: forme, colori e sorrisi”.

Sì: sarebbe il titolo perfetto per noi...” pensò Kaylie mentre aspettava con Eleanor che i ragazzi finissero di firmare degli autografi per un gruppo di ragazze molto carine. Doveva ammetterlo le fan della band erano, nella maggior parte dei casi, estremamente belle o comunque ben sopra la soglia della categoria “carine”, ma nonostante questo la sua attenzione ricadeva costantemente sulle attenzioni e sui sorrisi che Liam dedicava a loro: erano sempre pieni di gioia, di affetto e di riconoscenza. Se c'era una cosa che nessuno di loro aveva dimenticato era che tutto quello che avevano ottenuto lo dovevano solo ed esclusivamente alla straordinaria dedizione delle loro fan ed il fatto di ringraziarle in continuazione aveva ben poco a che fare con le imposizioni dei manager (anche perché Kaylie avrebbe proprio voluto vedere Louise che tentava di imporsi su quei cinque scapestrati), ma si rifaceva al profondo affetto che loro provavano per quelle ragazze e bambine.

Le raggiunsero davanti un locale molto dimesso di Hollywood Boulevard che le ragazze avevano deciso come luogo destinato per la loro cena, ma Liam stupì tutti, scambiandosi uno sguardo complice con Louis, dicendo:

-Sorry girls, but tonight it's all up to us... We're going to have dinner on the beach... Zayn and Perrie are on their way, and Harry is already there with some friends and the crew... (Scusate ragazze, ma stasera decidiamo noi... Ceneremo sulla spiaggia... Zayn e Perrie stanno arrivando, e Harry è già lì con alcuni amici e lo staff...)

Quella meraviglia di uomo, che era anche il suo ragazzo, le lanciò uno sorriso divertito leggendo lo stupore sul volto di Kaylie: doveva tenerlo a mente più spesso che se Liam James Payne decideva di farti vivere ogni singolo istante della tua vita come fosse l'ultimo, non c'era da star tranquilli.

La prese per mano e si diressero, con gli altri, verso la spiaggia, dove avevano organizzato una specie di gazebo con tavoli coperti da tovaglie bianche, stracolme di vivande, circondato da torce ancora spente.

Il sole stava scendendo lungo la linea d'orizzonte giusto quando furono arrivati tutti e Harry ebbe finito il giro di presentazioni. Senza dire niente, Liam legò le sue braccia attorno la pancia di Kaylie, e la spinse avanti verso l'oceano e quella distesa arancione in cui si stava tramutando il cielo sopra la penisola californiana.

Quando l'acqua fresca toccò i piedi di entrambi, arrestò quella loro avanzata ed appoggiò la testa sulla spalla di lei: sentire il suo respiro profondo sul collo le dava gli stessi brividi della prima volta, la stessa sensazione di aver trovato il proprio posto nel mondo... Che fosse nel corridoio di un'arena, lungo un red carpet, in una stanza d'albergo o su una spiaggia californiana... Non aveva importanza: dovunque ci fosse stato lui, lei sarebbe stata a casa.

-It's perfect... (E' perfetto...)

Kaylie non aveva bisogno di chiedergli che cosa fosse perfetto: lo sapeva. Sapeva che si stava riferendo a quel tramonto mozzafiato che si stava dipingendo davanti ai loro occhi innamorati, tramutando ogni riflesso d'acqua in una cascata dorata; al rumore smorzato delle chiacchiere e delle risate delle persone a cui volevano bene, a pochi passi da loro; a quella leggera brezza che faceva volare dolcemente i lunghi capelli castani di Kaylie lontano dal suo collo, di modo che Liam potesse lasciarle dei dolci baci sulla pelle nuda; a quel loro amore che sembrava diventare ogni secondo più forte e coinvolgente, come se potesse trasformarsi nella fiamma stessa della loro vita... Ma forse, lo era già diventato...

Liam- I love you... (Ti amo...)

-I love you too... (Ti amo anch'io...)

Liam- Are you still scared to get old?? (Sei ancora spaventata di invecchiare??)

-No, if I can grow up with you... (No, se posso crescere con te...)

Liam- Don't worry, Kay... We'll be forever young... (Non ti preoccupare Kay... Saremo per sempre giovani...)

Sì: sarebbero stati giovani per sempre... O almeno lo sarebbe stato il loro amore... E se anche i loro corpi fossero invecchiati, si fossero raggrinziti e si fossero poi spenti, nulla avrebbe impedito a quelle due anime gemelle di amarsi ancora, fino alla fine del tempo...

Il giorno dopo era la loro ultima occasione di vedere la città di Los Angeles in tutto il suo splendore, così decisero di dirigersi tutti e otto, accompagnati da Mark e altri ragazzi della sicurezza, su quella che era il simbolo di quella città sempre viva: la collina su cui si stagliava la maestosa scritta “Hollywood”.

Dopo aver fatto qualche foto alla vista mozzafiato, che sicuramente sarebbe stata postata su Instagram da Harry nel giro di due minuti netti, accettarono di buon grado la proposta di Perrie: fare una foto tutti assieme su una delle lettere dell'enorme struttura, con uno squarcio di quella città speciale.

Salirono, aiutandosi l'un l'altro, sulla prima “O” e si misero in posa. Kaylie aveva consegnato la polaroid che aveva comprato appena arrivata a Los Angeles a Mark, di modo che potesse scattargli una foto che diventasse immediatamente un ricordo tangibile.

-Three... Two... One... Say cheese!!!! (Tre... Due... Uno... Formaggio!!!!!)

Erano sul loro aereo privato, di ritorno a Londra. Kaylie continuava a contemplare quel piccolo pezzo incastonato di felicità, mentre con una mano accarezzava i capelli sempre più folti di Liam, che si era addormentato sulla sue gambe, aiutato dalla comodità esagerata di quelle sedute.

Non riusciva a fare a meno di curvare le labbra in un sorriso genuino, guardando quella foto: Zayn aveva in spalla Perrie; Harry era seduto per terra, con le lunghe gambe a penzoloni, giusto davanti le gambe di Kaylie, Liam sbucava tra la sua testa e quella di Niall che era in piedi vicino a lei; Eleanor e Louis erano seduti, con le schiene appoggiate alle ampie spalle di Harry. E sorridevano... Sorridevano tutti...

-We're so freaking perfect, aren't we?? (Siamo terribilmente perfetti, vero??)

Harry era sbucato alle sue spalle e le stava regalando quelle sue fossette speciali: finalmente lo vedeva un po' più sereno. Fece un cenno di assenso e poco dopo lo vide tirare fuori l'Iphone per scattare una foto a Liam che dormiva beatamente su di lei. Cercò di bloccarlo, ma tentare di fermare Harry Styles quando era colto da uno dei suoi attacchi di “Instagrammite” acuta era come cercare di contenere la felicità che Kaylie provava in quel momento: assolutamente impossibile.




Hi sweethearts!!

Lo so: sto aggiornando ad un orario improponibile, ma sono appena tornata a casa dal cinema (P.S. Il Lato Positivo e Jennifer Lawrence sono spettacolari **) e questo capitoletto era qui, bello pronto... Non potevo non postarlo ^^ Non so bene cosa sia... O meglio, so che con ogni probabilità è un ammasso di melassa e coniglietti rosa, ma credo che Liam e Kay meritino di avere dei bei ricordi da condividere... Insomma: sono giovani, innamorati e più o meno famosi... Almeno qui, lasciatemi sognare un po' **

Detto questo, è doveroso un ringraziamento a tutte quelle che hanno preferito, scelto o ricordato questa storia: avete una pazienza infinita a leggere e ve ne sono altamente grata =D

Ora mancherebbe solo scoprire che cosa ne pensate del capitolo o della storia, ma questo spetta a voi e alle vostre recensioni.... Forza, dai... Compare persino un miracoloso Zayn Malik che parla e si confida... -non avete idea della fatica per immaginare come possa essere avere una conversazione con lui... Quel ragazzo mi stressa >.<-

Mi dileguo...

P.S. Se non ve l'ha ancora detto nessuno in questa nottata/giornata: ricordatevi che siete SPECIALI!!

Lots Of Love <3


  
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