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Autore: Gwenny Shepard    05/02/2014    3 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
.
.
.
Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trenta minuti.
-ROSE!- avevano urlato entrambi prima di venirmi ad aiutare, 
-Cosa le avete fatto?- chiese con una punta di rabbia e preoccupazione Angel, 
-È colpa tua! Tua e del tuo stupido giochetto del sangue di uno stupido di un discendente!- aveva risposto Andrè con lo stesso tono mentre mi teneva i capelli, 
-Non dire cazzate!-
-Non dire tu cazzate! Ha rischiato di morire questo lo sai?- continuavano ad urlare mentre io non riuscivo a smettere di sputare tutto quel sangue. 
-SAAALVE GENTEEEEE!- urlò La bionda entrando con mille buste fra le mani. -Oddio!- aveva esclamato correndomi accanto.
-Non è possibile! Il sangue di un discendente stordisce l'anima e basta!- riprese Angel senza nemmeno badare alla bionda,
-NO! Prova a trasformarla! Ma non può riuscirci perché le anime sono più forti del sangue dei discendenti, perciò o la stordisce, o raramente la trasforma, o come spesso accade, la uccide!- 
-No.. No..n- 
-SMETTETELA DI PARLARE! ALMENO SMETTETELA DI FARLO QUI!- urlò Anne mentre la nausea iniziava a diminuire. Gli altri due si allontanarono
-Abbiamo dovuto farle delle trasfusioni.. Tante! Dovevamo purificare il suo sangue prima che quello che le avevate dato lo modificasse del tutto!-
-Mi.. Mi hanno assicurato che non le avrebbe fatto alcun male...- rispose Angel mentre iniziava a tremare. 
-Chiama Frida!- le urlò Andrè mentre tornava verso di me, ma lei rimase immobile, lo sguardo vuoto. 
-CHIAMA FRIDA CAZZO!- le urlò ancora. A quel punto si mosse, tremando prese il telefono che le cadde. Lo riprese e digitò un numero. 
-Metti il vivavoce!- le disse, e così fece, 
-"Andrè?"- 
-Frida c'è un problema! Sta vomitando sangue! Cosa cavolo devo fare?- 
-"Cazzo!"- 
-Che significa cazzo! Frida trova una soluzione sei tu il medico qui!- 
-"È.. È normale! Sta rigettando il sangue che le abbiamo dato perché il suo si sta rigenerando!"-


Il silenzio. Il silenzio più assoluto. Non volevo ascoltare altro. Non volevo sapere nulla se avrebbe potuto danneggiarmi. 
Tutti avevano rispettato la mia idea e avevano taciuto riguardo la storia legata al sangue. 
Il fatto era stato dimenticato. 
Avevo capito che Angel non andava d'accordo con Andrè ed Anne, perciò alternavo le giornate: alcune le passavo con mia sorella, altre con i fratelli. 
Mi piaceva stare con i due. Ero affascinata da quell'Andrè, mentre Anne era molto simpatica, quasi una seconda sorella. Con loro facevo degli allenamenti strani, un'arte marziale, tiro con l'arco, e scherma. Oppure con Anne spesso giravamo per i negozi del centro e Andrè pagava. Con Angel invece andavamo a trovare sempre delle persone molto strane.. Tutte sempre in giacca e cravatta, le donne portavano tajere, tranne Angel. Mangiavano una carne strana, non mi piaceva per nulla l'odore e il colore che aveva, perciò la prima volta che li conobbi dichiarai di essere vegetariana. 
Abitavano tutti in luoghi diversi, ognuno aveva una famiglia, ma molti dei loro coniugi sembravano decisamente più vecchi di loro. Nonostante ciò, pranzo e cena li passavano senza di loro ma in quegli uffici troppo seri per dei ragazzi e ragazze di al più 25 anni. Non potevo dire a nessuno di loro, perché Angel mi aveva fatto promettere così..
Ogni tanto, in albergo, venivano a trovarmi degli amici di Anne ed Andrè, soprattutto un certo Ethelbert. Ma altrettanto spesso anche Frida, che a mio parere veniva più per Andrè che per la mia salute, e Kenneth, un bel giovane..

-Perché non vai ad apparecchiare?- disse la giovane dai capelli rossi, 
-Certo!- risposi andando nella sala pranzo degli uffici nella 74esima strada. 
Una stanza piena di vetrate che davano sulla città, il pavimento di marmo tanto lucido da potercisi specchiare, il tavolo di cristallo al centro, le eleganti sedie argentate che lo circondavano, i fiori bianchi nei sofisticati vasi ai lati della porta di entrata, tutto era in perfetto equilibrio, tutto tranne una cosa, una specie di calice al centro del tavolo, un calice che sembrava vecchio di più di cent'anni! Lo presi per spostarlo 
-Che hai intenzione di fare con quel calice?- disse una voce ferma alle mie spalle, 
-I-io sto.. Apparecchiando.. Volevo solo spostarlo..- mi guardò affondo, prima di rispondermi. 
-Lascialo lì, sta bene lì!- 
-Ok..- 
Lo rimisi al suo posto ignorando la reazione della rossa. 

Era ormai dicembre e l'aria del natale si faceva sentire, decidemmo che quell'anno saremmo rimaste li a New York, non fu una decisione spontanea bensì la bufera di neve non ci aveva lasciato scelta. 
Era bello però passeggiare in mezzo a tutto quel bianco, e anche la scuola sembrava essere divertente. Nonostante Angel non venisse più a scuola con me.

-Allora? Dove andiamo?- 
-A fare i regali di natale ovvio!- 
-Ma dovevo andarci con Anne!- 
-Beh cambio di programma, verrai con me!- 
-Ma-
-Oh avanti mi odiate così tanto?- 
-Io non.. Perché parli in terza persona?- 
-L'abitudine.. Ora rispondete!- 
-Io non vi odio affatto! Il problema è che non vi conosco..-
-Non conoscete nemmeno Andrè ma non vi dispiace mai passare del tempo con lui.. Vi ho visti durante gli allenamenti, ho visto come lui vi guardava!- tossii nervosamente, quel Kenneth iniziava a blaterare -Vorrei solo.. Ho paura che voi possiate fare lo stesso con lui..- 
-Oddio no! Io non.. Non penso mai a lui in quel senso! Cioè lui.. È solo il mio allenatore e un amico, un semplice amico!- cercò di nascondere un sorriso ma non ci riuscì, gli sorrisi anche io per cortesia. 
Andammo in un grandissimo centro commerciale e comprammo così tanti regali che per poco non entravano nel portabagagli. Ne presi anche uno speciale per gli amici di Angel, quelli strani. Così dopo aver cenato in un ristorante chiesi a Kenneth di accompagnarmi al palazzo della 74esima per consegnare quel regalo. 
-Dove credi di andare?- chiesi mentre scendeva dall'auto, 
-Beh.. Dove vai tu!- 
-Non credo proprio! Angel mi ucciderebbe se sapesse che ti ho portato qui, perciò facciamo così, se non sono scesa tra 30 minuti sali, fino a quel momento resti qui!- sorrisi 
-Ahahah no. E se incontrassi un criminale in ascensore? Non posso rischiare che qualcuno ti tocchi un solo capello!- 
-Sei molto dolce e premuroso! Ma non occorre! Devo solo consegnare un regalo di Natale! Fidati di me!- 
-Io non..- mi avvicinai e posai le mie labbra sulle sue. Si ammutolì e tornò in macchina. 
-20 minuti!- esclamò,
-25!- risposi entrando nel palazzo.

Rimasi sorpresa quando ad aprirmi la porta fu Angel. 
-Ehy! Che ci fai qui?- 
-Io.. Ero da queste parti e ho pensato di venire a farmi una chiacchierata! Tu piuttosto?- risposi leggermente nervosa, se avesse visto Kenneth si sarebbe infuriata. 
-Io.. Io anche!- rispose titubante. 
Mi offrirono un thè, accettai e parlammo per una decina di minuti solo noi donne. Tra una chiacchiera e l'altra qualcuno entrava in sala da pranzo per avvertire che stava tornando a casa. Di tanto in tanto guardavo l'orologio, avevo ancora dieci minuti prima che Kenneth potesse salire. 
-Come mai guardi l'orologio?- chiese la rossa di cui ancora non sapevo neanche il nome, 
-Oh è.. È che avrei un appuntamento fra dieci minuti..- 
-Beh allora ti accompagniamo noi! Tanto anche noi stiamo andando via!- 
-No in realtà verrà a prendermi qui sotto! Siete comunque molto gentili!- le aiutai a sparecchiare ma non lavarono i piatti, dissero che ci avrebbero pensato il giorno dopo perché erano troppo stanchi. Quando fummo davanti la porta mi ricordai di aver dimenticato qualcosa, li bloccai alla prima mandata di chiavi 
-Oh dio che sbadata! Ho dimenticato una busta dentro!- riaprirono la porta. 
Andai in sala da pranzo, posai il mio regalo sul tavolo così lo avrebbero trovato il giorno dopo e sarebbe stata per loro una "grande sorpresa". Presi la busta e tornai fuori. 
-Grazie!- 
-Grazie a te per essere passata e in bocca al lupo per l'appuntamento!- aveva esclamato la rossa sorridendo. 

Fortunatamente avevano tutti le macchine nel parcheggio sotto il palazzo, così nessuno vide Kenneth che, mentre uscivo dal portone era appena sceso dalla macchina. 
-Sono passati 30 minuti!- disse rigido, 
-Beh, te l'avevo detto che mi servivano 30 minuti, e ti sono grata per aver aspettato!- conclusi entrando in macchina. 
-Che c'è nella busta? Non era il loro regalo?- 
-Doppione!- esclamai nervosamente. 

Non tornammo nel mio hotel, ma nella casa dove vivevano Andrè, Anne e altri ragazzi, perché era la vigilia e l'avrei passata lì dato che Angel aveva avuto un imprevisto e doveva andare a casa della rossa. Il giorno dopo però sarebbe venuta a pranzare con noi. In compenso però c'era James con noi quella sera. Lo andammo a prendere prima di tornare a casa. 
Posai la busta sotto l'albero insieme agli altri regali e poi andai in camera di Anne a prepararmi per la cena. 

 
-A CHE GIOCO STAI GIOCANDO?- urlò Andrè sbattendo la porta.






 
 
 

 

Saaaalve a tutti questo spazio è dedicato all'autrice e ai ringraziamenti:
Buon annooooooooooo!
Scusate tanto il ritardo
(anche se credo ormai vi sarete abituate)
Comunqueeee, 
letti i cambiamenti? Che ne pensate? La preferivate prima?

Per quanto riguarda questo capitolo vi consiglio di concentrarvi su quei trenta minuti, 
e forse capirete anche cosa accadrà nei prossimi capitoli,
ora però vi lascio,
alla prossima!
:*

Ps
Mi aspetto come sempre qualche recensione, 
positiva o negativa che sia,
fa sempre bene sia a me che a voi! :3



 
  
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