Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: _piccolame    06/02/2014    1 recensioni
Lo guardava mentre piangeva disperata e chiamava il suo nome a squarciagola. Era steso a terra privo di sensi con ferite gravi su tutto il corpo...
[storia in revisione]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Hinata, ti prego svegliati-
Cos’è stato? Forse me lo sono immaginata, sono talmente agitata che potrei credere anche a un asino che vola. Non so cosa fare, cosa dire e come comportarmi, anche se sinceramente mi sembra che anche Naruto sia in difficoltà. Non lo mai visto così, è strano, è diventato timido e insicuro, nemmeno lui sa cosa fare, posso addirittura notare un lieve rossore sulle sue guance. Solitamente le avrebbe fatto molto piacere ma ora la cosa le faceva male, quel rossore sul suo viso le ricordava continuamente la sua perdita di memoria.
Questa ragazza è davvero bella, i suoi occhi sono come due splendide lune e i suoi capelli sono scuri come il buio della notte con dei bellissimi riflessi blu scuro, il rossore sulle gote faceva risaltare la sua carnagione chiara. Non riesco ancora a credere di essere un suo amico, come aveva detto di chiamarsi? Ah si è vero! Hinata! Anche il suo nome è meraviglioso!
Qualche goccia di pioggia iniziò a bagnare le loro teste chinate, la ragazza alzò al viso per guardare le nuvole che avevano oscurato il cielo, il suo stato d’animo corrispondeva perfettamente a quel cielo nuvoloso. La pioggia iniziò a scendere più velocemente ma i due anche se ormai fradici non si mossero di un centimetro, si girò a guardarlo cercando gli occhi di lui che trovò spenti. Le se strinse il cuore fece per parlare ma lui la precedette. -Perché non entriamo?-
-V-va bene.- rispose Hinata alla domanda del ragazzo mentre si alzava senza preoccuparsi del fatto di essere bagnata fradicia e lo guardò aspettando che anche lui si alzasse. Nel breve tragitto da quel punto del cortile alla porta la ragazza notò che nel camminare Naruto barcollava non riuscendo a restare dritto.
Quando furono all’interno il ragazzo prese di nuovo parola.
-Mi dispiace sai? Non riesco a ricordare niente di te.- affermò sconsolato.
-Tranquillo N-naruto-kun, nessun problema.- cercò lei invano di tranquillizzarlo ma lui era sempre più triste, non ricordarla gli dava troppo fastidio - S-so benissimo che non è colpa tua.
-Si ma mi da fastidio, capisci? Tu facevi parte della mia vita e ora è come se ti vedessi per la prima volta... Cos’eri per me Hinata?- chiese lui con un espressione confusa sul volto.
A quelle parole la ragazza sorrise ancora una volta rossa in volto - Un’amica...- disse con un finto tono felice cercando di nascondere lo sconforto nel suo cuore. Per sua fortuna il ragazzo non se ne accorse ma quando rispose anche la sua voce sembrava delusa...
-Un’amica...- La giovane Hyuga non disse niente e guardò distrattamente l’orologio sulla parete di fronte a lei e rimase stupita di vedere che erano ormai le sette e mezza di sera. Il tempo era passato velocemente con lui affianco, erano rimasti seduti senza parlarsi per un paio di ore, senza che nessuno dei due se ne rendesse conto, salutò l’amico e si incamminò verso l’uscita.
-Ti prego Hinata!-
La ragazza si prese il viso tra le mani e scosse la testa cercando di capire chi le avesse rivolto parola, si girò e guardò se Naruto fosse ancora lì, ma non c’era, eppure quella voce sembrava proprio la sua. Si fermò sull’uscio della porta rendendosi conto della pioggia che aveva continuato a scendere indisturbata, in un primo momento pensò di chiamare qualcuno per portarla a casa ma poi ricordò di essere venuta da sola senza avvisare nessuno perché gli altri non le avrebbero permesso di andare. Si decise ad uscire, in fin dei conti era già bagnata fradicia.
-Hinata!- sentendosi chiamare la giovane si girò a guardare il ragazzo alle sue spalle.
-K-kiba-kun! C-ciao che ci f-fai q-qui?- disse la ragazza agitata mentre si torturava le dita per l’imbarazzo.
-Ero passato al negozio della famiglia di Ino, a mia mamma servivano dei fiori. Sei tutta bagnata! Ma non ce l’hai l’ombrello? Ahahahah- chiese il ragazzo, divertito dal rossore dell’amica.
-Q-quando sono uscita non p-pioveva.- rispose lei ancora più imbarazzata.
-Dai vieni, ti accompagno a casa.- ribatté Kiba avvicinandosi a lei per proteggerla dalla pioggia.
-Svegliati...-
-N-non serve Kiba-kun. T-tanto ormai sono già b-bagnata.-ribatté Hinata imbarazzata
-Non dire sciocchezze!- la rimproverò il ragazzo prendendola sotto braccio, a quel contatto   il suo viso diventò paonazzo e chinò la testa.
Lui rise di nuovo, una risata sincera, quella ragazza lo faceva impazzire. Era la sua migliore amica ma gli faceva male anche solo pensarlo, lui voleva qualcosa in più, desiderava superare il livello di migliore amico. La guardò ancora una volta di nascosto, si vedeva che stava soffrendo e lui non poteva sopportalo, un sorriso amaro gli comparve involontariamente sul viso.
-Naruto- una voce ferma e decisa lo chiamò cercando di avere la sua attenzione. Il biondo si girò e guardò la figura di una ragazza appena entrata nella stanza. Lei guardò il suo sguardo stranito, confuso e capì tutto -Sono Sakura.-
-Ciao- disse il ragazzo ancora un po’ scombussolato distogliendo lo sguardo.
-Sei a disagio?- chiese l’Haruno dolcemente.
-Un po’...- ammise sconfortato lui, poi aggiunse -Ogni tanto, come ora, ricevo visite inaspettate, che mi fanno piacere sia chiaro, ma non so mai come comportarmi! Tutti mi conoscono ed io non conosco nessuno, o meglio non mi ricordo di nessuno! Alcune facce mi sono mi sono famigliari ma non le collego con nessun ricordo! L’unica persona che so di conoscere e riesco a ricordare ogni singola cosa di lui è Sasuke!- il ragazzo si fermò per trattenere le lacrime che premevano per uscire. - Scusami, ti starò annoiando...- si rese conto che con quella ragazza, aprirsi era stato semplice, fin troppo semplice, come se si ricordasse che con lei poteva parlare di tutto e che entrambi avevano sofferto per la fuga del compagno di squadra ormai tornato, ma non l’associava a nessun ricordo, sapeva solo che di lei si poteva fidare ciecamente.
-Non mi annoi Naruto, forse mi confondi, ma di sicuro non mi sto annoiando! Vorrei aiutarti a ricordare, ad esempio potrei raccontarti un po’ di me, della nostra amicizia, del team 7 o dell’accademia...- Sakura cercò di essere il più comprensiva possibile cercando di risollevare l’umore al suo interlocutore.
Stava per rispondere ma una donna sui cinquant’anni li interruppe entrando rumorosamente nella stanza -Sakura! Ti devo parlare immediatamente, vieni qui fuori, sbrigati!- la donna uscì aspettando la ragazza dall’altra parte del muro lasciando i due amici a guardare il punto su cui fino ad un attimo prima c’era il Quinto Hogake. Lei si alzò dalla sedia e si allontanò da Naruto senza dire una parola, mise una mano sulla porta ma prima di aprirla si girò e sorrise.
-Mi dica signorina Tsunade.- iniziò la rosa curiosa di sapere cos’era tanto importante da entrare nella camera in quel modo.
-Questa mattina ho visitato una seconda volta Naruto...- la bionda si fermò cercando di trovare le parole più adatte per descrive la situazione. -Ecco, vedi... è un caso abbastanza complicato, non sono sicura che abbia perso la memoria definitivamente, anzi sto iniziando ad escluderla come possibilità- la giovane a quelle parole iniziò a sorridere ma le notizie non erano finite e l’altra sapeva che quello che ancora doveva dirle sarebbe stato molto difficile da accettare - Ma è comunque un caso molto particolare e non so se le cose possano peggiorare; credo sia meglio, ecco, aspettare a raccontargli il suo passato. Ritengo di dover usare tutte le precauzioni possibili...- lo sguardo di Sakura era stranito, aveva capito solo di non dover parlare a Naruto del suo passato, a quel punto capendola Tsunade le spiegò la motivazione.- In situazioni così particolari, se si racconta al paziente il passato tutto in una volta, questo rischia di svenire per le troppe informazioni o per alcuni fatti della su vita, come potrebbe per esempio per Naruto il fatto di scoprire di essere la forza portante Kyuubi. E a causa di questo svenimento rischierebbe seriamente di perdere la memoria in modo irrimediabile...- Sakura tremava, dopo qualche istante si riscosse e iniziò a camminare dalla parte apposta alla stanza di Naruto. La donna non fece obiezioni e aprì la porta trovandosi davanti un ragazzino biondo che per poco non gli cadde addosso. -Credo che non ci sia bisogno che io ti spieghi perché se n’è andata.- lo rimproverò Tsunade
-Mi scusi, Nonna Tsunade ma ero veramente curioso...- le rispose lui ma invece dell’espressione arrabbiata la donna ebbe un’espressione sorpresa. -Perché mi hai chiamata in quel modo?-
-Mi scusi! Io non volevo! Mi è venuto spontaneo, io non so cosa dire! Davvero! Io...- cercò di scusarsi ma l’Hokage lo interruppe -Stai tranquillo, è un buon segno che tu mi abbia così...-  l’espressione del biondo era indescrivibile. Gli sorrise e uscì dalla stanza.
-G-grazie di avermi a-accompagnata, Kiba-kun.-
-Figurati Hinata! Però volevo chiederti se, ecco... ti va di... di andare a cena fuori un giorno?- chiese imbarazzato il ragazzo. La Hyuga non seppe rispondere alla richiesta di lui, diventò completamente rossa in volto e cadde all’indietro svenuta.
-Hinata...-
La ragazza si risvegliò nel suo letto con affianco la sorella che si era addormentata tenendole la mano. -Hanabi?- la chiamò.
-Dai Hanabi, svegliati.- cercò di destarla con il tono più dolce possibile fino a quando non si mosse. -Mh? H-hinata? Ti sei svegliata!- esclamò la tredicenne buttandosi addosso alla più grande per abbracciarla. -Hanabi! Calmati, sto bene!- disse la ragazza.
-Però...-
-Cosa?- chiese la piccola di casa Hyuga curiosa.
-Be’... Per quanto tempo sono stata priva di sensi?-domandò imbarazzata.
-Qualche ora... Kiba ti ha portata in casa, mi ha chiamato e l’ho aiutato a metterti sul letto. Per fortuna nostro padre non c’era! Ti immagini come avrebbe reagito! Sarebbe esploso! A proposito non sapevo che vi foste messi insieme tu e Kiba! Com’è che non mi avevi detto niente?- esclamò freneticamente Hanabi, la sorella arrossì di colpo, lei fidanzata? Non sapeva di cosa parlasse, lei non stava con nessuno ma adesso che ci pensava Kiba le aveva chiesto di andare a cena e doveva ancora rispondergli.
-Io non sto con nessuno!- ribatté di slancio Hinata senza alcuna esitazione paonazza in viso -m-ma come ti è v-venuta in m-mente un’idea del g-genere?- chiese sempre più imbarazzata. 
-Come non stai con lui?! Ma mi ha detto il contrario!- esclamò la piccola sconvolta. La sorella maggiore a quel punto si alzò di scatto rossa in viso, però questa volta non c’era neanche una briciola d’imbarazzo e si capiva dal suo sguardo che era furiosa, terribilmente arrabbiata. Non si sarebbe dovuto permettere di dire che stavano insieme ed ora si sentiva la rabbia ribollire dentro.
-KIBA!- urlò la ragazza per le strade di Konoha, la gente si girava a guardala e si allontanava impaurita, vicino a lei un’amica pronta ad aiutare l’altra a picchiare il ragazzo.
-HINATA, ECCOLO!- all’esclamazione della rosa, l’amica si voltò di scatto verso la direzione indicata mentre anche il diretto interessato di girò sentendo l’urlo di Sakura. Non riuscì ad aprire bocca che aveva già ricevuto due schiaffi su entrambe le guance che si arrossarono immediatamente. 
-Come ti sei permesso!?-

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _piccolame