07/02/2014
3 recensioniPrologo:
Harry Styles muoveva il piede nervoso e guardava alto. Gestire il nervosismo non era mai stato il suo forte, finiva sempre per panicare un po'."Harry, amico, smettila di panicare, andrà bene", cercò di calmarlo Niall.
"Facile per te, Irlandese. Non sei tu il cantante pregiudicato gay piu' famoso di questi tempi.", gli rispose Harry sempre più impaziente.
"Sono famoso quanto te", rispose il biondo infastidito. " E poi tu sei gay Harry, dove sta il problema?", rise Niall con fare ovvio nella voce.
"Il problema si chiama "copertura" mio caro Niall e ti ricordo che l'ultima aveva due gambe chilometriche!", urlò quasi Harry posando lo sguardo sull'amico intento a leccarsi le labbra per chissà quale altro sogno un po' perverso.
"Niall smettila! Non sei di aiuto!", protestò Harry.
"Oh andiamo Harry, ammetti che Kendall non era così male.."
"Si vede che non ci sei uscito." sbuffò poi. "Pensiamo alle cose serie... COME LO DICO A LOUIS?" urlò Harry.
"Se vuoi glielo dico io" disse Niall poggiando una mano sulla spalla di Harry.
"No Niall, devo farlo io."
"In effetti non capisco perchè io sia dovuto venire" disse il biondo sconsolato.
"Non chiederlo a me"
La porta dell'ufficio numero 124 si spalancò e Jeff, il loro addetto marketing, seduto alla sua scrivania li invitò ad entrare.
"Oh andiamo ragazzo non fare quel muso.", disse Jeff "E' una ragazza davvero carina." disse poi.
"Una modella?" chiese Harry.
"No," disse Jeff porgendo una foto ad Harry "Noelle Adams, diciott'anni, abita a Londra venuta direttamente da Mullingar"
"Mullingar?" chiese Niall. "Scherzi?" chiese.
"No. Faremo finta sia una tua amica, ha diciott'anni dopotutto. L'hai conosciuta da qualche parte e l'hai presentata al tuo migliore amico. E poi Harry ha ragione. Basta con queste modelle, con queste ragazze di spettacolo. Le fan hanno bisogno di vedere che Harry può interessarsi a qualche ragazza come loro che va a scuola, esce con le amiche... Insomma, una normale. Così da illudersi che Harry Styles potrebbe sposarle. Fatto sta che continueranno a comprare i cd etc etc.. Fa vendere." spiegò ovvio Jeff.
"Ma io non sono felice." Disse Harry.
"Hai soldi e una bella faccia, più di questo c'è solo le donne, che avresti se non fossi passato all'altra sponda. Ora vi devo lasciare" spiegò Jeff alzandosi dalla poltrona e uscendo dall'ufficio. "Ci vediamo la settimana prossima per farti conoscere la ragazza." disse e chiuse la porta.
Harry scippiò a piangere come un bambino, poi prese il cellulare e compose il numero di Louis.
Niall lo guardava palesemente dispiaciuto e triste.
"Pronto?" la voce squillante di Louis fece capolineo dalla cornetta.
"Hey Lou, sono io" disse Harry sembrando il più duro possibile.
"Hey Haz, dimmi tutto"
"Sta sera vediamoci da me, devo dirti una cosa"
"ok, nessun problema, a dopo"
"Alle otto"
"come sempre"
Niall alzò gli occhi.
"Ed ora?" chiese all'amico.
"Ed ora, ora inizia un altro spettacolo"