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Autore: _Lylian    07/02/2014    2 recensioni
“Ti salverò.”
“Non ce la farai.”
“Ci voglio provare.”
“È inutile”
“Nulla è inutile.”
“Io lo sono.”
“Non è vero, tu sei l’essenziale.”
“Non sarò mai abbastanza.”
“Per chi?”
“Per tutti.”
“E se fossi abbastanza per me?”
“Ti direi che è sbagliato.”
“Io voglio stare con te per sempre.”
“Incontrerai troppi muri, troppe barriere.”
“Li abbatterò.”
“Saranno loro a distruggerti e ti terrò lontano.”
“E io ti stringerò.”
“Ma tu tremi.”
“È il mio cuore.”
"Come mai?”
“Ho paura dell’amore. Quello che ti circola nelle vene”
“Te lo sto trasmettendo?”
“Si e credo che mi ammalerò. Mi ammalerò di te. Poi vorrò che mi baci.
“E io ti bacerò”
“E un po mi salverai, una qualsiasi persona ha bisogno di essere salvata, salvami ..perché io ho bisogno di te, e lontana da te sono niente!”
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((ho preso ispirazione da questo dialogo))
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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The magnificent London

 
Giorno della partenza

Un piccolo spiraglio di luce attraversa la finestra semi aperta, tanto da costringermi ad aprire gli occhi.
  Prima di alzarmi dal letto mi giro dall’altro lato e vedo Luke che sta dormendo beato; penso che sono veramente fortunata ad avere uno come lui, mi ha aiutato molto…
Mi ricordo ancora come se fosse ieri quel giorno quando lo incontrai…

 
Stavo in un parco con le cuffiette nelle orecchie ad ascoltare la musica, all’improvviso una palla da calcio mi prese in  pieno la mia faccia; incominciai ad arrabbiarmi ma non feci in tempo ad andare da loro che mi ritrovai faccia a faccia con un ragazzo bellissimo…
In quel momento non emettevo nessun suono dalla bocca, allora prese parola il ragazzo davanti a me.

«Scusami, ti fa male?»

«Tranquillo, tra un po’ mi passerà il dolore»

Vidi dietro di lui altri ragazzi, forse suoi amici, che ridevano alla scena di noi due.

«Piacere, mi chiamo Luke»

«Cecily»

«Quanti anni hai?»

«Quindici anni, tu?»

«Anche io»

«Bé io ora devo andare, ci vediamo» stavo per andarmene via, ma mi fermò un polso.

«Aspetta, ci scambiamo i numeri di cellulare?»

«Certo, questo è il mio 3*********» gli digitai il mio numero sul suo telefono e lo salvai, la stessa cosa fece lui.
 
«Allora, a presto»

«A presto»
 
Da quel giorno uscivamo insieme, andavamo a scuola insieme e ci fidanzammo, perché provavamo le stesse emozioni.
Smisi di pensare, quando sentii un mugolio da Luke.
 
«Giorno amore» disse ancora con la voce impastata dal sonno.

«Giorno anche a te amore» gli sorrisi, e mi avvicinai per baciarlo.

«Come mai già sveglia?»

«Non ti dice niente… Valigie, aeroporto, partenza, aereo, Londra?»

«No» disse prendendomi in giro.

«Non fare il finto tonto, vestiti e andiamo a fare colazione»
 
Prima che andasse lui in bagno mi avviai per prima, mi lavai e mi vestii; dopo aver finito scesi giù a fare colazione, ma nemmeno il tempo di aprire il frigorifero per prendere il latte bussarono alla porta.

‘Chi sarà mai a quest’ora!’ pensai ad alta voce.

Appena aperta la porta mi ritrovai tra le braccia delle mie migliori amiche che piangevano.
 
«Buongiorno ragazze» dissi sarcastica.

«T-ti p-prego n-non andartene» disse Izzy tra i singhiozzi.

«Ragazze, lo sapete che è sempre stato il mio sogno andare a Londra e non voglio perdere questa occasione… Ma ho una sorpresa per voi» dissi sorridente.

«Quale?!» dissero in coro.

«In estate potrete restare da me»

«Oddio, serio? Veramente? È per caso uno scherzo?» disse Alana urlando.

«Sono serissima»

«Che bello! Grazie Cecily, ti vogliamo bene» disse Izzy.

Ci abbracciammo forte, ma dopo un po’ se ne dovettero andare via altrimenti perderemo il volo.
Luke scese dalle scale pronto e incominciammo a fare colazione.
 
[…]
 
Arriviamo all’aeroporto, prendiamo le valigie da dietro il cofano della macchina ed entriamo dentro.

‘Gentili signori, vi avvisiamo che l’aereo per Londra è atterrato’ disse la voce robotica.

Ci incamminiamo e saliamo sull’aereo.
Durante il viaggio mi misi a dormire con le cuffiette nelle orecchie.
All’improvviso un’altra voce robotica ci avvisa che stiamo per atterrare a Londra… Arrivati prendiamo i bagagli e scendiamo dall’aereo.
Mi trovai per la prima volta a Londra, inspirai con tutta la forza nei polmoni l’aria londinese.
 
«Hey andiamo?»

«Si»
 
Stavamo davanti a una macchina nera e domandai a Luke se era sua.
 
« È tua?»

«Si, dai sali»
 
Salii in macchina e dopo di che fece la stessa cosa anche lui.
Per tutto il tragitto non parlammo, ma all’improvviso si sentì un urlo; Incominciai a preoccuparmi e ci ritrovammo anche in un bosco abbastanza inquietante.
 
«Luke, cosa è stato?» dissi tremante.

«Non lo so, accendo i fari che non si vede niente»
 
Appena accese i fari vidi una bruttissima scena: una ragazza, credo che avrà la mia stessa età, urlava, piangeva e si graffiava la pelle finché non smise.
 
«Vado un attimo a prenderla in braccio, aspettami qui»
 
Feci in cenno con la testa come approvare… Dopo un po’ lo vidi ritornare con in braccio una ragazza, e salì in macchina.
 
«Chi è questa ragazza?» dissi tremolante.

«Non lo so» disse Luke.


 

                                                              

*si nasconde in un angolino al buio*
Ciao ragazze, come state?
Spero bene.
Vi chiedo scusa del ritardo ma non ho avuto un momento libero e poi è stato un periodo abbastanza difficile.
Con questo capitolo, ho fatto fatica a scriverlo ma ce l'ho fatta.
Vorrei avere solo 2 recensioni per continuare
Io vado, alla prossima :D
 
 
   
 
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