Alzai la testa per vedere Harry, che se ne stava li, ancora con il pugno alzato insanguinato. Il sangue non era solo suo. Lo guardai per una frazione di secondo, prima che Collin ricambiasse il colpo facendogli uscore del sangue dal naso. I miei tentativi di separarli erano risultati inutili. Harry si drizzó e pronunció solo due parole prima di sferrare un altro colpo, che stavolta avrebbe lasciato Collin a terra "Che coglione". Successivamente mi prese per un polso e mi trascinó fuori di li.Eravamo in corridoio quando iniziai ad urlare. "Che cavolo hai fatto? Si puó sapere qual è il tuo problema? Ti arrabbi con me ma non vuoi che io stia con qualcun'altro?". Dopo poco mi rispose, furioso "Oh andiamo, non dirmi che non ti ho fatto un favore. Guardami negli occhi e dimmi che seriamente volevi che ti baciasse". Esitai "e se anche fosse?". "Beh io non volevo" mi rispose. Ero stupefatta "E allora perchè hai invitato quella testa vuota di Emily al ballo? Eh?". Sembrava che si stesse calmando "Senti, tu non capisci. Ho sempre cercato di starti alla larga perhè in passato ho sofferto, ho sofferto molto per una ragazza che amavo. Ho cercato di staccarti da me nell'istante in cui ho capito che per te sentivo qualcosa di nuovo, di diverso. Ma tu non capisci, giusto?" lo guardai, incredula. "Allora spiegami, aiutami, ti prego". Fece un sospiro profondo, prima di parlare. Eravamo fermi, nel cortile, faceva freddo. Inizió a parlare. Non mi guardava, era come se fosse fermo in un flashback. "Era due anni fa. Stavo insieme a questa ragazza, la prima che avessi mai amato davvero. Le cose iniziarono a farsi serie. Un giorno facemmo..beh si...l'amore. Avevo paura, era la prima volta per entrambi. Fu molto imbarazzante, ma pensavo ne valesse la pena per lei. La mattina, quando mi svegliai, tutto ció che rimaneva di lei era un bigkietto con scritto 'è stato divertente, addio'. Ci ho messo tanto, troppo a dimenticarla. Non ho piu voluto affezionarmi. Tutti pensano sia perchè sono un coglione o che so io. Ma non mi conoscono." Quadi non riuscivo a parlare. Riuscii solo a dire "Mi dispiace, io..sono una stupida, non avrei dovuto giudicarti." Continuó a parlare, ignorando le mie parole. Stavolta peró mi guardava negli occhi e si avvicinava a me. Diceva "Poi sei arrivata tu, con la tua semplicitá. Cosí solare, con quel sorriso stupendo ed una risata che sembra musica vera. E mi fai questo incantesimo". Ora il suo corpo era contro il mio, un braccio mi stringeva mentre la mano dell'altro mi prendeva il mento e lo alzava. Riuscii a sussurrare "Non ne avevo l'intenzione" prima di sentire il suo tocco sulle labbra. Eravamo in cortile, ma non faceva piú freddo. Non sentivo piu niente, se non i nostri cuori che battevano all'unisono mentre Harry premeva le sue bellissime labbra rosee sulle mie.