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Autore: giuliaswaggy    07/02/2014    0 recensioni
*Paura*
*Solitudine*
*Rabbia*
*Fiato sospeso*
"HAI UNA SCELTA: VIVERE O ESISTERE"
-'Ho paura'
-'Non ti faranno del male'
-'Lei Mi appartiene'
...........................
FAITH
NIALL NORAN
HARRY STYLES
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti
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Strano come questo nome può definire tutta la mia vita, perché è così ,bisogna sempre aver fiducia in se stessi , soprattutto se si ha la sfortuna di non essere amata dai propri genitori e da chi ti sta attorno. 
**
Tutto iniziò il 21 Dicembre 2004 , periodo natalizio ed è incredibile come mi hanno potuto rovinare una festa così bella. Ero nella mia cameretta , come ogni pomeriggio mio padre tornando dal lavoro mi portava sempre una piccola sorpresa, ma quella volta fu più che grande. 
Iniziò a dirmi cose orribili dicendomi che ero sempre stata un errore, fin che non si intromise anche mia madre. 
Iniziarono ad urlarmi contro e perché no, anche a darmi qualche schiaffo , non sapevo il motivo di quella loro reazione , semplicemente l’unica cosa che capì fu che da quel giorno la mia vita stava iniziando a cambiare. Venni trascinata con forza dalla mia stanzetta, dalla mia vita, dai miei giochi, gettata in macchina come un inutile giocattolo, l’unica cosa che mi rimase di quella che fu la mia casa, la mia vita era un piccolo ciondolo. 
Venni portata in una piccola città, credo si chiamasse Centerville, venni abbandonata in un edificio molto strano, enorme, dicendomi che sarebbero tornati a prendermi , l’unica cosa che venne a prendermi con forza fu una donna molto alta vestita di bianco , mi strappò via dalle braccia di mia madre e con rabbia mi strascinò dentro quell’enorme edificio . Venni rinchiusa in una stanza , tutta bianca , proprio come i miei pensieri ‘bianchi’ . Da quel giorno nonostante fossi piccola capii che non ci sarebbe stato più nessuno per me …
**
I giorni passavano così ,soli , tristi, nessuno si soffermava a pensare quello che avevo o che stavo passando ,mi rinchiusero in quel manicomio nonostante non fossi pazza, avevo perso totalmente la cognizione del tempo ,avevo perso la fantasia ,l'immaginazione, la voglia di vivere, di sognare...

**
21-Dicembre-2013 .

Mi svegliai , come ogni giorno, fra quelle quattro mura, ero stanca di urlare perché comunque era come urlare ad un sordo , o dire ad un cieco di guardare oltre … Ero seduta in un angolo della stanza , rannicchiata su me stessa a modi scudo, forse perché volevo proteggermi da tutto ciò che mi circondava. I miei lunghi capelli neri , scivolavano perfettamente sulle mie spalle , i miei occhi per la tempesta che avevo dentro potevano essere paragonati ad un oceano senza fine, più mi chiedevo che fine avrei fatto , più mi saliva una forte rabbia e rancore , che ad un certo punto presi il ciondolo che avevo al collo e lo lanciai fra le sbarre grigie e fredde , permettendo al ciondolo di aprirsi. Mi alzai ormai senza forze raggiungendo il ciondolo, lo afferrai e notai che dentro custodiva una vecchia foto e una data. Da li capii che avevo 16 anni e che il mio nome era ‘Faith’ e da lì cambiò tutto , perché forse ero tornata la me stessa che non sono mai stata . Intravidi un’ombra e ci misi un attimo a riallacciarmi il ciondolo. Entrò un uomo vestito di grigio , il solito uomo che ogni giorno mi portava del cibo. Aspettai che se ne andasse, vidi la serranda pian piano alzarsi e forse da li capì che non tutto era perso . Il mio sguardo andò alla finestra per passare subito alla solita tazza di latte che mi avevano portato, l’afferrai con quella poca forza che mi era rimasta e mi venne d’istinto lanciarla contro la finestra. La vidi frantumarsi in mille pezzi e molti arrivarono su di me, mi coprì il volto con le mani cercando di proteggermi. Quando tutto era finito mi accorsi che quel vestito bianco, era colorato di rosso proprio come il mio corpo e mi piaceva . Scavalcai la finestra e impigliandomi in quei piccoli pezzetti di vetro che gli erano rimasti, sentivo una forte sensazione di calore dappertutto , ma con tutto ciò non mi rassegnai. Appoggiai i piedi sull’asfalto tagliandomi ad ogni passo compiuto , sentì un forte suono rimbombarmi in testa e li capì che dovevo scappare , correre più veloce che potevo. Vidi l’enorme portone grigio pian piano chiudersi , ma con forza e coraggio riuscì ad oltrepassarlo vedendolo chiudersi alle mie spalle. Sorrisi con le lacrime, una nuova sensazione suscitava in me, perché capì che chiudendosi quel portone si aprì quella vita che iniziai finalmente a vivere , o almeno credevo.
Non mi fermai , continuai a correre intrufolandomi dentro un’immensità di alberi …è una notte oscura, senza stelle. una notte triste, fredda e silenziosa.
Mi soffermai un istante quando credevo di averli finalmente seminati sedendomi su quella fredda erba..
Occhi chiari e tristi, riflettevano dolore osservando quella notte buia. Labbra rosse come il sangue erano chiuse. Lunghi capelli neri come la notte coprivano la mia schiena intenta a guardare il cielo oscuro.
Ero da sola ed in silenzio.Un silenzio freddo e profondo come non mai, che lascia riemergere pensieri dolorosi e nostalgici. Ricordi che assumevano la forma di una lama di coltello che lentamente taglia un corpo stanco di procedere a vivere, stanco di lottare. Silenzio che doveva servire a colmare il dolore ma più il tempo passava e più quella pena amara sembrava sempre più vivida. In quel momento capì che non c’era niente che avevo o che mi appartenesse, non più.
Ogni sogno e speranza infranti, distrutti, in un solo giorno, quel giorno.
Ormai il mio cuore non era più un grande giardino pieno di fiori che trasmettevano gioia, nati dai semi dell’amore trasmesso dai propri genitori, ormai il mio cuore era un luogo vuoto e abbandonato. Grigio e freddo.
Gli occhi velati dalle lacrime al suono di una vita inutile, sprecata. Che futuro poteva attendermi?lo volevo? Volevo vivere senza nessuno accanto? Sola? 
I miei pensieri si interruppero quando senti delle voci, già erano di nuovo loro, erano venuti a prendermi…
Mi alzai con fatica corsi sempre più veloce.
Il mio vestito si impiglia spesso tra i piccoli rami di quegli immensi alberi, stappando così molte parti della stoffa, questo mi rallenta un po' la corsa ma continuai comunque... Sentii gridare , così ricominciai a correre,non sapevo cosa stavo provando,come si chiamasse quell'emozione ma corsi,senza fiato. Ad un tratto la strada si interruppe e davanti a me ci fu un edificio enorme con un cancello nero decorato e con delle punte in cima,improvvisamente si aprì, ed io senza esitazione avanzai,un giardino enorme mi comparse in prima vista e poi un altro edificio,avanzai,forse era una prigione..buona? Forse mi avrebbero voluto bene..Avanzai con il cuore che mi batteva fortissimo e mi guardai intorno,arrivai di fronte all'edificio che era più decorato della prigione. Sorrisi,indietreggiai quando le porte dell'edificio si aprirono,una persona che non era vestita ne di grigio,n'è di bianco...mi squadrò e sorrise.
-"Benvenuta!". La nuova vita.L'uomo mi fece un gesto che non capii.
-"Entra pure"
-"C-che vuol dire?". L'uomo emise un suono strano dalla bocca. 
-"Vieni dentro" . Annuii debolmente,sorpresa dalle tante parole che non conoscevo. 

L'edificio aveva un corridoio ed era del colore della notte ,era illuminato soltanto da delle cose che facevano una cosa gialla,sorrisi di nuovo,mi bloccai alla vista di altri simili a me,non ero sola..una persona si avvicinò a me,aveva gli occhi rossi,la pelle molto chiara e i capelli castani. Una corrente d'aria mi attraversò la schiena,mi spaventai.
-"Ehy io sono Liam". disse l'uomo.Cos'era Liam? A cosa si riferiva?. 
La persona mi scrutò,anche lui sorrideva. Chissà quante cose dovevo ancora scoprire. Si avvicinò un altro ragazzo , alla sua vista sentì una strana sensazione allo stomaco non sapevo che fosse.
-"Come ti chiami.. umana? Io sono Harry". La sua mano mi passò fra i capelli,aveva la mano fredda e mi fece venire i brividi.
-"C-che vuol dire?". ero confusa. Anche lui rise. 
-"Il tuo nome?". Andai alla ceca.
-"Faith".
-"Sembri ingenua ..Faith altrimenti non saresti venuta qui". rimasi in silenzio forse per l’imbarazzo o perché forse non sapevo che dire,e vidi lui passarsi la lingua fra le labbra sorridendo.
-"Bene,cosa abbiamo qui un bel bocconcino..". Senti un forte calore alle guance ma non ne sapevo il motivo. 
-"Per quale motivo sei qui". continuò ancora divertito dal mio atteggiamento , non sapevo che rispondere. 
All’improvviso vidi la sua faccia trasformarsi in rabbia, iniziai a piangere per il semplice motivo che ricordai quell’edificio. 
-"Che cazzo piangi?". lo guardai decisa. 
-"Non urlare!". gli urlai contro.
D'un tratto senti delle mani circondare il mio collo , la stretta divenne più intensa per per poi sbattermi violentemente contro il muro. 
-"Lasciala immediatamente". Un'altra figura entrò in quella camera , questa volta femminile.
-"Vattene Ethel !"- affermò Harry-‘ O ucciderò anche te". I suoi occhi, erano strani , erano rossi… tutto questo mi metteva paura, troppa paura.
-"Qui nessuno ucciderà nessuno". vidi un ulteriore figura, un ragazzo si avventò ad Harry impedendogli di muoversi . 
-"Zayn vai via, non ti intromettere anche stavolta".

Sentivo il bisogno di andarmene da li, loro non erano come me , loro erano diversi. Ero uscita da un inferno e ne ero entrata in un altro, questo non potevo permettere che accadesse di nuovo. Mi allontanai lasciando loro tra i litigi, scappai via da quella casa, di nuovo intenta a fuggire . I cancelli erano chiusi non sapevo che fare , dovevo andarmene da li, da loro. Sentì un qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla …mi voltai ..
-"Chi se..". dissi fra lacrime.
-"Shh.. calmati io sono Niall , tu chi sei ?" 
-"I-io sono Faith…". dissi fra i singhiozzi .
-"Tu sei come me ,non come loro'". mi afferrò con forza intrappolandomi fra le sue potenti braccia. che voleva dire ?!
Era un angelo..?!..

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Continua 
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Ed eccomi quiii fanciullee 
Con una nuova ff
  
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