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Autore: giuliaswaggy    07/02/2014    0 recensioni
*Paura*
*Solitudine*
*Rabbia*
*Fiato sospeso*
"HAI UNA SCELTA: VIVERE O ESISTERE"
-'Ho paura'
-'Non ti faranno del male'
-'Lei Mi appartiene'
...........................
FAITH
NIALL NORAN
HARRY STYLES
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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** Avrei voluto rimanere in quel letto ancora per ore,rotolare tra le lenzuola e non avere l'ansia di dover mettere i piedi su quel pavimento gelido. Il mio corpo era parecchio rilassato , diversamente dalla mia mente. Cercavo di capire che avrebbero voluto da me , ma senza nessun risultato. I miei pensieri erano rivolti a Niall , avrei dovuto trovare un modo per andare da lui , ma se quello che Ethel ha detto è vero ?! Che Niall mi ha mentito per il semplice motivo che odia loro ? Perché avrebbe dovuto farlo ? Solo lui poteva rispondere a tutte queste domande. La luce dell'alba rifletteva fra le fessure della grande finestra permettendomi di alzarmi e ammirare il meraviglioso paesaggio e il senso di libertà che mi pervadeva dentro. Degli abiti erano posti su una piccola sedia, credo fossero per me, non ci pensai due volte , diedi un'occhiata veloce per poi prendere fra le mani un vestito celeste con un nastro blu attorno alla vita,completando con un fiocco blu dietro. Pettinai i lunghi capelli , c'erano vari accessori sul mobile del bagno , molti di quelli non avevo idea di cosa fossero. --- Apri la porta della camera con cautela , al suo interno sembrava non ci fosse nessuno, magari erano usciti.. Scesi giù per le scale notando quando bella fosse la casa di giorno. Il mio corpo si immobilizzò alla vista di due occhi verdi... ** -Harry Il suo corpo era immobile di fronte a me, i suoi lunghi capelli neri vennero portati lungo il suo seno dalle sue piccole mani. Avevo una voglia assurda di assaggiarla, volevo assaporarla, il suo odore era così invitante, ma Ethel non voleva che la toccassi , che le facessi del male, in fondo anche una parte di me non aveva intenzione di toccarla. Questo mio distacco da lei per evitare di farle del male mi faceva essere abbastanza scontroso nei suoi confronti, nulla di ciò che già è ero. La notte precedente entrai in camera notando lei dormire e sussurrare il nome di quell'Insulso essere 'Niall'. La portai via da lui per il semplice motivo che non avevo intenzione di farmi portare via anche lei, non so perché reagisco così, non so il perché quando la guardo vorrei farle talmente del male che non trovo nemmeno il coraggio di farlo e scappo, scappo via per non affrontare il momento. Ethel entrò in cucina invitando Faith a fare colazione. Non smetteva di fissarmi, mi dava parecchio fastidio questo contatto, era come se avrebbe voluto dirmi migliaia e migliaia di cose ma non trovava il coraggio di farlo. ** -Faith Sarà a che pensava... Ridacchiava tra se è se ,a volte rubandomi qualche occhiata. Pensai a fare colazione distogliendo lo sguardo da lui. Due piccoli occhi nocciola si posizionarono lungo il mio corpo, un sorrisetto sfacciato era disegnato sul suo volto. Sorrisi anche io dirigendomi con cautela verso di lui. <> era seduto su un muretto con i piedi su di esso è le mani intrecciate in avanti. <> il mio sguardo tornò a lui per poi passare al magnifico paesaggio. Liam non era uno di molte parole , il suo sguardo passò varie volte da terra al mio corpo, al cielo e così via.. Camminai lungo l'immenso verde , Liam entrò in casa lanciandomi un lieve sorriso. Harry era immobile di fronte a me, sorrise deglutendo rumorosamente mentre mi diede le spalle con disinvoltura, analizzando così ogni muscolo della sua schiena. Come un ingenua camminai dietro di lui , ipnotizzata dalla sua mano entrata nei suoi ricci per arruffarli. <> le sue parole mi lasciarono stupita. Che voglio ? Beh da te di certo nulla. <> si voltò notando le sue mani intrufolarsi nelle tasche dei suoi jeans neri. Il suo sguardo metteva paura, ma non volevo averne. All'improvviso i suoi occhi si sfumarono di scuro, tirò un pugno contro un albero accanto a lui, esaminai i suoi ricci spettinati cadendogli sul naso nel fare quel gesto. La rabbia che aveva in quel momento era indescrivibile e bastava un passo falso per farlo infuriare di più. Avvicinai il mio corpo al suo con cautela e freddezza, la mia mano fini sul suo collo e le mie labbra sulla sua guancia calda, accorgendomi che suoi muscoli tendevano pian piano a rilassarsi. Afferrò il mio polso togliendo la mia mano dal suo collo, sobbalzai a quel tocco, la paura si impossessò di me, il suo sguardo dritto al mio i suoi occhi così scuri , con un gesto mi scaraventò contro l'albero , inarcai la schiena dal dolore. Non capivo , perché aveva reagito così ? Che avevo fatto di sbagliato stavolta ?... Si allontanò passando una mano fra i suoi ricci. --- Entrai un camera con lentezza , il dolore era forte il vestito era strappato in varie parti della schiena , bruciava. Preparai la vasca, legai i capelli ed entrai dentro. Lasciai che il mio corpo si rilassasse mentre la schiena bruciava al contatto con l'acqua, un gemito di dolore uscì dalle mie labbra. Finito di lavarmi avvolsi un'asciugamano intorno al seno , abbassandola di fronte allo specchio notando i graffi e lividi sparsi su tutta la schiena. Piccole goccioline cadevano dal mio corpo sul pavimento , uscì dalla camera prendendo dei vestiti puliti nella stanza di Ethel per poi ritornare in camera. <> I miei occhi si spalancarono nell'udire quella voce dietro me. <> spostò i miei capelli e poggiando le sue labbra sul mio collo. Reagì , spostai il suo corpo dal mio. <> afferrò i miei fianchi sbattendomi violentemente contro il muro. Gemetti a quel contatto, le ferite facevano ancora parecchio male. <> mi urlò contro. Lasciò i miei fianchi , la presa bruciava, scivolai lungo il muro gelido sotto il suo sguardo , si sedette sul letto continuando a fissarmi , mi alzai , voltandomi di spalle. Non riuscivo a capirlo, aveva continui sbalzi d'umore, perché continuava a trattarmi in quel modo ? Ok ho invaso la sua casa, la sua camera, sono solo un estranea per loro, allora perché non cacciarmi? O semplicemente dirmi che sono d'intralcio per lui?. Un gemito uscì dalle sue labbra alla vista della mia schiena, i suoi occhi si sbarrarono ... Volevo fuggire, scappare via da li , ma che ci avrei concluso ? Ormai nella mia vita mi toccava soffrire... ** -Liam Rientrato dentro percepii dei rumori al piano di sopra, ma nulla di allarmante. Ero tranquillo visto che Faith era in giardino e di Harry nessuna traccia, così non poteva farle del male. Ero talmente pieno dalla caccia della sera prima che non mi andava di toccare nemmeno un minimo di cibo. Così richiusi gli sportelli e mi diressi in salotto dove Louis era intento a giocare con la play. Ethel e Zayn erano appena usciti affidando me Faith, ripensai un solo istante , ma Faith?! Cercai di percepire il suo odore ma nulla, arrivai svelto in giardino, notai fra l'erba un pezzo di nastro blu accanto ad un albero 'Harry' pensai tra me e me. Mi diressi nuovamente in casa salendo di fretta verso la camera dove stava Faith... ** -Ethel Avevo il terrore che potesse accadere qualcosa a Faith, ma restai tranquilla ripensando a chi l'avevo affidata , Liam sa come cavarsela, sa benissimo come poterla difendere, in fondo Harry non era mica pericolo, ma il suo passato fa si che lo sia. Resta chiuso in se stesso e quando può fa un sorriso che tutti sappiamo che quando lo fa 'cioè mai' è uno di quelli in cui devi dire grazie a chi procura quel suo sorriso. <> oops!, avevo scordato che poteva ascoltarmi. <> guardai in alto , eravamo entrambi seduti in riva ad un piccolo lago, mi tenne stretta a se,l'unico rifugio sicuro, in fondo lo è stato da sempre, fin dal giorno che arrivai nella loro famiglia, anche io passai quello che sta passando la piccola Faith, ed è per questo che non voglio che gli accada nulla. Io in confronto a lei trovai Zayn, ma lei Harry(?) no lui voleva solo sfogare il suo passato su di lei, meglio evitare che accada...
  
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