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Autore: Calliope3    07/02/2014    0 recensioni
" Il quinto anno .
Tremo all'idea di pronunciare queste parole. Cinque anni sono come volati e mentre prima mi ritrovavo ad ammirare quei ragazzi stressati dall'esame che desideravano unicamente l'università , ora che sono una di loro mi sento semplicemente spaventata.Per fortuna che non sono sola, ho lei, l' amica per la vita che rende ogni mia preoccupazione più leggera".
Quel primo giorno all'apparenza sembrava come tutti gli altri , eppure sentivo che c'era qualcosa di diverso. Lo capii soprattutto quando arrivò Gianmaria , che entrò in classe senza neanche guardarmi . Eravamo amici , prima di uscire insieme , anche se mi piaceva praticamente da sempre . Da allora però iniziò a trattarmi diversamente , non era più così gentile ed io non potevo fare a meno di sentirmi usata. Poco tempo dopo mi lasciò per un' altra , con cui s limitò a fare sesso per tutta l'estate , senza dimostrare di tenerci particolarmente.Non aveva neanche dimostrato di tenere a me però , ero stata io l'unica stupida ad illudersi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Il mio ultimo primo giorno di scuola.

 

" Il quinto anno .
Tremo all'idea di pronunciare queste parole. Cinque anni sono come volati e mentre prima mi ritrovavo ad ammirare quei ragazzi stressati dall'eseme che desideravano unicamente l'università , ora che sono una di loro mi sento semplicemente spaventata.Per fortuna che non sono sola, ho lei, l' amica per la vita che rende ogni mia preoccupazione più leggera
". 

Fu da questa consapevolezza che  trovai la forza per affrontare il mio ultimo primo giorno di scuola. L'anno scorso era stato davvero complicato  , per la prima volta avevo una "passione illegale " da coltivare  e un primo amore con cui fare i conti. Le ansie scolastiche mi sembravano soltanto un inutile paranoia , ma ahimè si sa , il quinto anno ti stravolge completamente la vita e ti mette di fronte a delle scelte cruciali.E io non potevo che sentirmi meno pronta.Ma dovevo comunque alzarmi per prepararmi , la campanella del liceo G. Carducci non avrebbe di certo aspettato me per suonare. indossai velocemente gli abiti che accuratamente avevo scelto la sera prima e con voce supplichevole , all'ultimo minuto, chiesi un passaggio a mio padre . 
- D'accordo , menomale che fra un po' guidi tu- mi rispose borbottando. Non potei fare  a meno di sorridere apertamente a quelle parole  , fra un po' finalmente avrei avuto la patente e con essa una macchina stupenda per il mio diciottesimo compleanno.Quel giorno mi sembrò che mio padre aveva impiegato meno tempo del solito ad accompagnarmi e non mi resi conto neppure di ritrovarmi di fronte alla mia odiata scuola. Al mio liceo c'erano sempre state le "classi sociali " e se facevi parte delle sfere più elevate i ragazzi non facevano altro che spettegolare su te. Io e Mia avremmo dovuto trascorrere  l'estate a prepararci  per i test dell'università , ma tutti sapevano che avevamo passato ogni giorno a rollare erba e a divertirci. 
- Ciao clà !- urlai al mio migliore amico correndo ad abbracciarlo. 
- Fra mi scoccio proprio di entrare!  - esclamò lui disperato mentre ricambiava il mio abbraccio . Era la stessa frase che mi diceva ogni anno al primo giorno di scuola e non potei fare a meno di pensare che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei sentita. 
-Dai Clà che quest'anno passa in fretta - gli dissi sorridendo . Ci incamminammo  verso i nostri amici che stavano fumando sulle scale. Mia come al solito non era ancora arrivata , così presi il telefono per chiamarla.
-Pronto scema ma ti svegli? vedi che fra cinque minuti saliamo!-. 
-Cooooosaa? ma che dici? sono solo sette e dieci ! - mi rispose assonnata .  - Sono le  otto e dieci e se non ti sbrighi farai tardi anche il primo giorno di scuola - Le dissi rassegnata ormai alla sua pigrizia .
- Arrivoo ... mi raccomando tu prendi gli ultimi posti- mi ricordò prima di staccare il cellulare. Era la nostra tradizione , chi arrivava prima prendeva il posto all'altra , la chiamavamo la lotta per gli ultimi banchi  e mi ritrovai a pensare  che anch'essa  mi sarebbe mancata terribilmente . Quel primo giorno all'apparenza sembrava come tutti gli altri , eppure sentivo che c'era qualcosa di diverso. Lo capii soprattutto quando arrivò Gianmaria , che entrò in classe senza neanche guardarmi . Eravamo amici , prima di uscire insieme , anche se  mi piaceva praticamente da sempre . Da allora però iniziò a trattarmi diversamente , non era più così gentile ed io non potevo fare a meno di sentirmi usata. Poco tempo dopo mi lasciò per un' altra , con cui scopò per tutta l'estate , senza dimostrare di tenerci particolarmente.Non aveva neanche dimostrato di tenere a me però , ero stata io l'unica stupida ad illudersi. Mentre lo fissavo rammaricata , finalmente arrivò Mia, che abitava a due passi dalla scuola e di soppiatto mi diede una scrollata esclamando - Ancora che ci pensi Franca? , questo è il nostro ultimo anno e nessuno stronzo potrà rovinarcelo! - . Le sorrisi grata , avevo davvero bisogno di quelle parole e del suo appoggio , infondo lei aveva ragione  , al di là delle ansie o dei ragazzi , quell'anno doveva  essere semplicemente indimenticabile.
  
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