Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SheHadTroubleWithHerself    08/02/2014    4 recensioni
‘Qualcosa che non va Tomlinson?’-domando sfoderando il mio sorriso strafottente migliore.
‘Non rompermi il cazzo, ragazzina.’ Mi chiedevo quanti anni avesse più di me per chiamarmi così. Eppure non dimostrava di avere tanti più anni di me…
‘Oh, capisco. Se le cose vanno male al “grande uomo” bisogna lasciarlo nella sua quiete, afferrato.’-continuo fregandomene del suo malumore.
‘Avanti, sfogati!’-incito-‘In fondo non hai paura di picchiare una ragazzina come me, giusto?’
***
"Non avevo mai notato il suo viso da così vicino. Gli occhi marroni scuri, I capelli raccolti neri, il sorriso stronzo che compare sempre dopo ogni sua battuta e le labbra carnose così rosse tanto da volerle toccare."
***
"Forse l’avevo sottovalutato.
Forse è pericoloso davvero, e io non dovrei stuzzicarlo più di tanto."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

CAPITOLO DIECI:
"Voglio fare l’amore con te, adesso, proprio qui." 
 
-Non ti hanno insegnato le buone maniere?- chiede retoricamente  qualcuno alle mie spalle.
-E a te non hanno mai detto che dovresti farti gli affari tuoi, Louis?- ribatte aggressivo
Non ho nemmeno la forza di girarmi. Quel cogl- ok, basta- Louis non doveva impicciarsi, ma dentro di me ne sono immensamente grata.
-Oh certo non ti biasimo, Beth è un ottimo partito per una sveltina.-ammicca nella mia direzione una volta che mi sono girata.
-Sta zitto!- urla furiosamente in risposta Louis
Lo strattona lo spinge, i detenuti sono sconvolti. Di risse ce ne ogni giorno, ma non così.
E prima che possa sferrare il primo pugno, le mie gambe si muovono svelte per evitare che Louis commetta lo stesso errore che l’ha chiuso in queste mura.
-Ti prego, smettila.- supplico flebilmente non volendo assistere a questa immagine di Louis
-Non lascerò che questo essere ti tratti così. - contesta giustificandosi
-E io non lascerò che tu commetta lo stesso errore, non quando posso impedirtelo.- stringo forte le sue braccia appoggiando il mio petto alla sua schiena.
Lascia la presa su Mason, lo capisco dai muscoli che si allentano e dal suo sbuffare.
L’ordine quotidiano si fa spazio dove fino a poco prima c’erano Louis e Mason a discutere e lentamente Louis districa le mie braccia sulle sue e si siede sulla panchina più vicina.
-Sto rovinando tutto.- sussurra a sé stesso ma non posso fare a meno che entrare nel discorso
-Rovinando cosa?- domando preoccupata
-La mia vita, me stesso, e te Beth.-
-Io?- rispondo incredula
-Chi se no? So benissimo che mi odi, che non mi sopporti e che è tutta colpa mia se non parliamo più. La verità è che non volevo farci soffrire, ma non ho avuto l’esito desiderato.- ride amaramente appoggiandosi al tavolo in legno davanti a lui.
-Sarà strano e controverso ma io non ti odio Louis.- scappano le parole dalla bocca senza che io possa fermarle. –Cioè ammetto che per un po’ l’ho fatto, come darmi torto? Ma la verità è che sei troppo dentro di me per farti uscire via.- confesso sentendo il peso dal mio corpo svanire.
E Louis non sembra reagire se non quando prende la mia mano continuando a tenere appoggiata la fronte sul tavolo. La stringe, la bacia e ci sorride sopra e a quel punto mi chiedo a cosa stia pensando. Mi chiedo se per noi ci sia ancora un po’di speranza.
-Pensavo di aver dimenticato l’odore della tua pelle.-
-Sono felice che tu non l’abbia fatto.-rispondo sorridendo.
 
I giorni successivi li passo decisamente con più serenità e senza discutere con Lucy, il che è magnifico.
Io e Louis siamo ancora un po’ intimiditi dalla situazione, non sappiamo bene come comportarci ma parliamo regolarmente ogni giorno a ora di pranzo, e per adesso mi basta.
-Sembra che le cose siano tornate alla normalità- constata Lucy nel cuore della notte.
-No, vedere te innamorata non è certo una cosa normale!- ridacchio cambiando l’ennesima posizione.
-Mi riferivo a te, come ti senti?-
-Un po’ strana. Diciamo che vorrei che con Louis fosse tutto come prima…-
-Vuoi che Niall ci parli?-chiede preoccupata.
-No, non è necessario. Gli parlerò domani!-finisco il discorso.
Ricordo ancora le parole che avrei dovuto dirgli quel giorno, quando mi ammalai e ora il mio obbiettivo era tornato lo stesso: dire tutto a Louis. Dirò tutto ciò che penso e sento.
 
Una volta arrivata alla mensa, “Que hiciste” di Jennifer Lopez inizia dandomi quella sicurezza che cercavo mentre sorseggiavo dell’acqua. La salivazione si è completamente azzerata senza neanche avvistare Louis, le gambe tremano e per un attimo mi viene voglia di vomitare.
Troppe parole da dire, troppe sensazioni, non le reggo più!
Una stretta si chiude sul mio polso e mi costringere a correre, per dove? Ma soprattutto, con chi sto correndo?
Pochi attimi dopo ci ritroviamo in uno stanzino, non dev’essere piccolo ma è tremendamente buio.
Nelle orecchie mi rimbomba ancora quella canzone, ho il fiatone e sono costretta ad allungare le braccia per cercare un appoggio finchè non mi imbatto in qualcosa di morbido e caldo. Rimango lì, in assenza di forze mentre una mano mi sfila la cuffietta. Mille domande dentro di me, ma nonostante la paura, niente mi costringe a lasciare quel giaciglio così confortevole.
-E la seconda volta che, al buio, ti ritrovi incredibilmente attaccata a me.- bisbiglia lui, Louis.
E ora capisco perché tutto mi sembrava così familiare.
-Perché mi hai portato qui?-sibilo con ancora un velo di fiatone.
-Voglio stare con te, soli.-risponde schietto
Stringo forte le braccia attorno al suo bacino e sorrido tanto da sentire il dolore agli zigomi, è il momento giusto.
-Io… d-devo parlarti.- sussurro insicura
-Ti ascolto.- risponde pronto accarezzandomi la schiena.
-Louis, mi manchi.-sbuffo.- Io credo di essermi innamorata di te.-termino subito.
Eppure nella mia testa erano in ordine molte più frasi, concetti lunghi e forse anche privi di senso, ma forse è stato meglio così: ho detto l’essenziale.
Il suo tocco si irrigidisce e si ammorbidisce dopo pochi secondi.
-Hai pensato bene a quello che mi hai detto?- mi chiede lui, con tono rigido.
-Ci ho pensato fin troppo.- sospiro, leggera.
-Oh, Beth…-sussurra abbassando il capo e sfiorandomi le labbra con le sue.
-Aspetta, tu che ne pensi?-la distanza fra noi aumenta come la sua stretta su di me
-Non sono bravo con le parole.- smette di stringermi
Si allontana, sento i passi.
-Almeno provaci!- bisbiglio quasi con le lacrime agli occhi
Tace, ma continua ad allontanarsi. E’ angosciante, buio, troppo silenzioso. Senti i nostri respiri e percepisco il suo troppo distante.
-Louis, ti prego, accendi la luce. Qui è troppo buio- aggiungo camminando cecamente.
Accoglie la mia richiesta e sbattendo più volte le palpebre alla vista della luce capisco che siamo nell’infermeria.
-Perché proprio qui?- chiedo confusa
-Che intendi dire?-
-Qui è dove ci siamo baciati, confessati, abbiamo dormito insieme e dalla mattina dopo mi hai completamente ignorato…-
-Lo so. E’ c’è sempre una sola ed unica ragione.-
Si volta e mi guarda, avvicinandosi di nuovo. Le nostre mani lungo i fianchi si toccano appena e mi allontano come scottata sedendomi poi sul lettino.
-Beth, io verrò giustiziato. E’ triste e faccio fatica ad accettarlo, se dovessi confessare di amarti tu ci staresti molto peggio.- spiega intrecciando le nostre mani –Non voglio pensare che andrò via da questo mondo senza toccarti, baciarti o senza fare l’amore con te. Io ti amo ma non potrò stare con te…- abbassa il capo.
Appoggio la fronte sui suoi capelli castani, sono afflitta. Non posso credere a ciò che dice, non voglio perderlo per sempre. E’ come se lui fosse l’uomo della mia vita. L’unico che alla fine riesce a capirmi davvero, l’unico che abbia mai amato.
-Voglio fare l’amore con te, adesso, proprio qui.- sussurro
Mi guarda attentamente con un piccolo sorriso che distrugge solo quando mi bacia dolcemente le labbra.
 
Louis’ POV
Mi allontano lasciandola sul lettino mentre dalla mia tasca faccio uscire la chiave dell’infermeria astutamente rubata da Lucy e Niall. Chi avrebbe mai detto che quel biondo tinto sarebbe servito a qualcosa?
Tornando da Beth, noto che non si è affatto scomposta, ha solo slegato i capelli lunghi e lisci, poggiandoli sulle spalle, il suo labbro inferiore viene martoriato dal suoi denti bianchi.
Metto il mio bacino dentro le sue gambe e mi sento invadere da un calore immenso, quasi soffocante. Mi sorride nervosa mentre alza appena la mia maglia, massaggiandomi le ossa dei fianchi.
Dopo una lunga serie di sguardi, le nostre labbra entrano in contatto lentamente quasi stanche e lei inoltra le lunghe dita nei miei capelli mentre la stringo forte.
I baci diventano più energici, frenetici, le mani più vogliose e i corpi sempre più a contatto, e tutto questo mi fa capire quanto fossi stato stupido a lasciare questo mondo senza aver provato tutto questo.
La faccio scendere dal lettino, sdraiandoci sul pavimento freddo e avere quel viso meraviglioso sotto di me è una delle sensazioni più belle che abbia mai provato, il suo corpo urla sensualità da tutti i pori. E’ eccitante anche quando è insicura, timida.
-Sei sicura?- sbotto di colpo quando lei rimane a guardarmi.
-Voglio farlo Louis, voglio amarti fino in fondo!- esclama arrossendo
Ridacchiando,  mi sporgo a pochi centimetri dal suo viso. Nel momento in cui vuole baciarmi, mi abbasso cominciando ad annusare la pelle del petto, ha un profumo particolare, suo.
Bacio l’incavo del seno e il suo corpo emette un piccolo tremolio, dice di avere i brividi per via del pavimento freddo. Rido, di nuovo, prendendo tra i denti la pelle. Sospira.
Allaccia nuovamente le gambe attorno al mio corpo e li fa scontrare facendomi emettere un piccolo gemito.
Ferma le mie labbra mentre le dedicano attenzioni e sfila la mia maglietta alzando le braccia e incitandomi a fare lo stesso con la sua.
Rimaniamo piuttosto velocemente in intimo e scopro –non con tanto stupore- che la sua pelle è liscia, morbida, non poi così pallida, e accarezzarla è il mio nuovo passatempo.
Si spoglia da sola di mutande e reggiseno, un po’ impacciatamente, e toglie il mio con notevole audacia buttando il tutto lontano da noi.
Mi bacia mentre la penetro e bacia in continuazione il mio viso, come una fissazione, mi accarezza la peluria delle gambe e massaggia i miei capelli rendendoli più arruffati che mai.
Respiriamo rumorosamente e a fatica, sempre più vicini all’apice del nostro piacere, siamo sudati e questo non fa che tenerci ancora più vicini l’uno all’altra. Una volta venuti. rimango comunque dentro di lei, appoggiando la testa sul suo seno.
-Sapevo che sarebbe stato così- dice una volta ritrovato il respiro regolare
-Così come?-
-Così speciale, unico. Bellissimo.- risponde giocando con le mie dita
-Beth?-
-Si, Louis?- ride leggermente

-Ti amo.- sussurro baciandole la clavicola sporgente
-Lo sai, ti amo anch’io.- ribatte unendo le nostre mani in una forte stretta


Ok, a me questo capitolo piace.
Forse potevo scriverlo meglio, ma così lo sento mio, davvero.

Non sono mai stata così soddisfatta e non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo!
Mi auguro possiate perdonarmi il grande ritardo, è da Natale che non aggiorno.
Ma tra varie ansie, compiti in classe e tutto il resto, non avevo proprio voglia di scrivere.
(causa: mancanze di idee e depressioni stupide)
Fatemi sapere che cosa ne pensate :)


 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SheHadTroubleWithHerself