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Autore: Stellina556    08/02/2014    2 recensioni
"Non incontrerò mai i miei idoli!" pensi.
E se invece un giorno tutti i tuoi sogni diventassero realtà? E se la vita decidesse di renderti felice? E se tutto quello che sogni diventasse la tua vita reale?
Beh... alla fine basta solo crederci!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Niall*
 
Gli occhi di Maria luccicavano dalla felicità, il suo sogno stava per diventare realtà. Passavano i giorni e le ragazze erano sempre più indaffarate intente a scrivere i testi delle loro canzoni, alcuni sole e altri insieme a Paul o altri produttori. Nessuno sapeva ancora delle new entry nel mondo dello spettacolo, i produttori volevano fare una sorpresa lanciando sul mercato quelle cinque ragazze stupende. Intanto avevano conosciuto il loro manager, Ben. Era un uomo sulla quarantina, sposato e molto simpatico. Scherzava sempre e le ragazze si affezionarono a lui fin dal primo momento. C’era solo un problema. Le ragazze erano ancora minorenni, anche se per poco, e i genitori non erano al corrente di niente. Linda e Vanessa avevano compiuto diciassette anni a luglio e Benedetta li avrebbe compiuti ad agosto, mentre Maria ne avrebbe compiuti sedici a dicembre. Per il compleanno delle due neodiciassettenni, Louis e Zayn avevano chiesto alle rispettive consorti di andare a vivere insieme e quindi a casa eravamo rimasti solo in sei.
Finalmente arrivò il giorno delle registrazioni.
“Niall… ho paura…” disse Maria prima di entrare nello studio abbracciandomi.
“Tranquilla piccola, sono qui fuori. Andrà tutto bene, è il vostro momento.”
 
*Linda*
 
Stavamo per incidere un disco! Non ci potevo credere! Ben aveva parlato con i nostri genitori che per poco non avevano rischiato un infarto e inizialmente si erano opposti, ma dopo un po’ avevano ceduto raggiungendoci in Inghilterra dopo una settimana. Erano scossi e anche arrabbiati con noi per aver tenuto nascosto a loro tutta la verità. Avevano firmato il contratto discografico e ci avevano accompagnato con i ragazzi nella sala. Non vi dico che macello: i nostri ragazzi parlavano un inglese stretto, Niall irlandese e la metà dei nostri genitori non capiva una parola! Il padre di Maria e quello di Vanessa cercavano di tradurre ma le voci si sovrapponevano facendoci scoppiare a ridere. Eravamo tutte e cinque agitate… Ben avrebbe fatto un discorso in un intervista e ci avrebbe presentate ai giornali appena uscite dalla sala discografica. Aveva tutto un nonsochè di irreale… di un sogno. E quella era la prova diretta che i sogni si avverano. Sempre.
Baciai Louis prima di entrare nella sala e mi accomodai sulla sedia, tra Vanessa e Benedetta. Eravamo noi cinque, con cinque microfoni davanti alle nostre bocche, i nostri ragazzi che ci guardavano dalla finestra di fronte a noi insieme ai nostri genitori e un sogno realizzato.
Ci eravamo vestite così:
Linda: http://cdn.stylisheve.com/wp-content/uploads/2013/02/Spring-summer-2013-outfits-with-shorts-for-women-by-stylish-eve_05.jpg
Vanessa: http://cdnpix.com/show/206743439113911590_B4UtW19n_c.jpg
Ludovica: http://data1.whicdn.com/images/57954740/large.jpg
Benedetta: http://2.bp.blogspot.com/-BWa8s8VRoP0/UDWJQ9JFQxI/AAAAAAAAAEw/EIoQpTRNdLc/s1600/Screen%2BShot%2B2012-08-22%2Bat%2B9.34.33%2BPM.png
Maria: http://i784.photobucket.com/albums/yy125/517butterfly/polyvore3.jpg
Ci eravamo vestite molto casual, proprio come ragazze normali della nostra età.
Finalmente iniziammo a cantare. Erano tutte canzoni scritte da noi, e questi erano i titoli.
1) Ever since I met you
2) Unattainable dream
3) You were all
4) Smile
5) I thought it was impossible
6) When I’m with you
7) Only us
8) Love that lasts a lifetime
9) I do not know how to tell you
10) Yours
11) Love kills
12) Differences
13) Your laugh
14) Just a dream
Il nostro album si sarebbe intitolato “ever since I met you” cioè “fin da quando ti ho incontrato”, come la nostra prima canzone. In realtà quella canzone esisteva già da tempo. La scrisse a dodici anni Maria dedicandola a un ragazzo che non avrebbe mai scordato. Non potevano stare insieme perché lui era testimone di Geova i suoi genitori gli avevano proibito di vederla. Lei ci stette molto male e non lo dimenticò mai. In fondo sapevo che ogni volta che cantava quella canzone pensava ancora a lui… infatti quando cominciammo a cantarla gettai un occhio su di lei e la vidi asciugarsi una lacrima. Era incredibile.
L’album era dedicato ai nostri genitori e ai nostri futuri fan… e ai nostri ragazzi. Mentre cantavo “I thought it was impossible” che parlava della felicità di una ragazza nell’aver realizzato il suo sogno di stare con il ragazzo che amava e che pensava fosse impossibile raggiungere, incrociai lo sguardo di Louis che mi guardava sorridente dietro la finestra. Mi tremò la voce nell’assolo provocando un effetto stupendo. Perché lui era essenza di vita.
In un tempo che ci sembrò assurdo, fummo già alla fine di “just a dream” e la registrazione terminò. Ci togliemmo le cuffie, ci guardammo, ci catapultammo giù dalla sedia e ci abbracciammo. Sentimmo lo scatto di una foto. Due. Tre. Mille.
Si, era strano, da tre foto arrivammo a mille. Ma in fondo era la storia della nostra vita, da semplici ragazze a cantanti, un sogno che ci sembrava irrealizzabile, una cima irraggiungibile. Eppure ci eravamo arrivate.
Ben ci abbracciò.
“Ragazze sono fiero di voi. Avete inciso il vostro primo disco. Vi aspetta la vostra prima intervista. Forza, Artic!” eravamo al settimo cielo.
La porta si spalancò e i ragazzi e i genitori vennero ad abbracciarci.
“Come sono stata?” domandai io fra le braccia di mia madre.
“Stupenda, tesoro. Stai attenta. Mi raccomando… ti prego non deludermi, senò… torni a casa!” rispose lei dandomi uno schiaffetto affettuoso.
Non avrei mai deluso nessuno. Non ora che ero chi volevo essere.
 
*Maria*
 
Dopo esser stata nelle braccia dei miei genitori e aver baciato Niall di fronte a loro, fui pronta per l’intervista. I giornalisti aspettavano nella home dell’edificio e noi ci accomodammo insieme a Ben, che cominciò a presentarci.
“Ecco a voi le Artic. Sono delle ragazze allegre e molto pazze. Abbastanza. Troppo. E’ molto difficile farle stare ferme, impossibile. Sono ragazze come tante, ma con la passione della musica. Il loro primo album, “even since I met you” è stato appena registrato. Sicuramente le conoscete già, vero? Sono le ragazze degli One Direction e credetemi, ognuna di loro è molto simile al rispettivo ragazzo, quindi per le directioner sarà molto facile imparare a conoscerle!” disse ridendo Ben.
Il giornalista rispose ridendo e disse.
“Molto bene, iniziamo l’intervista. Allora, io vi farò delle domande e voi risponderete a turno. Iniziamo innanzitutto con i nomi!”
A turno ci presentammo e rispondemmo a varie domande. Presentai subito il mio amore per il cibo facendo scoppiare a ridere il giornalista.
L’intervista finì dopo circa un’ora e noi ci dirigemmo fuori dove ci aspettavano i nostri genitori e i ragazzi. Raccontammo tutto e ci accordammo  per il da farsi: saremmo usciti a cena tutti insieme la sera e una settimana dopo i genitori sarebbero partiti ritornando in Italia. Noi avremmo continuato gli studi (io terzo liceo e le altre il quarto) in un college. Se la cosa della band avrebbe funzionato e avremmo cominciato ad avere fan e a fare tour, sarebbero stati da aprile in poi, in modo da non togliere troppo tempo agli studi.
La serata passò veloce e piena di risate e alla fine ci ritirammo nelle nostre case.
“Come è andata? Sono stata brava?” dissi io accostandomi all’orecchio di Niall appena entrati in camera.
“La perfezione esiste.” Disse lui.
“Infatti… tu.” Risposi io baciandolo.
E quella sera fu la più bella. Dissi in pochi minuti addio ai vestiti e alla verginità. E anche alla dignità quando Ludovica ed Harry spalancarono la porta dicendo:
“Non riusciamo a dormire con le giostre nella camera affianco!”
Immaginatevi la scena: io e Niall nudi in momenti intimi e Harry e Ludovica sulla porta che sghignazzano vendicativi.
“Noi la musica non l’abbassiamo… qui ci sono le macchine a scontro!” rispose Niall.
“Sapessi che scontro…” commentò Ludovica strozzata dalle risate.
“Tornate sui cavallucci va’! E… Ludo? Non ti ingozzare di zucchero filato!” ero decisamente pazza e ridevo come una matta strizzando un occhio a Ludovica.
Quando la porta si richiuse Niall spense la luce e mi mise sopra di lui.
“Un altro giro?” mi sussurrò malizioso.
“Quasi quasi… quanto dura?” risposi io baciandolo.
“Fosse per me tutta la vita.” Sarebbe stato stupendo.






















Vi piace? Vi piacciono le Artic come ragazze? Chi è la vostra preferita? Vi piacerebbe se esistessero realmente? Sareste loro fan? Dai recensite che sono curiosa!
  
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