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Autore: Hawthorn79    09/02/2014    1 recensioni
James S. Potter è uscito distrutto dalla sua ultima storia con una ragazza e decide di dedicare il resto dei suoi anni a Hogwarts al Quidditch. Cattura, però, inconsapevolmente l'attenzione di una sua compagna di casa: Eleonore Nott. Lei è un tipetto difficile, dal carattere esplosivo e ribelle, che una volta fissatosi un obiettivo non lo abbandona per nessun motivo al mondo. E il suo obbiettivo ora è James.
 
"Ghignando buttai giù il mio bicchiere di Whisky Incendario.
James si chiamava, no? Interessante."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Can't get enough

Capitolo 4 - Chissà

James P.O.V.

 

Mi passai una mano tra i capelli mentre camminavo tra i corridoi di Hogwarts, pensando ancora alla conversazione di poco fa.

Possibile che la ragazza della festa fosse...? No, Nott non è un tipo da mandare a monte la sua intera serata per consolare un ubriaco appena scaricato dalla fidanzata. Però allora perché mi si era seduta a fianco a colazione?

Sospirai, e decisi di lasciare perdere. Probabilmente mi aveva semplicemente visto in uno stato pietoso alla festa e voleva accertarsi che non avevo intenzione di buttarmi giù dalla torre di Astronomia.

 

Cercai di concentrare i miei pensieri sulla lezione che mi aspettava, Pozioni. Odio quella materia. Sono assolutamente negato nel mischiare intrugli e affettare fegati di qualche povera bestia. Per non parlare dei barattoli ricolmi di occhi! Yuck. Rabbrividisco al solo pensiero di vederli galleggiare in qualche liquido verdognolo.

 

Le voci impastate dal sonno degli studenti avevano già iniziato a riempire il castello e ragazzi e ragazze di tutte le case si facevano largo tra i corridoi portando pergamene e libri nelle loro borse o sottobraccio. Alcuni, come me, si dirigevano verso la propria aula, mentre altri, affannati, correvano verso la sala grande per afferrare un toast di volata prima delle lezioni. Tra questi ultimi individuai Fred che, paonazzo per la corsa, aveva appena evitato di schiantarsi contro una parete mentre svoltava il corridoio. Risi e corsi verso di lui per fermarlo.

 

"Ehi, Freddie! Fermati! Ti ho tenuto da parte un toast, non c'è bisogno che vai fino in Sala Grande per la colazione."

 

Fred si appoggiò ansimante ad una colonna. "Porco Merlino, James, perché cazzo non mi hai svegliato stamattina?"

 

Sorrisi e dopo avere frugato nella borsa gli porsi il toast avvolto da un tovagliolo.

"A dire la verità ci ho provato, ma tu non sei stato molto collaborativo. Comunque non c'è bisogno che mi ringrazi così per averti tenuto da parte la colazione. Mi fai arrossire."

 

Fred afferrò la sua colazione ghignando e la addentò masticando a bocca aperta. La buona educazione non era mai stata il suo forte. Ma lo adoravo anche per questo.

 

Ci avviammo verso l'aula di pozioni insieme parlando di professori e di compagni di corso, quando ad un tratto voltando l'angolo incrociai lo sguardo di Ceryl Oxford dall'altra parte del corridoio. Sentii il sangue gelarmi nelle vene e il resto del mondo offuscarsi.

 

I suoi occhi chiari scivolarono via veloci e la sua voce cristallina proruppe in una allegra risata per una cosa che aveva detto una sua amica.

 

Distolsi lo sguardo immediatamente, sospirando. Ero sicuramente migliorato dalla festa di venerdì ma la ferita era ancora troppo recente per non fare male.

 

Quando arrivammo in classe buttai senza grazia la borsa con libri e pergamena sul tavolo, accanto al mio calderone di bronzo. Fred mi stava entusiasticamente parlando di uno dei nuovi prodotti di suo padre, ma io lo ascoltavo solo in parte, pensando ancora a quanto era sembrata di buon umore la mia ex da quando mi aveva scaricato. Era un tantino deprimente.

 

Alzai lo sguardo per vedere se era già entrato Lumacorno quando notai che seduta due file davanti a me c'era Nott. Lei si accorse del mio sguardo e mi fece un occhiolino sorridendo. Io le feci un cenno col capo arrossendo leggermente, poi lei si rigirò verso il suo banco e mi diede le spalle.

 

"Whoa whoa whoa, cosa ho appena visto Jay?" Fred aveva gli occhi spalancati e un sorriso sghembo sulle labbra.

"Abbassa la voce idiota."

"Si mamma."

Io roteai gli occhi al cielo e lo fissai con uno sguardo eloquente.

 

In quel momento entrò il professor Lumacorno e si avviò verso alla cattedra, fermandosi a sistemare tutti i suoi libri.

 

Fred mi si avvicinò e parlò sottovoce. "Ok, ok, ora abbasso il volume. Ma da quando tu e la Nott vi fate l'occhiolino? Cosa mi sono perso?"

Io aggrottai la fronte, francamente non ne avevo idea neppure io. Prima parlavo con lei solo di rado e stamattina BAM! Improvvisamente me la ritrovo davanti.

Dovevo essere stato proprio in condizioni pietose venerdì sera.

 

"Non sono sicuro, forse ti sei perso il tuo migliore amico ridotto come uno straccio alla festa dell'altra sera, eh, Freddie?"

Lui alzò gli occhi al cielo.

"Merlino, James, sei ancora arrabbiato? Ti già detto che ero un tantino occupato quella volta, sai che non posso dire di no se una bella ragazza..."

"Ok, ok! Scherzavo, tranquillo Freddie non ce l'ho con te."

 

Fred mi lanciò una occhiata sollevata, poi divenne dubbioso e tornò all'attacco.

"Quindi con la Nott cosa è successo?"

 

Io sospirai. "Non ne ho la più pallida idea, probabilmente aveva visto come ero messo alla festa e si è preoccupata. Se fosse successo qualcosa di più me lo sarei sicuramente ricordato."

 

Fred sembrò accontentarsi della mia risposta e, anche se aveva un espressione un po' delusa, finì di sistemare sul banco l'occorrente per pozioni.

 

Improvvisamente mi tornò in mente un immagine vaga della ragazza della festa. 

E se quella ragazza fosse davvero la Nott? Chiusi gli occhi cercando di chiarire quei pochi ricordi annebbiati dall'alcool che mi erano rimasti.

 

Ceryl che pomiciava dall'altra parte della stanza. Whisky incendiario. Musica. Una ragazza. Pelle morbida e un buon odore. Lacrime.

 

Riaprii gli occhi, era inutile, non riuscivo a ricordare più di così. Maledii l'alcool e la mia memoria. Perché diavolo non riuscivo a ricordare una cosa così importante?

 

Alzai lo sguardo e osservai Eleanore Nott qualche fila più avanti. Era tutta storta, con il gomito sinistro appoggiato al banco e la mano a pugno che le reggeva la guancia. L'altra mano giochicchiava con la piuma, facendola ruotare svogliatamente con le dita. Aveva un fisico snello e atletico e i capelli lisci le scendevano morbidi lungo la schiena. Era sicuramente una delle più belle ragazze che avessi mai visto e la voci di corridoio sui cuori che aveva infranto erano parecchie. Il bello è che a lei non sembrava neanche importare.

Spesso la si vedeva in giro con un gruppetto di ragazzi di Serpeverde, probabilmente amici di famiglia, o con qualche ragazza di Grifondoro ma non ricordo di avere mai sentito parlare di un fidanzato. Forse quello che diceva Finnigan sul suo orientamento sessuale era vero.

 

Speravo e temevo allo stesso momento l'eventualità che lei fosse stata la ragazza di quella sera. In realtà più che altro me ne sarei vergognato parecchio. Già piangere addosso a qualcuno non era il massimo per il mio orgoglio, ma piangere addosso ad una bella ragazza perché la mia ex mi aveva piantato quel pomeriggio era un vero e proprio colpo alla mia virilità.

 

Inconsciamente ripensai a Ceryl e scacciai quasi subito il pensiero cercando di riportare la mente alla lezione di pozioni, già iniziata da diversi minuti.

 

Dovevo smettere di fare pensieri del genere. Basta ragazze per un po'. Avrei passato il tempo con Fred e gli altri ragazzi del mio dormitorio. Avrei ricominciato a fare scherzi all'ormai vicino alla pensione Gazza e avrei giocato a quidditch fino allo sfinimento. Avrei ripreso a comportarmi come sempre e avrei dimenticato finalmente la mia ex.

 

Sorrisi tra me e me. Era un ottimo piano.

 

Il mio sguardo scivolò di nuovo per un istante sul capo corvino di Eleanore Nott prima di tornare alla pelata del professore.

 

Un ottimo piano infatti.









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Buonaseraaaaa! Come va? Io così così, la scuola mi uccide in questo periodo... T__T
Ma non è la vera ragione del mio ritardo a postare, perché il capitolo era praticamente già scritto: mi ero completamete dimenticata della fanfiction. Ecco perché non postavo. .__.
Il fatto che abbia iniziato a guardare Supernatural, Arrow e Reign OVVIAMENTE non centra nulla con ciò. (balle)
Io la voglio finire questa storia. La voglio davvero finire. Il problema è che la sto creando mano mano e l'ispirazione va e viene. Più che venire và però.
Speriamo bene.

Baci,
Hawthorn79

P.S.
Ho cambiato il mio vecchio nickname da "Littleoak" a "Hawthorn79". Boh, era troppo vecchio e forse un po' infantile.
Dubito che vi interessi ma lo dico per evitarvi la confusione. ;)

 

 

 

Disclaimer: I personaggi e il mondo di HP non appartengono a me (ovviamente) ma a J.K.Rowling

  
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