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Autore: bananaleopard    10/02/2014    7 recensioni
Dominic e Matthew si sono trovati un nuovo , intrigante hobby, che dà quasi dipendenza…
Genere: Commedia, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera ^^ *Irene e Lu salutano in coro festose*
aww grazie mille da entrambe per la bella accoglienza che ha ricevuto questa FF \*O*/, a chi ha commentato, chi ha messo fra preferite, seguite.. mille gwazie <3
speriamo che possa continuare a piacervi.
io (Lu) ci terrei a fare le mie scuse per il colossale ritardo negli aggiornamenti di quelle che ho in corso all alone. Sono un disastro, lo so, ma non ho dimenticato nulla e prima o poi (forse più poi che prima) rimedio a tutto. :/
ora taccio e vi lasciamo alla lettura.. uhmm lo reggerete così tanto fluff? XD


Capitolo II: We’re doing it the wrong way!

“Sei felice adesso?” sorrise Dom al suo amante.
Matthew annuì con un gran sorrisone, ma si imbronciò non appena vide l’altro tornare a dormire.
“Che stai facendo?” gli chiese, ma c’era una chiara protesta in quel tono.
“Quello che tutte le persone normali e sane di mente fanno alle sei e mezza del mattino. Sto dormendo!” sbottò Dominic, senza nemmeno riaprire gli occhi.
“Ma.. ma... ma noi in teoria dovremmo twovawe a un pwompt da scwivewe insieme...” si lamentò Matt, usando di proposito quel suo particolare modo di pronunciare la erre, perché sapeva bene quanto la cosa eccitasse il biondo.

Peccato che questa volta la sua micidiale arma segreta non sembrò sortire alcun effetto.
“Oh, piccolo, sono certo che farai un meraviglioso lavoro anche da solo. Ti lascio libero di scegliere, so già che selezionerai un prompt fantastico. Perciò, divertiti .. ma fallo in assoluto silenzio...” replicò Dom, o piuttosto biascicò.
Quando il batterista non udì altro che il silenzio nella stanza, pensò di aver vinto.
Ma, oh, quanto si sbagliava!

“Eccolo! Ho trovato quello perfetto!” proclamò Matthew,
“Ohh, sei shhtatooo coscì veloce..” mugugnò Dominic, a un solo passo da SognoLandia.
“Ascolta: ‘Il bellisimo, affascinante, gentile, dolce e impossibilmente sexy frontman dei Muse ha una tresca col suo batterista, ma decide di rompere definitivamente con lui e sposarsi con Gaia, poiché lei gli dà prova di essere molto più coinvolta in tutte le attività che il compagno propone.’” finse di leggere Matt.
“Che cosa?! No, aspetta, no, no, no!” sussultò Dom, svegliandosi di colpo e rivolgendosi a Matt. “Ma a chi mai potrebbe venire in mente un prompt così tremendo e...”  protestò il batterista, spaventato, ma poi si accorse di quel sogghigno un po’ troppo compiaciuto sui lineamenti del suo amato e di quella luce vittoriosa che scintillava nei suoi occhi, rendendoli ancora più blu.

La consapevolezza lo colpì e gettò un’occhiata di fuoco al suo migliore amico.
“Maledetto imbroglione che non sei altro! Ti sei inventato l’intera dannata cosa!” capì Dom, quasi ringhiando.
“Beh, direi che sei ancora abbastanza sveglio per essere un morto vivente!” ridacchiò Matt. “Ad ogni modo, caro mio, alcuni prompt potrebbero tramutarsi in realtà molto facilmente, sai...” mise in guardia il suo migliore amico, in tutta calma. C’era una non così velata minaccia nel suo tono di voce.
“Okay, okay, ho ricevuto il maledetto messaggio!” borbottò Dom, claciando le coperte per liberarsi e mettersi seduto sul letto.

Fissarono entrambi lo schermo, ma dopo qualche manciata di minuti cominciò a diventare sempre più difficile mettere a fuoco le parole o anche solo tenere gli occhi aperti. Già, perfino per Matt, che finalmente cominciava ad essere pervaso dalla stanchezza.
“Qui, qui, ho trovato quello perfetto!” esclamò Dom, indicando sullo schermo.
“Davvewo?” sbadigliò in risposta Matt.
“Sì. ‘Matt e Dom fanno un sonnellino insieme’” finse di leggere Dominic.
“Dove, dove?” fece su e giù col cursore Matt, più volte, lungo tutta la pagina, prima di capire qualcosa.

“Non c’è alcun prompt del genere. Maledettissimo imbroglione!” sibilò.
“Devo averlo imparato da un certo qualcuno!” ridacchiò Dom, prima di farsi più serio. “Davvero, Matteh, non importa quanto eccitante sia questa tua idea; ora siamo troppo dannatamente stanchi per fare qualsiasi cosa. Questo è il mio accordo: dormiamo, almeno per quattro, cinque ore, poi saremo freschi come rose. Così saremo in grado di scegliere il prompt perfetto, che ci farà scrivere la storia perfetta!” Dom propose- o per meglio dire ordinò.
“Affare fatto.” fu costretto ad arrendersi Matt. “Ma ad una condizione.” aggiunse.
“E quale?” gli domandò Dom, mentre appoggiava il laptop sul pavimento.
“Posso dormire qui?”
Il volto di Dom si illuminò con un sorriso.
“Quella non è una condizione, è una necessità.” mormorò, facendogli spazio sotto le coperte.
“Buono a sapersi. E per caso potrei avere anche un bac...”
“Lo stai già avendo.” sussurrò Dom contro le labbra di Matt, approfondendo di più quel desiderato bacio della buonanotte, prima che si addormentassero, l’uno fra le braccia dell’altro.

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Alle dieci e mezza del mattino, dopo quel più che meritato riposo, Dominic e Matthew erano di nuovo di fronte allo schermo del laptop. Non c’è bisogno di specificare che sito stessero visitando.

Fortunatamente per loro, avevano tempo fino a tardo pomeriggio, prima di prendere l’aereo che li avrebbe portati a Barcellona. Il palco era già stato allestito al Pavelló Olímpic at Badalona e loro avevano bisogno solo di fare un veloce sound-check. Questo significava che i due avevano tempo per il loro nuovo hobby appena scoperto.
“Troppo banale, troppo noioso, troppo impossibile...” commentava Matt, man mano che esaminavano i post.

“Oh, mio dio! Guarda un po’ questo: che cosa vuol dire ‘angst’? E ‘Character death’?” domandò Matthew.
“No, Matt! Non lo leggere!” lo avvertì Dominic, ma ormai era troppo tardi.
“ ‘Dopo un orribile incidente in auto, Matthew e Chris restano gravemente feriti. Hanno un urgente bisogno di (una trasfusione/ un trapianto d’organi, qualsiasi cosa l’autore decida di fare) A sorpresa, Dominic, che non era nella loro stessa macchina, risulta essere l’unico donatore compatibile. Ma lui può salvare uno soltanto dei due. Qualsiasi sia la sua scelta, perderà inevitabilmente qualcuno di estremamente caro. Chi sarà?’ Dannazione! Questo mi ricorda le lezioni di Drammaturgia a scuola, te le ricordi, Dom?” ridacchiò Matthew, rivolto al suo amico, che però non stava ridendo affatto.

Al contrario, i suoi occhi verdi... o grigi (era difficile stabilirlo, specialmente quando si rannuvolano) cominciarono a farsi più acquosi.
“Dom?” lo chiamò Matt, l’apprensione nel suo tono era evidente.
“No! Non ci sono parole per esprimere quanto tutto questo sia troppo triste! Ma come può la gente creare trame così orribili e crudeli? Non potrei nemmeno lontanamente pensare a un’eventualità del genere...” si lamentò il biondo, deglutendo pesantemente.
“Ma, Dommeh... guarda che è solo fiction!” tentò di farlo ragionare il pianista.
“Lo so, ma è così deprimente. Non potrei mai scegliere. Voglio dire, tu sei l’amore della mia vita, è ovvio che sceglierei di salvare te. Ma Chris... non potrei mai perdonarmi di essere stato la causa della sua.. della sua... Dannazione! Non riesco nemmeno a dirlo!” evitò il contatto visivo con Matt, cercando di mantenere il controllo delle sue emozioni.

“Lo so, Dommeh, ma ora cerca di calmarti. Questo non succederà mai. Siamo entrambi qui e non ti lasceremo mai. Io non ti lascerò mai, amore mio.” lo rassicurò Matthew, mentre se lo abbracciava stretto e gli accarezzava la schiena.
Quando Dom diede finalmente segni di ripresa, lui afferrò il suo cellulare dal suo comodino.
“Dom, ora che stai facendo?” gli domandò Matt, confuso, finché qualcuno dall’altra parte non accettò la chiamata.

“Pronto?”
“Hey, Chris, sono io. Tutto okay? Ti senti bene, vero?”
“Sì, ma che...” blaterò il suo amico.
“Oh, sono così felice di sentirtelo dire!”affermò Dom, decisamente più sollevato.
Matthew non poteva certo sentire la telefonata, ma poteva facilmente immaginare cosa gli stesse dicendo Chris.
“Dom, ora sono io a chiedere a te se ti senti bene... ti stai comportando in modo così strano...” borbottò il bassista.
“Cosa? Perché ti sembra che mi stia comportando in modo strano? Cos’è? Una persona non può più preoccuparsi della salute di uno dei suoi migliori amici?” ribatté Dom.
Matthew strappò il cellulare di mano al batterista che era ancora visibilmente sotto shock.

“Chris, sono io. Sta’ tranquillo, Dom si sta preoccupando in modo strano, ma non preoccuparti, è solo una cosa passeggera. Tu ignoralo e basta. Ci vediamo tutti a pranzo, tra un’ora o giù di lì.” chiuse la conversazione Matt.
“Non riesco a crederci che tu l’abbia fatto per davvero.” brontolò Matt, riconsegnando i cellulare a Dom.

“Avevo bisogno di certezze.” si giustificò il biondo.
“Okay, ho afferrato il concetto. Niente più angst e character death, va bene?” dedusse Matthew.
“Beh, con l’angst ce la posso anche fare. Solitamente riguarda tu ed io che rompiamo e io che cado in depressione. Perciò mi do all’alcool e alle droghe come se non ci fosse un domani.” gli spiegò il percussionista.

“No, è una cosa così atroce! Quella gente mi spaventa!” asserì Matthew, mentre la sua espressione manifestava il terrore più totale.
“Proviamo con qualcosa di un filino più allegro.” suggerì Dom, ma il frontman sembrava aver già trovato qualcosa che aveva catturato la sua attenzione.

“Aspetta un attimo. Questo richiede anche Gaia. Vediamo che dice. ‘Dominic tradisce Matthew con Gaia. Matt scopre tutto e si sente doppiamente tradito. Rompe con Gaia e poi ha una lite davvero violenta con Dom e lo caccia fuori dalla band... e dalla sua vita, per sempre.’” concluse Matt.
“Accidenti. Questa idea per trama mi uccide. No, Matthew, fidati, non ti potrei mai fare una cosa simile. E poi Gaia nemmeno mi piace, lo sai!” chiarì Dom.
Invece di esserne rassicurato, Matthew rivolse al compagno  il più sospettoso degli sguardi.
La paranoia era in fiore.

“Quindi questo sta a significare che tu potresti farlo, se lei ti piacesse?” interrogò il biondo, rabbiosamente.
“No! Non ho mai detto questo!” replicò Dominic. “Ti prego, Bells, possiamo cambiare prompt prima che ci mettiamo a litigare per nulla?” lo supplicò.
“Sì, credo che sia meglio.” borbottò Matt, tornando a guardare lo schermo.

“Hey, Dom, che cos’è il fluff?”
“Come?” gli chiese Dom, guardando il partner.
“Leggi un po’ questo.” gli indicò il post Matt e Dom lesse ad alta voce.
“’Teen BellDom. Il primo appuntamento di Matt e Dom, al cinema. Voglio vedere il loro primo bacio. Molto tenero e perfetto (niente situazioni di imbarazzo, per favore.) Più fluff c’è, meglio è.’”
“Allora? Ho capito che intende dire che deve essere su di noi quand’eravamo adolescenti. Ma quella cosa riguardo al fluff?”
Matthew sembrava davvero incuriosito, ma anche molto titubante.
 Dominic sfoderò un sorriso radioso, perché si era già innamorato di quel prompt.
“Fluff è qualcosa di romantico, tenero, adorabile e... zuccheroso.” gli spiegò.

Matthew ridacchiò, permettendo così a Dom di vedere il suo dente storto. Sembrava ancora più giovane quando lo faceva e Dom amava tutto questo.
“Che c’è?” gli domandò nuovamente il biondo.
“Stavo pensando al nostro primo bacio... non è stato niente di tutto questo!” scoppiò a ridere Matt, ad alto volume, e Dom gli spintonò il braccio, fingendosi offeso.
“Oi! Se è stato un disastro, è stata solo colpa tua! Io stavo facendo le cose nel modo giusto.”
“Balle! Incolpa il tuo nasone!”
“Te lo faccio vedere io il mio nasone!” lo minacciò Dominic, spingendo il corpo di Matt lungo il materasso e mettendosi a cavalcioni su di lui, mentre gli teneva fermi i polsi, pressando le braccia del moro sopra la sua testa.
“Pinocchio!” lo prese in giro il cantante, con un sorrisetto, prima che Dom cominciasse a sbaciucchiarlo selvaggiamente, provando a entrambi quanto la sua tecnica di bacio fosse migliorata dopo quel goffissimo primo tentativo di bacio.

Dopo aver limonato a lungo, dopo un’infinità di risate e di giochi di parole e un breve ma intenso momento di masturbazione a vicenda, i due furono costretti a districarsi l’uno dall’altro e a lasciare il letto, perché era tempo di raggiungere gli altri e andare tutti insieme a pranzo.
Matt e Dom avevano deciso di scrivere il prompt per conto proprio, appurato che sembravano incapaci di scrivere qualcosa quando erano insieme. La tentazione di sbaciucchiarsi era troppo forte se si trovavano da soli nella stessa stanza e cominciavano a pensare l’uno alle labbra dell’altro.

Tutti stavano gettando occhiate curiose a questo loro nuovo hobby letterario. Non era certo bizzarro vedere Matt che scribacchiava qualcosa su un taccuino - molto probabilmente delle lyrics. Ma l’interesse di Dom per la scrittura era una cosa nuova e soprattutto Chris era molto incuriosito da questa sua improvvisa abitudine.
“Hey, amico, che stai combinando?” gli domandò Chris, cercando di sbirciare oltre la sua spalla per scoprire quello che stava scrivendo.

Riuscì solo a intravvedere dei disegnini con delle frasi a caso che li attraversavano, prima che Dom coprisse la pagina con la mano, guardandolo con occhi contrariati.
“Oi! Non ficcanasare tra le mie cose! E’ così da maleducati! Cosa sei, tu? Una vecchia casalinga pettegola?”
Chris era basito. Certo, loro avevano tutto il diritto di mantenere la loro privacy (soprattutto da quando Dom e Matt avevano iniziato la loro... ‘cosa’, così come la chiamava lui, in mancanza di un nome migliore), ma dopo così tanti anni insieme era davvero difficile trovare qualcosa che uno di loro volesse tenere nascosto agli altri.
“Hey, datti una calmata, ero soltanto curioso! Non è cosa comune vederti tutto assorbito nella scrittura!” ribatté Chris, corrucciando le sopracciglia.

Dominic sembrò calmarsi, anche se continuava ad adocchiare l’amico in modo sospettoso.  La tensione si ruppe quando sentirono Matt ridacchiare.
“E tu? Cos’è che ti fa tanto ridere?” gli domandò Chris.
“E a me un’occhiatina la faresti dare, Dom?” fece quasi le fusa Matthew e Chris non fu stupito nel vedere le guance del biondo arrossire di colpo.
“Ma certo, era per te. Adesso l’ho capito!” esclamò Chris, scuotendo la testa.
I due interpellati lo guardarono con qualcosa di molto simile alla paura e fu il turno di Chris di sfoderare un sorrisetto malizioso.
“Rilassatevi, amici. Se avessi saputo che vi stavate scrivendo a vicenda lettere d’amore dozzinali – o forse dovrei solo dire zozze- non avrei guardato. Continuate pure!” cominciò a ridere delle loro facce sconvolte e lasciò la stanza, non prima di aver loro ricordato che entro quindici minuti sarebbero dovuti mettersi in viaggio per l’aeroporto.

“Ha visto qualcosa?” gli chiese Matt, con un sorriso da flirt, cercando di sbirciare anche lui, ma Dom stava ancora coprendo il foglio con entrambe le mani.
“No, davvero, fortuna per noi!” sospirò sollevato Dominic.
Matthew incrociò le braccia al petto, mettendogli il broncio.

“Perché non me lo vuoi far vedere? Io ti mostrerò quel che ho scritto finora se lo fai anche tu.”
Dominic esalò un sospiro di frustrazione, guardando Matt con occhi colmi di scuse.
“Mi dispiace, ma... non ho scritto niente. Pare che io non sia un bravo scrittore come te.” abbassò lo sguardo Dom, sentendosi in colpa. Anche se è vero che lui non era molto convinto da quest’idea di scrivere una fan fiction, Dominic sapeva quanto Matthew ci tenesse e quanto fosse elettrizzato dall’intera cosa. E, la verità va detta, Dom era molto curioso di poter leggere quel che Matt aveva combinato alla consegna di quel prompt: era una trama così dolce e Dom pensava che questo avrebbe potuto aiutarlo a capire come il vero Matt si sentisse dopo il loro primo bacio, anche se il contesto era totalmente diverso.

Con sua grande sorpresa, Matt cominciò a ridere, il divertimento dipinto su tutta la sua faccia.
“Matt! Non ridere di me!” protestò Dom, accigliandosi e sentendosi un po’ ferito. “Scusami tanto se non sono ‘Bellamy, il genio’!”
Finalmente Matthew si calmò, scuotendo la testa e arrossendo quasi impercettibilmente, ma non per Dom.
“Dom... non ho scritto niente nemmeno io.” confessò. grattandosi in cima alla testa.
“Cosa?” lo interrogò Dominic, meravigliato, guardandolo senza credere a una parola di quel che aveva sentito. “Ma se tu non hai fatto che scrivere non-stop, per tutto il tempo!”
“Tutto quel che ho scritto sono solo cazzate. Ho anche buttato giù qualche idea per delle canzoni, ma niente di serio, davvero!” si affrettò ad aggiungere Matt, ma Dom aveva ancora lo sguardo esitante. “Ho scritto una pagina, ma solo sproloquiando di quanto fosse stato bello il film, ma appena ho cercato di spiegare quanto bello eri quella sera nella mia mente s’è fatto il vuoto assoluto e non potevo più continuare, ogni volta che ci provavo non era abbastanza da trasmetterlo... “ Matt abbassò lo sguardo e Dom sorrise inorgoglito, felice si sapere di non essere il solo che non riusciva a mettere le proprie emozioni su carta.
“Allora siamo pari.”

Matt ricambiò quel sorriso, avvolgendogli le braccia attorno al collo e tirandolo a sé per un piccolo, tenero bacio che fece sciogliere Dom.
Ad ogni modo quel bacio finì un po’ troppo presto e Dom non ebbe nemmeno abbastanza tempo per chiedersi perché Matt avesse smesso così velocemente, quando vide il moro tenere in mano il suo foglio con le frasi sdolcinate e i disegnini stupidi.

“L’ho preso!” ghignò il pianista, agitando il foglio nell’aria come se fosse mostrando un importante award.
Ad ogni modo, Dominic conosceva il suo punto debole e si affrettò ad attaccarlo, solleticando Matt sui suoi sensibilissimi fianchi e riafferrando brutalmente quello che lui considerava una grande fonte d’imbarazzo per se stesso.
“Awww, ma era troppo tenero, Dom!” commentò Matthew, senza badare alle guance arrossite del biondo, facendo un sorrisone deliziato al solo ricordo di quella pagina con i disegnini di lui e Dom che si baciavano, di lui che suonava il piano e la chitarra e c’era anche un bellissimo schizzo dei suoi occhi. Era riuscito anche a intravvedere qualcuna delle frasi buttate lì, augurandosi di aver avuto più tempo per leggerle, perché era convinto che erano frasi che avrebbero fatto parte di quella futura storia.

Dom piegò il foglio in quattro parti e se lo infilò in una delle tasche posteriori, per maggior sicurezza, cercando di mantenersi calmo e di non mostrare il proprio ovvio imbarazzo, ma sapeva che  era una battaglia persa in partenza: Matt lo conosceva troppo bene.
“Fottiti, Bells!” sbottò, incrociando le braccia al petto e lanciandogli un’occhiata irritata.
“Ma Dom,” fece le fusa Matt, avanzando lentamente e con intenti molto chiari, sfoderando il suo miglior ghigno da predatore. “Lasciamelo tenere, ti preeeeeeeegoo.”
Le sue parole erano come di miele, mentre le sue mani cercavano il sedere del biondo, palpeggiandolo e facendo scivolare il pollice dentro le tasche.
Dominic scosse la testa impaziente, stoppando bruscamente la mano di Matt e tenendogliela stretta.

“Matt, smettila! Tutta questa cosa della fanfic è ridicola! E’ evidente che non lo possiamo fare!” cercò di farlo ragionare Dom, ma si pentì quasi subito delle sue parole, non appena vide sparire sul volto di Matt quell’espressione giocosa.
“Matt...” sollevò lamano Dominic, nel tentativo di accarezzargli la guancia, ma Matt la spinse via.
“Matt, per favore, ascoltami. Non intendevo ferirti! Io volevo solo...”
“Hai chiarito molto bene il tuo punto, Dom. Noi non scriveremo merda.”

Matt sembrava davvero incazzato e Dom si sentiva anche peggio.
“Mattie, no, lo possiamo fare, è solo che sembra che finora non stia funzionando!” lo fece ragionare Dom,  ma Matt non sembrava volergli dare ascolto.
“Perché lo stiamo facendo nel modo sbagliato!”
“E allora il modo giusto quale sarebbe?”
“Non lo so, ma so che non è questo!”
Matt si precipitò fuori dalla stanza come una furia e Dom si rifiutò di seguirlo.

Tutta quella discussione non aveva senso e lui sapeva che non avrebbe fatto loro bene continuare oltre su quella faccenda. Nelle migliori ipotesi, Matt vi avrebbe rinunciato ... oppure sarebbe tornato con l’idea perfetta.

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Non parlarono per tutto il breve tragitto fino a Barcellona. Chris gettava loro occhiate di sospetto, ma preferì non dire nulla, sapeva che era meglio lasciare che se la sbrigassero da soli coi problemi della loro relazione, soprattutto sapendo bene quanto già fosse complicata di suo.
Non fu che prima di mezz’ora che il concerto iniziasse che Matt gli fece cenno di isolarsi con lui e Dom accettò , capendo che la loro discussione si era placata. Almeno per il momento.

“Sì?” gli diede l’imbeccata, appoggiando la schiena contro il muro del corridoio. Matt stava in piedi, al centro, insolitamente lontano da lui, con le braccia incrociate all’altezza del petto.
“Ci ho pensato a lungo e ho una proposta.” tastò le acque il moro. Dom sollevò il sopracciglio, cercando di mascherare il suo interesse. “Potremmo farne un gioco di ruolo.”
Dom questo non se lo aspettava.
“Che cosa?”
Matt sogghignò, fiero di essere riuscito a sorprenderlo.

“Di sicuro non riusciamo a scrivere qualcosa come si deve, perciò mettiamo in scena l’intera situazione, ricreiamola. E se anche così non riusciamo a combinare nulla...” Matt prese un lungo respiro. “Possiamo lasciar perdere la questione fan fiction. Per ora.” aggiunse.
“Ma Matthew! Non siamo teenager e non possiamo nemmeno andare al cinema! Come possiamo farlo?”
Matthew lasciò andare un sospiro, alzando gli occhi.

“Hey, biondino, abbiamo la TV e un laptop. E l’immaginazione! Se sei riuscito ad essere un rude cowboy Americano, di sicuro riuscirai ad essere te stesso quando avevi quindici anni!”
Dominic fece un sorrisone, con l’aria sognante, rivivendo quella notte nella sua mente. Definitivamente era stata un’ottima idea guardare quel film western qualche sera prima.

Matthew schioccò le dita, riportando Dominic alla realtà. “Hey focalizzati sugli affari del presente! Sei d’accordo o no?”
“Tu vuoi che ci guardiamo un film insieme e che facciamo finta di avere ancora quindici anni, è così?” gli domandò Dom, mentre si accarezzava il mento con fare pensieroso, non volendo già svelargli la sua completa approvazione.
“Già, ragazzo sveglio, è quello che ti sto proponendo, puttanella!” confermò Matt, lanciandogli un glaciale sguardo d’ impazienza.
“Hmm...”

“Ma dove diavolo eravate finiti? Dai, ragazzi, dobbiamo andare!” esclamò Chris, apparendo all’improvviso dietro a un angolo, facendo loro cenno con la mano.
“Oh, scusaci tanto, amico!” fece le sue scuse Dom, avvicinandosi al bassista.
“Dom!” si lamentò all’istante Matt, afferrandolo per il braccio, nel tentativo di ricevere un’adeguata risposta.
Il biondo si limitò a ridacchiare e correre via, facendogli  l’occhiolino con aria insolente.

“Ti odio fottutamente, Dom!” borbottò fra i denti Matt, ma lo seguì, cercando di dimenticarsi temporaneamente della questione dello scrivere e scivolando progressivamente nella sua ‘modalità gig.’ Si concentrò, rimettendo a fuoco la set list nella sua mente, scacciando così via la sua irritazione nei confronti di Dom.

Un minuto prima della loro salita sul palco, Matthew sentì una presenza alle sue spalle e le più che familiari labbra di Dom che quasi gli accarezzavano l’orecchio, sussurrandogli: “Ma certo che son d’accordo, idiota!”
La sua mano strizzò brevemente l’avambraccio di Matt e il frontman sorrise.
“Mezza sega!” replicò Matt, mostrandogli il terzo dito.
Il grande, perfetto e adorabilmente goffo sorriso di Dominic fu l’ultima cosa che Matthew vide, prima di salire sul palco.

TBC

Speriamo via sia piaciuto, fateci sapere in ogni caso, pwetty please
Alla prossima, voi non avete idea di quante cose combineranno questi pazzerelli ... rimanete sintonizzate ^^
*fanno un inchino e si nascondono dietro una cornice rotta*

 

  
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