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Autore: jas_    10/02/2014    6 recensioni
“Ma chi se la caga una make-up artist? Va’ a fare la modella” era stato il commento di Deb quando, il primo giorno di convivenza, avevano chiacchierato un po’ delle loro vite e dei loro sogni. Wynne le aveva spiegato che era proprio il non essere presa in considerazione dal mondo intero che le piaceva, voleva il successo a modo suo, senza essere accecata dalle luci della ribalta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Wynne alzò lo sguardo dal libro sul quale si era concentrata nelle ultime tre ore quando sentì la porta di casa aprirsi. Una stanca e stravolta Deb lasciò alcune borse per terra prima di togliersi giacca, sciarpa e guanti e buttare tutto con poca delicatezza sul divano.
«Quando metteranno a posto quel benedetto ascensore? Non è possibile che ogni volta che faccio la spesa debba arrivare a casa con le braccia doloranti» si lamentò la ragazza, prima di bere in un sorso un bicchiere d’acqua.
Wynne sorrise alla scena, scosse la testa divertita prima di tornare a leggere l’ultimo paragrafo del capitolo.
«Lavori questo fine settimana?»
Studiare nella stessa stanza in cui era Deb era praticamente impossibile, fortunatamente lei di solito lavorava tutto il giorno altrimenti Wynne sapeva che sarebbe stato impossibile avere dieci minuti consecutivi di pace e tranquillità.
«Sì, come tutti i fine settimana» rispose paziente, senza alzare gli occhi dal libro sul quale però non riusciva a concentrarsi.
«Okay. Io starò via per tutto il weekend, vado con alcuni amici a Brighton, se non avessi lavorato saresti potuta venire con noi.»
Wynne alzò gli occhi e le sorrise grata. «Sarà per la prossima volta, dai» disse, notando il dispiacere negli occhi della sua amica.
Deborah era la ragazza più sensibile che avesse mai conosciuto. Qualunque cosa facesse o provasse, in lei sembrava amplificata all’ennesima potenza. Rideva a crepapelle davanti al più stupido dei telefilm e riusciva ancora a piangere ininterrottamente dal primo all’ultimo minuto di Titanic, nonostante quel film ormai lo sapesse a memoria. Sembrava essere continuamente in fase premestruale e Wynne non sapeva mai cosa aspettarsi da lei. Erano simili sotto molti punti di vista, entrambe casiniste e chiacchierone, disordinate (per questo si erano imposte il giorno di pulizia), ma Deb sembrava essere tutto “più”. Se Wynne ogni tanto si concedeva dei momenti di pausa, Deb sembrava non esaurire mai le energie, era un inarrestabile uragano di vitalità che gironzolava continuamente per casa con il telefono in una mano e una sigaretta nell’altra.
Deb annuì convinta, andò in sala, accese la tv e cominciò a digitare qualcosa sul suo cellulare. Wynne capì che avrebbe dovuto approfittare di quel momento di quiete per finire con lo studio giornaliero, stava per riprendere la lettura da dove l’aveva interrotta quando la voce squillante di Deb, con un tono decisamente più alto del normale, le rimbombò nelle orecchie.
«Wynne! Harry Styles!» urlò, e in un istante fu davanti agli occhi dell’amica che la guardava sorpresa e spaventata. «Ieri sera ha twittato il link del tuo blog! Oddio!» continuò, cominciando a saltare sul posto in preda all’eccitazione.
Wynne sospirò cercando di trovare una scusa plausibile a quel tweet. «Deb…» la chiamò, ma le sue parole furono inutili in quanto la sua coinquilina non sembrava essere in grado di darle ascolto, troppo occupata a smaltire la notizia a modo suo.
«Accidenti…» mormorò Wynne stringendo la matita nella mano destra. Non aveva minimamente pensato alle conseguenze che quel tweet avrebbe avuto, a parte le più evidenti e cioè un aumento della popolarità del suo blog. Non aveva pensato a Deb che visitava il profilo di ogni membro dei One Direction praticamente ogni giorno, era certo che prima o poi l’avrebbe notato e secondo lei Harry Styles l’aveva solo intravisto. Non sapeva che anche la sera precedente l’aveva accompagnata a casa, lasciandole un leggero bacio della buonanotte sulla guancia e guardandola entrare in casa con quel solito sorriso gentile e irresistibile sul viso. Non sapeva che aveva passato due ore circa con la testa appoggiata sulla sua spalla e il battito del suo cuore a scandire il tempo che passava. Avrebbe dovuto confessarle tutto, o per lo meno omettere meno di quanto avesse fatto il giorno precedente. Correggere leggermente sia la realtà che ciò che le aveva raccontato.
«Lou è davvero una cugina fichissima! Insomma, ha dato il link del tuo blog ad Harry così che lo pubblicizzasse! Non è fantastico? E ora lui ti segue pure! Ti conosce! Indirettamente, è ovvio, ma ti conosce!»
«Deb…» tentò Wynne, ignorando il fiume di parole che usciva inarrestabile dalla sua bocca.
La ragazza sospirò con occhi sognanti. «Me lo presenterai quando lo conoscerai davvero. Vero?»
«Deb!»
Solo in quel momento in casa ci fu silenzio, Wynne chiuse gli occhi cercando di mettere in ordine i pensieri.
«Io lo conosco già, Harry Styles. Davvero.»
Deb strabuzzò gli occhi e sporse leggermente la testa in avanti. «Sul serio?»
Wynne annuì. «L’ho conosciuto il giorno del servizio fotografico, non te l’ho detto perché non pensavo fosse importante, sapevo che avresti reagito… Beh, come hai appena fatto, se non peggio, e per evitare tutto ciò ho preferito non dirtelo perché comunque non l’avrei più rivisto.»
«Ma il tweet risale a ieri sera…» Deb riprese in mano il telefono. «Per la precisione alle 22.07.»
Wynne annuì. «Appunto. Ieri sera mentre ero a casa di Lou a curare Lux…» La ragazza chiuse gli occhi cercando le forze di terminare la frase e subire ciò che ne sarebbe conseguito. «Lui è arrivato e abbiamo trascorso il resto della serata insieme.»
Deb spalancò la bocca in preda allo shock. «Oh mio Dio» fu l’unica cosa che riuscì a dire.
«Stavo provando quei rossetti di cui ti avevo parlato ed avevo Twitter aperto e lui… Beh, ha pensato di pubblicizzarmi, ecco.»
Deb si sedette sulla prima sedia che le capitò a tiro, il respiro fin troppo controllato e lo sguardo vago. «Vi siete baciati?» riuscì a dire, dopo attimi infiniti di silenzio.
Wynne non riuscì ad evitare di scoppiare a ridere ma lo sguardo di Deb era tutt’altro che divertito. «Certo che no! Siamo solo… Beh, non credo siamo nemmeno amici lui è venuto solo a farmi compagnia. Lo so che sembra strano sentirselo dire ma è così. Non ci ho ancora riflettuto molto, in realtà non so perché sia venuto, insomma…»
La sua risposta era confusa e rispecchiava perfettamente ciò che le frullava in testa. Per la prima volta aveva detto ad alta voce ciò che era successo e solo dopo averlo fatto si era resa conto che tutta quella faccenda era bizzarra. Lei ed Harry non erano amici, si conoscevano a malapena, eppure nel giro di due giorni avevano trascorso due serate insieme e nonostante tutto lei si era divertita. Non si era mai fatta troppi problemi fino a quel momento perché nonostante tutto era contenta di ciò che era successo ma comprendeva lo sguardo confuso di Deb perché rispecchiava perfettamente il suo.
«Mi sembra di essere finita in una di quelle fan fiction che mi diverto a leggere su internet…» mormorò Deb incredula.
Wynne stava per chiederle cosa fosse una “fan fiction” quando il suono del suo cellulare l’anticipò. Lanciò uno sguardo allo schermo illuminato del telefonino e sorrise nel vedere il viso furbo di sua cugina che la guardava.
«Pronto?» disse, rispondendo alla chiamata.
«Wynne! Tutto bene?»
«Sì, dai. Tu come stai?»
«Bene, bene…»
Wynne rimase in silenzio in attesa della richiesta di Lou. Non che sua cugina la cercasse soltanto quando aveva bisogno di qualcosa ma una chiamata di circostanza non arrivava il giorno dopo che l’aveva vista.
«Ho visto il tweet di Harry, è stato carino da parte sua…» cominciò tranquilla.
Wynne annuì. «Sì, anche se avrei preferito non l’avesse fatto.»
Lou rise. «Lo so, so cosa pensi a riguardo, al fatto che vuoi farcela da sola eccetera, e a proposito di questo ho un’offerta da farti.»
«Okay…» disse incerta, in attesa di altre informazioni.
«Sabato prossimo c’è un evento molto chic al quale, non so nemmeno io per quale ragione, sono stata invitata. Tom non ha intenzione di accompagnarmi perché sai com’è fatto, odia quelle cose più di me, l’ultima volta che si è messo uno smoking credo avesse dieci anni, così mi chiedevo se potessi venire tu al suo posto. Sarà un’occasione per conoscere gente nuova, magari qualcuno a cui può interessare quello che fai. E poi ci sarà anche Harry, so che avete legato molto ultimamente…»
Wynne non riuscì a trattenere un sorriso. «Lou non fare la finta tonta, gliel’hai detto tu che ieri sera ero a casa tua!» ribatté divertita, lanciando uno sguardo a Deb che la osservava in attesa di sapere il motivo della chiamata.
«Però è stato lui a chiedermi di te!»
Wynne si morse un labbro sentendosi lusingata da ciò che aveva appena sentito. Harry che chiedeva di lei… Probabilmente era arrossita, dallo sguardo sempre più confuso di Deb doveva essere sicuramente così.
«Comunque mi dispiace ma non posso, sai che lavoro tutti i weekend al “Luke’s”.»
Lou sbuffò, rimase in silenzio per alcuni secondi e poi «ti pago!» esclamò entusiasta della sua idea. «Quanto prendi per una serata? Ti pago il doppio!»
Wynne rise. «Non è per i soldi, o meglio, non è solo per quello. Non mi va di abbandonare Dave proprio il sabato sera. Fa sempre il pienone!»
«Trova qualcuno che ti sostituisca! Wynne ti prego…»
La ragazza sospirò. «Vedrò cosa posso fare» disse, seppur poco convinta. «Ma Sam?»
«Andrà a casa dei genitori del suo ragazzo in Scozia e hanno organizzato il tutto da tempo, non può annullare tutto. Sei la mia ultima speranza, altrimenti non ti avrei chiamata!»
«Grazie per la considerazione allora…» mormorò Wynne leggermente delusa.
«Sai cosa intendo! A parte mia sorella e Tom sei l’unica che so che non vuole approfittare della mia posizione e con la quale mi piace trascorrere del tempo! Avrei altre persone da invitare ma portarmele appresso sarebbe una tortura in più! Wynne ti prego!»
La ragazza rimase in silenzio, pensierosa. «Stasera durante il turno parlerò con Dave, ti farò sapere ma non ti garantisco nulla» disse poi.
«Okay» sospirò Lou. «Grazie mille.»          
«Figurati. Ti chiamo dopo per farti sapere» la salutò Wynne prima di riattaccare ed incrociare lo sguardo indagatore di Deb.
Confessarle il motivo di quella chiamata avrebbe significato essere costretta ad andare a quella festa. 






Capitolo un po' di passaggio, non succede niente di nuovo se non che Lou invita Wynne a questa festa alla quale, forse, andrà. Viene citato il personaggio di Dave, se vi interessa me lo immagino bello come Dave Franco ahaha, che verrà approfondito in uno dei prossimi capitoli. Non so ancora che ruolo avrà precisamente nella storia ma ha un rapporto strano con Wynne che verrà poi spiegato!
Vi ringrazio per tutti i vostri complimenti, mi fa piacere che la storia vi stia piacendo :)
Alla prossima,
Jas

 


 
   
 
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