Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: _Polx_    10/02/2014    2 recensioni
Storia dedicata a tutti coloro che amano il trash.
-
Ciò che l'umanità può compiere grazie ai propri studi, all'interno dei grandi laboratori che con fatica e intelligenza si è creata, è grande. È pericoloso. E se sfuggisse di mano, causerebbe catastrofi inimmaginabili. Purtroppo diventa evidente solo quando accade. Quando è troppo tardi. A quel punto, l'unico modo è sperare nell'azione di uomini e donne più forti, più preparati e capaci di contrastare ciò che è troppo furioso e terribile per essere vinto. Se non si può avere la meglio, allora bisogna continuare a lottare, nella speranza che, un giorno, arrivi l'ora del riscatto.
Genere: Azione, Horror, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In breve tempo sono all’Isola e vengono convocate nell’ufficio del Dux: in fila una accanto all’altra, impettite e sull’attenti, guardano fisso avanti a sé.
“Finalmente la squadra al completo” afferma lui, seduto sulla sua poltrona.
“Pronte a eseguire” esclamano le quattro all’unisono secondo la regola ufficiale.
“Sebbene non conosciamo gli ordini” ammette R con la sua solita schiettezza.
“Gli ordini sono di seguire il ritmo di F”.
Le tre voltano lo sguardo su Magnum Commander che, sentendosi fortemente presa in causa, tenta di spiegare l’affermazione del capo: “dobbiamo allontanare le bestie dai tunnel per poi distruggerle. Be’, chi di voi ha l’esplosivo?”.
Effettivamente è lei l’addetta ai fuochi d’artificio.
“Questo significa che lei e Magnum Commander avete già interloquito” constata V rivolta al Dux.
“È così” annuisce quello.
“Se permette” si aggiunge F “mentre lei mostra a loro ciò che ha precedentemente illustrato a me, comincerei il lavoro”.
“Prego” annuisce il Dux e lei si ritira con il saluto militare.
Raggiunge la porta di ferro che introduce alle gallerie e lì, come accordato, trova il carrello ricolmo e coperto da un telo di iuta.
“Guarda chi c’è” una voce prorompente la blocca un attimo prima di superare la soglia.
Lei si volta di scatto, ma non vi è nulla di allarmante: sono solo due agenti che, imboscati dietro la caldaia, chiacchierano serenamente per sfuggire all’orario di lavoro decisamente dilatato in quel momento di particolare crisi.
“Salve, gente” esclama F.
“Da un bel po’ ormai non ti facevi viva” continua quello.
“Sai com’è, tra un impegno e l’altro” lei scrolla le spalle “a proposito, scansafatiche, datemi una mano” e indica il carretto un po’ troppo pesante per due sole braccia.
“Ci penso io” si fa avanti l’altro agente e, afferrando la maniglia, spinge con quanta forza ha nelle gambe per trascinare il carico sul terreno accidentato delle gallerie.
“Che c’è qui dentro?” ansima lui.
“Un po’ di giocattoli” spiega vagamente F, tirando il carro lateralmente.
“Di che tipo?”.
“Di quelli che fanno ‘ka-boom’. Ho persino pensato d'andare sul sicuro con un po' di Astrolite, ma il caro buon vecchio c4 è più che adatto al compito: la parsimonia è ormai la nostra più cara e severa alleata”.
“Finalmente ci muoviamo: scacceremo quelle bestiacce” afferma l’agente.
“Sarà un bello spettacolo. Vi consiglio caldamente di abbandonare quest’ala della base: non sarebbe piacevole trovarsi nei paraggi quando comincerà lo show”.
“Non preoccuparti di questo: sai che, una volta spinte le bestie fuori dai tunnel, noi saremo lì ad attenderle con le mitragliatrici”.
“Tenete pronte le munizioni: non devono mancare… ma non serve certo che ve lo ricordi io”.
Sono ormai giunti alla prima deviazione e F ringrazia l’accompagnatore che può così tornare alle sue questioni e, forse, abbandonare l’ozio per cominciare i preparativi.
Finalmente, F può scoprire il contenuto del carro, abbandonando il telo a terra: “C4 a me” reclama con tono trionfale e maneggia con cautela l’esplosivo accuratamente accatastato nel carrello.
Sono porzioni che contengono una dosata miscela chimica, in modo da ottenere reazioni prevedibili e ben calcolate.
Lei sa perfettamente dove posizionare ogni pacco e, man mano che li àncora al muro, attiva i timer per il conto alla rovescia.
In pochi istanti ha terminato la distribuzione dell’esplosivo e corre nel luogo prestabilito: la cava centrale, ossia un enorme salone scavato nella roccia viva dove un tempo accatastavano tutto il materiale estratto dalle miniere. Da lì si dipartono i passaggi sotterranei principali ed è in uno di essi che un grosso gruppo di bestie si è rintanato.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: _Polx_