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Autore: Moon Crash    10/02/2014    2 recensioni
La storia aveva preso una piega sbagliata e per aggiustare i fatti Ron non ha avuto scelta che di modificare il passato.
Adesso Hermione non andrà ad Hogwarts e non conoscerà mai Harry e Ron . Ma il destino è più potente dell'uomo e lascerà che la ragazza conosca il mondo magico . Tutto accadrà con l'incontro della presunta ragazza babbana con il giovane Malfoy in missione per il signore Oscuro. Cosa succederà dopo questo avvenimento?
Una Dramione in un mondo magico diverso da quello conosciuto :)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2
La notte era passata , e con lei le ultime nuvole si erano diradate. Un pallido sole spuntava dai tetti di tegole rosse e consumate di Notturn Alley , sempre avvolta in alone di oscurità.
Trovare una bacchetta era la cosa più facile al mondo... se la proprietaria non fosse stata una babbana.
Draco aveva passato tutta la notte a pensare e ancora non trovava un modo per procurarsene una. Aveva pensato di passare al negozio di bacchette a Notturn Alley ma era risaputo che il proprietario era un sostenitore di TuSaiChi , potevano provare da qualche venditore di bacchette rubate per strada ma avrebbe potuto vendere le informazioni su di lui ai Mangiamorte... non rimaneva che Olivander.
Sapeva che lui non avrebbe in nessun modo provato a contattare il Signor Oscuro e che però era sempre stato fissato con " è la bacchetta a scegliere il mago" e quindi non avrebbe mai accettato di vendergli una bacchetta a caso.
Ma era l'unica occasione che avevano.
Anche Hermione aveva passato la notte insonne  a pensare a quello che aveva visto la sera scorsa. Aveva accettato le spiegazioni del ragazzo e ormai era impossibile rinnegare l'esistenza della magia.
Si sentiva , però, un po' triste... Essere a conoscenza di una cosa tanto strana e allo stesso tempo magnifica  era fantastico, la Magia esisteva ed era sempre esistita. Con essa tutti i maghi vivevano una vita all'insegna dell'avventura e potevano fare cose meravigliose.
Aveva chiesto a Draco tutto quello che le veniva in mente sulla magia: se i bambini nascevano già maghi o lo diventavano dopo, che cosa comportava essere un mago nel mondo babbano, che lavori potevano fare dopo, che cosa poteva fare la magia...
Draco le aveva parlato degli incantesimi, delle pozioni, degli animali fantastici, del Quiddich, di Hogwarts ... le aveva persino spiegato che anche certi bambini nati da babbani sono maghi.
E perchè lei allora era dovuta nascere babbana al 100% ? Perchè se era destinata a conoscere quel mondo non avrebbe mai potuto usare la magia? Le sembrava una cosa crudele... come spiegare ad un bambino il sapore e la dolcezza del cioccolato e non farglielo mai assaggiare.
Quando la via iniziò a svegliarsi e i negozi ad aprire, Draco si infilò un mantello nero e tirò su il cappuccio in modo che gli coprisse il volto e ne diede uno simile ad Hermione.
Attraversarono la stradina fino a Diagon Alley passando inosservati e giunsero davanti alla vetrina del negozio di Olivander.
Hermion era assorta in quel mondo magico e osservava ogni singolo accessorio magico di ogni vetrina , dalle scope ai libri di incantesimi e pozioni.
Entrarono nel negozio e un signore magro e smunto li accolse da dietro il bancone. Sembrava stanco e indebolito dal tempo e i suoi occhietti azzurri brillavano di una luce malinconica . Si sistemò i capelli bianchi in modo da sembrare meno in disordine e poi si rivolse ai due clienti.
-Salve signori... come posso aiutarvi?-
Draco si tolse il cappuccio e il sorriso di Olivander si spense lasciando il posto ad un'espressione apatica e fredda.
-Oh signor Malfoy, mi permetta di dirle che non ho nessuna intenzione di vendere le mie bacchette a mangiamorte come lei.-disse .
Immaginando la reazione di Olivander , Draco tirò fuori dalla tasca la lettera di Silente e l'appoggiò sul bancone. Il venditore di bacchette la guardò e l'afferrò insicuro , ma non appena vide l'ordinara scrittura e la firma del preside di Hogwarts, si rilassò  e lesse velocemente.
-Chiedo scusa per il mio approccio iniziale .- disse chinando leggermente il capo:- ma non vedo perchè dovreste comprare una nuova bacchetta . Noto che la sua è ancora funzionante.-
-Non è per me - rispose Draco:- ma per lei.-
Hermione si sfilò il cappuccio e Olivander corrugò la fronte .
-Ho bisogno che venga con me ad Hogwarts.-disse il ragazzo:- I Mangiamorte l'hanno vista aiutarmi e non la lasceranno andare se la trovano e se girasse per le nostre strade senza una bacchetta qualcuno potrebbe sospettare che sia una babbana.-
-Capisco- disse Olivander invitando la ragazza  a seguirlo.
Hermione si incamminò con lui lungo corridoi di alti scaffali pieni di scatoline tutte diverse.
-Non ho mai venduto una bacchetta ad una babbana.- disse l'uomo sospirando.
Poi si alzò in punta di piedi per prendere una scatolina molto fina.
All'interno vi era una bacchetta molto semplice , dritta e liscia, con alcuni ramoscelli che si intrecciavano dall'impugnatura fino alla sua metà.
Hermione era attratta visivamente e psicologicamente da quella forma e soprattutto da quello che avrebbe potuto fare se fosse stata una strega.
Prese la bacchetta in mano e un brivido percorse il suo corpo. Per un attimo pensò che stesse fluttuando in aria ma era impossibile , essendo una babbana.
Olivander le sorrise e tornarono all'ingresso del negozio.
-Spero che ci rincontreremo prima o poi, arrivederci- disse il negoziante prima di sparire tra gli scaffali.
***
Hermione camminava avanti e indietro ammirando la sua nuova bacchetta al bordo di una stradina deserta di Londra. Draco la guardava e poco mancava che scoppiasse a ridere.
Aspettava un gufo con una lettera di Silente in cui ci sarebbero stati i particolari che descrivessero il loro arrivo ad Hogwarts.
Venti minuti dopo un gufo bianco posò una busta giallastra a pochi centimetri da loro.
-Silente dice che verrà a prenderci il professor Piton, che attiverà una passaporta segreta che arriva direttamente davanti ai cancelli della scuola.- disse Draco dopo aver letto la lettera.-Ci aspetta al binario 9 e 3\4 a King Cross alle otto stasera.-
-Non esiste il binario 9 e 3\4.- disse Hermione con aria interrogativa .- e soprattutto mancano cinque minuti alle otto.-
Draco guardò l'orologio e afferrò il braccio della ragazza.
-OH NO!- provò a dire lei ... ma i due sparirono prima che potesse opporre resistenza.
***
Alla stazione di King Cross c'era una marea di gente.
I treni si alternavano sui binari e la gente saliva e scendeva.
Hermione e Draco camminavano verso i binari 9 e 10 , ed Hermione sembrava molto convinta del fatto che non avrebbero trovato nessun binario 9 e 3\4...
Ok che adesso sapeva dell'esistenza della magia ma alla stazione ci era stata tantissime volte e un binario con un nome simile non passa inosservato.
Raggiunsero il muretto tra i due binari e  Draco si bloccò.
-Adesso io entro lì dentro.- disse indicandolo:- poi vengo a prendere te con il professore. Tu non riusciresti a passare, visto che sei una babbana-
Hermione iniziava davvero ad odiare il modo in cui veniva usata quella parola.
"BABBANA,BABBANA,BABBANA" pensò avvicinandosi al muretto.
-Fai attenzione a non farti notare- finì Draco e poi sparì all'interno del muro.
Hermione si avvicinò con gli occhi sbarrati . Era davvero passato lì dentro? Tese una mano verso il punto in cui era sparito Draco ma la mano non sentì niente. La ragazza appoggiò l'altra mano ma affondò all'interno del muro e l'attimo dopo non era più tra i binari 9 e 10.
Sopra di lei c'era un insegna bianca su cui c'era scritto in nero "9 e 3\4"....era riuscita a passare?
Draco si girò verso di lei con la bocca aperta.
-Come diavolo hai fatto?- chiese spostando lo sguardo da lei al passaggio.
Ma prima che potesse rispondere , un uomo alto e magro, vestito di nero, con i lunghi capelli unti apparve davanti a loro.
-Malfoy, sei in perfetto orario -disse la voce secca del professor Piton.
-Possiamo andare.-
Piton raggiunse una panchina alla sua destra sulla quale era arrotolato un giornale vecchio della Gazzetta del Profeta . Draco fece segno a Hermione di avvicinarsi ma il professore le lanciò uno sguardo torvo.
-Lei non viene con noi.- disse rivolto alla ragazza.
-Certo che viene- disse Draco levando la mano da sopra la passaporta:- i mangiamorte la staranno cercando.-
-Il professor Silente non ha detto niente riguardo, perciò lei non verrà. Malfoy afferri in fretta la passaporta.-
-No.- disse allontanandosi dal giornale.-Se lei non viene non vengo neanche io.-
Draco afferrò la mano di Hermione e si incamminò verso il passaggio del binario.
-Ammirevole.- disse il professore.-Verrà anche la babbana. Mi è stato ordinato di portarvi in salvo in ogni modo.-
Draco scattò verso la passaporta e disse a Hermione di afferrarla giusto in tempo.
Poi sparirono da King Cross e si ritrovarono davanti ad un cancello nero.
Hermione era sollevata dal fatto che viaggiare così era decisamente più confortante di Materializzarsi. Un attimo dopo guardò davanti a se' e notò l'enorme castello nero nel buio della notte , con tante minuscole luci accese .
Quando entrarono , ad accoglierlo c'era la professoressa Mc Granitt .
-Bentornato signor Malfoy, Benvenuta signorina Granger.- li salutò:-Il professor Silente ci aveva avvertito del vostro arrivo. Volevo informarla , signorina, che lei rimarrà ad Hogwarts fino a che non sarà al sicuro. I suoi genitori sono stati avvertiti della sa permanenza qui e del fatto che da adesso seguirà le lezioni. Più tardi andrà dal professor Silente per chiarire la situazione.-
Seguire le lezioni lì? In una scuola di MAGIA?
Hermione si sentiva al settimo cielo.
-Adesso andate a cena.- disse sorridendo la professoressa.
Al di là di una porta enorme vi era La Sala Grande. Studenti di tutte le età mangiavano divisi in quattro tavolate e di fronte a queste vi era un altro tavolo dove cenavano gli insegnanti.
Al loro ingresso nella sala , il professore al centro salutò i due arrivati con un cenno del capo.
Prima che potessero sedersi , quel professore si alzò in piedi e iniziò a parlare:
-Cari studenti di Hogwarts, da oggi accogliamo nuovamente il signor Malfoy , che ha deciso di voltare le spalle a Voldemort per combattere questa battaglia con noi.-
Gli studenti lo accolsero con applausi e gridi di incoraggiamento.
-Inoltro abbiamo invitato a stare con noi una giovane ragazza babbana. La signorina Hermione Granger che ha aiutato il signor Malfoy nella battaglia contro i mangiamorte.-
Adesso tutti gli sguardi erano incollati su di lei , una piccola e fragile babbana , in quella scuola per maghi straordinari. Le facce lasciavano trasparire curiosità , fastidio, incredulità....
Hermione non era mai stata tanto al centro dell'attenzione.
D'un tratto si accorse che Draco la teneva ancora per mano e arrossì ancora di più.
Il ragazzo la trascinò ad un tavolo dove tutti gli studenti la guardavano con aria di superiorità. Portavano tutti lo stemma verde e argento con un serpente sopra.
Hermione capì che si doveva trattare della casa di Serpeverde.

Al tavolo dei Grifondoro la serata era continuata senza interruzioni .
Harry Potter era intento a squadrare la babbana e il modo in cui Draco sembrava aver legato con lei. Era piuttosto sospetto anche il fatto che fosse tornato dalla parte dei giusti.
-Hey Ron tu che ne pensi?- chiese il ragazzo al suo vicino.
Ron stava mangiando cosce di pollo arrosto e pareva non aver notato minimamente del ritorno di Draco e della nuova studentessa babbana.
Alzò lo sguardo e vide il volto di Hermione tra gli studenti di Serpeverde.
Spalancò gli occhi e il pollo gli scivolò dalle mani.
-NON è POSSIBILE...HERMIONE?-
****************************************
Salve :D
Grazie per aver letto questo capitolo!
Sono riuscita ad inserirlo subito solo perchè oggi non avevo niente da fare quindi non vi aspettate che gli altri arrivino così presto xD
Continuo a 3 recensioni :)
-MoonCrash
  
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