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Autore: Evan Wolf    10/02/2014    1 recensioni
Andrea è una ragazza italo-inglese al primo anno di università. Rimasta senza un alloggio a poco tempo dall'inizio delle lezioni, chiede di poter prendere in affitto una stanza in casa di Robert, un vecchio amico di infanzia, più grande di lei. Si ritrova così inserita in un contesto nuovo, che comprende anche i migliori amici del padrone di casa; nonostante differenza di età e opposti stili di vita, la cosa sembra funzionare, con annessi e connessi di una vita nuova...
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aperta la porta, trovano Robert, David e John sul divano:
 
-Andreaaa… che bello che sei tornata adesso! Così puoi brindare con noi! – esordisce allegro David. I capelli raccolti in una coda bassa, il maglione verde, quello di Mick, Andrea trova divertente che i due fratelli si scambino i vestiti.
-Veramente io ero già a casa… solo che sono dovuta andare in macchina a prendere la sciarpa! L’ho dimenticata lì… oh ciao John! Ci sei anche tu…
-Certo! È festa oggi! Ciao Andrea!
-Ciao John? No dico… non si saluta il padrone di casa? – osserva Robert…
-Noi non ti abbiamo vista uscire – riflette David, dobbiamo essere davvero messi male! Ahahah.
Tutti ridono, compreso Mick che si è andato a sedere accanto al fratello sul divano; Andrea dedica un affettuoso abbraccio al suo caro Robert.
-Ciao padrone di casa!
-Divertita con Evie? Trovato il vestito il cui acquisto era improrogabile? – le chiede lui, Mick le lancia uno sguardo ironico.
-Oh sì!! Lo vuoi vedere?! – si entusiasma Andrea… ok non le piaceva fare shopping, ma quando trovava un vestito che le piacesse, era sempre orgogliosa di mostrarlo.
-Eh… perché no! – la voce di Jake alle sue spalle la fa sussultare. – Ciao Andrea – le poggia una mano sulla testa, scompigliandole i capelli.
-Te lo metti e ci fai una sfilata privata? – suggerisce David, a cui Robert da’ un colpo di mano in testa – per Mick!! È il suo compleanno!! – si giustifica lui.
-P-per Mick? S-si mi ha detto che è il suo compleanno, quando l’ho visto arrivare… da solo… forse hai ragione David, avete bevuto troppo! Ecco forse per questo hai queste strambe idee delle sfilate!
-Mhm… – David alza le spalle.
-E va bene me lo metto, ma solo perché comunque lo indosserò sabato! Non sfilo! È giusto per vedere come mi sta! – dice, salendo le scale.
-Lo sapevo che eri anche tu una femmina vanitosa! Con affetto! – le dice mentre è già salita al piano seriore - Allora Mick, hai trovato compagnia? – chiede curioso il fratello.
-Non mi posso lamentare! – dice riservato
-Non ci dirai niente? – insiste Jake…
-Non ancora! – azzarda lui, con uno sguardo impenetrabile.
-Uuhhh… quanti misteri… e che vuol dire non ancora?! La rivedrai questa ragazza?!
-Ci sto lavorando!
-Ohhh non mi dire! Mio fratello si sistema? – ridacchia David.
-Questo fa di te un vecchio attempato! – lo prende in giro Jake.
-Ma tu sei più grande di me! – ribatte David
-Qualche mese… e io non ho un fratello che si sta dando una sistemata!
-Tranquillo David! Io ho una sorella che è la sistemazione fatta persona… ma ciò fa di me uno spirito libero, non un vecchio attempato!
David brinda alla salute di Robert.
-John almeno tu mi capisci vero? – chiede Mick.
-Certamente… anche se non pensavo avessi intenzioni, non mi pare che tu abbia frequentato qualcuno in questi ultimi tempi… non ce ne siamo accorti!
-Ok allora non sei misogino, né dell’altra sponda… - osserva Jake.
-Ma perché avevi ancora dubbi?! – ribatte Mick incredulo. – per la cronaca John non frequento nessuno, per questo non te ne sei accorto!
-Io sono in dubbio sulla tua capacità di non farle venire un esaurimento nervoso… sei un tipo difficile con cui trattare!
-Già poverina! – rispondono Robert e David.
-Ma che amici che ho… tutti ad appoggiarmi… tsè! – sbuffa Mick
- Come si chiama? – chiede John…
-non posso dirlo… non ancora. Insomma la smettete ? mi portate sfiga!
-Ahahah certo… quando sarà il momento ce lo dirai! E ce la presenterai non è così?
-Ma poi chi vi dice che voglia conoscervi?
-Ho capito! Hai paura che si innamori di uno di noi! Eh? Confessa! – commenta Robert, scoppiando a ridere.
-Robert… non è che siccome sei riccio e biondo tutte ti vogliono eh? Andrea!!! – David guarda il fratello assottigliando gli occhi – hai finito? Vieni giù che questi qui mi stanno facendo saltare i nervi! Così poi posso andarmene!
-Te ne puoi andare pure ora volendo.. – ride Jake.
-E perché dovrei? C’è una sfilata adesso giusto?
-Mick appena fai qualche commento sarcastico su Andrea o la offendi come tuo solito ti prendo a calci dove non batte il sole! Hai capito?
-Calma paparino… non offenderò la tua protetta. – Robert lo guarda un paio di secondi per poi decidere di credergli, o forse è solamente distratto dai passi che vengono giù per le scale, con andamento piuttosto veloce.
 
Un’allegra Andrea attera accanto all’albero con tanto di piroetta che fa roteare il vellutino verde della gonna
-Ciao creaturina dei boschi! – sorride Jake – ho indovinato?
-Sono un elfo aiutante di babbo natale! – conferma Andrea scoppiando a ridere – Evie ha insistito sul fatto che il verde sia il mio colore…
-Vedi Andi siamo fatti l’uno per l’altra! – Ride David indicando la sua maglietta – siamo uniti dal verde!
-Oh sì! Ok ora mi vado a cambiare.
-Ma come non ci fai una sfilata col tuo nuovo vestitino?
-Ahm… no Mick.
-E perché no? Dopo tutto dopodomani ti metterai a ballare ancheggiando con quel vestito, non fare la timida!
-Ahm… io non ancheggio! – afferma Andrea mentre il viso le si colora come al solito.
-E tu come lo sai? – chiede David al fratello mentre assume un’aria ammiccante.
-Oh ad halloween l’hanno vista tutti. Ancheggi eccome!
-Non pensavo sapessi ballare – le dice Robert – a 10 anni non lo facevi!
-Beh mia madre mi ha mandata tre anni, ho fatto danza hip hop.
-Oh davvero? Quindi sai fare questo? – chiede David spostando il collo a destra e sinistra tenendo ferme le spalle, facendo scoppiare Andrea a ridere.
-Ahah sì Dave, lo so fare… ma non mi vedrete ballare! Vestita così! Qui in questo salotto! Ciao! – dice fondandosi su per le scale.
-Potresti fare un regalo a mio fratello! È il suo compleanno dopo tutto! – grida David per essere udito.
-Mick Sali! – urla Andrea dalla tromba delle scale, facendo sobbalzare il ragazzo che guarda il fratello maggiore con sguardo stupito.
-Ahm… sei sicura di parlare con me?
-Già sei sicura di parlare con lui? –  ripete Robert – David scherzava per il balletto!
-Veramente ero serio! – afferma il batterista.
-Siete scemi?? Devo dare una cosa a Mick visto che è il suo compleanno! Non faccio nessun balletto come vi ho già detto! Forza pigrone vieni su… o non ti reggi più in piedi per il troppo alcohol??
-Io lo reggo bene l’alcohol, sono tedesco, ricordi? – dice mentre si alza dal divano.
 
Una volta lontani dai diretti interessati, Robert e David si scambiano uno sguardo curioso, che pare voler dire:”Sei ancora convinto che tra quei due non ci sia niente?”, “Beh… non lo so”.
 
-Non credevo sarebbe successo così in fretta! – esordisce Mick arrivando alla porta della camera di Andrea.
-Di cosa stai parlando?
-Io tu la tua stanza e il letto!
-Avevo quasi dimenticato che fossi ubriaco…
-Oh ma guarda mi sento benissimo!
-Ti devo dare un regalo! È il tuo compleanno no?
-Beh fondamentalmente me lo hai già fatto in macchina – sogghigna vedendola arrossire nuovamente – ma ogni cosa è ben accetta…
-Sei un cretino! – gli risponde, fondandogli addosso un pacchettino.
-Non è un po’ presto per gli anelli? – ride lui, sollevando quello scatolino quadrato dal pavimento, dove era precipitato dopo aver sbattuto sul suo petto – cos’è? E perché hai un regalo per me se non sapevi nemmeno che fosse il mio compleanno?
-Perché è Natale, e ho comprato una cosa a tutti voi, ma siccome c’è l’occasione, te lo do adesso…
-Quindi posso aprirlo? – Mick scuote il pacchetto accanto all’orecchio – non si sarà rotto cadendo?
-No, non è possibile… è di plastica!
-Un anello di plastica?
-Oh… Mick non è un anello ti ho detto!! Cosa stai ridendo?
-No, niente… allora vediamo cosa mi ha regalato la mia cara amica Andrea… - lo dice alzando un sopracciglio.
-Sì dai, è una cosa simbolica… non vale molto, è un pensierino per il mio amico dissociato.
-Oh beh… vediamo un po’… cos… oh ma è un plettro! – esclama poggiando il nuovo oggetto sul palmo della mano e aguzzando la vista.
-Esatto! Sei un chitarrista no?
-Beh si… uhh è disegnato, è la copertina del disco dei pink Floyd!
-Dietro c’è una frase –  
Mick rivolge i suoi occhi ad Andrea – prima che leggo, l’hai scelta tu?
-In realtà sì… - Andrea, che nel frattempo si era seduta ai piedi del suo letto, gli manda una pernacchia.
  • “do you think you can tell?” ahah cos’è ti volevi vendicare?
-Beh, dopo che mi hai dato della presuntuosa che crede di sapere sempre cosa fare, ho riflettuto che anche tu fai lo stesso... alla fine credi che il mio modo di vedere sia sbagliato solo perché il tuo è diametralmente opposto! E allora te lo dico io “pensi di sapere tutto tu?” il senso è quello…
-Quindi pensi che io sia presuntuoso! – afferma con un’aria fintamente offesa.
-L’ho pensato si… e lo penso ogni volta che hai questa faccia!
-Non è che penso sia sbagliato come la pensi tu… ma non lo condivido ovviamente ahahah
-Già e pensi che sia meglio il tuo modo di pensare no?
-Sicuramente ne trarrei più vantaggi se fossi dello stesso parere anche tu!
- Non accadrà mai credo…
-Ah si? – domanda Mick prendendole una mano e mettendola in piedi di fronte a se – bene… questo allora è mio!
-Quello sì! Non te lo toglie nessuno! Ora scendiamo o chissà che pensano!
-Ehy mi stai dando il mio regalo possiamo perdere tutto il tempo che vogliamo! – dice lui bloccandole il polso appena prima che Andrea riesca ad oltrepassare la soglia della sua stanza.
-Quanto ci vuole ad aprire un plettro impacchettato secondo te?
-Beh ma dovevi spiegarmi la storia della scritta! E poi sei ancora vestita da elfetto…
-Oh – Andrea si guarda e nota la sua tuta ancora buttata sul letto – è vero… quindi scendi tu, io mi cambio e vengo!
-No! Io sto qui…
-Mick!!
-Shhhh, o penseranno davvero qualcosa di strano! Ahahah
-Mick – bisbiglia – secondo me fai solo finta di essere ubriaco… in ogni caso scendi giù!
-Ok ok – dice alzando le mani in segno di resa, per poi baciarla improvvisamente – beh grazie per il regalo di Nataleanno!
 
Stringendo il plettro nel palmo della mano sorride voltandosi e uscendo dalla stanza.
 
 
 
 
  
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