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Autore: Christina Malfoy    16/06/2008    2 recensioni
Sono vicine le vacanze di Natale e Draco,Ginny,Hermione e Ron hanno deciso di trascorrerle insieme ad Hogwarts,visto che non è stato loro possibile tornara a casa,per diversi motivi. Tuttavia,una notizia rovinerà loro i piani.. cosa succederà,durante l'assenza di due dei ragazzi?Credete nei colpi di fulmine?beh questa ff è nata proprio da uno! Un ricordo estivo che mi resterà sempre nel cuore, dedicata ad 1 persona speciale che tutt'ora mi sta accanto, non facciamo nomi :P!!! . Piccola fic sui personaggi più belli della saga di Harry Potter. Mi raccomando recensite!!! Bacioni.
Genere: Romantico, Song-fic, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ricominciare a vivere.. senza te!

 

 

L’impatto con Hogwarts fu più traumatico di quanto avesse pensato. Si ritrovò li,davanti a quei cancelli spogli e minacciosi, a tremare e il pensiero che il castello per lei era sempre stato un luogo caldo e accogliente non l’aiutò di certo. Ma il peggio doveva ancora arrivare.. Varcò la soglia lentamente, cercando quasi un modo per fermare il tempo, per riportarlo indietro!

Ron al suo fianco sembrava molto più rilassato e felice.. Lui non aveva niente da nascondere, niente di cui vergognarsi.

Ma mano che avanzavano il castello appariva sempre più imponente, quasi lugubre. Il parco era spoglio, freddo, umido, il lago calmo e opaco. Era davanti a lei.. tutto ciò che aveva amato in quegli anni era di nuovo davanti a lei.. ma questa volta l’effetto era diverso, non le trasmetteva niente.. decisamente niente!

Si apprestarono a percorrere l’immensa distesa d’erba mista a neve che circondava il castello. Giunti davanti al portone d’ingresso Ginny fece un lungo e disperato respiro, per prendere coraggio e forza. Attraversò i portoni dell’ingresso e se li ritrovò davanti a suoi occhi, in silenzio, vicino alle scale.

Hermione.. la sua colonna,la sua migliore amica.. e Draco, il suo fidanzato.. quello con cui aveva condiviso tutto.. quello che aveva appena tradito!

Si avvicinò a loro, abbozzando un sorriso.

“Herm.. Draco! Che bello rivedervi!”

Entrambi le sorrisero, ma nello stato di confusione e tristezza in cui si trovava non riuscì a cogliere la falsità di quei sorrisi.

Intanto anche Ron era entrato nella stanza.

Ginny si avvicinò alla riccia, abbracciandola forte. “Herm.. mi dispiace..”

“Sto meglio adesso, Gin.. Sta passando, passerà..” rispose Hermione. Alzò appena lo sguardo e fece scivolare i suoi occhi in quelli di Draco, il quale però, distolse lo sguardo con forza e si avvicinò a Ginny.

“Amore..”disse abbracciando la sua ragazza.

Sia Ginny che Hermione sentirono una forte fitta al petto, Ginny a causa del senso di colpa, Hermione per la gelosia e il dolore..

“Draco..”sussurrò Ginny, restituendo l’abbraccio.

“Mi sei mancata..”disse ancora il biondo, alzando lo sguardo e guardando fisso in avanti.

Questa volta fu il turno di Hermione.. Abbassò lo sguardo, respirando piano e si allontanò dai due, avvicinandosi a Ron.

“Herm,piccola..” la salutò lui, baciandola affettuosamente. Le labbra di Hermione sembravano in quel momento fatte di marmo, ma fortunatamente il ragazzo non se ne accorse.

“Come è andato il viaggio?”domandò passiva la riccia.

“Bene.. Ma siamo stanchissimi, vero Gin?”

“Si..”

“Ho proprio voglia di rilassarmi..”disse Ron, cingendo con un braccio le spalle di Hermione “Andiamo in Sala Comune!”.

Gli altri due ragazzi seguirono il suo esempio e insieme cominciarono a percorrere i diversi corridoi che conducevano al settimo piano. A Draco fece uno strano effetto rientrare nel dormitorio dei Grifondoro. L’ultima volta che aveva lasciato il loro salottino risaliva a due giorni prima, quando era ancora insieme ad Hermione.

“Quando tornerà Harry?”domandò Ginny, per porre fine a quell’imbarazzante silenzio.

“Dovrebbe tornare tra tre giorni..”rispose Hermione tranquilla.

Essendo giunti alla base della scala a chiocciola i ragazzi si fermarono.

“Buona notte, ragazzi a domani!”esclamò Ron, ridacchiando e salutando Ginny e Draco. Ma nessuno dei due sembrò contento!

Cominciarono a salire le scale, portando nel cuore ognuno il proprio fardello.

 

*     *     *

 

Buio, buio intorno a loro..e un unico istinto.. Era già accaduto tante volte, ma quella era diversa..

“Mi sei mancata, Gin” disse Draco, mentendo anche a se stesso.

“Anche tu, tanto..”rispose Ginny, tristemente.

Sentì le lacrime salirle agli occhi, ma le trattenne, cercando di essere forte.

Si guardarono per qualche istante,in silenzio, persi nei loro pensieri, finchè Draco,non riuscendo più a porre fine ai suoi tormenti interiori e sapendo che c’era solo un modo per farlo, dopo averle preso il viso tra le mani, cominciò a baciarla.. Si baciarono a lungo, cercando l’uno nell’altro quasi conforto. Continuarono a baciarsi in quel modo sino a quando capirono entrambi che quei baci non bastavano, sino a quando seppero di dover andare oltre..

In quel momento sorse imbarazzo tra loro.. Ma non si fermarono..Sapevano di doverlo fare, perché nessuno dei due voleva destare sospetti nell’altro.. Non si vedevano da due settimane, era logico che lo dovessero fare.. Eppure entrambi avevano la mente altrove.

Ginny chiuse gli occhi, cercando di non immaginare riflessi nei suoi quelli di Jay.

Draco trattenne il respiro, provando a non confrontare il profumo dolce di Ginny, con quello pungente e fresco di Hermione..

Si spogliarono lentamente, quasi cercando, sforzandosi di rendere tutto più piacevole, eliminando il disagio, incentivando la voglia.. Ma non c’era desiderio in loro, non c’era passione, non traspariva niente dai loro occhi.. i loro corpi erano fermi, passivi, le labbra si cercavano poco.. Si distesero sul letto duro, continuando a baciarsi e a spogliarsi..eliminando pian piano gli indumenti che coprivano i loro corpi e quando, alla fine,tra loro non rimasero barriere,  Draco, senza nemmeno degnarsi di guardarla negli occhi, come aveva sempre fatto prima di fare l’amore con lei, la penetrò con forza, violenza, chiudendo gli occhi e stringendo forte i denti e sotto quelle mani, quella virilità, Ginny gemette forte, aggrappandosi alle sue spalle, graffiando la sua pelle lattea ad ogni affondo, partecipando con sofferenza a quella danza dolorosa, aumentando la presa di quella morsa, sfogando la sua rabbia, la sua disperazione allo stesso modo con cui lo stava facendo anche Draco.. e il gioco durò a lungo, fu pesante e opprimente per ambedue, fino a che stremati raggiunsero il puro piacere. Quando Draco ricadde al suo fianco non ci furono baci, abbracci dolci, non ci fu niente.. Si addormentarono così, l’uno accanto all’altra, vicini ma con i cuori lontani e in quel momento capirono senza dirselo, senza rivelarlo, che tra loro quella notte c’era stato solo sesso e quel pensiero fu distruttivo per entrambi. Dopo due anni in cui erano stati insieme, due anni in cui avevano combattuto per far valere il loro amore, si ritrovavano così in quel letto, svuotati, senza un pizzico di ardore, tenerezza.. come era possibile?

Ginny si aggrappò forte al suo cuscino, non riuscendo più a trattenere le lacrime, che caddero lente dai suoi occhi, macchiando le candide e fresche lenzuola del cuscino, pianse in silenzio, cercando di respirare piano, sperando che Morfeo si impossessasse presto di lei. Draco dal canto suo rimase fermo, non cercò nemmeno di avvicinarla, sarebbe stato solo un tentativo inutile. Chiuse gli occhi con forza, cercando anche lui quel sonno che gli avrebbe permesso di dimenticare tutto.

 

*      *      *

 

Se per Draco e Ginny era stata dura, per Hermione fu peggio. Si ritrovava li, nel suo dormitorio, con un ragazzo che adesso le sembrava un estraneo, con cui aveva condiviso solo anni di amicizia e di affetto.. si.. aveva finalmente capito di non aver mai davvero amato Ron, aveva scambiato la loro amicizia per qualcosa di più, ma era stata solo vana illusione.

E adesso lui era li, davanti a lei con i suoi sentimenti e le sue pretese.

Lo vide avvicinarsi a lei e sentì il tocco caldo della sua mano sulla guancia, un tocco dolce, affettuoso, un tocco che però portava a qualcos’altro..

Vide il volto del ragazzo avvicinarsi, sentì le labbra rosee muoversi sopra le sue, ma nel petto non avvertì nessuna emozione, solo dolore, rimpianto, senso di colpa..

E poi sentì che le sue guance erano diventate umide.. stava piangendo, stava piangendo e non riusciva a fermarsi…

Pian piano il suo corpo cominciò ad essere scosso dai singhiozzi, chiuse gli occhi con forza, ignorando la voce di Ron, che le chiedeva cosa avesse..

“Herm, che hai? Piccola.. io.. mi dispiace.. è per tuo padre?”

A quel nome una nuova fitta colpì il petto di Hermione.

Sua padre.. era morto.. e l’unica persona che era sempre stata in grado di consolarla adesso non esisteva più, non per lei..

Si distese sul letto, raggomitolandosi, chiudendosi in se stessa.

Ron intanto si era inginocchiato davanti a lei, non sapendo che fare le prese la mano..

Si sentiva inutile e inadatto, non sapeva che dirle, ogni parola era sbagliata.

“Amore mio.. Piangi, sfogati.. passerà..”

Passarono secondi.. minuti.. Ma lei non riusciva a calmarsi..

Il dolore che provava era troppo forte, si sentiva affondare sempre più, in quell’ abisso nero, da cui solo Draco aveva saputo salvarla..

E ora lui non c’era.. E sapeva dov’era, sapeva cosa stava facendo, si che lo sapeva, perché per lui le cose sarebbero state più facili..

Sarebbe riuscito a recuperare il suo rapporto con Ginny e sapeva che allora lei si sarebbe sentita davvero persa!

“Ron.. ti prego” cominciò a dire, cercando di placare i singhiozzi “Lasciami sola.. Ho bisogno di stare da sola..”

Non lo voleva accanto, sarebbe stato peggio! Il pensiero di far soffrire anche il ragazzo la distruggeva, ma farlo stare li con lei era ancora più doloroso.

Ron sentì il cuore sprofondare. “No, Herm non ti lascio..”rispose fermo.

“Ti prego..”supplicò lei, stremata.

“Non posso.. non in queste condizioni..”

Hermione fece un lungo respiro, cercando quella forza che sembrava aver perso.

“Ho bisogno di dormire.. Ti prego..”

“Aspetterò che ti addormenti..” continuò Ron sicuro.

Hermione non rispose, chiuse gli occhi, continuando a provare a calmarsi..

E si addormentò così.. con il volto devastato dalle lacrime e Ron accanto, che le teneva ancora la mano.

 

*      *       *

 

La mattina seguente ognuno di loro cercò di indossare nel modo migliore la proprio maschera.

Ron, temendo una nuova reazione, non chiese niente ad Hermione. Si limitò a seguirla verso la Sala Grande come se non fosse successo niente. La stessa ragazza non gli diede spiegazioni.

Ginny e Draco parlarono poco, ignorando la situazione e sperando che tutto si sarebbe aggiustato da sé, col tempo.

Entrati nelle Sala decisero di sedersi insieme a Pansy e Blaise, che mattinieri li stavano aspettando.

“Oh i fratelli Weasley.. bentornati!” li salutò Pansy, sorridendo.

“Grazie Parkinson!..” rispose Ginny, tranquilla.

“Ragazzi..”  fece cenno col capo Ron, sedendosi accanto ad Hermione.

Pansy guardò la riccia con una strana espressione. “Herm, tutto bene? Mi sembri pallida!”

“Tutto ok, Pan.. Solo stanchezza..”

Draco tenne lo sguardo basso, senza verificare con gli occhi ciò che l’amica aveva appena detto.

Ginny guardò le due ragazze con espressione sorpresa. Da quando la Parkinson si rivolgeva in torno amichevole con Hermione? E da quando Hermione la chiamava Pan?! Che cosa si era persa?

Cominciarono a far colazione. Pansy e Blaise si guardarono perplessi, non capivano il motivo di quel silenzio, inoltre Hermione e Draco non si erano ancora rivolti parola!

Sembrata tutto così strano..

“Allora Ginny.. Com’ è Berlino?” domandò Blaise,per aprire discorso.

“Bella.. e gigante..”

“Dove avete alloggiato?”domandò Pansy, continuando a spalmare burro sui suoi toast.

“Oh, in un piccolo albergo al centro, piccolo ma accogliente..”

Al pensiero della sua stanza, del suo letto di ferro battuto, su cui tante volte si era distesa insieme a Jay, lo stomaco le si strinse in una dolorosa stretta.

“E avete fatto qualche conoscenza?”domandò ancora Pansy.

“Si, con i proprietari dell’hotel.. Hanno una famiglia numerosa!”

Questa volta a rispondere fu Ron, perché a Ginny le parole morirono in gola.

Ron cominciò a spiegare quello che avevano fatto, i posti che avevano visitato, mentre sua sorella al suo fianco restava in silenzio, cercando di non pensare a quelle due bellissime settimane, che erano appena trascorse. Nemmeno Hermione e Draco intervennero, ognuno era chiuso nei propri pensieri.

Non era facile.. non era facile per nessuno di loro..

“Insomma vi siete divertiti!” concluse Pansy, sorridendo.

“Si, moltissimo..” affermò Ron, finendo di mangiare le sue uova.

Finirono di fare colazione e decisero di trascorrere la loro ultima giornata di vacanza in giardino.

Sebbene facesse ancora molto freddo, le tracce di neve ormai era poche, per questo si fermarono, come loro solito, sotto la loro quercia preferita, sul viale a metà tra la casa di Hagrid e il lago.

“E invece.. come è stata la vita ad Hogwarts in questi giorni?”domandò Ron, pentendosene subito dopo. Osservò attentamente Hermione, come del resto fecero tutti loro, tranne Draco, ma quest ultima non diede alcun segno di incertezza.

“Alquanto monotona e noiosa, direi..” rispose freddo il biondino dagli occhi di ghiaccio.

Gli altri lo guardarono male. Soprattutto Pansy e Blaise, che non capivano il motivo di quel cambiamento.

“Per fortuna che sono finite le vacanze..”continuò a biascicare, torturando un legnetto,raccolto da terra “…Finalmente potrà tornare tutto come prima..” concluse, sottolineando con un tono diverso le ultime parole.

Ginny gli sorrise falsamente, Hermione tenne lo sguardo basso, testando ancora una volta il suo livello di sopportazione. Ron sembrava scendere dalle nuvole. Non capiva il fine di quel discorso, ai suoi occhi erano tutti strani e misteriosi.

Blaise e Pansy, invece, capirono molto più del dovuto.. e pregarono affinché nessuno dei presenti in questione avesse una reazione improvvisa.

E quella reazione arrivò nel preciso istante in cui Draco tirò Ginny tra le sue braccia, per baciarla intensamente.

Per Hermione fu troppo. Non riusciva più a controllare, a frenare quel blocco, quella fitta continua che sentiva nello stomaco. Si alzò di scatto, voltandosi dalla parte opposta dei due amanti.

“Io.. devo andare a studiare! Domani c’è lezione e..e non posso.. Ci vediamo dopo!” farfugliò, cercando inutilmente di non far notare il suo disagio. 

Ron la guardò confuso, ma non si preoccupò più di tanto.. Hermione aveva avuto quegli scatti diverse volte in passato. Ginny e Draco continuarono a baciarsi, cercando entrambi di metterci quel sentimento che stavano tentando di recuperare. Blaise e Pansy si scambiarono un occhiata equivoca, capendo che era giunto il momento di intervenire!

 

*       *        *

 

Il resto del pomeriggio trascorse velocemente, senza che se ne accorgesse. E così anche gli altri tre giorni successivi. La sua vita era diventata davvero monotona. Dormiva, mangiava, studiava.. Parlava poco..

Trascorse quei giorni principalmente in biblioteca, affondando i pensieri in quel volumi polverosi, cercando distrazioni. Rimaneva li ore, fino a che la stessa Madama Pince non l’esortava ad andare in Sala Grande per cenare. E fu così anche quel lunedì sera. Non aveva visto gli amici per tutto il giorno ed era riuscita a frenare anche le solite lacrime quotidiane. Uscire da quella stanza però le fece bene.

Decise di non dirigersi direttamente a cena, affrontare quei volti non sarebbe stato ancora facile.

Era così assorta nei suoi pensieri da non accorgersi del saluto di un Grifondoro di sua conoscenza. Spalancò gli occhi, meravigliata!

“Harry! Sei tornato!” disse sorridendo finalmente e correndo ad abbracciarlo.

Il ragazzo sorrise, stringendola tra le sue braccia.

“La mia piccola Herm! Tesoro mi sei mancata!” confessò il ragazzo, cullandola dolcemente.

Una piccola lacrima bagnò una guancia di Hermione. “Anche tu..” sussurrò lei, stringendo gli occhi..  “Dai racconta..”disse poi tirando su col naso e staccandosi da lui. Gli diede un buffetto sullo stomaco guardandolo in tralice “.. Come è andata dai Chang?”

Il ragazzo sorrise imbarazzato. “Beh.. devo ammetterlo.. Pensavo di peggio, ma.. Si.. mi sono divertito!” confessò contento “Dove sono tutti gli altri? Ah.. ho una fame da lupi, andiamo in Sala Grande..”

Hermione annuì, cercando di non perdere il suo entusiasmo.

Gli altri ragazzi accolsero Harry con lo stesso calore di Hermione.

“Ehi.. Ho ancora raccolte la sfilza di lettere che mi hai mandato!” disse sarcastico Ron, dandogli un buffo dietro il collo.

“Mi dispiace ragazzi… sono stato impegnato!”si giustificò il moro.

“See.. immaginiamo che tipo di impegni avrai dovuto affrontare!”continuò Ron, malizioso.

“È mai possibile che tu debba sempre pensare male?”

I ragazzi scoppiarono a ridere.

“E ditemi voi.. Come sono state le vacanze qui ad Hogwarts?”

Un improvviso silenzio calò sul tavolo. I ragazzi si guardarono pensosi. Harry li guardò confuso, non riusciva a capire il motivo di quell’improvviso silenzio. Alla fine a rispondere fu Blaise. “In realtà.. Non sono state proprio fantastiche.. Ron e Ginny sono partiti..”

“Ah si? Bello! Dove siete andati?”domandò curioso.

“Germania.. Berlino!”rispose Ron, alzando le spalle.

“Capisco.. e allora? Niente da raccontare?”

“No.. Abbiamo visto un po’ il paese, niente di che..” rispose Ginny, senza entusiasmo.

“E voi altri? Siete rimasti qui al castello?”

Gli altri ragazzi annuirono. Hermione gli fece solo un cenno. Harry colse la sua strana espressione con la coda dell’occhio e ne rimase turbato. Quando, dopo aver cenato, la ragazza informò gli altri di volersi ritirare a causa della stanchezza, Harry chiese loro il motivo di quel comportamento.

“Oh Harry.. come mi dispiace, tu non sai..”cominciò Ginny, tristemente “Purtroppo la mattina di Natale il signor Granger..”le parole le morirono in gola e gli altri la guardarono comprensivi. Draco aveva lo sguardo fisso nel vuoto, nessuna espressione gli copriva il volto.

Harry spalancò gli occhi sorpreso. “Oh Dio.. Io, non potevo immaginare.. Dopo andrò da lei, non mi va che stia da sola..”

Gli altri annuirono, comprendendo il suo stato d’animo.

 

*      *       *

 

“Domani ricominciano le lezioni..”affermò Blaise, facendo un altro tiro dalla sua sigaretta alla menta,mentre la fresca brezza serale gli accarezzava i capelli ribelli.

“Eh già.. sono finite le vacanze!”concordò Pansy, accoccolandosi meglio tra le sue braccia.

“E che vacanze!”

Pansy sospirò,decidendo finalmente di introdurre l’argomento.

“Non mi piace come stanno reagendo quei due..”

“Hai i miei stessi sospetti?” domandò Blaise, quasi sicuro della risposta, arrivando subito al dunque.

“Si.. Per me quei due nascondono qualcosa..”

“Credi che sia successo..?”

“Non lo so” confessò Pansy incerta “Ma pensaci.. Erano così legati prima e adesso che sono tornati i Weasley, non so.. mi sembrano due estranei…”

“E poi tutti quegli sguardi, quelle parole a doppio senso.. Naa.. per me c’è qualcosa sotto..”

“Sarà.. ma non mi piace per niente, vedo Hermione troppo giù.. se continua così non si riprenderà mai.. Quell’imbecille di Weasley è inutile..”disse la mora, stringendo i pugni.

“Tu credi che dobbiamo intervenire?..”

“Beh credo che sia ora..Ma che possiamo fare? Parlare ad entrambi?”

“.. Si e cercare di scoprire qualcosa..Prima che sia troppo tardi..”

“E con i Weasley?”

“Loro non c’entrano niente.. o meglio.. è grazie a loro se la situazione adesso è precipitata, ma non importa..”

“Quando?..”chiese Blaise, facendo l’ultimo tiro e facendo evanescere la sigaretta con la bacchetta.

“Sabato e cerchiamo di ricavarne qualcosa!”

 

*       *        *

 

La sera era ormai calata da un pezzo e nella stanza si sentiva solo il fruscio del vento che batteva contro le finestre del castello.

Per l’ennesima volta si ritrovò li sola a dover combattere contro le sue paure, i suoi pensieri.. Tutto stava precipitando, ma continuò a ripetersi che era solo l’inizio, che con il tempo sarebbe andata meglio.

Questa era l’unica speranza a tenerla ancora in piedi, presente con mente e corpo.

Il cigolio del quadro della signora Grassa la fece riscuotere dai suoi pensieri. Dopo alcuni secondi apparve davanti ai suoi occhi, l’alta e statuaria figura di Harry Potter.

“Herm, sei qui.. Studi ancora?”domandò dolcemente il ragazzo, avvicinandosi a lei.

La ragazza scosse leggermente la testa, sorridendogli.

Harry si sedette accanto a lei e prese ad accarezzarle i dolci boccoli dorati.

“Tesoro..”cominciò, cercando le parole giuste.

“Te l’hanno detto..”asserì la riccia, chinando il capo “Ma non preoccuparti.. va bene.. è stato meglio così.. te l’avrei detto prima, ma..”

“Shh..” la interruppe lui, continuando ad accarezzarla con delicatezza “Non devi scusarti, non ne hai motivo.. Non ti dirò mi dispiace e cose simili.. perché non servono a niente, ne so qualcosa.. Ti dico solo che sono qui, per te, quando vuoi, appena hai voglia di ridere, piangere, picchiarmi, distrarti.. Qualunque cosa, ok?” proferì sincero e sicuro.

Hermione alzò lo sguardo per incrociare con i suoi dorati quelle iridi color smeraldo.

Un moto di commozione le sali al petto e non riuscì a trovare le parole adatte per ringraziarlo.

Aprì diverse volte la bocca, ma invano.

Harry sorrise capendo il suo tentativo e alla fine anche la ragazza si arrese.

Si abbracciarono forte, a lungo.. E finalmente Hermione si sentì di nuovo sicura, protetta.. Riuscì a trovare quel pizzico di serenità che Ron non era stato in grado di darle e che Draco non aveva più potuto concederle.. E finalmente capì ciò che bisognava fare..

L’abbandono di Draco era dipeso anche da lei e dalla decisione che aveva preso.. e adesso sapeva di doverne prendere un’altra ancora più dolorosa.

“Herm.. io vado! Sono molto stanco e..”

“Notte Harry, vai a riposarti! Starò qui un altro po’, ma presto andrò anche io!”

“Notte piccolina e ricorda quello che ho detto!”ribadì lui, baciandole la fronte.

“Certo.. Grazie..”

 

Attese a lungo.. attese a lungo, seduta li, tentando di trovare parole adatte, parole che non riuscì a toccare.. Sospirò affranta! Era l’unica soluzione per tutti e due, per ricominciare, per rifarsi una vita nel modo migliore.. Non sarebbe stato facile, ma non aveva scelta!

Questa volta sarebbe stata meglio, era più pronta, lo aveva già fatto.

Lo vide attraversare il ritratto della signora grassa, con il solito dolce sorriso su quel volto gentile e trattenne il respiro, cercando di imprimere nella mente quel riso, forse l’ultimo che le avrebbe rivolto da quel giorno.

“Herm.. piccola.. Ti stavo cercando..”affermò Ron, avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente.

Hermione gli sorrise prendendogli le mani tra le sue. “Ron.. Io vorrei parlarti di.. di noi..”

Il ragazzo rimase sorpreso da quella dichiarazione. Le sedette accanto, continuando a tenerle le mani.

“In tutti questi anni siamo stati amici, più che amici.. Abbiamo affrontato tante difficoltà insieme e con noi anche Harry, per questo voi siete diventate delle persone speciali per me.. i miei migliori amici, il mio sostegno e poi.. l’anno scorso ho capito che per te provavo più di semplice amicizia.. e il resto lo sai..”

Ron le sorrise e lei si fermò un attimo per riuscire a trovare il coraggio per affrontare la seconda parte del discorso, quella più difficile.

“..Siamo stati bene in questi mesi,è stato davvero fantastico,bellissimo, non mi sono mai sentita così felice e tutto stava procedendo bene.. finché..”chiuse gli occhi respirando piano. Ron le strinse le mani, incoraggiandola a proseguire “Finché.. non sei partito. Da allora qualcosa è cambiato.. Dopo la morte di papà tutto mi è sembrato diverso,cambiato.. io sono cambiata, troppo e.. e non credo che sarò più la stessa!”

Ron la guardò confuso. “Capisco Herm.. ma.. non so dove vuoi arrivare..”

“Quello che voglio dire è che.. non credo che neanche il resto sarà più lo stesso.. nemmeno “noi”..”

Ron spalancò gli occhi, cominciando finalmente a comprendere. “Herm..non puoi dire cosi.. per noi c’è ancora speranza.. possiamo ancora recuperare.. non possiamo, non dobbiamo mandare questi mesi, questa storia che abbiamo costruito all’aria.. non può finire così..”cominciò a proferire il ragazzo, mentre una strana paura cominciava ad impossessarsi del suo cuore.

“Ron io.. io non ho la forza di ricominciare.. Ho bisogno di pensare a me stessa e… questa relazione potrebbe diventare troppo impegnativa per me, richiederebbe costanza, energie.. che in questo momento non sono capace di offrirti.. io.. non sarei capace di sostenerla.. non ci riuscirei..”

La ragazza abbassò lo sguardo, mentre lacrime calde cominciavano a riempire i suoi occhi.

“No, Herm.. non puoi farlo, non puoi lasciarmi..”dichiarò Ron, lasciandole le mani.

Hermione alzò lo sguardo di nuovo, supplicandolo con gli occhi. “Ti prego Ron, cerca di capire..”

“Cosa? Cosa dovrei capire? Stai dicendo che sono troppo per te.. Stai buttando anni insieme all’aria..”

“Non posso farne a meno..”si giustificò la riccia.

“Già.. Come vuoi.. bene..”disse lui alzandosi di scatto “Cerca conforto in qualcun altro che non ti sia di peso..” ribadì con rabbia, allontanandosi verso il ritratto “Buona fortuna!” concluse, uscendo furioso.

 

Non seppe per quanto tempo rimase seduta li, in preda ai singhiozzi. Si sentiva una stupida egoista, ma sapeva che aveva agito per il suo bene..

“Perdonami Ron, ti voglio bene..”

 

Continua…

 

Ciauu!! E dopo mesi di assenza sono tornata anche con questa fic.. che purtroppo sta per finire! Spero che questo nuovo chap  vi sia piaciuto! Aspetto i vostri commenti sniff!!

Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso chap:

 

Minnie

 

Keira91

 

Aqa

 

Milly92

 

Grazie anche a coloro che hanno inserito la fic tra i preferiti e naturalmente i soli lettori! Credo che aggiornerò entro una settimana ^_^. A presto bacioni

Christina Malfoy

 

  
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