Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: SaraLaPierre    11/02/2014    2 recensioni
La storia racconta di come Rose Tyler ha imparato ad amare la metacrisi del suo Dottore.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 10 (human), Doctor - Altro, Jackie Tyler, Peter Alan Tyler, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fino ad ora è stato tutto una specie di "prologo". 
Da questo capitolo lo scopo finale della fanfiction comincia a tessersi.. Spero piaccia :)

Era ancora più brava di lui a pattinare.
Ma questa volta non ne fu felice.
Un’altra cosa che lo accumunava a quello vero, un’altra cosa che avrebbe dovuto rifiutare di ammettere.
Il giorno prima si era comprato dei vestiti di ricambio, aveva solo un completo quando era arrivato.
Il nuovo completo gessato marrone e la giacca lunga lo facevano sembrare ancora più simile al Dottore.
Per non parlare delle Converse che gli aveva visto addosso prima che mettesse i pattini.
Rosse, quando era con lei le portava bianche.
Lo vide giocare con Tony e scherzare con Pete.
Non gli permise mai di avvicinarsi.
Ogni volta che lo scopriva a guardarla distoglieva lo sguardo e continuava a pattinare, senza più girarsi.
Non fu un bel pomeriggio, fu un continuo lottare contro la voglia di schernirlo girandogli intorno pattinando.
La sua forza di volontà fu messa a dura prova quando lo vide fermarsi, stremato da una gara contro il fratellino, e poggiarsi una mano sul petto, a destra, cercando un cuore che non aveva più.
Quando se ne andarono fu sollevata.
Quella sera non mangiò e pianse ancora, senza saperne davvero il motivo.
Lui però non venne e quando durante la notte Rose si svegliò sudata e con il cuore che le batteva forte a causa di un incubo in cui si trovava di nuovo in quella tremenda baia, da sola, decise di andare da lui.
In punta di piedi entrò nella stanza degli ospiti senza bussare.
Lui non dormiva, leggeva un libro con gli occhiali inforcati.
Non ne aveva bisogno, lei lo sapeva.
Eppure continuava a portarli, si sentiva intellettuale e pensava fosse necessario sembrare intellettuali mentre si legge.
Indossava un pigiama da uomo bianco a sottili righe azzurre, simile a quello che gli avevano messo addosso dopo la rigenerazione.
Non disse nulla, si limitò a guardarlo fino a che lui non le fece posto sul letto.
Era più piccolo del suo, stavano stretti ma non se ne lamentò.
“Che libro è?”
“Alice nel paese delle Meraviglie. Lo so, è un libro da bambini. Ma mi mancano le cose assurde, le avventure improbabili…”
“Ti va li leggere ad alta voce?”
Come quando non riuscivamo a dormire, troppo emozionati dalle avventure vissute di giorno.
Lo pensarono entrambi, ma nessuno lo disse, non fu necessario.
“Certo…”
Si addormentò cullata dalla sua voce e pur riluttante per la prima volta si concesse la debolezza di pensare che fosse davvero lui.
Poche ore dopo si svegliò piena di vergogna per essergli piombata nel letto dopo il modo in cui l’aveva trattato nei giorni precedenti.
Se ne andò cercando di non fare rumore ed uscì di casa per schiarirsi le idee.
Camminò per molto tempo fino a che non si ritrovò davanti ad un negozio di articoli per feste ed improvvisamente ricordò quanto fosse vicino il compleanno di sua madre.
Le ci vollero pochi secondi per capire cosa doveva fare.
Aveva condiviso per due notti il letto con un uomo che non riusciva a capire chi fosse.
Cercava invano di capire dove cominciasse la finzione e finisse il suo reale essere ed aveva bisogno, un vero bisogno, di comprendere se quell’uomo fosse il suo Dottore o no.
E trovò solo un modo per farlo: costringerlo ad abbassare la guardia ed essere se stesso, ad una festa in onore di Jackie in cui sarebbe stato costretto a bere.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: SaraLaPierre