Si fermò, inserì le chiavi nella serratura ed aprì la porta.
- Yumi-nee sono a casa! - Avvisò il ragazzo chiudendo la porta dietro di sè.
- Ah, ben tornato Ryo-nii. Presto vieni, la cena è già pronta! - Rispose la sorella mentre metteva il cibo nei piatti.
- Ok, arrivo subito! - Si tolse le scarpe e le mise nella scarpiera alla sua destra. Dopo qualche passo appena svoltò l'angolo alla sua sinistra trovò Yumiko già seduta che lo stava aspettando per mangiare.
- Hai tardato un po', tutto a posto? >> Chiese lei leggermente preoccupata per il suo stato d'animo.
Il fratello la guardò per qualche istante, poi sorrise - Si, sai alla fine Kurokocchi sembra che non si sia fatto niente di grave. -
- Ah, meno male. - " Sta sorridendo, deve essersi ripreso " pensò sollevata.
- Già, ma quell'incosciente si stava cacciando in una rissa. -
- Eh? Quel Kuroko? - Incredula sbattè le palpebre due volte.
- Ah ah, si. Però sono contento che l'abbia fatto, così ho potuto di nuovo giocare con lui a basket e anche con Kagamicchi... -
- Aspe... "Kagamicchi"? -
- E' quel tipo che hai chiamato "testa calda". -
- Cosa?! - Esordì sbalordita.
- Mh? Perché ti scaldi? -
" Io mi stavo preoccupando per questo scemo perché sembrava un po' giù, e lui cosa fa? Dopo aver perso la sua prima partita si mette a giocare come se niente fosse nello stesso giorno con i suoi avversari?! " - . . . No, niente. -
- Puff! Sei strana Yumi-nee. - Disse il gemello ridendo con un sorriso tenerissimo.
- Ehi... - Replicò imbronciata. " Uffa, mi sento un'idiota! . . . va be per sta sera lo perdono. "
- Piuttosto Yumi-nee... cos'è quel pacco? - Chiese curioso indicandolo dietro di sè col pollice sinistro.
Dopo aver dato una rapida occhiata al pacco rispose - Ah, sinceramente non ho ancora guardato di cosa si tratta, è arrivato sta mattina. -
Quando il biondo finì di mangiare si alzò e prese il pacco per aprirlo, intanto Yumiko finiva di pulire i piatti.
- Ce l'hanno inviato papà e mamma, oh.. c'è anche una lettera. -
- Che? Una lettera? Solo la mamma potrebbe fare ancora una cosa del genere. -
- Eh già, deve aver visto qualche film non proprio moderno ultimamente. Te la leggo:
" Ciao Ryouta, Yumiko & Shimei! Come state tesori della mamma? Appena ho visto questa carta da lettere ho voluto subito provarla per scrivervi e dirvi che sia la mamma che il papà sono molto impegnati, ma vi vogliamo tanto bene! Ecco per dimostrarvelo vi abbiamo spedito anche dei regalini, spero che vi piacciano <3 Fate i bravi e divertitevi!
Con amore... Mami e Papi
Ps: Ciao ragazzi, io e la mamma attualmente siamo in Francia. Dentro il pacco ci sono anche dei documenti che Shimei mi aveva chiesto. Non so per voi, ma per me è stato piacevole scrivere una lettera a mano dopo tanto tempo grazie all'ennesima trovata di vostra madre."
Con amore... Mami e Papi
Ps: Ciao ragazzi, io e la mamma attualmente siamo in Francia. Dentro il pacco ci sono anche dei documenti che Shimei mi aveva chiesto. Non so per voi, ma per me è stato piacevole scrivere una lettera a mano dopo tanto tempo grazie all'ennesima trovata di vostra madre."
Voleva solo provarla? Non cambierà mai! - Finì ridendo.
- Cosa ci hanno spedito? - Chiese Yumiko asciugandosi le mani.
- Dunque... A me papà ha regalato un nuovo gioco per l'xbox, mentre la mamma una statuetta della torre Eiffel con uno strano omino che si appoggia(?) - Rispose guardando perplesso l'omino. - E a te? -
La sorella prese i suoi pacchetti e iniziò ad aprirli. - Da papà ho ricevuto uno splendido foulard verde, blu e bianco; da mamma invece... - Quando aprì il secondo pacchetto tirò fuori una gonna tutta rosa con le balze. - Grrrrr... Mamma! Quante volte glielo devo dire che non mi piace il rosa?! -
Il fratello cominciò a farsi una grossa risata dopo l'ennesimo scherzetto compiuto dalla madre.
- E tu non ridere, Ryo-nii! - Sbuffò lei. Poi però si guardarono, "assurdo" pensarono, e scoppiarono a ridere entrambi.
- Oh, ecco i documenti per Shi-nee. C'é anche della stoffa... Direi di mettere tutto sulla sua scrivania. -
- Si, meglio. A proposito, quand'é che dovrebbe tornare dal suo viaggio di lavoro? - Domandò lui mentre raccoglieva le carte dei pacchetti.
- Dovrebbe tornare domani. -
Il giorno seguente, Ryouta dopo aver preso il bento lasciatole dalla gemella si fiondò fuori di casa in ritardo. Correndo più veloce che poteva riuscì a prendere l'ultimo treno che l'avrebbe portato in orario a scuola. "Cavolo, non avrei dovuto provare il nuovo gioco ieri sera. "
Mentre l'altoparlante annunciava l'arrivo alla prossima fermata, il treno frenò improvvisamente facendo barcollare alcuni passeggeri e caderne altri a effetto domino.
- Uooooh, ma che cavolo di frenata è questa?! - Sbottò Kise, perché perdendo l'equilibrio a causa degli spintoni aveva urtato una ragazza minuta dai capelli color arancio che aveva di fianco facendole cadere l'mp3 che aveva tra le mani. Raccolse l'oggetto e lo porse alla ragazzina. - Scusa, non l'ho fatto apposta. Tieni, è tuo no? -
La ragazza tenendo lo sguardo basso si irrigidì e iniziò a tremare senza dire e fare nulla.
- Ehi, tutto bene? - Chiese il biondo cercando di vederla meglio in viso.
Subito dopo, poco prima che le porte si chiudessero lei scese di corsa dal treno lasciando l'mp3 nella sua mano.