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Autore: ChiaStyles97    12/02/2014    19 recensioni
“Ho visto lo sguardo che cerchi di nascondere ogni volta che si accenna al nuoto. Perso e felice” mi interruppe “Lo stesso che avevi questa mattina. Si tratta di decisioni tue. Ma almeno dimmi qualcosa che sia reale”
Il suo tono non accusatorio mi disorientava.
Scossi ripetutamente il capo, incapace di rispondere. Il naso cominciò a pizzicarmi, le lacrime ad inumidirmi gli occhi.
“E se io non volessi essere reale?” ribattei, fermandomi “Quello che voglio è svegliarmi e rivedere Nicholas”
Un sapore salato mi punse la lingua.
Mossi qualche passo in avanti, rivolgendo lo sguardo verso il parco che segnalava che avevamo quasi raggiunto casa.
“Voglio che le cose tornino come prima, come quando la mia vita aveva un senso” la mia voce mi arrivò spezzata alle orecchie “Ma questo non accadrà, Zayn, ed è tutta colpa mia. Solo colpa mia”
Mi morsi il labbro così forte da cominciare a sentire il sapore delle lacrime mescolarsi a quello del mio sangue. Mi fermai ancora una volta, gli occhi fissi in quelli scuri di lui.
“Colpa tua?” distinsi a mala pena la sua voce così fioca.
“Mio fratello, l'incidente" mormorai.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"I believe in the kingdom come 
then all the colors will bleed into one,
bleed into one 
well, yes I'm still running"

U2 - I still haven't found what I'm looking for






 
“E’ un po’ stretto…” mi lamentai cercando di tirare su la zip del vestito in cui mi ero infilata.
Stai benissimo!” Bec batté le mani in segno di approvazione sorridendomi con la sua solita espressione radiosa stampata in faccia.
Il giorno del ballo era arrivato così velocemente che non mi ero nemmeno preoccupata di cercare qualcosa da mettermi per l’occasione. Per questo Bec si era proposta entusiasta di prestarmi uno dei suoi vestiti. Nonostante fossi convinta che nei corti e attillati abiti della mia amica non mi sarei sentita troppo a mio agio, fui costretta ad accettare la sua proposta, sapendo che Bec non si sarebbe arresa facilmente e che non sarei riuscita a trovare in tempo una soluzione migliore. 
Per cui il venerdì pomeriggio io, Claire e Sam ci eravamo recate a casa di Bec per poterci preparare con calma per la serata ed io ero stata costretta a stringermi in un corto vestitino blu che non sarebbe stato niente male se solo fosse stato di una taglia in più.
“Jane, Bec ha ragione! Stai davvero bene!” Sam mi sorrise incoraggiante mentre indossava le sue alte scarpe col tacco (ovviamente, su minaccia di Bec, avrei dovuto metterle anche io).
A quel punto mi rassegnai, tirai su del tutto la zip e finii di prepararmi per poi gettarmi sul letto ad aspettare che anche le altre terminassero. 
“Cosa credi di fare lì?” Bec mi guardò dall’alto in basso con un sopracciglio alzato e un’aria di rimprovero “Devo ancora truccarti e sistemarti i capelli!”
Cos’ho mai fatto di male?” mi lamentai coprendomi il volto con le mani, ma Bec mi afferrò il polso con uno sguardo che non ammetteva repliche e prima che potessi dire qualcosa mi trascinò davanti allo specchio.




“Andiamo sotto, i ragazzi ci stanno aspettando” Bec ci spinse verso le scale per costringerci a scendere. 
Io e Claire potevamo essere paragonabili a due dinosauri mentre percorrevamo le scale con le altissime scarpe che eravamo state costrette ad indossare da Bec e Sam che, al contrario, si muovevano con incredibile facilità, quasi avessero ai piedi un paio di Converse.
Bec mi spinse verso il salotto e rischiai quasi di inciampare sulla moquette mentre entravo nella stanza. I volti dei ragazzi, che fino a pochi istanti prima erano concentrati sul televisore, si sollevarono verso di noi. Mi sentivo a disagio, stretta in quel vestitino davanti ai miei amici, ma nonostante ciò mi costrinsi a sorridere e il mio sguardo percorse velocemente i volti di Liam, Niall, Matt, Harry, Chris e Louis che avevo davanti. Ma, in maniera del tutto involontaria, i miei occhi indugiarono qualche istante di troppo su Zayn. Sui suoi pantaloni neri in tinta con la giacca, sulla camicia bianca non abbottonata fino in cima che lasciava leggermente intravedere uno dei tatuaggi che aveva sul petto. Era bellissimo. 
Ma solo quando Sam, che si trovava ancora al mio fianco, mi tirò una leggere gomitata mi accorsi che Zayn, non appena avevo messo piede nella stanza, si era alzato in piedi, nonostante tutti gli altri fossero rimasti seduti, e ora anche i suoi occhi erano fissi su di me. Avvampai, imbarazzata da quella situazione, e mi costrinsi a distogliere lo sguardo e rivolgere un rapido sorriso a Matt che lo ricambiò non senza aver prima fulminato Zayn con un’occhiataccia. 
Ma un’altra scena del tutto identica a quella che avevo appena vissuto catturò la mia attenzione. Quando Claire, che era tornata al piano superiore per recuperare la sua borsetta, entrò nella stanza Harry scattò in piedi, quasi involontariamente, al fianco di Zayn. I suoi profondi occhi verdi erano puntati su di lei, che nel frattempo era letteralmente diventata bordeaux. Anche lui era molto affascinante nel suo abito da smoking dotato di un farfallino che chiudeva del tutto la camicia, impedendo di intravedere i tatuaggi che portava sul petto. 
Per alcuni secondi che mi sembrarono secoli la stanza rimase immersa in un silenzio imbarazzante, gli occhi di tutti erano puntati su Zayn e Harry, gli unici ragazzi in piedi nella stanza che però sembravano non preoccuparsi minimamente della presenza di Matt e Chris. 
“Bè” la prima a riscuotersi fu Bec, nonostante il suo sguardo indugiasse ancora sul fratello “Direi che possiamo andare” e con un cenno del capo richiamò Louis, che in pochi secondi la affiancò per poi prenderla per mano.
Qualche istante dopo anche Jake si alzò e si diresse verso Sam, la quale assunse quasi lo stesso colore di Claire dopo che lui le ebbe sussurrato “Sei splendida” e scoccato un rapido bacio sulla guancia.
Matt si diresse verso di me, dopo aver lanciato insieme a Chris un’ultima occhiata fulminante in direzione di Zayn e Harry, che per tutta risposta li ignorarono, e quando mi fu accanto mi sorrise semplicemente.
“Che vuole quello?” accennò al moro tornando serio.
Scrollai le spalle, costringendomi ad assumere un’espressione del tutto indifferente mentre i miei occhi incrociavano per l’ennesima volta quelli di Zayn.
“Niente” sorrisi a Matt per rassicurarlo "Assolutamente niente"
Lui non perse la sua espressione seria e per tutta risposta, mentre ci dirigevamo verso la porta, afferrò tra le mani il mio volto per avvicinarlo al suo. Il mio sguardo saettò un’ultima volta verso Zayn e, non senza una leggera fitta di delusione, notai che non mi stava più guardando, i suoi occhi erano fissi a terra.
Mi costrinsi a voltarmi nuovamente verso di Matt, finsi un sorriso mentre lui posava le labbra sulle mie in un bacio in cui non riuscii a trovare alcun sentimento.



Rimasi a bocca aperta mentre io e Matt entravamo a braccetto nell’enorme palestra della scuola che ospitava la festa. La pista da ballo era enorme, già gremita di studenti e sovrastata da un piccolo palco su cui si stavano esibendo alcuni ragazzi che mi sembrò di aver già visto nei corridoi o in mensa. Le pareti erano addobbate con lunghi striscioni in tema con la festa e numerosi tavoli che ospitavano il buffet circondavano la sala.
Mi lasciai sfuggire un “Wow” di ammirazione mentre io e Matt ci dirigevamo verso uno dei tavoli per sederci. 
Matt!” una ragazza dal lungo abito rosso ci venne incontro e rivolse quello che mi sembrava un falso sorriso al ragazzo al mio fianco, senza minimamente degnarmi di uno sguardo. Lui sembrò per un attimo sorpreso, la sua presa intorno al mio braccio si allentò e si mise entrambe le mani in tasca.
“Ciao, Amanda” lui ricambiò il suo finto sorriso.
“Quindi questa sarebbe la tua... Nuova ragazza?” Amanda assunse un tono sprezzante facendo attenzione a sottolineare la parola ‘nuova’ mentre accennava a me sempre senza degnarmi di uno sguardo. Matt mi lanciò una rapida occhiata e sembrò parecchio incerto su cosa dire.
“Bè, ehm..” i suoi occhi saettavano da me ad Amanda.
Scossi la testa rivolgendogli uno sguardo scocciato mentre mi allontanavo dai due. Mi sentivo quasi offesa per tutta l’incertezza che aveva mostrato Matt, per come aveva lasciato in fretta il mio braccio non appena aveva visto arrivare la ragazza.
“Bè, allora ci vediamo più tardi, come promesso” Amanda non si preoccupò di abbassare il tono della propria voce mentre diceva quelle parole, quasi a volere che anche io le sentissi. E con un ultimo e falso sorriso a Matt e una rapida occhiata sprezzante in mia direzione si allontanò nel suo lungo abito rosso.
Jane” Matt mi venne velocemente incontro.
Mi sedetti su una delle sedie che circondavano la sala e incrociai le braccia, costringendomi a non guardarlo. 
“Chi era quella?” cercai di assumere un tono indifferente e con mia grande sorpresa notai che non mi fu difficile.
“Una mia ex” sospirò lui inginocchiandosi di fronte a me mentre cercava di sciogliere le mie braccia incrociate e intrecciare le sue mani alle mie costringendomi a guardarlo. I suoi occhi verde-acqua puntati nei miei non mi fecero quasi alcun effetto.
“E perché dovreste vedervi più tardi?” inarcai un sopracciglio. Lui sembrò indugiare ancora una volta per poi scrollare le spalle e assumere un tono indifferente. 
“Vorrebbe tornare con me, sai come vanno queste cose, insomma... Ma io le volevo parlarle per farle capire che non è possibile. Io ho te ora” mi rivolse un sorriso che ricambiai quasi forzatamente.
Ancora una volta mi stupii. Perché le mie guance non si erano infiammate a quelle parole? Non mi sforzai nemmeno di credergli, ero quasi certa che non  stesse dicendo la verità. Ma perché non mi importava?
Vieni a ballare” mi scoccò un rapido bacio sul collo e afferrandomi per il polso mi costrinse ad alzarmi e mi trascinò con lui verso la pista da ballo.



Ballammo a lungo e io risi molto, ma non tanto per il ragazzo che avevo al mio fianco quanto più per gli assurdi passi di danza di Harry e Louis che si stavano scatenando al centro della sala. Allo stesso modo anche Bec, Jake e Sam si stavano divertendo.
“Vado a prendere qualcosa da bere, ok?” Matt si rivolse a me staccando le mani dai miei fianchi. Annuii e lui mi scoccò un altro rapido bacio sulle labbra prima di allontanarsi in direzione dei tavoli.
Mi guardai intorno alla ricerca dei miei amici quando un paio di occhi scuri catturarono la mia attenzione. Zayn era seduto ad uno dei tavoli che circondavano la pista da ballo, una ragazza dai lunghi capelli biondi sedeva sulle sue ginocchia e gli accarezzava dolcemente i capelli. Il sorriso di lei era quasi malizioso, mentre l’espressione di lui sembrava completamente indifferente e disinteressata. Sentii una leggera morsa serrarmi lo stomaco quando lei gli sussurrò qualcosa all’orecchio. L’espressione di Zayn invece non cambiò e il moro cominciò a guardarsi intorno annoiato. Sentii le guance avvampare improvvisamente quando i suoi occhi si sollevarono su di me e mi costrinsi subito a distogliere lo sguardo imbarazzata.
Raggiunsi Bec, Sam e Jake tra la folla e ricominciai a ballare, cercando di non pensare a quei due occhi sempre così scuri e profondi. 
Ridemmo come non mai cimentandoci in una gara di ballo che di serio aveva ben poco. Ma quel divertimento non durò a lungo perché la band cominciò a suonare una canzone lenta che fece affiorare sul mio volto un sorriso malinconico: era una delle mie preferite, una di quelle che ascoltavo sempre durante le mie passeggiate serali sulle spiagge di Torquay.
Mi guardai intorno. 
Jake si era avvicinato a Sam, le aveva sorriso teneramente e l’aveva invitata a ballare, così come anche Louis aveva fatto con Bec, quasi incurante della presenza di Harry e soltanto desideroso di passare un po’ di tempo con lei. Il riccio si era infatti allontanato dalla pista da ballo e ora era appoggiato ad una delle pareti, i suoi occhi  sembravano quasi assenti ma in realtà erano puntati su Claire e Chris che, dall’altra parte della sala,  si dondolavano al ritmo della musica, l’uno stretto all’altra. Nonostante il biondo continuasse ad accarezzarle la schiena e sussurrarle all’orecchio, anche lo sguardo di lei sembrava assente. Immaginavo che Claire si fosse accorta di quei due occhi verdi puntati su di lei e stesse richiamando tutta la sua forza di volontà per non incrociare quello sguardo. 
Una risata inconfondibile mi distrasse. Niall e una ragazza dai lunghi capelli castani che riuscii a riconoscere come una delle mie compagne di educazione fisica chiacchieravano amabilmente, le labbra di entrambi increspate in due larghi sorrisi.
I miei occhi vagarono alla ricerca di Matt. Sembrava sparito, nonostante si fosse allontanato per ‘prendere da bere’ da quasi mezz’ora.
Chiusi gli occhi e mi strinsi tra le mie stesse braccia, incurante della gente che mi stava intorno. Mi abbandonai cominciando a dondolarmi al ritmo di quella canzone che richiamava in me i momenti più belli vissuti nella mia vecchia cittadina sul mare. Vidi i volti di Kyle, Jess, Brad, Lily. Di Nick. Sentii un sorriso carico di malinconia affiorarmi sulle labbra prima di sussultare. Due calde mani si erano posate sulle mie braccia, costringendomi a sollevare di scatto le palpebre e facendomi ritornare con la mente alla festa. Il mio cuore perse un battito e le mie guance, per l’ennesima volta, avvamparono. Ma questa volta non dovetti chiedermene il motivo.
Eccolo, ecco quel volto che per settimane avevo cercando di scacciare dalla mia testa.
Ecco quei capelli scuri leggermente scompigliati, ecco quell’accenno di barba sul suo mento e sulle sue guance.
Ecco gli zigomi alti, quella bocca perfetta che non sorrideva quasi mai.
Ecco quei due occhi scuri incorniciati dalle lunghe ciglia.
Con lo sguardo sempre puntato nel mio Zayn mi costrinse con dolcezza ad intrecciare le braccia dietro il suo collo, mentre le sue mani andavano a posarsi leggere sui miei fianchi. 
Cominciammo a dondolarci quasi impercettibilmente e rimanemmo così a lungo, incuranti di chi ci stava intorno. Esistevano solo i suoi occhi. E avrei potuto rimanere così per tutta la notte se solo la canzone non si fosse fermata, il suo sguardo, con mia grandissima delusione, non si fosse alzato al di sopra della mia spalla e se lui, senza dire niente, non si fosse allontanato, lasciandomi di nuovo sola. 
“Eccomi, piccola” un voce estremamente vicina al mio orecchio mi fece sussultare ma il mio sguardo continuò a rimanere fisso su Zayn fino a quando non fu scomparso tra la folla. Mi costrinsi a guardare Matt, che mi si era parato davanti.
“Dov’eri finito?” cercai di assumere un tono naturale, anche se non ci riuscii.
“Oh, ehm” sembrò indugiare “Sono andato in bagno e c’era coda poi quelli della squadra mi hanno trattenuto, e…” non stetti nemmeno ad ascoltare le sue false spiegazioni, non mi importavano, la mia mente era ferma a qualche minuto prima.
“Allora, Jane?” ancora una volta la voce di Matt mi costrinse a tornare alla realtà. Gli rivolsi uno sguardo interrogativo, non sapevo a cosa si stesse riferendo dal momento che avevo smesso di ascoltarlo.
“Dicevo” il suo sorriso era vagamente malizioso mentre la sua bocca si avvicinava al mio orecchio e la sua voce si riduceva ad un sussurro “Che ne diresti di lasciare un attimo la festa con me? Potremmo andare in macchina e poi magari a casa mia, e…” lasciò la frase in sospeso e senza darmi il tempo di dire qualcosa afferrò il mio polso e mi trascinò con sé verso l’uscita.
Matt...” cercai di divincolarmi ma lui sembrava non farci caso “Non credo sia una buona idea” 
Lui allentò la presa e si voltò verso di me. Ormai eravamo a pochi passi dall’uscita. Un ennesimo sorriso gli attraversò il volto e solo in quel momento mi resi conto di quanto il suo sguardo non fosse sincero. Ma prima che potesse dire qualcosa un’altra voce parlò.
Jane!” Claire stava quasi correndo verso di me, un espressione indecifrabile sul volto. Rivolse uno sguardo carico di quello che mi sembrava disgusto a Matt e senza dire niente mi porse un foglio stropicciato che teneva stretto in mano. Notai Matt sgranare gli occhi e assumere un’espressione preoccupata. Abbassai gli occhi sul foglio che ora era stretto tra le mie mani e mi ci volle un po’ per capire.
Tre colonne, in cima ad ognuna di esse un nome scritto in maiuscolo ‘Matt’, ‘Chris’, ‘Charlie’. Ogni colonna conteneva decine di altri nomi e inizialmente non riuscii a trovarne un senso. ‘Amanda’, ‘Beth’, ‘Caroline’, ‘Darcy’, ‘Elisabeth’… Vari nomi di ragazza erano stati messi in ordine alfabetico e alcuni spazi erano vuoti. Scorsi velocemente la colonna di Matt: tutte le lettere erano presenti, tutte. Tratte una. Tra la ‘I’ e la ‘K’ un nome più chiaro, scritto a matita. ‘Jane’
All’improvviso la conversazione avuta soltanto pochi giorni prima con Zayn mi ritornò in mente.
“Non sono geloso di uno che fa delle scommesse del genere con i suoi amici”
“Scommesse?”
“Be’, sì, tipo quella per cui sta cercando di portarti a letto”
Sollevai lo sguardo su Matt, disgustata e allo stesso tempo arrabbiata con me stessa per non avere ascoltato le parole di Zayn e non essermi accorta prima di quell’enorme presa in giro.
“Mi fai schifo” cercai di esprimere tutto il mio disprezzo sapendo di non dover dire altro e feci per voltarmi e allontanarmi insieme a Claire, ma qualcosa ci bloccò.
Lasciami!” sbottò lei. 
Chris era apparso accanto a noi, aveva afferrato il polso di Claire e sembrava non avere alcuna intenzione di lasciarla andare.
“Dove credi di andare, piccola?” le sue labbra sorridevano, ma i suoi occhi erano seri. 
Lasciami andare” Claire scandì bene le due parole, ma una leggera inclinazione nella sua voce tradì la sua paura.
“Non credo proprio” la bocca di Chris non sorrideva più  e notai la sua presa sul polso di Claire farsi più stretta. Nessun’altro nella sala sembrava essersi accorto di niente.
Feci un passo avanti, decisa ad intervenire, ma anche il mio polso venne afferrato saldamente. 
“Suvvia tesoro, ci divertiremo” Matt mi rivolse un sorriso inespressivo.
Non mi toccare” mi divincolai liberandomi della sua presa ma pochi istanti dopo il suo braccio mi circondò la vita, intento a spingermi verso la porta che usciva sul cortile.
Mi voltai per vedere Claire che si divincolava, mentre Chris era riuscito a spingerla fuori dalla palestra, seguito a ruota da me e Matt. Ormai eravamo in cortile e i due sembravano non avere alcuna intenzione di lasciarci andare. 
“Dai Jane, ormai siamo una coppia, devi fidarti di me” Matt mi rivolse uno dei suoi soliti sorrisi e la sua mano scese ancora più giù lungo la mia vita. 
“Matt, non mi devi toccare!” gli urlai strattonandolo e liberandomi delle sue braccia. Claire aveva fatto lo stesso con Chris e ora era al mio fianco. Matt perse definitivamente il suo sorriso sghembo, sbuffò e senza dire niente mosse qualche passo deciso verso di noi, mentre l’amico al suo fianco lo imitava.
Ha detto che non devi toccarla!” una voce rauca parlò, quasi ridotta ad un ringhio.
Harry e Zayn erano comparsi all’improvviso frapponendosi tra noi e gli altri due ragazzi.
“Altrimenti cosa mi fai, ricciolino?” il tono di Matt non era del tutto riuscito a coprire una certa nota sorpresa. Ma non si fermò, continuò ad avanzare per poi alzare entrambe le mani e spingere Harry all’indietro. 
Successe tutto ad una rapidità impressionante. Non appena le mani del ragazzo si erano posate sul petto del riccio, questo aveva alzato un pugno e pochi istanti dopo Matt era a terra; Chris senza pensare si era avventato verso Harry, un altro pugno, questa vota appartenente al moro, e ora si trovavano entrambi inginocchiati a sull’asfalto. Non dissero nient’altro, non cercarono di reagire, semplicemente si affrettarono ad alzarsi e barcollando raggiunsero di corsa l’uscita del cortile per poi sparire dietro i cancelli. 
I due ragazzi si voltarono verso di noi dopo essersi scambiato un sorriso soddisfatto.
Claire stava fissando Harry a bocca aperta ancora dal momento in cui era comparso e senza riuscire a dire niente si gettò tra le sue braccia. L’espressione inizialmente sorpresa del riccio venne subito sostituita da un sorriso mentre ricambiava l’abbraccio.
“Io l’avevo detto che quelli erano due idioti” disse mentre prendeva tra le mani il viso di Claire che era ovviamente arrossita trovandosi davanti i grandi occhi verdi del ragazzo. 
E ora tu vieni a ballare con me” aggiunse Harry e senza dire altro le scoccò un rapido bacio sulle labbra, la prese per mano e scomparve con lei dietro la porta che li avrebbe condotti alla pista da ballo.
Mi voltai verso Zayn, ricordandomi improvvisamente di essere rimasta sola con lui. 
I suoi occhi scuri mi fissavano nella loro solita espressione indecifrabile.
“Grazie” fu la prima cosa che mi venne in mente “Per avermi salvata… Di nuovo” aggiunsi imbarazzata e vidi le sue labbra incresparsi in un lieve sorriso che mi fece involontariamente sorridere a mia volta.
“E... Scusa” aggiunsi “Mi dispiace non averti ascoltato quando hai cercato di avvertirmi” abbassai lo sguardo a terra.
“L’importante è che tu ora stia bene” mi si avvicinò “Ti accompagno a casa, ok?” 
Alzai nuovamente lo sguardo nel suo, sorpresa per un attimo da quella proposta improvvisa. Studiai il suo sorriso così sincero da non poter nemmeno essere messo a confronto con quello di Matt. Annuii senza neanche pensarci e lui afferrò la mia mano che rabbrividì a quel contatto.
Ci avviammo così verso casa e la sua mano intrecciata alla mia mi fece dimenticare completamente tutto il resto, tutto ciò che era appena successo. 
C’eravamo solo io e lui, i nostri sorrisi, le nostre voci e i nostri sguardi. 
E avrei potuto continuare a camminare e a parlare con lui per altri mille chilometri senza nemmeno accorgermene, perché mi sembrava che il tempo passasse ad una velocità impressionante, per cui non riuscii a non perdere il mio sorriso quando mi accorsi di essere arrivata a casa.
Mi accompagnò alla porta e con un leggero bacio sulla guancia e un ennesimo sguardo si voltò.
“A domani, Jane
A domani” 
Lo guardai allontanarsi lungo il vialetto per poi scomparire dietro il cancello.
Mi chiusi la porta alle spalle e sospirai, consapevole di avere il cuore più leggero ma ancora incapace di capire cosa mi stesse succedendo.





"Broken bottles in the hotel lobby,
seems to me like I'm just scared of ever feeling it again,
I know it's crazy to believe in silly things,
it's not that easy"

Kodaline - High Hopes







 
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Buon pomeriggio! 
Ecco qui il settimo capitolo della mia FF! 
Bè... Che ne pensate? Fa schifo? Pena? Va bene? Devo cambiare qualcosa? Aiuuuuto! 
Non pensavo che scrivere una FF fosse così impegnativo, lol. 
Sì, lo so, Jane sembra attirare tutte le sfighe su di se in campo sentimentale (infatti io mi ci rispecchio molto), ma presto non sarà più così! 
A parte questo, personalmente questo capitolo mi piace molto perché finalmente Zayn sembra abbandonare il suo solito comportamento da spaccone! Ma il capitolo 8 sarà ancora più una sorpresa! ;)



Continuate a recensire, dirmi cosa ne pensate, darmi consigli e desideri sulla continuazione! 

Alla prossima, un bacio

Giulia
  
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