L’estate è terminata e questo significa strade intasate, tristi ritorni a casa e soprattutto scuole riaperte. Nel piccolo paesino di *** l’unica scuola sta riaprendo con molti nuovi iscritti nonostante le terribili storie che l’avvolgono. Inizia un nuovo anno di scuola e Diell, come sempre indifferente a qualsiasi cosa, è pronta ad iniziare il terzo anno. Diell è la classica studentessa modello adorata dai professori e detestata dalle compagne più competitive e invidiose ma, per il resto, è invisibile. In tre anni di scuola superiore non si è mai preoccupata di stringere amicizia con nessuno dei suoi compagni e questa sua aura di indifferenza, quasi soffocante e cupa, non ha mai portato nessuno a socializzare con lei e ad intrufolarsi nel suo bozzolo. Come sempre è la prima ad arrivare in classe e ne approfitta per scegliere il banco più isolato e nascosto così da non illudere qualche nuovo arrivato. Poco dopo la classe si riempie, tutti si salutano calorosamente e ansiosamente ascoltano e attendono di essere ascoltati per raccontare la propria estate ricca di felici eventi e portatrice di cambiamenti. Diell ascolta e ride segretamente alle stupidaggini dei compagni e a volte si chiede se sarebbe bello avere qualcuno a cui raccontare la propria giornata ma ricordandosi del perché sia meglio che lei rimanga sola ricaccia via drasticamente questo assurdo pensiero e, prima che una lacrima le possa rigare il viso, il gracchiare di un corvo la consola e torna ad avere quell'espressione di sicurezza e indifferenza di sempre. Per fortuna la lezione inizia presto ma una fastidiosa interruzione provoca un sospiro di sollievo nei compagni più chiacchieroni e una smorfia di disapprovazione sul viso di Diell. Un nuovo ragazzo, arrivato fin troppo in ritardo, ha cambiato corso e si è trasferito in questo già troppo pieno. Lei stessa una volta aveva preso in considerazione l’idea di cambiare corso ma non le andava di ricominciare d’accapo il processo di isolamento. Dopo la presentazione e il classico discorsetto di ben venuto il ragazzo, di cui non si era nemmeno sforzata di sentirne il nome, si sedette tra i primi posti e poté ricominciare la lezione. Suonò la campanella dell’intervallo, uno strazio per Diell che si limitava a sparire chissà dove finché non ricominciavano le lezioni, ma stavolta una strana presenza non molto alta le blocca la strada e le chiede di presentarsi ma Diell, ignorando la gentilezza del nuovo ragazzo, cambia strada. Lui imperterrito le corre dietro incominciando con le presentazioni: - Piacere! Il mio nome è Takeshi, posso sapere il tuo? - Diell, lasciandosi sfuggire un verso di disprezzo, aumentò il passo e riuscì a sparire dalla vista del ragazzo che, sorpreso, la cercò con lo sguardo senza nessun successo. Terminate le lezioni, Diell getta uno sguardo curioso sul ragazzo che aveva provato a parlarle e compiaciuta osserva come lui si sia arreso. Alla fine si arrendono tutti, anche i più “gentili”. Impaziente uscì dall'istituto e ad aspettarla trovò un ragazzo molto più grande di lei alto, magro, dallo sguardo gentile e tenero, capelli folti castano chiaro e occhi cerulei. Chi era se lo chiedevano spesso, nessuno sapeva niente di Diell se non il nome e la classe. Takeshi sorpreso osservò la ragazza cambiare completamente espressione, corre incontro a quell'uomo quasi a braccia aperte e addirittura sorridere, un sorriso tanto bello e unico da coinvolgerti emotivamente. Takeshi osservò i due sparire insieme dietro l’angolo. Rimase affascinato e incuriosito da quella scena che decise che avrebbe insistito nel provare a conoscere Diell e avrebbe scoperto il segreto di quella ragazza.