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Autore: IdolsLove    12/02/2014    1 recensioni
Lesilie, una ragazza semplice, simpatica e solare. Louis, il classico duro dell situazione, prepotente ma allegro.
Louis e Leslie sono cresciuti insieme, ma non sono mai stati amici. Forse perché sono destinati ad essere qualcosa di più? Due ragazzi, una sola storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vedendo il messaggio resto piuttosto sbalordita. Non che mi crei problemi ma in questa città il punto è uno. Se vai a una festa da sola sei asociale. Se vai con amici è tutto apposto. Se ci vai con un ragazzo, tutti crederanno che state insieme.

Però, senza pensarci troppo rispondo al messaggio, accettando. In fondo a me non è mai importato molto di ciò che dicono gli altri. Poco dopo mi arriva un altro messaggio da parte sua.

 

Perfetto, allora passo a prenderti sabato alle 20? ;)

Lou

 

 

 

Gli rispondo confermando e chiudendo la conversazione.

Quando rientriamo in casa Jess corre in camera sua a giocare ai videogames con qualcosa da mangiare, mentre io resto in sala a guardare un po' di televisione.

Mentre sto guardando un film sul canale 6 squilla il telefono di casa.

-Pronto?-

-Lees, sono mamma-

-Oh ciao! Hai bisogno?-

-Volevo dirti che questa sera io e papà arriviamo molto tardi. Ci trattengono al lavoro-

-Va bene, vi lascio la cena da scaldare?-

-nono, mangiamo fuori tranquilla. Ah già, sabato sera abbiamo una cena di lavoro, dovresti curare Jess- sbarro gli occhi. Mi sono scordata di chiedere a lei prima di accettare per la festa.

.Ehm.. mamma, piccolo problema..-

-Quale?-
-Sabato sera ci sarebbe una festa e io.. mi piacerebbe molto andarci..-

-Beh di a Amy di venire a casa nostra.-

-Si ma..io non vado con Amy..-

-E con chi vai? Con i tuoi amici?-

-beh, in verità.. ci vado con Louis.- improvvisamente cala il silenzio. So che a mia madre non è mai stato molto simpatico a causa del suo comportamento davanti agli altri.

-Louis Tomlinson? Quello che vive a due quartieri da noi?-

-Si mamma, lui.. siamo amici e volevamo andare alla festa, ci vanno tutti-

-Non ti sono mai piaciute le feste-

-Beh.. voglio provare.. dai mamma ti prego.-

-Mh.. e va bene. Ora devo andare, chiamerò una babysitter. Ciao tesoro.-

-Ciao mamma, grazie!- Appena attacco mi sbalordisco di quanto sia stato facile convincerla, di solito avrebbe insistito perché non ci andassi con lui.

Non faccio in tempo a mettermi seduta sul divano che suona nuovamente il telefono. Urlo a Jess di rispondere, ma come immaginavo non mi sente.

-Pronto?-

-Sono Amy! Ciao Lees-

-Hey Amy, come stai?-

-uh, io sto bene, sto benissimo, sto da dio. E tu come stai?-

-Io sto bene. Che ti prende? Perchè sei così euforica?- la ragazza dall'altra parte del telefono scoppia a ridere.

-Dopo dopo. Dimmi, hai qualche novità?-

-Beh si, ma credo sia meglio che mi dica prima la tua di novità.-

-Okok, tieniti pronta. Matt mi ha invitato alla festa! Ha detto che Stefany l'aveva invitata tempo fa, così le ha chiesto di cercarsi un altro accompagnatore e mi ha invitato!- Amy inizia a urlare e io sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio.

-Ma è fantastico! Che ti avevo detto io?-

-Sì, avevi ragione, credo di piacergli- riesco a sentire l'euforia nella sa voce, e vederla così felice mi fa sorridere.

-Per piacere, io ho sempre ragione- Faccio una smorfia anche se so che non può vedermi.

-Si, come no. Hahah. Qual'è la tua novità invece?-

-Riguarda sempre la festa.- la sento sospirare.

-Non iniziare a fare giri di parole, dimmelo e basta, su.- Prendo un respiro, per prepararmi alla sua reazione e glielo dico senza dare troppo peso alla cosa.

-Vado alla festa con Louis.- Inizialmente resta in silenzio, ma poi ha la reazione che mi aspettavo.

-quel Louis?! O mio dio. Ti ha invitata?! O mio dio.- roteo gli occhi e sbuffo.

-Sisi, o mio dio o mio dio, ora calmati. Ci andiamo da amici.- lei si lascia scappare una risatina.

-Non ci crede nessuno.-

-Amy, ti giuro. Siamo amici e basta.-

-Beh io potrei anche crederti, cosa che non farò perchè sono sicura che ci sia sotto qualcosa, ma gli altri ragazzi faranno girare la voce, vera o falsa che sia.-

-Amy, non mi interessa niente di quello che dicono gli altri.-

-A Louis si.-

-E quindi? Ha scelto lui di invitarmi.- lei si lascia scappare una risata.

-Vedremo più in là. Per ora so solo una cosa. C'è bisogno di fare shopping.-

-Shopping? Per cosa scusa?- la sento sbuffare, esasperata.

-Non puoi andare ad una festa con un paio di jeans e una canottiera! Soprattutto se ci vai con un ragazzo.-

-Prima di tutto ci vado con un amico. E poi perchè no?-

-Perchè non è femminile, Leslie. Quindi giovedì andiamo a prendere qualche vestito.-

-E va bene, se sono obbligata..-
Restiamo ancora qualche minuto al telefono finché la voce di sua madre che dice di riattaccare arriva fino a me. Dopo esserci salutate riattacchiamo, e io sono costretta ad andare in camera mia a studiare per le interrogazioni di inizio anno.

 

* * *


Sono passati tre giorni da quando Louis mi ha invitato alla festa, e ormai io e lui passiamo quasi tutto il nostro tempo libero insieme.

Appena suona la campanella che segna l'inizio dell'intervallo io mi precipito fuori dalla classe, dove Louis mi sta aspettando. Non so come faccia ad essere sempre così puntuale, dato che la sua classe è dall'altra parte della scuola rispetto alla mia, ma poco importa. Il ragazzo è appoggiato al muro con la schiena, appena di fronte alla porta della mia aula, con un piede anch'esso appoggiato alla parete. I suoi occhi blu, quasi completamente coperti dai capelli che gli cadono sulla fronte, sono abbassati verso lo schermo del telefono. La maglietta piuttosto attillata che indossa accentua i suoi muscoli, a parte il fatto che gli sta da dio. Beh, lui è stupendo, tutto gli starebbe bene. Ma che diavolo vado a pensare? È solo un mio amico.

Appena alza lo sguardo dal cellulare e mi vede la sua espressione accigliata scompare, regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi radiosi. Mette velocemente il telefono nella tasca dei jeans e viene verso di me.

-Hey bellissima, come stai?- si abbassa verso di me e mi lascia un leggero bacio sulla guancia, azione che mi lascia un po' sorpresa.

-Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così- lui si lascia scappare una risata.

-Io dico solo la verità.- sento le mie guance diventare calde mentre sul viso mi compare un sorriso imbarazzato.

-Si certo, accompagnami a prendere il caffè va'!- lui sbuffa scherzosamente.

-Se proprio devo..-

-Si, devi! Muoviti!- ridendo ci incamminiamo per i corridoi affollati, tra gente che ride, scherza, litiga e qualcuno che va in bagno per fumare di nascosto. Dopo aver preso la mia bevanda ci mettiamo appena fuori dall'edificio, sugli scalini di ingresso. Io sono con la schiena appoggiata allo corrimano nero, mentre lui ci si è seduto sopra. Dopo un po' che parliamo di stupidaggini vedo il suo labbro inferiore ancora un po' gonfio. Dopo aver buttato il bicchierino di plastica ormai vuoto nel cestino mi giro verso di lui prendendo un respiro profondo.

-Allora me lo vuoi dire che ti sei fatto al labbro?- Ilsuo viso diventa improvvisamente teso e abbassa lo sguardo.

-Non ho fatto nulla.- Il suo tono è distaccato e freddo.

-Dai Lou, tanto lo scoprirei comunque.- lui salta giù dal corrimano trovandosi a un gradino più su di me, il che lo fa sembrare più alto di quello che già è.

-Hai fatto a botte con qualcuno, vero?- Mi guarda negli occhi. Il suo sguardo ora è duro e i suoi occhi sembrano più scuri.

-Con Alex.- a questa affermazione rimango a bocca aperta. Sto per chiedergli perchè, ma lui mi precede.

-Non chiedermi nient'altro perchè non ti dirò nulla.- detto questo si gira e entra nella scuola, proprio un secondo prima della campanella.

Le tre ore successive non presto molta attenzione alle lezioni, pensando piuttosto al perchè Louis avrebbe dovuto fare a botte con uno dei suoi migliori amici, con cui tra l'altro, a quanto so io, non parla da giorni. Per quanto cerchi di trovare anche una delle più banali scuse non riesco a capire il motivo. Louis e Alex si conoscono da anni e non hanno mai litigato, figurati prendersi a pugni.

Alzo la testa e guardo fuori dalla finestra. Dall'espressione che ha fatto Louis durante l'intervallo è chiaro che lui non avrebbe voluto litigare, e allora perchè lo ha fatto?

Senza che me ne accorga le ore passano velocemente e in un momento mi ritrovo a sistemare la borsa per tornare a casa. Quando esco dalla classe cerco di distrarmi parlando un po' con Mike, ma quando arriviamo all'atrio vedo Louis alle macchinette intento a scambiare qualche parola con un amico. Appena mi vede io distolgo lo sguardo, ancora confusa sul suo precedente comportamento. Con la coda dell'occhio vedo che saluta l'altro ragazzo ringraziandolo per qualcosa e cammina a passo veloce verso di me. Io fingo di parlare con Mike, un po' infastidita dagli sbalzi d'umore di Louis. Il ragazzo mi chiama un paio di volte, ma io fingo di non sentirlo. A questo punto lui mi afferra per il braccio appena prima che io esca dalla porta e mi costringe a girarmi verso di lui.

-Lees, mi dispiace per prima.- lui per un momento sostiene il mio sguardo, ma poi lo abbassa, lasciandomi il braccio.

-Non importa Louis. Mi ha solo dato fastidio il tuo comportamento. Potevi semplicemente dirmi che non volevi parlarne.- vedo il suo petto abbassarsi, come se per tutto il tempo avesse trattenuto il respiro. I capelli gli cadono davanti agli occhi e lui, con un gesto veloce, li sposta.

-Hai ragione, scusami.- La sua espressione dispiaciuta mi ricorda molto un orsetto triste. Forse proprio per questo lo soprannominai Boo Bear tanti anni fa. A questo pensiero mi scappa una risata, reazione che fa alzare lo sguardo a Louis per guardarmi confuso.

-Smettila di scusarti, ho detto che è tutto ok.- questa risposta fa comparire sul suo viso un dolce sorrisetto. Io ricambio il sorriso e indico la porta d'ingresso con un cenno della testa.

-Dovrei andare.. altrimenti perdo l'autobus.- lui annuisce e mi lascia un dolce bacio sulla guancia prima di girarsi e, con le mani in tasca, andare verso la sua classe.

Appena esco dall'edificio mi arriva un messaggio.

Da: Amy
Testo: Tieniti pronta, tra un ora sono da te e andiamo per negozi!

 

Oh. Porca. Vacca. Mi ero completamente dimenticata che oggi era giovedì e che io e Amy dovevamo cercare i vestiti per la festa. Le rispondo confermando e appena vado a casa mi preparo velocemente ringraziando il cielo che Jess ha gli allenamenti di calcio subito dopo scuola, e non lo devo accompagnare.

 

* * *


-Leslie, ti decidi a uscire da quel maledetto camerino?!- La voce di Amy ormai è un po' alterata dall'irritazione. La mia migliore amica mi ha già fatto provare centinaia di vestiti diversi, ma tutti con la gonna abbastanza lunga, su mia richiesta. Non mi è mai piaciuto molto il pensiero di essere troppo scoperta davanti agli altri, anche in estate era raro vedermi in costume. Ma dopo un po' si è stancata e ha deciso di farmi provare i vestiti che diceva lei. Sono davanti allo specchio, chiusa nel camerino che fisso il mio riflesso. Il mio corpo è coperto fino poco sopra il ginocchio da un grazioso vestito blu con la scollatura a cuore. Mentre mi sto ancora fissando il vestito sento squillare il cellulare di Amy. Lei risponde e si allontana un po' per parlare. Probabilmente è Matt. Vengo smentita un minuto dopo quando lei bussa alla porta urlando.

-Leslie muoviti ad uscire che devo dirti una cosa!- apro la porta quanto basta per uscire dal camerino solo con metà corpo.

-Che c'è?- Lei cerca di sbirciare dentro per vedere come sto.

-Ehm.. non lo devi più prendere il vestito..- io tiro un sospiro di sollievo, immaginando il mio disagio con uno di quei vestiti addosso.

-Grazie al cielo, e perchè no?- lei scoppia in una risata, il che mi innervosisce un po'.

-Non rallegrarti, la festa si fa in piscina, quindi andremo in costume.- In costume. Davanti a centinaia di persone. Davanti a centinaia di ragazzi. Io svengo.

-Amy, di a Louis di trovarsi un altra da invitare..- Chiudo nuovamente la porta del camerino e inizio a rivestirmi, mentre sento Amy sbuffare.

-Dai, smettila di fare la bambina. La piscina è al chiuso, sarà buio a parte qualche luce, chi vuoi che ti guardi?- mi infilo la maglietta e prendo la borsa, uscendo.

-Probabilmente nessuno, ma lo sai che mi sento a disagio.-

-A disagio? Con il tuo fisico?!- salutiamo cordialmente la commessa prima di uscire dal negozio.

-Il fisico non centra nulla, Amy.- lei sbuffa nuovamente e per un attimo tra di noi cade il silenzio.

-Ho trovato! Tu vieni vestita come vuoi ma tieni il costume sotto i vestiti, così se cambierai idea potrai entrare in piscina, ti va?-

All'inizio esito un po' ma poi mi lascio convincere. Amy mi obbliga a prendere un costume da bagno nuovo così giriamo ancora un po0 di negozi prima di trovarne uno. Dopo aver comprato un nuovo costume per entrambe usciamo dal centro commerciale molto tardi e andiamo a casa.

-Ciao Lees, ci vediamo sabato sera allora!- Amy mi abbraccia e io le lascio un bacio sulla guancia.

-D'accordo, a sabato!-

 


* * *
 



BUONA SERA GENTEEEE!!!
Allora? come state tutte? O mio dio lo scorso capitolo ha avuto tantissime visite, grazie *^* Però anche se lasciate una minuscola recensione di 10 parole non mi offendo eh u.u <3
Avete visto i retroscena di Midnight Memories? AHHAHAHAHAHAAH adoro le vecchiette io :')
Spero che il capitolo vi piaccia e che abbia tante visite e recensioni. Ringrazio tutte quelle che lo faranno. No perchè se non recensite non siamo più amici :c
...................non è vero............... AHAHHA ok, scherzi a parte. Grazie di aver letto!
Ci sentiamo al prossimo capitolo <3
Shamalayaa! 

  
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