CAPITOLO 15:
L'aria
era diventata gelida tutto d'un tratto.
Bisognerebbe
permettere alle persone di interpretare i silenzi, perché io
non
riuscivo a leggere nient'altro che il vuoto nei suoi occhi.
Intanto
una strana sensazione si faceva strada dentro di me.
Una
sensazione che si era annidata nel corso degli ultimi venti
minuti.
Mi fece venire voglia di combattere al suo
fianco.
Combattere per l'unica cosa davvero buona, nobile, potente
che mi fosse capitata nella vita;
l'unica cosa per cui valeva la
pena rischiare tutto. L'Amore.
Summer uscii dal bagno con il
test di gravidanza tra le dita.
Avvertii un tuffo allo
stomaco.
-Non sono
incinta.
Sollievo.
Legerezza.
Liberazione.
Avvicinai
il mio corpo al suo. La pelle cominciò a formicolarmi.
I miei
occhi cercavano i suoi, le chiedevano in segreto di parlarmi.
La
baciai, mi sembrava l'unica cosa giusta da fare, l'unico vero
conforto da regalarle.
-Mi era venuto un colpo. E' tutta colpa
tua, idiota.- si scansò dalle mie labbra.
-Per quanto mi
incolperai di questo, Summer?
-No, hai ragione. Non devo incolpare
te, Harry, ho accettato il fatto che tu sia un egoista, psicopatico e
senza possibilità di redenzioni.
-Amore,guarda che questo genere
di cose si fa sempre in due.
-Si, ma ogni cosa ha un suo inizio,
tesoro.
-Non mi sembra un discorso molto costruttivo- fece
Louis, che si era sicuramente sentito più che sollevato.
Corse ad
abbracciare sua sorella, e le diede un bacio sulla fronte.
Eravamo
ancora giovani, troppo.
Un bambino da Summer era forse la cosa più
bella che mi potesse capitare, solo non ora, non adesso.
Lei
si era buttata tra le braccia di Niall, lui l'aveva accolta con
complicità.
Adesso ,l'unica cosa che non riuscivo a smettere
di fissare, era la ragazza che amavo.
Era bella perché la sua
bellezza rifletteva la sua anima.
Quell'anima così forte,
testarda, e fottutamente odiosa.
Quell'anima che meritava di
essere trattata nel migliore dei modi.
Pov.
Summer
Uscii
di casa, per godermi un po' del vento fresco serale.
Una sagoma
scura, camminava indistinta sull'asfalto.
-Che ci fai
qui?
-Non riuscivo a dormire. Tu, invece?
-Stesso sintomo.
Si
avvicinò a me.
Mi piaceva il suo odore.
Profumava di fresco,
come l'aria aperta, come guidare di notte con i finestrini
abbassati.
In quel momento sentivo il dovere di dovergli
dimostrare di amarlo.
Volevo spiegargli a parole che quando ero
con lui, provavo di tutto.
E che ogni volta mi chiedevo sempre
inutilmente cosa lui stesse provando.
Volevo fargli capire che mi
confondeva, e che con lui niente era scontato.
Ormai mi
accontentavo anche di far l'amore con la sua pelle, con un semplice
mano nella mano.
Volevo urlarlo a tutti, ma il cuore non mi
aiutava.
Batteva veloce, tartassandomi il petto.
-Devo
dirti una cosa, Harry.- quelle parole erano partite
involontariamente.
-Dimmi.-disse lui, concentrandosi sul mio
viso.
-Resterai con me?-sussurrai.
-Sempre.
Lo baciai
come se mi appartenesse, come se fosse una parte persa di me , che
alla fine riuscivo sempre ad ottenere.
Essere tra le sue braccia
mi faceva sentire come il mare che trovava la terra,
come un
viaggiatore che ritornava dopo un viaggio nel mare in tempesta:
finalmente a casa.
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SPAZIO
AUTRICE
Ed
eccomi ancora qui, finalmente!
Era da prima di Natale che non
entro più...
scusate
questa lunga assenza ma avevo perso la PASSWORD lol :D
comunque
per fortuna che sono riuscita a entrare!
Spero che siate ancora
vogliosi di leggere la FF lo stesso anche dopo questa lunga attesa
vero?
Bacioni a presto <3
Letstrytowrite.