MILLE
VOLTE
BUONANOTTE
1
ABBASSO LA TIMIDEZZA!
“in
ogni cosa che fai devi sempre cercare la
perfezione! È solo in questo modo che gli altri ti
apprezzeranno!”
Mia
madre mi ha sempre ripetuto questo. Fin da
quando avevo tre anni.
Onestamente
non ci ho mai creduto.
Qualsiasi
cosa tu faccia, in qualunque modo la fai ,
anche se a te sembra perfetta,ci sarà sempre qualcuno a cui
non piacerà. L’ho
sempre pensato. Insomma , la perfezione non esiste , ed ogni cosa
è soggettiva.
Nessun
essere umano è perfetto, tutti noi abbiamo
dei difetti.
Anche
io ne ho.
Ma
se proprio voglio dirla tutta , il mio peggior
difetto è la timidezza.
E
non parlo del fatto di arrossire quando parlo con
un ragazzo.
No.
La
mia timidezza è superiore a questo. Non riesco a
parlare con una persona senza balbettare ogni nano secondo.
Secondo
me è davvero frustrante questa situazione.
C’è
chi dice che una persona timida è anche molto
sensibile. Non ho mai creduto nemmeno a questo.
Ah,
dimenticavo una cosa importante.
Mi
chiamo Rin Saito, sono quella ragazza con i capelli
lunghi e castani, quella ferma alla stazione dei treni ,in attesa della
sua
migliore amica che , come ogni mattina è in ritardo.
Indosso
la mia solita divisa scolastica e sopra una
giacca dal tessuto piuttosto pesante per ripararmi dal vento gelido che
ha
preso di mira la città di Tokyo.
Guardo
esasperata l’orologio. Mancano solo
cinque minuti alla partenza del treno e di
Ayame nemmeno l’ombra.
Appena
arriva mi sente.
-RIIIIIIIIIIIIIIIIIN!
Eccomi anf…anf! Scusami è che
non ho sentito la sveglia!-
In
un attimo alla mia destra trovo un Ayame rossa in
viso, accaldata e affannata per la corsa. Si è piegata sulle
ginocchia per
riprendere fiato. Beh almeno non è arrivata agli ultimi tre
minuti come fa ogni
mattina.
-non
ti preoccupare!-
Ecco
un altro mio difetto! Sono una pusillanime.
Penso una cosa e poi non la faccio.
Non appena
Ayame si riprende, quindi più o meno dopo tre secondi,
corriamo verso il treno,
le porte si stanno chiudendo ma riusciamo ad entrare.
Come
al solito sul treno c’è molta gente ma riesco a
scorgere verso la fine della carrozza due posti.
Dopo
esserci sedute io e Ayame iniziamo a parlare.
-allora
Ayame! Dimmi la verità, non è vero che non
hai sentito la sveglia ! sei uscita con qualcuno, ammettilo!-
Vedo
che la mia migliore amica si fa rossa in viso.
Come al solito ci ho azzeccato, Ayame non è una persona
tanto complicata, è
solo molto stramba.
-e
va bene! A te non si può nascondere proprio
nulla! Sono uscita con un ragazzo davvero fantastico, si chiama Koga,
è alto,
ha i capelli scuri legati in una coda alta e due occhi stupendi! Viene
allo
stesso mio corso di teatro!-
Ecco
un'altra cosa di Ayame. Ogni tanto se ne esce
con qualche nuova fissazione.
Due mesi fa
si era data al karate ma poi aveva deciso di mollare perché
non era per lei,
poi si è iscritta ad un corso di yoga perché
secondo lei doveva aprire i suoi
chiakra ma i risultati non sono stati quelli sperati.
Allora
si è iscritta ad un corso di nuoto ma aveva
notato che dopo appena due vasche era gia sfinita.
E
adesso ha deciso di studiare teatro, voglio
proprio vedere quanto dura.
Il
treno arriva in pochissimo tempo alla stazione
vicino il nostro liceo.
Passeggiamo
per qualche minuto e nessuna di noi due
dice una parola, credo che Ayame sia ancora in adorazione del ragazzo
che ha
conosciuto, come ho già detto, la conosco troppo bene.
Siamo
già davanti all’imponente cancello del nostro
istituto. Superiamo il gruppo delle ochette che come sempre non fa
altro che
spettegolare su qualcuno.
-mi
chiedo quando la smetteranno di passare metà
della loro vita a spettegolare sulla povera gente!- dice Ayame
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
La
campanella suona ed io mi affretto ad andare in
classe.
Il
tempo purtroppo passa troppo lentamente.
La
voce del professore riempie la classe, ma io la
ignoro. Sembro molto più presa dalle foglie secche che
volteggiano nell’aria.
Il cielo oggi è di un deprimente color grigio, le nuvole non
ne vogliono sapere
di fare spazio ai deboli raggi del sole.
Gioco
nervosamente con la matita che ho in mano,
ormai rovinata dal tempo.
Il
professore parla, parla e parla. Ma quanto parla?
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Quando
la campanella suona di nuovo noto che la
lezione è finita. Di già?
Caspita,
devo essermi proprio incantata.
Esco
dalla mia classe facendomi spazio tra le
ragazze e raggiungo la classe di Ayame.
È
impossibile non notare quella cascata di capelli
color rame. Da piccola li ho sempre trovati stupendi i capelli di
Ayame. Quando
andavo a dormire a casa sua e la mattina mi svegliavo presto, mi
avvicinavo ad
Ayame , mettevo i suoi capelli sulla mia testa e facevo finta che
quelli
fossero i miei.
La
mia migliore amica mi saluta calorosamente. Un
po’ troppo visto che metà degli studenti presenti
nel raggio di due metri si è
girata per guardarci.
-sempre
molto discreta! Vero Ayame?-
-e
dai Rinuccia Cannuccia! Non farla così tragica!-
Odio
quel soprannome. E lei lo sa benissimo.
-ehi
Rin!- sento qualcuno chiamarmi, mi giro.
E
in quel momento appena vedo la faccia del mio
interlocutore sento una vampata di caldo, segno che le mie gote di
sicuro
staranno prendendo un colore rosso piuttosto acceso.
-Senpai
Kohaku!-
Kohaku
ha un anno in più di me, mi piace sin dal
primo anno ma non gli ho mai detto molto, di solito è lui
che mi cerca e questo
non mi dispiace affatto.
-ciao!
Ti vedo sbattuta! Comunque volevo darti
indietro il libro che mi hai prestato, era davvero bello!-
-f-figurati…è…è
stato u-un piacere p-per me!-
Ecco!
Sto balbettando come una deficiente. Che
figura.
Kohaku
mi porge il libro , poi mi sorride e se ne
va.
Sospiro.
Ve l’avevo detto che la mia non era una
fissazione. Era solo la
pura e semplice
verità. Questo poi mi succede con alcuni tipi di persone.
Quelli
che mi piacciono e quelli che mi mettono in
soggezione .
-Rin,
Rin…non cambierai mai, sempre a balbettare
quando lo vedi! Io credo che sia già tanto se ti parla
ancora!-
-che
ci posso fare Ayamuccia se con i ragazzi non
sono così disinvolta?- ribatto piuttosto seccata.
Ayame
sta zitta per qualche secondo. Poi vedo che si
mette una mano sotto il mento, alza gli occhi al cielo.
Sta
pensando.
E
quando Ayame pensa non è una bella cosa.
-EUREKA!
Ho trovato!-
-hai
trovato cosa?-domando alquanto terrorizzata.
-sai
l’altro giorno mentre leggevo il settimanale
femminile di mia madre ho trovato un articolo interessante! Diceva che
la
recitazione aiuta contro la timidezza, quindi per risolvere il tuo
problema
devi solo venire con me al corso di recitazione!-
-stai
scherzando spero!-
-mai
stata più seria! Forza Rin , abbasso la
timidezza!-
Si
salvi chi può!!!
Salve
a tutti! Eccomi qua sono tornata con una nuova
storia…naturalmente
parla sempre della mia coppia preferita : Rin e Sesshomaru! Lo so che
vi
tormento! Ma che ci posso fare se li adoro??? Spero che come storia vi
piaccia,
io mi ci sono appassionata molto! Nel prossimo capitolo
entrerà in scena il nostro
amato (soprattutto da me!) glaciale demone! Dedico questo capitolo alle
mia
nuove amiche , che mi hanno sopportata e aiutata con questa storia,
KaDe ,
Lilysol , roro , mery , Kikka e anche una nuova arrivata la cara Gin!
Un bacio
e fatemi sapere!