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Autore: Sophie Ondine    18/06/2008    11 recensioni
Avere dei difetti è nella natura umana! Anche io ne avevo , forse ce l'ho ancora ma in maniera meno evidente, ero troppo timida! Arrossivo, balbettavo e inevitabilmente facevo la figura della scema! Poi tutto è cambiato da quando Ayame mi ha portato a quel corso di recitazione! All'inizio non ci volevo neanche andare...poi ho incrociato quelle pozze color ambra...E solo un nome continua a persistere nella mia mente.. Sesshomaru!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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2 OCCHI COLOR AMBRA

 

È davvero una cattiva idea.

Io sono stata contraria fin dall’inizio.

È sabato mattina e come ogni persona normale sulla faccia della terra vorrei dormire per riprendermi dalla faticosa settimana scolastica.

E invece no! Devo svegliarmi presto perché Ayame vuole portarmi con lei a quello stupido corso di teatro.

Per paura che non mi svegliassi, quella pazza di Ayame mi ha anche chiamato sul cellulare alle sei e mezza di mattina.

Ma si può essere più fuori di lei?

Mi strofino gli occhi e mi guardo intorno. Per fortuna che non abbasso mai del tutto la tapparella della mia finestra, infatti grazie a qualche piccola fessura che riesce a far entrare alcuni raggi di sole riesco a trovare le mie ciabatte e a non rompermi un piede contro un mobile.

Nonostante indossi un pigiama di flanella sento comunque freddo e allora prendo la vestaglia buttata sulla mia sedia e scendo giù in cucina.

Come c’era da aspettarselo non c’è nessuno. Con movimento da bradipo preparo la caffettiera e la metto sul fuoco.

Accendo la tv in cerca di qualche programma interessante ma niente di niente.

Uff! che tristezza questa situazione. Potrei andare in giro con un cartello con su scritto: “ragazza triste e sola”.

Forse la gente avrà compassione di me.

Non appena il caffè viene su lo bevo e corro a vestirmi.

Rovisto un po’ nel mio armadio, poi trovo una gonna in tartan rossa, una maglia a maniche lunghe rossa. Sopra decido di metterci una felpa bianca per non sentire troppo freddo, infine indosso un paio di stivali che hanno quei piccoli tacchi che “magicamente” mi regalano tre o quattro centimetri in più.

Mi guardo allo specchio.

Devo dire che non sto malissimo. L’unica cosa che mi disturba è il mio seno. Nonostante sia piccola e minuta ho sempre avuto un seno molto grande, forse un po’ troppo.

Molte delle mie amiche alle medie mi invidiavano, dicevano che avrebbero pagato oro per avere un seno come il mio.

Per quanto stia curva spunta sempre fuori in maniera allarmante. Non sono come Ayame che accorcia spudoratamente le spalline del Wonderbra in modo che il mento le riposi praticamente sul petto. I miei reggiseni sono invece un po’ troppo rivelatori.

Ma purtroppo non posso farci niente. Sospiro e vado in bagno a truccarmi.

Mi trucco quel tanto che mi basta per farmi risultare carina: un po’ di fondotinta, eyeliner sulle palpebre , mascara e un filo di lucidalabbra.

Intanto che aspetto Ayame mi metto seduta in salotto e guardo svogliatamente un po’ di tv.

-buongiorno cara!-

Non distolgo nemmeno lo sguardo dal televisore, so già che a salutarmi è stata mia madre.

Evito di guardarla perché so già che potrei innervosirmi. Già di prima mattina appare perfetta, nonostante abbia quarant’anni ne dimostra trenta.

È magra come un chiodo, e la cosa mi sembra più che normale visto che mangia come un uccellino.

È fissata con le diete, per lei le persone per essere belle devono essere magre, da bambina mi ha addirittura fatto seguire una dieta perché secondo lei ero grassa.

 La sua colazione consiste nel prendere due limoni, gettarli nel frullatore e poi bere quella poltiglia acida. So benissimo che le fa schifo perché ogni volta chiude gli occhi e contrae il viso in una smorfia di disgusto. A chi non farebbe schifo fare colazione con due limoni?

-già in piedi?- domanda lei dalla porta della cucina.

Caspita è pure perspicace! Se sto seduta a guardare la tv di sicuro mi sono svegliata.

Per fortuna Ayame arriva in tempo , sottraendomi dalle domande di mia madre.

Io e la mia migliore amica usciamo per strada.

Noto che Ayame è raggiate. Indossa un semplice pantalone nero e una felpa di lana bianca. Devo dire che sta veramente bene.

-Ayame sei così felice perché vengo con te …oppure perché vedrai di nuovo quel Koga?_

-Un po’ tutti e due! Non vedo l’ora di presentarti al resto delle ciurma…sono tutti simpaticissimi! Sono sicura che vorrai iscriverti subito!-

Non ci penso nemmeno! Oggi sono venuta solo perché Ayame mi ci ha trascinato con la forza.

So che non sarà facile dirle la verità, ma non posso fare qualcosa che non voglio.

Il luogo dove si tengono le prove è davvero carino. Non è molto grande, ma è comunque bello da vedere.

Fuori trovo un foglio con su scritto “COMPAGNIA TENSEIGA”

-quello è il nome della nostra compagnia!-mi dice Ayame

Tenseiga? Che nome strano.

Già mi sento poco tranquilla.

Entriamo dentro e le mie povere membra provano un certo sollievo perché sento un bel calduccio che mi riscalda.

Mi guardo intorno e devo dire che dentro mi piace molto. Alle pareti vedo tutte le locandine degli spettacoli che si sono tenuti e…devo dire che sono davvero tanti.

-ciao Ayame! Sei arrivata in anticipo!- sento una voce alle nostre spalle.

-ciao Shippo!- dice Ayame con voce felice.

Guardo il ragazzo davanti a noi.

Avrà all’incirca diciannove anni. Noto che è vestito in modo molto elegante, indossa una camicia bianca con sopra una giacca nera e dei jeans.

Hai i capelli rossi e due occhi color smeraldo. Sembra la versione maschile di Ayame.

Speriamo solo che non abbiano lo stesso carattere o mi sparo un colpo in testa.

-Shippo, ti presento Rin! È la mia migliore amica!-

-lieto di conoscerti Rin!- mi dice mentre mi porge la mano

-scommetto che ti ha trascinato qui con la forza, vero?- continua poi.

O.O! come ha fatto a capirlo?

-si vede dalla tua faccia!-

Caspita che intuito! Mi è già simpatico.

-senti Shippo…il pitbull è tranquillo oggi?-domanda Ayame indicando le tende di velluto rosse che molto probabilmente separano l’entrata dal teatro vero e proprio.

Pitbull? Ho sentito bene?  Ma di chi sta parlando?

Oddio! Voglio scappare via! Dove mi ha portato Ayame?

-beh…oggi è meno irritabile del solito ma … non si sa mai!-

Ayame si incammina verso le tende rosse ed io non posso fare altro che seguirla, dietro di me c’è anche Shippo.

Caspita! Che bello da dentro questo teatro.

Le pareti, le poltrone danno tutte sul rosso. Il palco è grandissimo,tutto illuminato.

Vedo qualcuno che va a destra, qualcun altro a sinistra.

Noto delle persone sul palco , leggono qualcosa che hanno in mano , probabilmente il copione.

-no, no e no! Così non va!-sbotta un ragazzo.

È girato di spalle, vedo che ha dei capelli argentei lunghissimi, si alza da una delle sedie.

Noto che è alto e ha un fisico snello, indossa una maglia nera  a collo alto e dei jeans e… caspita che fondoschiena niente male.

Oddio ma che vado a pensare?

-questa è una scena molto importante, dove si esprime la massima drammaticità… voi la rendete davvero schifosa! Concentratevi dannazione!- urla e sbatte la mano su un tavolino.

Porca paletta! È davvero irascibile.

-per fortuna che oggi era meno irritabile del solito…-

-te l’avevo detto che con lui tutto è possibile!- dice Shippo rivolto alla mia amica

All’ora è lui il Pitbull! Me lo immaginavo un uomo brutto , grasso , sulla sessantina , capelli con riporto e voce roca da gran fumatore.

Invece questo è completamente diverso. È giovane, lo sento benissimo dalla voce, non sono sicura che sia bello , però…

Il Pitbull poi improvvisamente si volta. Guarda noi tre.

Caspita…è… è… è davvero bello.

Ha la pelle nivea, i lineamenti del viso delicati, noto sulla fronte una specie di voglia viola a forma di mezza luna.

Ma la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi, dorati, bellissimi. Però sono davvero freddi, fanno quasi impressione.

-Ayame! Sei in ritardo!- sbotta lui.

Ma Shippo non aveva detto che era in anticipo?

La mia amica non dice una parola, cosa molto strana per lei visto che ogni volta che le dicono qualcosa ribatte sempre.

Ayame si sfila la giacca , l’appoggia su una sedia e corre verso il palco.

-Vieni! Sediamoci qui!-mi dice Shippo indicando qualche poltrona vicino al palco scenico.

Lo seguo e ci sediamo.

Siamo a pochi metri dal palco, due file più avanti c’è il Pitbull. Non so ancora il suo nome e allora lo chiamo così!

-è la prima volta che vedi le prove di una compagnia teatrale?-domanda Shippo tanto per fare un po’ di conversazione e non farmi sentire sola.

Annuisco.

Guardo la gente che è sul palco.

Vedo un ragazzo molto simile al Pitbull, ha i capelli argentei, gli occhi dorati ma poi noto che ha due buffe orecchie canine, dalla faccia sembra simpatico. Vicino a lui c’è una ragazza, avrà più o meno la mia età. Hai i capelli corvini, gli occhi scuri e un viso davvero simpatico.

Poi c’è un altro ragazzo, ha i capelli scuri e un codino basso, gli occhi di un blu intenso.

-ok! Basta così! Kagura-dice il Pitbull rivolto ad una ragazza seduta nei pressi del palco- prova tu!-

Guardo la ragazza. Devo dire che è davvero bella. Ha i capelli scuri raccolti in un elegante chignon, le labbra carnose e di un bel rosso acceso.

Ma la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi, di un magnifico colore scarlatto anche se devo dire che incutono un certo terrore.

Sul palco rimangono solo lei e il ragazzo con il codino.

-se credete che io profani con la mano più indegna questa sacra reliquia , le mie labbra rosse come due timidi  pellegrini cercheranno di rendere morbido l’aspro contatto con un tenero bacio-sento dire dal ragazzo

-buon pellegrino, voi fate un grave torto…- continua lei

Non ci posso credere!

-è Romeo e Giulietta!- esclamo

-esatto!-dice Shippo ridendo poiché ha visto la mia espressione.

Ops! Come al solito ho pensato ad alta voce.

-ti piace molto quest’opera?- continua il ragazzo seduto vicino a me a voce bassa per non disturbare i due attori che sembrano essere in perfetta sintonia.

-l’adoro! La trovo stupenda! Senti…Shippo giusto? È lo spettacolo che metteranno in scena?-

-esatto! Il regista non ha ancora scelto i ruoli , sta facendo provare tutti per decidere quale personaggio assegnare per ogni singolo attore- mi informa Shippo

-a me sembrano tutti bravissimi! Ma il regista è…per caso lui-dico indicando il Pitbull, come si ostina a chiamarlo Ayame -quello che Aya chiama Pitbull?-

-si, è proprio lui! È Sesshomaru Taisho, ha solo vent’anni e già è il regista di una compagnia! È molto irascibile ma nel suo lavoro è davvero bravo-

E così lui si chiama Sesshomaru, devo dire che come nome non mi dispiace.

Lo osservo meglio, adesso porta gli occhiali da vista e gli conferiscono un’aria da intellettuale.

Non riesco a distogliere lo sguardo dal suo volto. Sembro quasi incantata dai suoi occhi e da quella voglia a mezza luna. Il suo naso è perfetto e il viso privo di imperfezioni  , con quel colore della pelle quasi innaturale sembra la statua di un dio greco.

Continuo a guardare Sesshomaru e non mi accorgo nemmeno che sul palco a recitare adesso c’è Ayame.

Rimango imbambolata a fissarlo, sembro una ragazzina che guarda il poster della sua pop star preferita.

Tanto non credo che se ne accorga, di sicuro è troppo preso dalla recitazione dei suoi attori.

Le ultime parole famose!

Il ragazzo , che molto probabilmente si è sentito osservato, ha girato lo sguardo e mi sta guardando.

I suoi occhi sono talmente freddi da farmi venire un brivido lungo la schiena.

Che figura di merda!

Cerco di distogliere il mio sguardo nel modo più veloce possibile ma il risultato non è dei migliori.

Di sicuro avrò le guance color porpora, mannaggia a me.

Sento che Shippo sta ridendo sotto i baffi, ti credo ho fatto la figura da scema.

-mezz’ora di pausa!-urla poi rivolto agli attori e se ne va non so dove.

Tiro un sospiro di sollievo.

Vedo Ayame che si avvicina con un viso raggiante.

-allora? Come sono andata?-

-ehm…molto bene!-  mento

Non posso di certo dirle che non l’ho seguita perché ero troppo presa a guardare il regista.

-Rin…che parte avevo io?-

Oh mio dio! Adesso si che sono nella merda. Come faccio a rispondere?

Bhe l’unico sistema è buttarsi:- La nutrice di Giulietta!-

-T__T! Rin io facevo Donna Montecchi! Dì la verità…cosa stavi facendo?-

Oddio! Cosa le rispondo??? Dai Rin pensa!

-ehi Ayame non ci presenti la tua amica?-

Guardo la persona che ha parlato. È la ragazza dai capelli corvini che era sul palco con il ragazzo dalle orecchie canine.

È il mio angelo salvatore! Sia lodato il cielo e tutti gli dei.

-arrivo subito! E tu non credere di farla franca…  poi mi dovrai raccontare tutto!- mi sussurra mentre ci avviciniamo al parco.

Ayame inizia con le presentazioni. Il ragazzo con le orecchie canine si chiama Inuyasha, nome piuttosto buffo.

Mi sembra anche molto simpatico.

Poi è la volta di Miroku, il ragazzo che interpretava Romeo prima, ho notato che ha delle tendenze da maniaco. Mi avrà toccato il sedere almeno due volte nel giro di un minuto.

-questa è Kagome!- mi dice Ayame mettendomi davanti la ragazza che recitava con Inuyasha.

Avevo anche ragione, è una ragazza dolce e solare.

Infine mi presenta Sango, è una ragazza dai lunghi capelli castani legati in una coda d cavallo, gli occhi scuri. Prima non l’avevo notata perché era seduta.

-abbiamo mezz’ora! Vieni Rin ti mostriamo il teatro!- mi dice Kagome prendendomi per un braccio.

La seguono Sango e Ayame.

Saliamo sul palco. Il pavimento è in parquet chiaro, ben pulito. Ma non ho il tempo per guardare molto perché Kagome mi trascina, nel vero senso della parola, dietro le quinte.

Sembra di essere in un altro pianeta. Ci sono un sacco di scenografie, di fogli.

Continuo a camminare fin quando Kagome non si ferma davanti ad una porta.  Appoggia la mano sulla maniglia e apre.

Caspita!

Siamo in una stanza dove dentro ci sono un sacco di costumi, di tutte le grandezze, di tutti i tipi, di tutte le forme.

-questa è la stanza dove teniamo tutti i costumi di scena!- mi dice la ragazza.

-devi sapere Rin che Kagome è  la nostra costumista se vogliamo metterla così! È bravissima a disegnare e a cucire!- mi dice Sango.

In effetti noto su un tavolo un sacco di fogli, tutti schizzi, ma sono davvero belli. Tutti abiti da scena.

-caspita che belli questi schizzi! Ben fatti davvero! Sei proprio brava!- dico mentre ne prendo uno in mano.

Continuo il mio giro turistico per il teatro. Mi fanno vedere i camerini riservati alle donne e quelli riservati agli uomini.

Aspetto fino a che non sono le cinque e le prove smettono.

Mentre guardavo le prove, e davo qualche occhiata al regista, ho stretto amicizia con Shippo.

Quando esco noto che il cielo è già scuro. Ovvio siamo a novembre.

Con me e Ayame ci sono anche Sango e Kagome.

-che ne dite di andare in un bar?-propone Sango.

Accetto. Mi ci vuole una bella tazza di cioccolata calda con panna, per la felicità delle mie papille gustative.

Arriviamo al bar , ci sediamo. Come promesso ordino la mia cioccolata calda con panna, Kagome mi segue mentre Sango ordina una coca cola ed infine Ayame un caffè.

Inziamo a chiacchierare e con mia grande gioia mi ci trovo molto bene.

Scopro che Kagome vuole diventare una stilista, frequenta l’istituto d’arte Yamato. Ne ho sentito parlare molto bene, la maggior parte delle persone che sono uscite da quell’istituto hanno fatto poi molta strada, e spero che sia così anche per Kagome.

Sango invece è un anno più grande di noi, frequenta un normalissimo liceo, oltre a frequentare il corso di teatro frequenta anche il conservatorio. Studia piano forte da quando aveva quattro anni e da quanto ne ho capito ha anche una bellissima voce.

tutte e due hanno scelto la strada dell’artista. Beate loro, almeno sanno cosa vogliono dalla vita.

Io?

Onestamente non lo so ancora. Ora che ci penso non ho mai avuto un vero e proprio talento, ho sempre fatto tutto quello che mi diceva mia madre, non mi sono mai opposta.

Voleva che studiassi danza classica e ho studiato danza classica, voleva che facessi la dieta e ho fatto la dieta, voleva che andassi ad un liceo molto importante e ho fatto anche quello.

Non c’è un ricordo della mia vita in cui non ci sia dietro a tutto quello che faccio la volontà di mia madre.

E mi rendo conto che tutto questo è davvero deprimente.

Passano le ore in modo tranquillo poi verso le 19 decido di tornare a casa.

Quando infilo la chiave nella toppa della serratura inizio a sentirmi inquieta.

Non lo so il perché ma è così.

-Rin! Sei tu?-domanda mia madre dalla cucina.

-no! Sono la fata turchina!- ribatto acida

-tesoro! Non c’è bisogno di essere così acide!-dice mia madre apparendo “magicamente” in corridoio.

La osservo bene. Oggi indossa una gonna aderentissima , talmente aderente che potrebbe anche strizzarle il cervello, una maglia a collo alto di lana bianca. I capelli sono raccolti in uno chignon e il viso come al solito è pesantemente truccato.

È davvero irritante avere una madre così, tutti ti mettono a confronto con lei e ,guarda caso, ne esci sempre perdente.

Vedo che scruta attentamente il mio viso:-tesoro, hai qualcosa all’angolo della bocca- dice

Oh merda! La cioccolata, se lo capisce mi fa una testa enorme sull’importanza del mangiare sano e di come la cioccolata può farti morire.

Mah! Insomma credo sia una cosa normale prendere una tazza di cioccolata, non mi sembra che abbia ucciso qualcuno , anzi, la gente si sente molto meglio.

-hai preso delle cioccolata? Rin! Quante volte ti devo dire che devi stare attenta a quello che mangi? Stiamo parlando della tua salute…-

Non l’ascolto nemmeno, ormai ho imparato a fregarmene.

Faccio sì con la testa per far vedere che l’ascolto ma in realtà penso a tutt’altro.

Ripenso a quello che è successo oggi, alle persone che ho conosciuto e poi… penso a quegli occhi.

Dorati.

Freddi.

Riesco a trovare solo questi due aggettivi per descriverli.

-…Rin mi stai ascoltando?-

Ceeeeeeeeerto!

-si mamma! Adesso scusa ma vado in camera mia… dì a Josephine di non apparecchiare per me! Stasera non ceno!-

Salgo di corsa le scale e chiudo alle mie spalle la porta della mia stanza. Non do nemmeno il tempo di ribattere a mia madre.

Non so perché ma ho un gran sonno.

Mi tolgo gli stivali , mi sfilo la gonna e la maglietta. Butto tutto sulla sedia. Non ho nemmeno voglia di mettermi il pigiama.

Mi infilo velocemente sotto le coperte, chiudo gli occhi.

E sogno un mondo… dorato.

SALVE A TUTTI GENTE! ECCO A VOI IL SECONDO CAPITOLO, FINALMENTE è ENTRATO IN SCENA IL BELLISSIMO E GELIDO DEMONE, SESSHOMARU E RIN NE è RIMASTA SUBITO AFFASCINATA! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!

PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:

_SEFIRI_: VISTO CHE VI ABBANDONO MAI?? SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO CAPITOLO! UN KISS

LILYSOL: MAMMINA ADORATA! TUA FIGLIA è CONTENTISSIMA PER LA TUA RECENSIONE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA IL MIO MODO DI SCRIVERE, LO SAI BENISSIMO CHE MI FACCIO DICIMILA PIPPE MENTALI! COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO MI RACCOMANDO! PS: PER L’ALTRA FF APPENA AVRò UN Po’ DI ISPIRAZIONE L’AGGIORNERò MA NON POSSO GARANTIRTI NIENTE

MILOXCAMUS: SONO STRA FELICE CHE TI PIACCIA L’INIZIO! SPERO CHE CONTINUERAI A SEGUIRMI! UN BACIO

RORO: CARA SORELLA GEMELLA (ORMAI SIAMO COME TERRY E MAGGIE) LO SO BENISSIMO CHE TI PIACE QUESTA FF u.u! UN BACIO ENORME

MIKAMEY:GRAZIE MILLE! SONO CONTENTA CHE L’INIZIO Già TI PIACCIA! COME HAI POTUTO LEGGERE IN NOSTRO DEMONE è ENTRATO IN SCENA ( E GUARDA CHE SOPRANNOME GLI HA DATO AYAME XD)! UN KISS

SUPERSARA: **! MA ALLORA SEI VIVA! ERANO SECOLI CHE NON TI SENTIVO E AVEVO PERSO OGNI SPERANZA! SPERIAMO CHE L’ANTIVIRUS VENGE MESSO AL Più PRESTO SUL TUO PC! VISTO CHE BELLA STORIELLA CHE HO MESSO SU??? SPERO DI SENTIRTI PRESTO!

KAIMY_11:GRAZIE MILLE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA! QUESTA VOLTA HO MESSO IL PUNTO DI VISTA DI RIN E HO ABBANDONATO LO STILE DI SCRITTURA ALLA TERZA PERSONA…ALMENO PER IL MOMENTO! CIAU

MEL_NUTELLA: GRAZIE MILLE MEL! SONO DAVVERO FELICE CHE TI PIACCIA! RECITARE CON SESSHOMARU DEVE ESSERE MERAVIGLIOSO, IO NON RIUSCIREI A CONCENTRARMI CON UN REGISTA DEL GENERE! CMQ HAI RAGIONE è UNA COPPIA DA NON SOTTOVALUTARE! BACIOTTI

INUFAN4EVER: CIAO FIGLIA MIA! CHE BELLO CHE HAI RECENSITO ANCHE TU! BEH COME VEDI SONO ENTRATI IN SCENA GLI ALTRI PERSONAGGI! ANCHE IO TI VOGLIO BENE! MI RACCOMANDO, LASCIAMO UN COMMENTINO ANCHE QUESTA VOLTA

KADE: CARO MARITINO MIO ,ANZI CARO MIRKO! LA TUA LUDO ERA TENTATA DI NON RINGRAZIARTI DOPO CHE HAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE UNA SESSHO X NUOVO PERSONAGGIO NELLA TUA STORIA, LO SAI BENISSIMO CHE IO POSSO SOLO LEGGERE SESSHO X RIN! MA VISTO KE TI AMO ALLA FOLLIA , COME RENZO Amò LUCIA, TI PERDONO E TI RINGRAZIO DI CUORE PER AVERMI RECENSITO! UN MEGA BACIO

EMILY FF: CIAU GIN! SEI STATA LA PRIMA A RECENSIRE E MI FA DAVVERO PIACERE! TI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI! UN KISS

BEH A QUESTO PUNTO POSSO SOLO DIRVI: COMMENTATE

  
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