Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Pseudomonas    15/02/2014    1 recensioni
Come è stato possibile che dodici anni ad Azkaban non hanno condotto Sirius Black alla follia? Come ha fatto a sopravvivere tanto a lungo ai Dissennatori? Il desiderio di vendetta, la consapevolezza di essere innocente e la voglia di provarlo, furono sufficienti a salvarlo?
O c’è stato anche qualcosa in più, qualcosa che nessuno ci ha mai raccontato, qualcosa che neanche Sirius Black ha mai voluto che qualcuno conoscesse?
[FlashFic di 500 parole, in 5 atti].
Partecipa al contest "Di Prompt e Di Raccolte" di Rosmary.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Due di Quindici



“Quello che un uomo può e quello che un uomo non può”.

[La Maledizione della Prima Luna]




ATTO PRIMO




Avrebbe potuto ignorarla.
- Ti taglierai.
La danza frenetica delle sue dita lo ipnotizzò.
- Ci ho fatto il callo.
Esitò, incerto sulle ginocchia.
- Che cos'è?
La musica cessò d’improvviso. Occhi maliziosi lo puntarono.
- Una chitarra. Chi sei, un marziano?
Il tono sprezzante lo infastidì.
Avrebbe potuto girare i tacchi, tornare al Paiolo Magico e varcare il confine.
- Mi chiamo Sirius. Ho tredici anni.
Gli sorrise.
- Vuoi provarla?
Era bella, innocente. Giovane, come lui.
Si acquattò timidamente accanto a lei.
Avrebbe potuto convincersi che i babbani gli fossero realmente inferiori.
E non lo fece.
- Volentieri.


[100 parole]




ATTO SECONDO




Che fosse l’ultima volta lo sapeva anche lei.
Lo capiva dal modo colpevole di carezzarla, cercando di quietare i sussulti tardivi dell’orgasmo.
- Da quando ci conosciamo sei comparso solo d’estate. O sei un diciassettenne sposato, o sei un evaso.
Avrebbe potuto confessarle che era un mago…che lo attendeva una guerra.
- Diventerai una famosa musicista.
- Tu un famoso ricercato.
- Avrai un grosso cane nero.
- Grossi titoloni sui giornali.
Il coraggio di sdrammatizzare: ciò che più amava di lei.
- Mi dimenticherai, Sirius?
Avrebbe potuto mentirle, proteggerla. Salvarla, forse.
E non lo fece.
- Mai. Lo prometto.


[100 parole]




ATTO TERZO




Diciassette anni non erano stati sufficienti a scalfirlo.
Il ricordo del loro ultimo amplesso albergava ancora dentro di lui, restio a saldare il conto di una vita spesa a tormentarlo.
Lo aveva sepolto in profondità, sotto tutti i ricordi felici che era riuscito a racimolare, ma sapeva che il Dissennatore avrebbe scovato anche quello.
E sentendolo defluire via, insieme al senso di colpa, fu tentato di lasciarlo andare.
Avrebbe potuto dimenticarla, diventare libero.
Tutti narrarono che sopravvisse ad Azkaban perché aveva promesso vendetta a Peter Minus.
Nessuno seppe mai che non era stata quella la promessa cruciale della sua vita.



[100 parole]




ATTO QUARTO




L’odore di lei non era mai stato così reale, nelle sue narici di segugio.
Lo aveva stanato per tutta la Londra babbana, fino alla villetta sul cui ingresso indugiava, le orecchie ritte come parabole.
Qualcosa lo azzannò alla schiena. Si ritrovò muso a muso con un Pastore Belga enorme, furente.
Nero.
Vederla uscire, allarmata, non lo sconvolse.
Commozione, rimpianto, nostalgia: erano emozioni complesse. Sfuggivano all’istinto canino.
Piantò lo sguardo nei suoi occhi blu, lucenti di consapevolezza.
Avrebbe potuto rivelarsi, sorriderle.
- Vattene.
Ma da quel ringhio rabbioso capì che nella sua vita non c’era più posto per lui.
E obbedì.


[100 parole]




ATTO QUINTO




Gli avevano detto che trascorrevano quindici secondi tra la caduta e l’oblio.
Lo sapeva fin da ragazzino che sarebbe morto giovane.
Se glielo avesse detto, a diciassette anni, non lo avrebbe trattenuto: era una randagia, proprio come lui.
C’era un’unica verità che rimpiangeva di averle taciuto.
Avrebbe potuto ammetterla, oltre il velo dell’Ufficio Misteri.
Quindici secondi di limbo.
Gliene bastarono due.
- Ti amo.



- La attendono.
Percepiva l’impazienza: un direttore d’orchestra in ritardo non era uno spettacolo usuale, all’Opera.
Carezzò un’ultima volta il muso del cane. Respirava a malapena.
Finalmente poteva lasciarlo andare.
E non esitò.
- Addio, Black.


[100 parole]





[FINE]




Note dell’Autore

L’aver menzionato quasi zero dettagli visivi sull’aspetto della co-protagonista di questa raccolta è stata una decisione ponderata, così come quella di non aver rivelato neanche il suo nome.
In fondo è un personaggio che non conosciamo, che la Rowling non ci ha mai presentato.
Tuttavia mi piace credere che esista, perché se è vero che in questa saga l’Amore è la magia più potente di tutte, mi piace pensare che non sia possibile che Sirius abbia vissuto tutto quello che ha vissuto senza averlo sperimentato.
Per una ragazza babbana, senza volto e senza nome, che non vive nell’immaginario del lettore, ma che è sopravvissuta, da qualche parte, in qualche forma, nell’animo di Sirius Black.

N.B. Storia partecipante al Contest "Di Prompt e di Raccolte" di Rosmary.

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pseudomonas