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Autore: Giuggia89    01/12/2004    3 recensioni
Ehilà! Eccomi ricomparsa con il sequel di “Janette Potter”! Che dire?! Ecco il ritorno dei nostri mitici diciotto ragazzi, forse un po’ troppi (credo di aver esagerato un po’…^^”), al loro settimo anno (non tutti, ma più o meno…^^), fra intrighi e pasticci di ogni genere! Bene! Che dire?! Spero vivamente che vi piacerà! Mi raccomando, commentate!! Bacioni a tutti! Ps: non sono molto convinta del titolo, quindi se qualcuno ha qualcosa da suggerirmi…!^^ PpS: dedico questa storia alla mia amica Martina che, durante le noiosissime ore di latino, invece che ascoltare la lezione mi ha aiutato a trovare una trama base per questa storia!! Grazie Marti!!
Genere: Avventura, Commedia, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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26° CAPITOLO:

26° CAPITOLO: SANGUISUGHE E SENTIMENTI

 

Harry entrò appena in tempo nell’aula di Pozioni prima che il professore entrasse nella stanza, chiudendo la porta dietro di se.

Neville e Seamus erano in banco insieme, Pansy e Draco anche, ma dalla parte opposta della stanza: a quanto pare anche qui vigeva l’usanza di separazione delle due Case, più che altro probabilmente, per evitare che ci fosse qualche sgradevole incidente.

Blaise e Millecent, neanche a dirlo, erano ovviamente seduti vicini, e stavano facendo comunella con Rodolphus e Bellatrix.

Stava disperatamente cercando un banco dove sedersi, quando si accorse di un posto vuoto, guarda caso proprio vicino a Scarnia, e di un altro, guarda caso, proprio vicino a Lucius, che probabilmente era di solito occupato da sua Zia, che in quel momento non era in classe.

Neanche a dirlo, si catapultò a sedersi vicino alla bella Lestrange.

“Harry…piacere vederti!” Sorrise, e nel suo sorriso si poteva leggere una specie di sollievo.

“Non immagini quanto! Un vero incubo, giuro…! Non fanno altro che tormentarmi, quelli la…!” Fece un vago gesto in direzione dei suoi amici, o per lo meno quelli che un tempo aveva considerato tali, ma che in questo momento avrebbe volentieri sgozzato con un trinciapolli.

“Che hanno fatto, poveretti, per meritarsi quel tuo orribile sguardo omicida?!” Sussurrò, divertita.

“Pretendono che io sia sempre a loro disposizione, che io sia sempre quello che li tiri fuori dai guai e che faccia tutto! Sinceramente, mi sono rotto i coglioni!” Sbottò.

“Modera i termini…lo sai che odio quando fai così!” Lo rimproverò. “Non si addice per niente al tuo bel faccino!” Afferrò le guance del ragazzo, sbeffeggiandolo.

Se la smettessi si sfottere sarei più felice…” Si scostò bruscamente.

“Oggi non è luna, a quanto pare…!” Si ritrasse, divertita.

“Non mi dispiacerebbe se vi impegnaste a fare un po’ di silenzio…” Il professore si alzò dalla cattedra e cominciò a scrivere alla lavagna le procedure da seguire per la pozione di quel giorno.

Appena ebbe finito, gli ingredienti necessari comparvero sopra ogni banco, e i ragazzi cominciarono a eseguire le istruzioni, mentre l’ometto si aggirava tra i banchi.

Non era alto, capelli unticci (ma allora era una mania dei professori di Pozioni!) e decisamente paffutello, le gote rosse e il naso schiacciato che sembrava una specie di pera cotta, e le mani mollicce, decisamente sudate.

Aveva parecchi tick, notò Harry. Innanzitutto non faceva altro che tormentare quel suo gran nasone, e poi camminava storto, come se avesse una gamba di legno. Sembrava vecchio, ma non si sarebbe potuto affibbiarli un età a occhio e croce.

Gli occhi acquosi girovagavano senza sosta per la classe.

Nonostante tutto però, non si poteva negare che fosse un brav’uomo. Non una cima, ma bravo nel suo mestiere e sicuramente molto schizzinoso nei confronti dei Serpeverde, che odiava con tutto se stesso, e questo era decisamente un punto a suo favore.

Harry scrollò la testa, scacciando quei pensieri, e tornò a concentrarsi sul suo lavoro: tagliare delle radici di Mandragora.

Dovevano preparare una pozione rivitalizzante, una sorta di super energetico col potere di far rigenerare velocemente il sangue nel caso di una grave emorragia.

“Harry…non per infierire, ma ti consiglio di tagliare quelle radici con un po’ meno di violenza…!” Scarnia si intromise prepotentemente fra i suoi pensieri.

In effetti, stava letteralmente uccidendo quelle povere radici…e se continuava così, sarebbero diventare polvere!

“Scusa! Non me ne ero accorto…” Finì di tagliuzzarle, e poi le versò nel calderone, dove già ribolliva un infuso di digitale purpurea. (Non mi intendo di pozioni, quindi se non esiste un infuso di Digitale…beh…non so che farci! ^^ NdA)

Scarnia allora cominciò a smembrare quelle che sembravano essere delle sanguisughe (come mi sento macabra, oggi…^^” NdA).

Ma che schifo! Sono sanguisughe?!” Chiese Harry, sorpreso.

“Si. Che c’è?! Ti fanno schifo?” Lo canzonò, prendendo una di quelle povere vittime e sventolandola davanti al volto del ragazzo.

Dai, smettila! Ti prego! Sei orribilmente sadica!” Scansò la mano della ragazza.

“Mah, delle sanguisughe…ma a cosa diavolo mai serviranno?!” Borbottò Harry, cominciando a mescolare il sangue di pipistrello con dell’olio di foca (Questo credo esista…credo…-__- NdA).

Finirono la pozione in tempo record, più che altro perché, a quanto pare, tutti gli altri avevano avuto dei gravi problemi con le sanguisughe (la stessa Pansy stava ancora lottando per staccarsene una di dosso!).

“Certo che sembri avere un rapporto di confidenza con lo smembrare sanguisughe!” Ridacchiò Harry, rilassandosi sulla sedia in attesa che finisse la lezione.

“Non mi ha mai fatto schifo il sangue, ne tanto meno tutti i vari insetti, vermiciattoli e roba simile che solitamente fanno schifo più o meno a tutti. Cioè, non è che mi piacciano, ma non mi fanno ne caldo ne freddo…” Scrollò le spalle.

“Scusa ma…? Come diavolo fai a scuoiare un animale vivo in quel modo?! E poi…come hai fatto a non far si che ti si attaccassero addosso, come è successo al novantanove per cento della classe?!” Chiese, stupito e divertito al tempo stesso.

“Semplicemente ho evitato di esitare troppo! Se esiti, quelle ti attaccano! Non devi mai esitare, Harry…Non è una buona cosa! Prendi le tue decisioni, e le porti avanti, non devi avere rimorsi, o qualcuno potrebbe superarti o farti del male…!” Rispose lei, col solito fare misterioso.

“Perché diavolo devi trasformare ogni discorso in un insegnamento di tipo filosofico?! Non si può parlare semplicemente di sanguisughe?!” Sospirò lui con rassegnazione.

“Scusa, non riesco a farne a meno!” Ridacchiò.

Rimasero un po’ in silenzio, mentre Harry continuava a fissare la figura della ragazza di profilo.

Poi qualcosa scattò nella mente di Harry, e realizzò una cosa che allo stesso tempo lo rallegrò, ma lo fece anche cadere in una depressione acuta: si accorse che, cosa forse impossibile ma vera, amava quella ragazza. E l’amava in un modo in cui non aveva mai amato nessuno. Era un sentimento strano, in un certo senso nuovo, forse più adulto.

Perché lei, in effetti, riusciva a renderlo più adulto e forte con la sua presenza onnisciente e comprensiva, ma allo stesso tempo più fragile e indifeso, poiché il sentimento che in quell’istante si accorse di provare, era qualcosa di pericoloso, qualcosa che impediva alla sua mente, quando stava con lei, di ragionare del tutto lucidamente. E questo, era un enorme pericolo, soprattutto per lui.

Poi, dopo un primo attimo, si ricordò di dove era, di chi era lei, e di cosa lui aveva fatto, innamorandosi di lei.

Lei apparteneva al passato! Loro due non sarebbero mai potuti stare insieme, non sarebbero mai potuti essere felici, non avrebbero mai potuto vivere una vita insieme.

Questo lo sconvolse. E il dolore delle emozioni appena scoperte era così forte, che non sapeva come fare a tenerle dentro di se: la felicità contro la proibizione, lottavano all’ultimo sangue dentro il suo cuore.

Cosa fare?! Non sapeva cosa fare…e questo faceva in modo che si sentisse ancora più oppresso.

‘Maledizione! Maledizione! Li odio! Li odio tutti! Tutti quanti!’ Continuava a maledire tutti, dai suoi genitori, che erano morti, a Voldemort che gli aveva uccisi e che non la smetteva di intromettersi nella sua vita e fare in modo che questa non potesse essere normale.

“Harry…? Dobbiamo andare! La lezione è finita!” Scarnia gli sventolò la mano davanti al viso, e Harry si risvegliò, per poi andare a fissare il suo sguardo negli occhi blu infinito della ragazza, che lo fissavano interrogativi.

Si alzò, di malavoglia, continuando a maledire tutte le persone che gli passavano per la testa.

Se avesse potuto, avrebbe preso a pugni la prima persona o cosa che incontrava, ma non era proprio il caso, e quindi cercò di trattenersi.

“A cosa pensi?! Hai un sguardo ancora più spaventosamente arrabbiato di prima!” Chiese lei, mentre insieme percorrevano i corridoi della scuola, lui diretto a Divinazione, lei a Trasfigurazione.

In un istante un idea insana nacque nella mente traviata dalla rabbia del ragazzo.

“Scarnia…e se ce la svignassimo?! Se marinassimo le lezioni?!” Chiese, con un espressione talmente felice e cospiratoria sul volto che, come al solito, Scarnia non poté fare a meno di scoppiare a ridere.

Ma guardati! Se talmente ridicolo! Sembra che tu abbia appena scoperto l’America!” Lo sbeffeggiò.

“Ma perché devi trovare da ridere su qualsiasi cosa io dica o faccia?!” Harry si abbatté

Ma non lo faccio per prenderti in giro! È solo che…sei così buffo!”

“Non sono un pagliaccio!” Si imbronciò lui.

“No, sei solo infantile!”

“Wow! Sei la milionesima persona che me lo dice…comincio a crederci, sai?!” Rise lui, un po’ amareggiato. “ Comunque…allora?!” Chiese, tornando all’argomento di prima.

“Per me non c’è problema ma tu…non mi sembri il tipo da aver mai marinato delle lezioni!”

E allora non mi conosci proprio per niente!”

“Bene! Allora dimostrami che hai il coraggio di farlo!”

“Perché credi che l’avrei proposto, se no?!” Si accigliò.

“Ok, va bene…cosa proponi di fare?!” Si arrese.

“Uhm…non so…intanto comincerei a defilarmi da questo corridoio, o la nostra fuga non durerà più di dieci minuti!” Sorrise.

Scarnia annuì divertita e, con ancora tutti i libri in mano, i due ragazzi corsero a nascondersi da qualche parte nel castello.

 

**************

 

“Non vorrei disturbarla, Signore, a credo di aver scoperto dove sono finiti i ragazzi, Signore…” Peter Minus entrò nella stanza con la paura scritta negli occhi.

“Oh, bene! E, dimmi, dove sarebbero finiti?!” Chiese il Signore, con una sorta di minaccia nella voce.

“Beh…proprio dove sperava che finissero: a scuola con i genitori di Potter!” Annunciò Peter, trionfante.

“Oh, benissimo! Perfetto! E spero anche con Lucius…” Chiese, aspettandosi una risposta positiva, a meno che Peter non volesse patire le pene dell’inferno.

“Proprio così, mio Signore!” Annuì vigorosamente Peter, felice di poter dare la risposta che il Signore sperava di ricevere.

“Perfetto! Se va tutto come spero che vada, non rivedremo qui Potter tanto presto! Ma, in ogni caso, come vanno gli esperimenti sulla Mezzosangue?!

“Benissimo, mio Signore! Benissimo! Entro poco, credo che anche la Mezzosangue potrà essere al suo servizio!” Peter era sempre più fiero di se stesso.

“Bene…allora esci, per favore, e chiamami Bellatrix…devo fare quattro chiacchiere con lei!”

“Subito Signore” Si inchinò e uscì, e dopo qualche minuto comparve da dietro la porta Bellatrix, sospettosa.

“Mi ha fatto chiamare, mio signore…?” Chiese.

“Si…Credo che sia venuto il momento di andare a cercare i nostri vecchi amici, non credi?!

 

****************

 

Allora, come va?! …oggi mi sentivo buona e ho deciso che mi andava di pubblicare! ^^ …questo chap è un po’ più corto, ma che ci posso fare?! Comunque…

Chi saranno questi vecchi amici?! Vorreste saperlo, eh?! Ma io non ve lo dico! ^^ Nel prossimo capitolo (O in quello dopo…o in quello ancora dopo…bho! Prima o poi! ^^) andremo a vedere cosa succede di bello (bello?! ?__?) tra i nostri componenti dell’ordine…! E ci saranno molte novità! ^^

E…beh…scusate se tutto il chap praticamente è dedicato a Scarnia e Harry ma…beh…non riesco a fare a meno di scrivere su loro due! ^^ Sono tanto pucciosi insieme!

Povero Harry…tutti lo considerano infantile…-__- Però, in effetti, lo è! ^^

Benissimo! Che dire?! Mah…tante cose, ma se continuo va a finire che spoilero (Non so quanto si possa dire ^^”) tutto, e non mi sembra il caso…!

Passiamo ad altro…sto scrivendo una nuova storia (sono masochista…-__-) e tra un po’ pubblicherò anche quella…vi dirò il titolo nel prossimo capitolo e la pubblicherò al più presto…a me piace! Non ha assolutamente niente a che fare con J.P…è di tutt’altro genere…però è incasinata forse anche di più! Ho già scritto quattro capitoli, ma voglio aspettare un po’ a pubblicarli, per essere prima sicura di aver fatto un buon lavoro, ecc…Comunque ora non centra…era solo per fare un po’ di pubblicità, che però rimando al prossimo captiolo…Quindi…la pianto qui e vi saluto! ^^

Bacioni alla prossima!!

 

Giuggia!!

 

Ringraziamenti:

 

Lallotta12: beh…in effetti è un po’ masochista…-__- Però che ci vuoi fare?! Non ce la fa a resistere a vedere sua madre che soffre, poverino! ^^ Comunque…beh…felice che tu ci sia e che continui a essermi fedele! ^^ Questo chap è ancora più corto, però spero che almeno ti sia piaciuto come a me, che mi sono divertita immensamente a scriverlo! ^__- Fammi sapere…! Bacioni a presto!

 

Giulietta89: Jane e Herm?! Arriveranno…per ora accontentati e vatti a leggere il nuovo chap che è da secoli che ti ho dato! Bacioni, Giuggia!

 

Marti: come già detto, Draco non resiste nel vedere sua madre infelice…comunque poi mi devi aiutare a trovare un titolo per la storia, mi raccomando! Bacioni, Giuggia!!

 

 

 

  
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