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Autore: Maia Scott    15/02/2014    1 recensioni
Sognare è un nostro diritto.
Io l'ho fatto e ne sono uscita vincitrice.
Due lettere scritte in diversi periodi della mia vita per raccontare la mia avventura e dimostrare che a volte basta crederci.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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27 settembre 2012

 

Era da tempo che pensavo a come dirlo. Il bisogno di esternare i miei pensieri si è fatto sentire già da un po’. Volevo far capire a tutti che per me la musica in generale, ma soprattutto il canto, valevano troppo. Ormai si può definire ossessione. Dopo aver ricevuto una prima delusione mi son detta «se non mi ha scelta è sicuramente perché non so cantare. Ho una voce tremenda» da quel momento ho chiuso. Mai più una canzone, mai più la voglia di provarci ancora.
Ma, un giorno di quasi un anno fa, ho conosciuto cinque ragazzi. Ok, forse non proprio conosciuto fisicamente, diciamo virtualmente. Loro, con la loro voglia di realizzare un sogno, con la volontà di far fronte a qualsiasi ostacolo. Sai come è finita la loro storia? Hanno realizzato il loro sogno, insieme. Eppure hanno avuto giudici crudeli, che inizialmente non hanno esitato a spedirli di nuovo a casa. Posso scommetterci che quei giudici, produttori discografici e cantanti di fama mondiale, fossero migliori dell’insegnante con cui avevo a che fare. I ragazzi hanno superato le difficoltà, adesso sono pop star internazionali.
Quando uscì il loro libro ammetto di averlo comprato e di averlo letto in un solo giorno. In ogni pagina ho ritrovato un messaggio, ovvero che se hai un sogno devi crederci e lavorare duramente per trasformarlo in realtà.
Sulle note delle loro canzoni ho piano piano ricominciato a cantare quando ero sola, quando nessuno poteva sentirmi. Dopo un po’ uno dei cinque ragazzi si è fidanzato. Cosa c’entra? La sua ragazza era in un gruppo di cantanti. Non divenni mai veramente fan di quel gruppo, ma mi costrinsi ad ascoltare qualche brano per trovare qualcosa di adatto a me.
In effetti tutto è realmente cambiato quando ho trovato un pezzo che era esattamente sulla mia tonalità. Ho pensato che forse le cose cominciavano a girare per il verso giusto. Così, grazie ai cinque ragazzi e alla nuova canzone ho cominciato ad impegnarmi sul serio. Sono stati proprio loro cinque ad insegnarmi il giusto metodo per sognare. Ormai cammino facendo sempre più progressi. Il primo? Ho avuto il coraggio di parlarne con i miei, ho chiesto loro di poter frequentare una scuola di musica e canto. Probabilmente non ti sarà difficile immaginare la mia gioia quando la loro risposta è stata affermativa.
Il secondo progresso l’ho compiuto la scorsa domenica. Mi trovavo con alcune amiche e per la prima volta ho cantato davanti a qualcuno il brano che ho preparato per tutta l’estate. Mi hanno addirittura dato un microfono, non potevo crederci. Il giorno seguente, a scuola, hanno chiesto alla prof di musica se avessi potuto farle sentire il pezzo e martedì prossimo sarà il “grande giorno”. Oggi ho continuato a provare, vorrei fare bella figura, ma purtroppo non sono particolarmente soddisfatta dei risultati. Ho però finalmente capito come adattarmi alla base, e mi accontento di questo. Devo lavorarci con calma, non è una gara. Ho tutto il tempo di cui ho bisogno.
Sinceramente non so spiegarti perché ho scritto questa specie di lettera, forse per lasciare una traccia di questo giorno in cui mi sento positiva in vista del futuro, forse perché voglio dire a tutti che sognare è meraviglioso.
Auguro anche a te di vivere i tuoi sogni,
tanti abbracci

Maïa

 

 

 

 

 

 

 

 

15 febbraio 2014

 

È strano dopo un anno e mezzo ritrovarsi questo foglio per le mani, ed è per questo che voglio aggiungerci un ultimo pezzo. Non mi va di parlare di cose superficiali, quindi credo proprio di passare al sodo direttamente. Sono cambiate molte cose, ad esempio la scuola che frequento, il colore dei miei capelli e probabilmente anche qualcosa dei gusti musicali, ma io sono sempre la stessa.
Sto scrivendo per lasciare una traccia a te, lettore o lettrice, per esserti d’aiuto. Da quel 27 settembre sono cresciuta, anche le mie esperienze sono aumentate. Ho provato cose nuove, belle e brutte. Sono aumentate anche le mie domande, quelle esistenziali.
A volte le cose arrivano subito, altre volte si fanno aspettare. Ma se c’è una cosa su cui sono certa è che sognando si ottiene molto. I sogni possono diventare realtà, se lo vuoi veramente. Hai presente la mia passione per il canto? Anche se dopo più di un anno, il mese scorso ho cominciato a frequentare delle lezioni con un’insegnante meravigliosa. È bravissima e mi sta aiutando a far sparire le incertezze del passato. Non dimenticherò mai le emozioni che ho provato quando sono entrata nell’aula la prima volta e ho visto tutta l’attrezzatura, se così si può chiamare. Agitazione, paura, ma soprattutto orgoglio, felicità. È estremamente difficile descrivere a parole quello che ho provato.
Adesso potrai dirmi che si tratta di una coincidenza, ma io voglio credere che tutto sta cambiando direzione. Proprio poche settimane fa, un amico mi ha chiesto di entrare nella sua band come cantante, non ho mai incontrato gli altri ma presto ci riuniremo. Vogliamo esibirci in estate a scuola, inoltre a giugno ci sarà il saggio della scuola di canto e dovrò parteciparvi. Non so se alla fine la band si formerà sul serio, però io ci credo. È quello che ho sempre voluto. Hai visto? È bastato crederci ed impegnarmi senza farmi fermare da nessuno e ora ce l’ho fatta.
Sicuramente avrai paura, non credo di poterti far cambiare idea con queste parole, d’altronde non mi conosci nemmeno. Se vorrai però saprai dove trovarmi. Non puoi sapere se ti sto raccontando la verità, oppure ti sto riempiendo di finzioni. L’unica cosa che posso darti per provare la mia sincerità è la mia parola. Se non vorrai credermi, so comunque che adesso qualcosa in te è cambiata. Si è accesa una speranza. Anche io alla fine mi sono fidata di cinque sconosciuti, però ho realizzato il mio sogno.
So anche di essere stata molto breve e probabilmente la grammatica fa pena, per questo ti chiedo scusa ma ho buttato giù questa lettera di corsa, perché volevo fartela arrivare nel minor tempo possibile. Io ho realizzato il mio sogno, adesso voglio aiutare gli altri a farlo.
Vorrei dirti ancora tante, troppe, cose. Invece no, sono qui a cercare un modo decente per salutarti, quindi ecco il risultato.
Ciao amico, non so quale sia il tuo sogno, ma so che se vorrai potrai realizzarlo. È questo il mio augurio, realizza i tuoi sogni e non avere mai rimpianti. Ti lascio qui sotto qualche citazione, potrà servirti come motivazione nei momenti di sfiducia. Sono le stesse frasi che ho appeso sulla mia scrivania e che mi fanno tuttora da guida, perché io continuo a sognare.

 

Se puoi sognarlo,
puoi farlo.
 -Walt Disney

                                                                                                                                                                                  Chiudi gli occhi e goditi la montagna russa che è la vita.
- Zain Malik

La vita non serve a trovare sé stessi,
ma a creare sé stessi.
  - Anonimo

Avete la scelta di vivere o di esistere.
- Harry Styles

 

Un sogno è un desiderio espresso dal tuo cuore.
- Cenerentola

                             Vivi il tuo sogno e non svegliarti mai.
- Liam Payne

 

Voglio salutarti con queste, alcune di personaggi famosi, di sognatori sconosciuti o frutto della fantasia, altre appartengono proprio a qualcuno che mi ha aiutata. Spero solo di averti lasciato qualcosa, una certezza da cui partire. Non so se vorrai fidarti di me, se lo farai sappi che tutto quello che ti ho raccontato è vero e sappi che non ho fatto altro se non credere nei miei sogni e lavorare duramente.
Ti auguro di realizzare i tuoi sogni.
A presto.

Maïa

 

P.S. Devo lasciarti per forza quest’ultima frase:
“Puoi dirmi che sono un sognatore, ma non sono l’unico.”
È di John Lennon, chi se non lui può insegnarci a sognare?
Ancora tanti auguri e un grosso abbraccio.

 

 

 

 

 

SPAZIO ME!

 

Ciao!!!!
Non chiedetemi perché ho pubblicato questa cosa, diciamo che è stata la follia di un momento. Ammetto di avere un po’ paura per la riuscita di questo “esperimento”.
Una cosa che vorrei dirvi è questa, i fatti che ho raccontato sono veri e sono successi a me. Le lettere sono state davvero scritte nelle date indicate e l’idea di pubblicarla mi è venuta proprio quando l’altro giorno ho trovato la prima.
Non starò qui ad annoiarvi, anche perché rischio di non riuscire a pubblicare in tempo.
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati fino qui a leggere questa “cosa”.
A presto,

             Maïa 

  
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