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OCCHI COLOR AMBRA
È
davvero una cattiva idea.
Io
sono stata contraria fin dall’inizio.
È
sabato mattina e come ogni persona normale sulla
faccia della terra vorrei dormire per riprendermi dalla faticosa
settimana
scolastica.
E
invece no! Devo svegliarmi presto perché Ayame
vuole portarmi con lei a quello stupido corso di teatro.
Per
paura che non mi svegliassi, quella pazza di
Ayame mi ha anche chiamato sul cellulare alle sei e mezza di mattina.
Ma
si può essere più fuori di lei?
Mi
strofino gli occhi e mi guardo intorno. Per
fortuna che non abbasso mai del tutto la tapparella della mia finestra,
infatti
grazie a qualche piccola fessura che riesce a far entrare alcuni raggi
di sole
riesco a trovare le mie ciabatte e a non rompermi un piede contro un
mobile.
Nonostante
indossi un pigiama di flanella sento
comunque freddo e allora prendo la vestaglia buttata sulla mia sedia e
scendo
giù in cucina.
Come
c’era da aspettarselo non c’è nessuno.
Con
movimento da bradipo preparo la caffettiera e la metto sul fuoco.
Accendo
la tv in cerca di qualche programma
interessante ma niente di niente.
Uff!
che tristezza questa situazione. Potrei andare
in giro con un cartello con su scritto: “ragazza triste e
sola”.
Forse
la gente avrà compassione di me.
Non
appena il caffè viene su lo bevo e corro a
vestirmi.
Rovisto
un po’ nel mio armadio, poi trovo una gonna
in tartan rossa, una maglia a maniche lunghe rossa. Sopra decido di
metterci
una felpa bianca per non sentire troppo freddo, infine indosso un paio
di
stivali che hanno quei piccoli tacchi che
“magicamente” mi regalano tre o
quattro centimetri in più.
Mi
guardo allo specchio.
Devo
dire che non sto malissimo. L’unica cosa che mi
disturba è il mio seno. Nonostante sia piccola e minuta ho
sempre avuto un seno
molto grande, forse un po’ troppo.
Molte
delle mie amiche alle medie mi invidiavano,
dicevano che avrebbero pagato oro per avere un seno come il mio.
Per
quanto stia curva spunta sempre fuori in maniera
allarmante. Non sono come Ayame che accorcia spudoratamente le spalline
del
Wonderbra in modo che il mento le riposi praticamente sul petto. I miei
reggiseni sono invece un po’ troppo rivelatori.
Ma
purtroppo non posso farci niente. Sospiro e vado
in bagno a truccarmi.
Mi
trucco quel tanto che mi basta per farmi
risultare carina: un po’ di fondotinta, eyeliner sulle
palpebre , mascara e un
filo di lucidalabbra.
Intanto
che aspetto Ayame mi metto seduta in salotto
e guardo svogliatamente un po’ di tv.
-buongiorno
cara!-
Non
distolgo nemmeno lo sguardo dal televisore, so
già che a salutarmi è stata mia madre.
Evito
di guardarla perché so già che potrei
innervosirmi. Già di prima mattina appare perfetta,
nonostante abbia
quarant’anni ne dimostra trenta.
È
magra come un chiodo, e la cosa mi sembra più che
normale visto che mangia come un uccellino.
È
fissata con le diete, per lei le persone per
essere belle devono essere magre, da bambina mi ha addirittura fatto
seguire
una dieta perché secondo lei ero grassa.
La sua
colazione consiste nel prendere due limoni, gettarli nel frullatore e
poi bere
quella poltiglia acida. So benissimo che le fa schifo perché
ogni volta chiude
gli occhi e contrae il viso in una smorfia di disgusto. A chi non
farebbe
schifo fare colazione con due limoni?
-già
in piedi?- domanda lei dalla porta della
cucina.
Caspita
è pure perspicace! Se sto seduta a guardare
la tv di sicuro mi sono svegliata.
Per
fortuna Ayame arriva in tempo , sottraendomi
dalle domande di mia madre.
Io
e la mia migliore amica usciamo per strada.
Noto
che Ayame è raggiate. Indossa un semplice
pantalone nero e una felpa di lana bianca. Devo dire che sta veramente
bene.
-Ayame
sei così felice perché vengo con te
…oppure
perché vedrai di nuovo quel Koga?_
-Un
po’ tutti e due! Non vedo l’ora di presentarti
al resto delle ciurma…sono tutti simpaticissimi! Sono sicura
che vorrai
iscriverti subito!-
Non
ci penso nemmeno! Oggi sono venuta solo perché
Ayame mi ci ha trascinato con la forza.
So
che non sarà facile dirle la verità, ma non posso
fare qualcosa che non voglio.
Il
luogo dove si tengono le prove è davvero carino.
Non è molto grande, ma è comunque bello da vedere.
Fuori
trovo un foglio con su scritto “COMPAGNIA
TENSEIGA”
-quello
è il nome della nostra compagnia!-mi dice
Ayame
Tenseiga?
Che nome strano.
Già
mi sento poco tranquilla.
Entriamo
dentro e le mie povere membra provano un
certo sollievo perché sento un bel calduccio che mi riscalda.
Mi
guardo intorno e devo dire che dentro mi piace
molto. Alle pareti vedo tutte le locandine degli spettacoli che si sono
tenuti
e…devo dire che sono davvero tanti.
-ciao
Ayame! Sei arrivata in anticipo!- sento una
voce alle nostre spalle.
-ciao
Shippo!- dice Ayame con voce felice.
Guardo
il ragazzo davanti a noi.
Avrà
all’incirca diciannove anni. Noto che è vestito
in modo molto elegante, indossa una camicia bianca con sopra una giacca
nera e
dei jeans.
Hai
i capelli rossi e due occhi color smeraldo.
Sembra la versione maschile di Ayame.
Speriamo
solo che non abbiano lo stesso carattere o
mi sparo un colpo in testa.
-Shippo,
ti presento Rin! È la mia migliore amica!-
-lieto
di conoscerti Rin!- mi dice mentre mi porge
la mano
-scommetto
che ti ha trascinato qui con la forza,
vero?- continua poi.
O.O!
come ha fatto a capirlo?
-si
vede dalla tua faccia!-
Caspita
che intuito! Mi è già simpatico.
-senti
Shippo…il pitbull è tranquillo oggi?-domanda
Ayame indicando le tende di velluto rosse che molto probabilmente
separano
l’entrata dal teatro vero e proprio.
Pitbull?
Ho sentito bene? Ma
di chi sta parlando?
Oddio!
Voglio scappare via! Dove mi ha portato
Ayame?
-beh…oggi
è meno irritabile del solito ma … non si
sa mai!-
Ayame
si incammina verso le tende rosse ed io non
posso fare altro che seguirla, dietro di me c’è
anche Shippo.
Caspita!
Che bello da dentro questo teatro.
Le
pareti, le poltrone danno tutte sul rosso. Il
palco è grandissimo,tutto illuminato.
Vedo
qualcuno che va a destra, qualcun altro a
sinistra.
Noto
delle persone sul palco , leggono qualcosa che
hanno in mano , probabilmente il copione.
-no,
no e no! Così non va!-sbotta un ragazzo.
È
girato di spalle, vedo che ha dei capelli argentei
lunghissimi, si alza da una delle sedie.
Noto
che è alto e ha un fisico snello, indossa una
maglia nera a collo
alto e dei jeans e…
caspita che fondoschiena niente male.
Oddio
ma che vado a pensare?
-questa
è una scena molto importante, dove si
esprime la massima drammaticità… voi la rendete
davvero schifosa! Concentratevi
dannazione!- urla e sbatte la mano su un tavolino.
Porca
paletta! È davvero irascibile.
-per
fortuna che oggi era meno irritabile del
solito…-
-te
l’avevo detto che con lui tutto è possibile!-
dice Shippo rivolto alla mia amica
All’ora
è lui il Pitbull! Me lo immaginavo un uomo
brutto , grasso , sulla sessantina , capelli con riporto e voce roca da
gran
fumatore.
Invece
questo è completamente diverso. È giovane, lo
sento benissimo dalla voce, non sono sicura che sia bello ,
però…
Il
Pitbull poi improvvisamente si volta. Guarda noi
tre.
Caspita…è…
è… è davvero bello.
Ha
la pelle nivea, i lineamenti del viso delicati,
noto sulla fronte una specie di voglia viola a forma di mezza luna.
Ma
la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi,
dorati, bellissimi. Però sono davvero freddi, fanno quasi
impressione.
-Ayame!
Sei in ritardo!- sbotta lui.
Ma
Shippo non aveva detto che era in anticipo?
La
mia amica non dice una parola, cosa molto strana
per lei visto che ogni volta che le dicono qualcosa ribatte sempre.
Ayame
si sfila la giacca , l’appoggia su una sedia e
corre verso il palco.
-Vieni!
Sediamoci qui!-mi dice Shippo indicando
qualche poltrona vicino al palco scenico.
Lo
seguo e ci sediamo.
Siamo
a pochi metri dal palco, due file più avanti
c’è il Pitbull. Non so ancora il suo nome e allora
lo chiamo così!
-è
la prima volta che vedi le prove di una compagnia
teatrale?-domanda Shippo tanto per fare un po’ di
conversazione e non farmi
sentire sola.
Annuisco.
Guardo
la gente che è sul palco.
Vedo
un ragazzo molto simile al Pitbull, ha i
capelli argentei, gli occhi dorati ma poi noto che ha due buffe
orecchie
canine, dalla faccia sembra simpatico. Vicino a lui
c’è una ragazza, avrà più o
meno la mia età. Hai i capelli corvini, gli occhi scuri e un
viso davvero
simpatico.
Poi
c’è un altro ragazzo, ha i capelli scuri e un
codino basso, gli occhi di un blu intenso.
-ok!
Basta così! Kagura-dice il Pitbull rivolto ad
una ragazza seduta nei pressi del palco- prova tu!-
Guardo
la ragazza. Devo dire che è davvero bella. Ha
i capelli scuri raccolti in un elegante chignon, le labbra carnose e di
un bel
rosso acceso.
Ma
la cosa che mi colpisce di più sono i suoi occhi,
di un magnifico colore scarlatto anche se devo dire che incutono un
certo
terrore.
Sul
palco rimangono solo lei e il ragazzo con il
codino.
-se
credete che io profani con la mano più indegna
questa sacra reliquia , le mie labbra rosse come due timidi pellegrini cercheranno di
rendere morbido
l’aspro contatto con un tenero bacio-sento dire dal ragazzo
-buon
pellegrino, voi fate un grave torto…- continua
lei
Non
ci posso credere!
-è
Romeo e Giulietta!- esclamo
-esatto!-dice
Shippo ridendo poiché ha visto la mia
espressione.
Ops!
Come al solito ho pensato ad alta voce.
-ti
piace molto quest’opera?- continua il ragazzo
seduto vicino a me a voce bassa per non disturbare i due attori che
sembrano
essere in perfetta sintonia.
-l’adoro!
La trovo stupenda! Senti…Shippo giusto? È
lo spettacolo che metteranno in scena?-
-esatto!
Il regista non ha ancora scelto i ruoli ,
sta facendo provare tutti per decidere quale personaggio assegnare per
ogni
singolo attore- mi informa Shippo
-a
me sembrano tutti bravissimi! Ma il regista è…per
caso lui-dico indicando il Pitbull, come si ostina a chiamarlo Ayame
-quello
che Aya chiama Pitbull?-
-si,
è proprio lui! È Sesshomaru Taisho, ha solo
vent’anni e già è il regista di una
compagnia! È molto irascibile ma nel suo
lavoro è davvero bravo-
E
così lui si chiama Sesshomaru, devo dire che come
nome non mi dispiace.
Lo
osservo meglio, adesso porta gli occhiali da
vista e gli conferiscono un’aria da intellettuale.
Non
riesco a distogliere lo sguardo dal suo volto.
Sembro quasi incantata dai suoi occhi e da quella voglia a mezza luna.
Il suo naso
è perfetto e il viso privo di imperfezioni
, con quel colore della pelle quasi innaturale sembra la
statua di un
dio greco.
Continuo
a guardare Sesshomaru e non mi accorgo
nemmeno che sul palco a recitare adesso c’è Ayame.
Rimango
imbambolata a fissarlo, sembro una ragazzina
che guarda il poster della sua pop star preferita.
Tanto
non credo che se ne accorga, di sicuro è
troppo preso dalla recitazione dei suoi attori.
Le
ultime parole famose!
Il
ragazzo , che molto probabilmente si è sentito
osservato, ha girato lo sguardo e mi sta guardando.
I
suoi occhi sono talmente freddi da farmi venire un
brivido lungo la schiena.
Che
figura di merda!
Cerco
di distogliere il mio sguardo nel modo più
veloce possibile ma il risultato non è dei migliori.
Di
sicuro avrò le guance color porpora, mannaggia a
me.
Sento
che Shippo sta ridendo sotto i baffi, ti credo
ho fatto la figura da scema.
-mezz’ora
di pausa!-urla poi rivolto agli attori e
se ne va non so dove.
Tiro
un sospiro di sollievo.
Vedo
Ayame che si avvicina con un viso raggiante.
-allora?
Come sono andata?-
-ehm…molto
bene!-
mento
Non
posso di certo dirle che non l’ho seguita perché
ero troppo presa a guardare il regista.
-Rin…che
parte avevo io?-
Oh
mio dio! Adesso si che sono nella merda. Come
faccio a rispondere?
Bhe
l’unico sistema è buttarsi:- La nutrice di
Giulietta!-
-T__T!
Rin io facevo Donna Montecchi! Dì la
verità…cosa stavi facendo?-
Oddio!
Cosa le rispondo??? Dai Rin pensa!
-ehi
Ayame non ci presenti la tua amica?-
Guardo
la persona che ha parlato. È la ragazza dai
capelli corvini che era sul palco con il ragazzo dalle orecchie canine.
È
il mio angelo salvatore! Sia lodato il cielo e
tutti gli dei.
-arrivo
subito! E tu non credere di farla
franca… poi
mi dovrai raccontare tutto!-
mi sussurra mentre ci avviciniamo al parco.
Ayame
inizia con le presentazioni. Il ragazzo con le
orecchie canine si chiama Inuyasha, nome piuttosto buffo.
Mi
sembra anche molto simpatico.
Poi
è la volta di Miroku, il ragazzo che
interpretava Romeo prima, ho notato che ha delle tendenze da maniaco.
Mi avrà
toccato il sedere almeno due volte nel giro di un minuto.
-questa
è Kagome!- mi dice Ayame mettendomi davanti
la ragazza che recitava con Inuyasha.
Avevo
anche ragione, è una ragazza dolce e solare.
Infine
mi presenta Sango, è una ragazza dai lunghi
capelli castani legati in una coda d cavallo, gli occhi scuri. Prima
non
l’avevo notata perché era seduta.
-abbiamo
mezz’ora! Vieni Rin ti mostriamo il
teatro!- mi dice Kagome prendendomi per un braccio.
La
seguono Sango e Ayame.
Saliamo
sul palco. Il pavimento è in parquet chiaro,
ben pulito. Ma non ho il tempo per guardare molto perché
Kagome mi trascina,
nel vero senso della parola, dietro le quinte.
Sembra
di essere in un altro pianeta. Ci sono un
sacco di scenografie, di fogli.
Continuo
a camminare fin quando Kagome non si ferma
davanti ad una porta. Appoggia
la mano
sulla maniglia e apre.
Caspita!
Siamo
in una stanza dove dentro ci sono un sacco di
costumi, di tutte le grandezze, di tutti i tipi, di tutte le forme.
-questa
è la stanza dove teniamo tutti i costumi di
scena!- mi dice la ragazza.
-devi
sapere Rin che Kagome è
la nostra costumista se vogliamo metterla
così! È bravissima a disegnare e a cucire!- mi
dice Sango.
In
effetti noto su un tavolo un sacco di fogli,
tutti schizzi, ma sono davvero belli. Tutti abiti da scena.
-caspita
che belli questi schizzi! Ben fatti
davvero! Sei proprio brava!- dico mentre ne prendo uno in mano.
Continuo
il mio giro turistico per il teatro. Mi
fanno vedere i camerini riservati alle donne e quelli riservati agli
uomini.
Aspetto
fino a che non sono le cinque e le prove
smettono.
Mentre
guardavo le prove, e davo qualche occhiata al
regista, ho stretto amicizia con Shippo.
Quando
esco noto che il cielo è già scuro. Ovvio
siamo a novembre.
Con
me e Ayame ci sono anche Sango e Kagome.
-che
ne dite di andare in un bar?-propone Sango.
Accetto.
Mi ci vuole una bella tazza di cioccolata
calda con panna, per la felicità delle mie papille gustative.
Arriviamo
al bar , ci sediamo. Come promesso ordino
la mia cioccolata calda con panna, Kagome mi segue mentre Sango ordina
una coca
cola ed infine Ayame un caffè.
Inziamo
a chiacchierare e con mia grande gioia mi ci
trovo molto bene.
Scopro
che Kagome vuole diventare una stilista,
frequenta l’istituto d’arte Yamato. Ne ho sentito
parlare molto bene, la
maggior parte delle persone che sono uscite da quell’istituto
hanno fatto poi
molta strada, e spero che sia così anche per Kagome.
Sango
invece è un anno più grande di noi, frequenta
un normalissimo liceo, oltre a frequentare il corso di teatro frequenta
anche
il conservatorio. Studia piano forte da quando aveva quattro anni e da
quanto
ne ho capito ha anche una bellissima voce.
tutte
e due hanno scelto la strada dell’artista.
Beate loro, almeno sanno cosa vogliono dalla vita.
Io?
Onestamente
non lo so ancora. Ora che ci penso non
ho mai avuto un vero e proprio talento, ho sempre fatto tutto quello
che mi
diceva mia madre, non mi sono mai opposta.
Voleva
che studiassi danza classica e ho studiato
danza classica, voleva che facessi la dieta e ho fatto la dieta, voleva
che
andassi ad un liceo molto importante e ho fatto anche quello.
Non
c’è un ricordo della mia vita in cui non ci sia
dietro a tutto quello che faccio la volontà di mia madre.
E
mi rendo conto che tutto questo è davvero
deprimente.
Passano
le ore in modo tranquillo poi verso le 19
decido di tornare a casa.
Quando
infilo la chiave nella toppa della serratura
inizio a sentirmi inquieta.
Non
lo so il perché ma è così.
-Rin!
Sei tu?-domanda mia madre dalla cucina.
-no!
Sono la fata turchina!- ribatto acida
-tesoro!
Non c’è bisogno di essere così
acide!-dice
mia madre apparendo “magicamente” in corridoio.
La
osservo bene. Oggi indossa una gonna
aderentissima , talmente aderente che potrebbe anche strizzarle il
cervello,
una maglia a collo alto di lana bianca. I capelli sono raccolti in uno
chignon
e il viso come al solito è pesantemente truccato.
È
davvero irritante avere una madre così, tutti ti
mettono a confronto con lei e ,guarda caso, ne esci sempre perdente.
Vedo
che scruta attentamente il mio viso:-tesoro,
hai qualcosa all’angolo della bocca- dice
Oh
merda! La cioccolata, se lo capisce mi fa una
testa enorme sull’importanza del mangiare sano e di come la
cioccolata può
farti morire.
Mah!
Insomma credo sia una cosa normale prendere una
tazza di cioccolata, non mi sembra che abbia ucciso qualcuno , anzi, la
gente
si sente molto meglio.
-hai
preso delle cioccolata? Rin! Quante volte ti
devo dire che devi stare attenta a quello che mangi? Stiamo parlando
della tua
salute…-
Non
l’ascolto nemmeno, ormai ho imparato a
fregarmene.
Faccio
sì con la testa per far vedere che l’ascolto
ma in realtà penso a tutt’altro.
Ripenso
a quello che è successo oggi, alle persone
che ho conosciuto e poi… penso a quegli occhi.
Dorati.
Freddi.
Riesco
a trovare solo questi due aggettivi per
descriverli.
-…Rin
mi stai ascoltando?-
Ceeeeeeeeerto!
-si
mamma! Adesso scusa ma vado in camera mia… dì a
Josephine di non apparecchiare per me! Stasera non ceno!-
Salgo
di corsa le scale e chiudo alle mie spalle la
porta della mia stanza. Non do nemmeno il tempo di ribattere a mia
madre.
Non
so perché ma ho un gran sonno.
Mi
tolgo gli stivali , mi sfilo la gonna e la
maglietta. Butto tutto sulla sedia. Non ho nemmeno voglia di mettermi
il
pigiama.
Mi
infilo velocemente sotto le coperte, chiudo gli
occhi.
E
sogno un mondo… dorato.
SALVE
A TUTTI GENTE! ECCO
A VOI IL SECONDO CAPITOLO, FINALMENTE è ENTRATO IN SCENA IL
BELLISSIMO E GELIDO
DEMONE, SESSHOMARU E RIN NE è RIMASTA SUBITO AFFASCINATA!
SPERO CHE QUESTO
CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!
PASSIAMO
AI RINGRAZIAMENTI:
_SEFIRI_:
VISTO CHE VI ABBANDONO MAI?? SPERO CHE TI SIA PIACIUTO ANCHE QUESTO
CAPITOLO!
UN KISS
LILYSOL:
MAMMINA ADORATA! TUA FIGLIA è CONTENTISSIMA PER LA TUA
RECENSIONE! SONO
CONTENTA CHE TI PIACCIA IL MIO MODO DI SCRIVERE, LO SAI BENISSIMO CHE
MI FACCIO
DICIMILA PIPPE MENTALI! COMMENTA ANCHE QUESTO CAPITOLO MI RACCOMANDO!
PS: PER L’ALTRA
FF APPENA AVRò UN Po’ DI ISPIRAZIONE
L’AGGIORNERò MA NON POSSO GARANTIRTI
NIENTE
MILOXCAMUS:
SONO STRA FELICE CHE TI PIACCIA L’INIZIO!
SPERO CHE CONTINUERAI A SEGUIRMI! UN BACIO
RORO:
CARA SORELLA GEMELLA (ORMAI SIAMO COME TERRY E MAGGIE) LO SO BENISSIMO
CHE TI
PIACE QUESTA FF u.u! UN BACIO ENORME
MIKAMEY:GRAZIE
MILLE! SONO CONTENTA CHE L’INIZIO Già TI PIACCIA!
COME HAI POTUTO LEGGERE IN
NOSTRO DEMONE è ENTRATO IN SCENA ( E GUARDA CHE SOPRANNOME
GLI HA DATO AYAME
XD)! UN KISS
SUPERSARA:
**! MA ALLORA SEI VIVA! ERANO SECOLI CHE NON TI SENTIVO E AVEVO PERSO
OGNI
SPERANZA! SPERIAMO CHE L’ANTIVIRUS VENGE MESSO AL
Più PRESTO SUL TUO PC! VISTO
CHE BELLA STORIELLA CHE HO MESSO SU??? SPERO DI SENTIRTI PRESTO!
KAIMY_11:GRAZIE
MILLE! SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA! QUESTA VOLTA HO MESSO IL PUNTO DI
VISTA DI
RIN E HO ABBANDONATO LO STILE DI SCRITTURA ALLA TERZA
PERSONA…ALMENO PER IL
MOMENTO! CIAU
MEL_NUTELLA:
GRAZIE MILLE MEL! SONO DAVVERO FELICE CHE TI PIACCIA! RECITARE CON
SESSHOMARU
DEVE ESSERE MERAVIGLIOSO, IO NON RIUSCIREI A CONCENTRARMI CON UN
REGISTA DEL
GENERE! CMQ HAI RAGIONE è UNA COPPIA DA NON SOTTOVALUTARE!
BACIOTTI
INUFAN4EVER:
CIAO FIGLIA MIA! CHE BELLO CHE HAI RECENSITO ANCHE TU! BEH COME VEDI
SONO
ENTRATI IN SCENA GLI ALTRI PERSONAGGI! ANCHE IO TI VOGLIO BENE! MI
RACCOMANDO,
LASCIAMO UN COMMENTINO ANCHE QUESTA VOLTA
KADE:
CARO MARITINO MIO ,ANZI CARO MIRKO! LA TUA LUDO ERA TENTATA DI NON
RINGRAZIARTI
DOPO CHE HAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE UNA SESSHO X NUOVO PERSONAGGIO
NELLA TUA
STORIA, LO SAI BENISSIMO CHE IO POSSO SOLO LEGGERE SESSHO X RIN! MA
VISTO KE TI
AMO ALLA FOLLIA , COME RENZO Amò LUCIA, TI PERDONO E TI
RINGRAZIO DI CUORE PER
AVERMI RECENSITO! UN MEGA BACIO
EMILY
FF:
CIAU GIN! SEI STATA LA PRIMA A RECENSIRE E MI FA DAVVERO PIACERE! TI
RINGRAZIO
PER I COMPLIMENTI! UN KISS
BEH
A QUESTO PUNTO POSSO SOLO DIRVI:
COMMENTATE