Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Ice_Gaze7    01/12/2004    3 recensioni
Nella 3C ci sono quattro punk...ho detto quattro?Ancora per poco...
Genere: Avventura, Azione, Comico, Dark, Drammatico, Horror, Malinconico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Bene, allora facciamo l’appello…-

I AM DEVIL

 

 

Capitolo 2-My Name Is

 

 

-Bene, allora facciamo l’appello…-

 

E detto questo cominciò a snocciolare tutti i nomi presenti nell’elenco fino ad arrivare ai ‘fatidici quattro’, adesso cominciava il divertimento…

 

-Hustenzoff Andrej!-

 

Il ragazzo interpellato inarcò impercettibilmente il sopracciglio sinistro senza però rispondere.

 

-E’ assente?-

 

Chiese il professore alzando gli occhi dal registro e fissandolo.

 

-Con la mente sì!-

 

Rispose pacatamente Rayne facendo ridacchiare Kiara sotto i baffi.

 

-Come, scusi signorina…?-

 

-Vebrinskj, Rayne Vebrinskj-

 

-Aahahahah, ma che nome è?-

 

Scoppiò a ridere un certo Hiruta, un ragazzo dai capelli color paglia.

 

La rossa gli scoccò un’occhiata e gli fece un gesto provocatorio indicandosi.

 

Lui non perse occasione e si avvicinò.

 

Scelta sbagliata.

 

Con una rapida mossa, la russa riprese la catena penzolante e dopo averla fatta roteare un paio di volte davanti al viso del malcapitato ragazzo, gli sferrò un violentissimo pugno nello stomaco facendolo piegare in due sussurrandogli tagliente

 

-Sì, ridi su ‘sto cazzo!-

 

La rossa fece una smorfia dicendo

 

-Qualcuno ha qualcos’altro da dire?-

 

Scese un silenzio di tomba, il professore era troppo scioccato per riuscire a spiccicare parola.

 

-Non avevo dubbi…-

 

Commentò Rayne tornando sedersi in fondo all’aula.

 

-Milaja (<-- in russo = amore mio n.d.I.), ma allora il giapponese lo parli!Ha imparato anche tu…-

 

Le disse Yuriy

 

-Sì, so qualche parola…-

 

Rispose la russa ironicamente.

 

-Oh…Milaja, c’è del tenero fra voi due?-

 

Chiese Kiara sorridendo furbescamente.

 

-Siamo andati a letto un paio di volte l’anno scorso…-

 

Spiegò sbrigativamente Rayne facendo spallucce.

 

La lezione di latino si svolse regolarmente per circa una mezz’ora ma ad un certo punto, mentre il professore cancellava la lavagna, si sentì un sonoro scoppio.

 

Il docente si girò verso il resto della classe livido di rabbia, teneva in mano il cancellino di plastica tutto deformato, da esso spuntava la  cartuccia bruciacchiata di un Magnum ( è un tipo di petardo…n-d.I.) modificato.

 

-Chi è stato?-

 

Tuonò l’uomo fuori di sé.

 

-Un giorno di questi gli verrà un colpo….-

 

Disse in un sussurro Kiara.

 

-Di sicuro saranno stati i soliti!Hustenzoff, Ivanoff, Stanislaff, Njickhol-ma dov’è la signorina Njckholaj?-

 

Il biondo sorrise divertito, quella pazza di Erika aveva deciso di fare un po’ tardi…un po’ tanto tardi.

 

-Qualcuno sa qualcosa?E’ malata?-

 

Chiese il professore scribacchiando freneticamente sul registro.

 

In quel preciso istante, la porta si aprì e vi entrò una ragazza.

 

Aveva capelli neri lunghi fino alla vita come le ali di un corvo e gli occhi blu marino,aveva una minigonna nera lunga fino al ginocchio con applicate spille da balia, borchie e catenine, e una casacca blu scuro -in tono con i suoi occhi-, sotto…niente!

 

Era completamente zuppa d’acqua, segno che era rimasta fuori parecchio tempo.

 

Con noncuranza andò a sedersi al proprio posto in fondo all’aula, accanto ad Andrej (in pratica i posti sono: Erika-Andrej-Kiara-Yuriy-Rayne n.d.I.).

 

-M-ma signorina, lei non può fare un-

 

-Senta, ho di meglio da fare che stare ad ascoltare lei!Ed ora se non le dispiace, vorrei seguire quel che resta della sua…ehm, come dire, travagliata lezione-

 

Rispose Erika indicando il cancellino che il professore stringeva spasmodicamente nella mano destra.

 

Dopo che Rayne fu presentata alla nuova arrivata,la bruna si voltò verso Yuriy e gli disse con un gemito di frustrazione

 

-Ditemi che sono una testa di cazzo!-

 

-Erika, sei una testa di cazzo!-

 

Dissero in coro i quattro ragazzi.

 

-L’appuntamento è per domani mattina alle nove al molo tredici…-

 

Sussurrò velocemente Erika facendo una smorfia.

 

-Erika, sei una testa di cazzo!-

 

Ripeterono in coro e con più fervore i ragazzi.

 

 

Volevo solo ringraziare le mie commentatrici: Valechan, Chicca-chan,Sharmen-Shake,LadyBlack e GinnyMolly88 --->GRAZIE!!!!!!

 

Bax, Ice

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Ice_Gaze7