I AM DEVIL
Capitolo 2-My Name Is
-Bene, allora
facciamo l’appello…-
E detto questo
cominciò a snocciolare tutti i nomi presenti nell’elenco fino ad arrivare ai
‘fatidici quattro’, adesso cominciava il divertimento…
-Hustenzoff Andrej!-
Il ragazzo
interpellato inarcò impercettibilmente il sopracciglio sinistro senza però
rispondere.
-E’ assente?-
Chiese il professore
alzando gli occhi dal registro e fissandolo.
-Con la mente sì!-
Rispose pacatamente
Rayne facendo ridacchiare Kiara sotto i baffi.
-Come, scusi
signorina…?-
-Vebrinskj, Rayne
Vebrinskj-
-Aahahahah, ma che
nome è?-
Scoppiò a ridere un
certo Hiruta, un ragazzo dai capelli color paglia.
La rossa gli scoccò
un’occhiata e gli fece un gesto provocatorio indicandosi.
Lui non perse
occasione e si avvicinò.
Scelta sbagliata.
Con una rapida mossa,
la russa riprese la catena penzolante e dopo averla fatta roteare un paio di
volte davanti al viso del malcapitato ragazzo, gli sferrò un violentissimo
pugno nello stomaco facendolo piegare in due sussurrandogli tagliente
-Sì, ridi su ‘sto
cazzo!-
La rossa fece una
smorfia dicendo
-Qualcuno ha
qualcos’altro da dire?-
Scese un silenzio di
tomba, il professore era troppo scioccato per riuscire a spiccicare parola.
-Non avevo dubbi…-
Commentò Rayne
tornando sedersi in fondo all’aula.
-Milaja (<-- in
russo = amore mio n.d.I.), ma allora il giapponese lo parli!Ha imparato anche
tu…-
Le disse Yuriy
-Sì, so qualche
parola…-
Rispose la russa
ironicamente.
-Oh…Milaja, c’è del
tenero fra voi due?-
Chiese Kiara
sorridendo furbescamente.
-Siamo andati a letto
un paio di volte l’anno scorso…-
Spiegò
sbrigativamente Rayne facendo spallucce.
La lezione di latino
si svolse regolarmente per circa una mezz’ora ma ad un certo punto, mentre il
professore cancellava la lavagna, si sentì un sonoro scoppio.
Il docente si girò
verso il resto della classe livido di rabbia, teneva in mano il cancellino di
plastica tutto deformato, da esso spuntava la
cartuccia bruciacchiata di un Magnum ( è un tipo di petardo…n-d.I.) modificato.
-Chi è stato?-
Tuonò l’uomo fuori di
sé.
-Un giorno di questi
gli verrà un colpo….-
Disse in un sussurro
Kiara.
-Di sicuro saranno
stati i soliti!Hustenzoff, Ivanoff, Stanislaff, Njickhol-ma dov’è la signorina
Njckholaj?-
Il biondo sorrise
divertito, quella pazza di Erika aveva deciso di fare un po’ tardi…un po’ tanto
tardi.
-Qualcuno sa
qualcosa?E’ malata?-
Chiese il professore
scribacchiando freneticamente sul registro.
In quel preciso
istante, la porta si aprì e vi entrò una ragazza.
Aveva capelli neri
lunghi fino alla vita come le ali di un corvo e gli occhi blu marino,aveva una
minigonna nera lunga fino al ginocchio con applicate spille da balia, borchie e
catenine, e una casacca blu scuro -in tono con i suoi occhi-, sotto…niente!
Era completamente
zuppa d’acqua, segno che era rimasta fuori parecchio tempo.
Con noncuranza andò a
sedersi al proprio posto in fondo all’aula, accanto ad Andrej (in pratica i
posti sono: Erika-Andrej-Kiara-Yuriy-Rayne n.d.I.).
-M-ma signorina, lei
non può fare un-
-Senta, ho di meglio
da fare che stare ad ascoltare lei!Ed ora se non le dispiace, vorrei seguire
quel che resta della sua…ehm, come dire, travagliata lezione-
Rispose Erika
indicando il cancellino che il professore stringeva spasmodicamente nella mano
destra.
Dopo che Rayne fu
presentata alla nuova arrivata,la bruna si voltò verso Yuriy e gli disse con un
gemito di frustrazione
-Ditemi che sono una
testa di cazzo!-
-Erika, sei una testa
di cazzo!-
Dissero in coro i
quattro ragazzi.
-L’appuntamento è per
domani mattina alle nove al molo tredici…-
Sussurrò velocemente
Erika facendo una smorfia.
-Erika, sei una testa
di cazzo!-
Ripeterono in coro e
con più fervore i ragazzi.
Volevo solo
ringraziare le mie commentatrici: Valechan, Chicca-chan,Sharmen-Shake,LadyBlack
e GinnyMolly88 --->GRAZIE!!!!!!
Bax, Ice