Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Nezuchan Sketch    16/02/2014    2 recensioni
Da sempre, draghi e umani si sono dati guerra per decidere la sopravvivenza di una delle due razze, e ormai la guerra è in stallo, in una situazione dove anche una creatura può fare la differenza, soprattutto quando le si offre la cosa più preziosa al mondo: la propria libertà.
Genere: Fantasy, Guerra, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La guerra dei draghi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
libertà cap 4

Arrivare in ritardo ai concili era una delle infinite cattive qualità di Erathiel e lo notai per l’ennesima volta quando entrammo, dato che il suo seggio era vuoto. Anche il capo dei Neri era assente, mentre i draghi metallici erano già tutti seduti. Il capo dei draghi di ottone, Firiel, mi sorrise, prima di guardare incuriosita la chimera che mi accompagnava. In breve, tutti la fissarono, chi con interesse, chi con odio e chi con sguardo famelico. Improvvisamente fui contenta che c’era il grande tavolo rotondo a dividere alcuni di loro da noi due.

Il suo odore passava velocemente da arrabbiato a intimorito, fino a quando non si tranquillizzò, e sapevo che li stava osservando. Fu Firiel a fare la domanda che tutti volevano sentire, anche se non tutti i capi erano presenti: “Qual è il nome della chimera che ti accompagna, Lyran? Siamo curiosi di saperlo.”

Guardai la donna: Da drago le sue squame risplendevano frivole, mentre ora aveva la pelle dorata; i suoi occhi scuri ci guardavano divertiti, mentre si sistemava una ciocca dei suoi capelli ricci dietro l’orecchio. Avrei voluto tanto strapparle il sorriso dalla faccia con i miei artigli, ma non potevo, purtroppo. “Perché non lo chiedi a lei, se ci tieni tanto a saperlo. Capisce la tua lingua, se è questo che ti chiedi, Firiel.”

Alla mia risposta sorrise di più, ma sapevo di averla innervosita, ma, prima che si rivolgesse alla chimera, Lieviriz la interruppe: “Lascia le domande per più tardi, Drago di bronzo. La riunione non è ancora iniziata.” Lieviriz era il capo dei Verdi, una delle razze di draghi cromatici, ed aveva occhi e capelli di un verde scuro che mi ricordava le paludi. Sapevo che poteva essere letale in battaglia, anche se il suo aspetto non lo dimostrava.

“Non è iniziata ancora a causa dei vostri amici, Lieviriz. Stiamo aspettando Erathiel e Belial, se non lo hai notato.” Colui che aveva parlato era il capo dei draghi d’Argenti, Yukistel. Lui aveva l’aspetto di un uomo robusto, era alto e muscoloso, adatto alla vita militare che si era imposto. I suoi capelli erano argentati, e gli occhi verdi come quelli della figlia. Adorava stuzzicarci, ma lo faceva solo perché ci odiava e ci voleva morti. In faccia aveva una cicatrice che gli avevano fatto gli umani, e non stentavo a capire il perché. Io stessa lo volevo morto.

La sua frase non passò inosservata, infatti Lieviriz lo guardò male, ringhiando a bassa voce, dicendo: “Loro non sono miei amici!” Tossii per attirare la loro attenzione, ma non riuscendoci alzai la voce: “BASTA! Smettetela di comportarvi come delle belve, diamine! Sembrate dei cuccioli appena usciti dall’uovo.”

“ha ragione. State facendo una figura orribile, e la cosa più triste, Yukistel, è che te lo ricorda un cromatico” A quelle parole strinsi i pugni, restando calma, anche se ero, in realtà, infuriata. A parlare era stato il capo dei draghi Metallici, ovvero il drago d’oro Kinien. Quando eravamo ancora draghi, ci eravamo scontrati un paio di volte, e ora era difficile andare d’accordo, dato che ci volevamo morti a vicenda. Mi guardò, serio in viso, ed io ricambiai il suo sguardo. Aveva capelli dorati e occhi dello stesso colore, e il suo aspetto era quello di un giovane umano.

“Scusate il ritardo” disse una voce roca all’entrata, ovvero Belial, il capo dei Neri.
“Già, scusate” in quel momento era arrivata anche Erathiel, la quale aveva diversi odori addosso, ed uno di questi, anche se impercettibile, era di Chiery. Mi voltai all’istante per notare il viso Yukistel diventare immobile, mentre sentiva anche lui l’odore di sua figlia su di lei. Il suo viso si pietrificò, mentre ringhiava. La Blu gli rivolse uno dei suoi migliori sorrisi da stronza, mentre si sedeva esattamente di fronte a lui. Sembrava estremamente divertita dalla sua reazione, ed aspettava quasi che  l’attaccasse.

“Ti eri ferita, Erathiel?” A fermare la scaramuccia fu Firiel, che guardò i due, prima che la Blu annuisse: “Si, non mi ero accorta che un proiettile era entrato nella carne. Ho chiesto a Chiery di occuparsene. Non vedo perché dovresti reagire così. Dopotutto, tua figlia si è solo limitata a fare il suo lavoro.” Prima che Yukistel rispondesse, Kinien lo fermò di nuovo con una sola occhiata, questa volta. “Finalmente, ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare la seduta di oggi del concilio.  Chimera, come ti chiami?” Sentii che si irrigidiva, così come lo percepirono tutti gli altri, ma deglutì e disse:

- Non ho un nome.

La sua risposta lo lasciò un po’ spiazzato, così dissi: “Era segnata come soggetto 2-a nel laboratorio”

“Soggetto 2-a… nessun soggetto 1?” chiese Belial e scossi la testa. “nessuno. Penso che sia morto, se hanno creato lei”

Per un attimo tutti e dieci rimanemmo in silenzio, prima che Th’ail, il capo dei draghi di Rame, chiedesse: “Come combatti?”

- Che cosa intendi?

Erathiel sospirò, dicendo: “Diamine, è ovvio che non sa combattere come intendi tu, Th’ail. E’ una chimera. Le addestrano per mandarle al suicidio, non per farle vincere. Sennò, non staremmo qui seduti tranquilli a chiacchierare” Per quanto odiassi ammetterlo, aveva ragione. Avevano un esercito più grande del nostro, ma non addestravano le chimere per paura che si potessero ribellare, o allearsi con noi.

“Posso avere il permesso di costatare le sue abilità in combattimento?” Era strano che quella domanda provenisse proprio da Th’ail, il quale di solito preferiva ridere e scherzare, piuttosto che combattere. Però, era anche colui che avrebbe inflitto meno danni in uno scontro. La proposta fu accettata senza troppe discussioni, e così Kinien disse:

“D’accordo. Chiamate due guaritori e la prova si svolgerà nella sala inferiore. Non voglio morti, intesi?” Guardò entrambi, ma Th’ail rise. “Oh, andiamo! Posso farla morire ridendo, ma di certo non la ucciderò. Non sono un bambino, Kinien. E di certo lei non sarà in grado di uccidermi.” Ci alzammo, e lo guardai: i suoi capelli rossi scuri, con sfumature castane, erano più lunghi rispetto a quelli degli altri draghi maschi, ed aveva gli occhi dello stesso colore.

La chimera ci seguì nella sala inferiore, e mi chiesi quale nome potessimo darle, e di quale razza di drago aveva il sangue. A primo sguardo, avevo pensato che apparteneva i Neri, ma i suoi artigli non secernevano il solito acido che li distingueva. Non produceva neanche veleno, e quindi non era dei Verdi. Sospirai, guardando la sala circolare. C’erano già Chiery ed un'altra ragazza ad aspettarci, pronte nell’evenienza a guarire uno dei feriti.

I combattimenti furono penosi, e riuscimmo a notarlo tutti. Era forte, ma non sapeva usare la sua forza. Mentre Th’ail si divertiva a stuzzicarla per renderla più feroce, Erathiel disse: “Quanto spreco di tempo. Kinien, non è addestrata bene. Per quanto mi riguarda, può restare anche qui, tanto chiunque potrebbe mandarla a tappeto, anche i guaritori. Io me ne vado.” Se ne andò, e notai che Chiery la guardò con la coda dell’occhio, mentre gli altri la ignorarono. Sospirai, mentre si faceva una votazione veloce per decidere se farla rimanere lì o meno. Era ormai quasi pomeriggio quando finì la seduta, e la chimera si avvicinò:

- Quindi, ora cosa devo fare?

Era stata addestrata ad obbedire e la guardai, prima di dirle: “Nulla… Semplicemente abiterai con me per un po’.”


Eccomi qui con un nuovo capitolo di Libertà, dopo tanto tempo. Spero che non ci siano errori e che vi sia piaciuto, e ringrazio le persone che hanno messo questa storia tra le seguite. Alla prossima!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Nezuchan Sketch